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Mollata dopo trent’anni di matrimonio

di babette
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Febbraio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 278 commenti

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  1. 31
    toroseduto -

    Ciao, non sono babette, ma chi avrà letto tutti i post, potrà capire che mi sento in dovere di precisare l’attuale situazione di babette.
    L'”esilio” del marito è durato poco meno di un anno, nel frattempo fra me e lei è nata una bella amicizia, ci sentivamo tutti i giorni, anche per telefono. E’ tornato all’ovile a testa bassa. Naturalmente quella “scroccona” si fa sentire con il contagocce…hanno ricominciato daccapo e va tutto meglio di prima. la sua costanza è stata premiata, lei “sentiva” che era solo un’alzata di testa, stando ferma e tranquilla al suo posto, si è risolto tutto per il meglio.

    Ho scritto perchè lei non ha più il computer, mi dispiaceva vedere delle domande senza risposta, e così ho deciso di rispondere al suo posto. Senza mai incontrarci, ci siamo scritti per più di un anno, ora ci sentiamo qualche volta per telefono…Va tutto bene col marito, anzi, a suo dire, va meglio di prima!
    Buona fortuna a tutte le “mollate”. Non tutte le storie sono uguali, ma nel caso di babette, lei ha sempre creduto che era solo questione di tempo. Conosceva bene il suo uomo, e ora è tutto normalizzato. Ciao, TS

  2. 32
    roberta -

    ciao a tutte. non si puo sintetizzare in poche righe un esperienza del genere. Ciascuno reagisce a suo modo.Io all’inizio ho passato sei mesi a vomitare,ho perso 15 chili.Ho passato due anni in cui ne ho viste di tutti i colori..bugie..conti bancari..cellulari nascosti..messaggi..viagra nascosto..soldi in contanti messi in valigia per i viaggi di lavoro all’est…L’ ho buttato fuori quando proprio non ne ho potuto piu. Ho iniziato a leggere tanto per capire che cosa in me non andava per avere sopportato tutto questo,mi sono fatta seguire da uno psicologo,ho fatto volontariato.Tra pochi giorni sono due anni da quando non viviamo piu insieme.Se devo rispondere..si ..ce la puoi fare e piano piano,se davvero vuoi essere sincera il tuo come il mio matrimonio era un matrimonio infelice,una grande fatica.Una persona non puo cambiare da un momento all altro.Se ci pensi bene molte cose non funzionavano ma noi non vogliamo vedere.
    A distanza di due anni oggi sono contenta..a volte felice..avevo sulle spalle un peso troppo grande…troppi litigi..tante falsita e l’autostima che va sempre piu giu.
    Riconquista la tua liberta ,la tua autonomia e la tua dignita.Queste cose non accadono per caso.Una ragione ci sarà e non può che essere finalizzata a una tua crescita e ad un vero cambiamento. La strada è lunga e difficile ma ce la farai.

  3. 33
    roberta -

    a toroseduto..non avevo letto il commento delle ore 20.22 e mi fa piacere per babette.
    Spero molto che tutto continui per il meglio ….e spero che le mie riflessioni possano servire a qualcuno quindi…auguri a tutti

  4. 34
    elisa -

    io invece,nonostante siano passati ormai 10 anni dal giorno del mio divorzio,non riesco a dimenticarlo, Continuo a vivere nel mio passato,un passato doloroso…Come si puo’ voltare pagina cosi’ facilmente dopo aver
    vissuto 30 anni con la stessa persona? Rifarmi una vita,guardare avanti? ma chi vuole una donna di 65 anni nonostante il suo aspetto giovanile? e poi com’è possibile innamorarsi nuovamente. Inoltre c’è poco da scegliere perchè la maggior parte degli gli uomini della mia età sono sposati e quei pochi liberi preferiscono donne piu’ giovani. Questa è la realtà, purtroppo.

  5. 35
    roberta -

    Male mia cara Elisa. Ti consiglierei varie letture ma tutti( psicologi,preti,persone che hanno vissuto l’esperienza) ti diranno che rimestare nel passato è solo un ripiegarsi su se stessi.Continui ad essere legata a chi ti ha fatto del male? Quale proiezione ti sei fatta di lui? Lasciare andare chi vuole andare.
    Pensa alla tua morte che potrebbe essere più vicina di quanto non immagini e vivi ogni momento come una cosa preziosissima.Il Signore..lui ha deciso questo…e ha voluto indicarti una via..sta a te aprire gli occhi. E perchè dev’esserci per forza un uomo? Da sola non hai senso? Devi appoggiarti per forza a qualcuno? Guardati intorno,fai volontariato,viaggia, apri gli occhi sul mondo che c’è intorno a te. Buona fortuna ma se dopo 10 anni sei ancora lì vuol dire che tu stessa ti rifiuti di andare avanti.

