Non posso essere sicura che la mia parte razionale sarebbe intervenuta in caso di segnale di apertura da parte sua. Era proprio questo che avrei voluto testare su me stessa incontrandolo. Ovvero capire quale forza sarebbe prevalsa. A posteriori, penso , tuttavia , che mi sarei limitata a fare quello che ho descritto ieri : ovvero a guardarlo negli occhi e al limite a baciarlo forse con trasporto, ma senza ulteriori sviluppi. Posso escludere che si trattasse di solo istinto sessuale per due ragioni. La prima è’ perché le mie fantasie vecchie e nuove su di lui non sono di tipo sessuale. Comportano un certa dose di contatto fisico, ma solo “superficiale”: l’interazione immaginaria con lui su sviluppa molto più’ sul piano romantico-cerebrale che non su quello erotico. Inoltre le mie fantasie sessuali , almeno quelle elaborate a livello conscio, sono di tutt’altro genere e lui non ne è’ protagonista (su quelle inconscie della fase REM non posso esprimermi perché spesso dimentico i particolari appena sveglia).
La seconda ragione è perché, se fosse un istinto di tipo sessuale, durante gli ultimi venti anni si sarebbe dovuto manifestare con la stessa genesi ed evoluzione anche nei confronti di altri uomini reali e non essere focalizzato su un unico individuo praticamente sconosciuto e visto pochissime volte.. Mi è’ gia’ capitato , anche se poche volte, di provare una forma di attrazione sessuale per altri uomini, diversi da mio marito, ma si è’ trattato di sensazioni immediatamente riconoscibili come tali e di durata relativamente breve che sono passate senza lasciare traccia, ne’ creare fantasie di lunga durata o desideri ricorrenti. In questo caso, a mio parere , si tratta più’ probabilmente e come ha ipotizzato Suzanne, di un desiderio d “vivere “un episodio non realmente vissuto ma che ,in diverse circostanze, sarebbe potuto accadere. Dal momento che di vita c’è n’è’ una sola e che bisogna scegliere un’unica realtà…
…la suggestione rimane l’unico strumento, “indolore” se usato bene , per sperimentare le altre”potenziali” realtà’ che, a differenza della VERA realtà spesso non all’altezza delle nostre aspettative, risultano totalmente appaganti poiche’ corrispondenti alla nostra idea originaria (e probabilmente infantile ) di “storia di amore travolgente e tenebrosa”.Con questo non si vuole sminuire il rapporto reale che dovrebbe essere custodito, arricchito e vissuto come dono reciproco, dedicandovi impegno ed energie, ma solo affermare che non tutti sono in grado di rinunciare in modo così’ razionale e determinato a questa forma di “debolezza”, soprattutto nei momenti di stanchezza . Questa chiacchierata mi ha fatto bene perché’ , come avete detto anche tu e Suzanne , c’è’ una bella differenza tra bersi un buon bicchiere di vino ogni tanto e sbronzarsi tutte le sere e quindi non penso che dovrei avere dei sensi di colpa per le mie degustazioni occasionali.
i tuoi post 211 e 212 sono quanto di meglio ho letto qui sui pensieri e sulle scelte d’amore inconsce “al femminile”.
a mio avviso, hai un ottimo equilibrio e grande capacità d’introspezione. viviti la vita come preferisci, consapevole che non sempre si può avere “per sempre” tutto quello che si vorrebbe, nell’attuale realtà di lunga vita. niente è perfetto!
invecchiando e constatando come i giovani vivono le relazioni di coppia nel terzo millennio, mi convinco sempre di più che l’Amore appartiene a una stagione della vita. in alcuni casi, ora, ha anche la possibilità di ripetersi una seconda e, forse, pure una terza volta. tutto il resto non è che affetto parentale, magari pure più gratificante di intrecci imbastiti sulla base della sola passione ma che di questa conserva soltanto l’eco e il ricordo.
un caro saluto e un in bocca al lupo per il futuro!