  6. 36
    elisa -

    il passato ci aiuta a capire il presente…E poichè a questa età si è all’inizio della fine di un percorso ed il futuro si accorcia ogni giorno di piu’ non ci restano che i ricordi di quel passato.
    Ci sono amori senza tempo che vanno oltre la morte. Vedove e vedovi che vivono nel ricordo della persona che hanno amato e con la quale hanno
    condiviso tutto: gioie,dolori,difficoltà etc. Togliere loro quel passato,quei ricordi sarebbe la morte,sarebbe creare intorno a loro un deserto senza oasi.
    io ho amato il mio ex e lo amo tutt’oggi… non so darmi una spiegazione poichè sono stata infelice con lui…Masochismo? il piacere di soffrire?…non so…
    So solamente che sto vivendo una solitudine infinita–Ho dentro di me un vuoto affettivo incolmabile…
    la morte? Non ci penso e non mi fa paura..fa parte anch’essa della vita. Dio? Come si puo’ credere ad un Dio che ha miliardi di anni?
    E se fosse solamente un’invenzione della Chiesa per portare conforto alle persone disperate?Vorrei che qualcuno mi convincesse sulla sua esistenza..Credere o non credere?Ho bisogno che qualcuno riuscisse a dissipare i miei dubbi…
    una cosa è certa: non credo che Dio abbia deciso della mia esistenza altrimenti non avrebbe permesso che mi trovassi nelle condizioni in cui mi trovo oggi. Affrontare la vita da sola è difficile …l’uomo non è un’isola e non si puo’ essere soli per tutta la vita…..

  7. 37
    roberta -

    Elisa..io ho sofferto come un cane.Credevo di morire.Psicofarmaci.Sedute psicoanalitiche per capire che cosa c’era aldilà di questa dipendenza.L’amore? Era amore davvero il vostro?
    E allora perchè se n’è andato? Hai vissuto 10 anni pensando al passato? Quanto tempo buttato via!
    E se è vero che il passato ci aiuta a capire il presente allora cerca di capire i tuoi errori e perchè continui ad essere legata a qualcosa che non esiste più.Tu hai delle responsabilità soprattutto verso te stessa come me. Io ho delle responsabilità verso le mie figlie che NON POSSONO vedere una madre che si lacera e piange dal mattino a sera. Ti ripeto la solitudine può anche essere bella. Spesso è terribile. Ma esiste anche un mondo fuori di casa tua ..qualcuno cui poter essere utile, nuovi affetti che puoi trovare facendo volontariato .Non necessariamente dev’essere un altro uomo. Su Dio io e te siamo lontane anni luce. Se decidi che la tua vita deve finire così,nella tristezza e nel dolore…accomodati pure.
    Scusa se te lo dico ma credo che in te ci sia anche un pò di autocompiacimento. Bisogna reagire,risorgere,rinascere,lavorare su se stessi e sulla propria autostima. Chi è morto NON voleva abbandonarci. Tuo marito e il mio ci hanno ABBANDONATE per loro scelta!
    Diamoci da fare!

    Un abbraccio

  8. 38
    toroseduto -

    X-ELISA. Non capisco il tuo atteggiamento. Avessi almeno vissuto un certo periodo d’amore CONDIVISO, da quello che dici, sembra di capire che eri solo tu ad amare. Forse è per questo motivo che ora sei piombata nel pessimismo più acuto! Io sono nella categoria vedovi ex innamorati. Ho vissuto 30 anni di vero amore, ricambiato, ma non per questo mi sono rifugiato nel passato! La penso un po’ come Roberta. Il passato è sepolto, non vado neppure al cimitero. La mia condizione è quella di chi crede che ci possa essere un’altro modo di stare al mondo. Hai ragione nel dire che molti restano attaccati all’amore passato. Io continuo a credere che possa esserci qualcosa di positivo che posso fare in questa vita. Non escludo neppure l’amore (ho 63 anni appena compiuti) non guardo le donne più giovani, non mi fido, ho imparato a vivere bene da solo, ci stanno un sacco di privilegi! Tu la pensi diversamente, hai paura della solitudine. Ho sempre pensato che è meglio vivere da soli che procurarsi una compagna senza il minimo di sentimento. Il grande amore è finito, sono 6 anni che sto aspettando la donna giusta. Non mi faccio illusioni, nè tantomeno paragoni, la vita va inquadrata secondo i propri punti di vista, io non ho mai accettato, neppure da giovane, un rapporto di “convenienza” già è difficile tirare avanti quando c’è la perfetta intesa, figuriamoci quando si guarda pur essendo in due, in direzioni diverse. Faccio altre cose, volontariato, frequento amicizie sincere, potrei arrivare fino al mio ultimo giorno di vita in questa situazione.
    L’importante è essere se stessi. Per come va il mondo oggi, mi devo ritenere fortunato per aver vissuto 30 anni felici, potrei viverne ancora qualcuno se…SE incontro la donna giusta, non la cerco, dovrà essere il fato a mettere sulla mia strada una donna aperta e sincera.
    Così come è capitato con Lei. Sono sicuro di non sbagliare niente! Non ho paura della solitudine perchè non ho il tempo di pensarci! Ho le mie due grandi passioni, la musica e la lettura, quando compongo o ascolto musica vera, sono “Ad un passo dal cielo” (è il titolo di una mia composizione) nutro la mia mente di cose positive leggendo di filosofia, romanzi, di tutto! Sono onnivoro.
    Capisco di essere al tuo confronto un beneficiato, è la mia natura. Non sarei mai stato capace di vivere un solo giorno con un amore “finto”, aspetto. E se non verrà, non mi strapperò i capelli (anche perchè ne ho pochi) ho tante cose da fare ancora, non mi pongo il problema del futuro, ho imparato una dura lezione, noi siamo ben poca cosa, meglio vivere giorno per giorno serenamente che aspirare a qualcosa che potrebbe nuocere.
    Ho imparato che gli altri, tutti gli altri, sono ben presenti quando hai qualcosa da dare, nel momento in cui cominci a dire “non posso” si fa il vuoto intorno. Falsi amici. O amici di circostanza. Non fanno per me, io nella vera amicizia come in amore, non conosco le mezze misure : Ho sempre dato il meglio di me. Ciao TS

  9. 39
    Annalena -

    Con mio marito ho trascorso quasi 30 anni di vita,5 anni di fidanzamento e 25 di matrimonio; è vero, non abbiamo sempre vissuto felicemente, ma abbiamo provato a portare avanti il ns/rapporto nonostante le molte diversità caratteriali e le tante incomprensioni.
    Tutto questo però ha pesantemente penalizzato la qualità dei sentimenti che ci univano e a poco a poco è rimasto solo un grande senso di frustrazione e insoddisfazione, poi……il vuoto!
    Dopo molte bugìe e strani comportamenti, lunghe assenze per questioni di lavoro e varie “latitanze”, ha deciso di andarsene via, ad abitare da solo, dice, perchè ha bisogno di ritrovare se stesso ecc. ecc. ma sappiamo bene entrambi che non tornerà mai più.
    Avrebbe voluto tenere la porta di casa socchiusa o per meglio dire il piede in due scarpe, ma non è possibile.
    Ci vogliamo ancora bene anche se l’amore non c’è più, ma era inevitabile arrivare a questo?! Mi sento malissimo e non so davvero come riorganizzare la mia vita, anche se sono sicura che prima o poi ci riuscirò, ma la paura della solitudine, delle giornate passate a fare i conti con la malattia che da anni vivo e tutte le notti insonni a fare i conti con dolori e quant’altro, mi terrorizzano.
    Da alcuni anni purtroppo non sono in grado di svolgere un lavoro continuativo proprio a causa di questa situazione fisica che mi penalizza moltissimo.
    Lui comunque mi manca e mi mancherà sempre non solo perchè non sarà più qui accanto a me ogni volta che soffrirò ma non ci sarà nemmeno quando ci saranno gioie da condividere.
    Avrei voluto costruire un rapporto migliore e nuovo ma non ha voluto e forse ha ragione……………..
    Non resta che andare avanti allora e con grande forza iniziare un nuovo percorso di vita. Un abbraccio a tutti voi

  10. 40
    roberta -

    Carissima Annalena, ogni storia è diversa dall’altra ma spesso le modalità si assomigliano.Le diversità caratteriali e le incomprensioni costringono ciascun membro della coppia a rinunciare a se stesso,in un certo senso,nel tentativo di compiacere l’altro per non perderlo e per mantenere lo status quo anche se la situazione è dolorosa e conflittuale. La paura della solitudine e del cambiamento ci tiene ancorati a una vita a metà dove non c’ è più spazio per se stessi . Occorre fare un’analisi sincera sull’origine del rapporto cioè “perchè proprio quella persona?” e ” quali erano le vere ragioni della decisione del matrimonio”? A parte certe situazioni realmente felici dove c’ è sintonia e solidarietà il più delle volte creiamo le persone nella nostra mente,ci illudiamo di poterle cambiare. Ne facciamo insomma quello che in realtà non sono. Facciamo delle proiezioni che corrispondono al nostro ideale.Con il tempo,anche dopo 30 anni,ci accorgiamo che abbiamo davanti un estraneo. Recupera te stessa. Assapora il gusto piacevole della solitudine,della lettura,delle amicizie, del lavoro per quanto puoi,degli hobbies.Forse,se ci pensi bene,le tue potenzialità sono state soffocate in questi lunghi anni di litigi e di rinuce e hai sprecato le tue energie ad inseguire un sogno. Non è mai troppo tardi. Meglio così che continuare in un rapporto asfittico e morto come ce ne sono tanti. Forza. Per me è stato un percorso lungo,faticoso.Lo è ancora oggi quando mi tornano alla mente le bugie,le assenze,i tradimenti. Può essere una grande opportunità di crescita anche alla nostra età.Devi riscoprirti e fare amicizia con te stessa prima di tutto. Soprattutto non tornare indietro e non farti impietosire da chi vuole tenere i piedi in due scarpe.Questo è tipico di certe persone che vivono nella confusione e in una condizione di immaturità. Dimostra a te stessa che sei forte anche nella malattia e che ce la puoi fare.Non aspettare l’aiuto di nessuno. Tanti auguri e tutta la mia comprensione.

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