Affatto H20, nessun senso di colpa, sei solo “vittima” della tua femminilità, dell’istinto vitale, e hai fatto benissimo a berti questo “glass of wine” della Riserva Speciale di LaD (l’inglese lo “spicco” per Ross. Le piace correggere l’idioma di… Scespir)
Avremmo risparmiato un sacco di tempo io e lei se io avessi immaginato l’esistenza di questi mondi paralleli nella mente femminile, e lei avesse avuto la consapevolezza di distinguerli come hai fatto tu. Ma tutto è bene…
H2O, ti sento molto simile a me. Anch’io ho vissuto simili trasporti immaginari, ma per seguire la mia parte istintiva ho sempre voluto scontrarmi con la realtà.Questo significa che , come te, ho sempre cercato il confronto con l’oggetto della mia fantasia. Per fortuna ho avuto sempre modo di ridimensionare le mie fantasie prima di farmi troppo male. A volte davvero basta poco per smontare castelli rimasti in piedi per anni. Soprattutto se hai al tuo fianco persone che meritano la tua stima e il tuo rispetto ( come credo sia tuo marito).
Suzanne, H20
Mi chiedo e vi chiedo: a chi non capita di avere fantasie e/o istinti sessuali verso determinate persone nell’arco della vita?
Io non ci vedo nulla di strano. E neanche vedo questa “illusione”.
Per quanto mi riguarda, l’ho già scritto diversi post fa per rispondere a Golem quando ho vissuto la mia più lunga e vera storia d’amore, mi capitava eccome di avere istinti sessuali verso alcune donne in particolare. Pulsioni forti, non semplice desiderio di fare sesso. É normale, il mondo é vasto e ci sarà sempre più di qualcuno che scatenerà impulsi e passioni anche violenti.
Ma io amavo la mia donna. E anche nel pieno della mia passione per lei sapevo che esistevano altre donne capaci di scatenare desiderio estremo.
Per cui stop! Non barattavo il sesso (che pure avevo con lei) con il sentimento che per le altre donne non provavo.
Diverso sarebbe stato se con la mia donna ci fosse stata carenza di attrazione sessuale. Quello si che é in problema. Quasi al pare di divergenze caratteriali.
Suzanne, anch’io mi sento sulla tua stessa lunghezza d’onda e sono d’accordo su tutto quello che hai scritto fino ad ora e sulle utili riflessioni che mi hai suggerito: probabilmente abbiamo vissuto esperienze emozionali molto simili.
Markus, come ho chiarito nel post di ieri, io (e Suzanne) pensiamo che l’illusione da noi “vissuta” sia qualcosa di diverso dal semplice impulso/fantasia sessuale (nell’accezione Golemiana) che, come sostieni tu e’ “normale” e facilmente riconoscibile e sperimentabile vs terzi/terze, anche in presenza di un rapporto sentimentale consolidato e soddisfacente.
Noi definiamo questa sensazione “illusione” perche’ ,a nostro parere, va molto al di la’ dell’istinto animale, coinvolgendo anche l’intelligenza “superiore” pur non configurandosi come “vero sentimento” . E’ una sorta di attrazione mentale che non si fonda su basi razionali, ma viene autocreata dalla nostra anima (e/o cervello). E’ parte integrante della nostra natura, del nostro “essere”, per cui concordo assolutamente con Suzanne sul fatto che, molto difficilmente, chi possiede “strutturalmente” questa propensione (come la moglie di Golem) riesca a liberarsene del tutto. Probabilmente riuscira’ ad aumentare il suo livello di consapevolezza e di autocontrollo, ma essendo una caratteristica intrinseca non potra’mai eliminarla. E’ come voler cambiare colore ai propri occhi: se nasci con gli occhi neri, puoi trasformarli indossando delle lenti a contatto verdi, ma le tue iridi sono e rimaranno sempre del loro colore originario (a meno di trapianti oculari, o, nel caso della propensione all’illusione, di trapianto di cervello).
Markus, quello che dici è vero, ma credo che io e H2O ( correggimi se sbaglio) volevamo fare una distinzione tra il semplice desiderio sessuale nudo e crudo ( per questo assolutamente riconoscibile) e un’attrazione che nasce su altre basi, principalmente su idealizzazioni del soggetto in questione. A me è capitato proprio mentre ero innamoratissima del mio ragazzo e non mi mancava assolutamente nulla, se non quella dimensione del “sogno” e dell’indefinito che necessariamente in una relazione concreta scompare. Avevo anche affrontato il problema col mio compagno, in quanto è sempre stato ( ed è ancora) anche il mio migliore amico. Paradossalmente lui comprendeva anche questa mia “sbandata”, che poi si è dissolta nel nulla quando ho avuto la possibilità di conoscere un pochino di più il soggetto in questione. Per questo continuo a sostenere che non sempre avere pensieri verso un’altra persona significhi che il nostro rapporto di coppia non funziona; semplicemente siamo umani, e spesso preferiamo il sogno alla realtà ( mi spiace Golem ma è così). Ovviamente questo non significa che si agisca solo sulla base di “voli pindarici”; basta solo darsi del tempo…
“Il sognatore non è un uomo ma una specie di essere neutro. Si stabilisce prevalentemente in un angolino inaccessibile, come se volesse nascondersi perfino dalla luce del giorno, e ogni volta che si addentra nel suo angolino, vi aderisce come la chiocciola al guscio, e diventa simile a quell’animale divertente chiamato tartaruga, che è nello stesso tempo un animale e una casa.”
Le notti bianche, F. Dostoewskij
Suzanne, H20, la vita si spera sia lunga, e durante la stessa di situazioni ne capitano a bizzeffe.
Noi maschi, a ragione credo, riteniamo che l’unico vero amore mai sostituibile sia quello per la propria squadra di calcio. Può capitare di tutto, routine, squadre che vincono, la tua squadra che ogni anno ti delude. Addirittura fallisce. Ma un tifoso del Catania non potrà mai innamorarsi del Barcellona. Seppur il Barcellona può farti innamorare per come gioca e per quanto vince.
Il paradosso regge! E vale il discorso che facevo prima. Se io amo davvero la mia compagna, le altre manco le vedo. Certo l’occhio vuole la sua parte. E il sesso bene o male la fa quasi sempre da padrone.
Puoi sognare : se stessi con lui (o con lei). Ma cosa cerco davvero? Cosa voglio da me e da chi sta con me?
L’altro/a cosa mi può dare di diverso di ciò che non mi da la mia donna (uomo)?
Cosa é che si vuole sognare? La realtà è sempre una, da qualunque parte si voglia vedere.
Per me é assurdo sognare quando ciò che voglio ce l’ho. La perfezione non esiste e mai esisterà. La quotidianità altresi stanca. In qualunque situazione ci si trovi. Pure da single.
Certo poi se strutturalmente siamo portati a sognare ad occhi aperti lasciamo stare. Il sole sorge sempre la mattina. Poi se nella nostra mente vogliamo sognare che domattina invece del sole sorgerà l’ultima stella del sistema solare forse dobbiamo fare un reset su noi stessi.
Io vivo in Italia ma sogno sempre di vivere all’estero. Però questo sogno di vivere all’estero nasce dal fatto che l’Italia per molti versi mi ha rotto le scatole. Particolarmente le istituzioni e la gente. Per cui ritengo che, sotto questo aspetto all’estero si vive meglio. É un’illusione? Non lo so perché all’estero non ci ho mai vissuto.
E’ un po’ il discorso Golem, Sally, H20, Suzanne. Cose diverse.
Sally all’estero ha vissuto seppur per poco. Suzanne e H20 assolutamente no.
Suzanne e H20 alla fine non sanno se all’estero si…
..vive bene. Sally invece per quel poco che ci ha vissuto ancora se lo ricorda. E non sono bastati venti anni di vita in Italia per scordare il suo vissuto all’estero.
Non so se i paradossi vi fanno capire il problema.
Il sogno esisterà sempre. Io interista mai mi innamorero’ della Juventus. Manco se vince 100 scudetti. A me basta vedere le maglie nerazzurre per cancellare il bianco e nero.
Non so se mi capite ragazze. L’ amore é amore il sogno è sogno. Si sognerà sempre ad occhi aperti. Anche quel moro dagli occhi verdi che mi fa battere il cuore. Ma a casa chi mi aspetta? Uno qualsiasi o uno che quando lo vedo é capace sempre di accendermi pur se spesso ci mandiamo affanculo?
Se io mi trovo nel mezzo di una festa vedrò dieci venti ragazze belle agghindate. Molto appetibili indubbiamente. Ma a fianco chi ho? Una con la quale ho problemi o una con la quale voglio continuare il resto della mia vita. Ma cosa mi interessa delle altre se ciò che ho scelto e che voglio ce l’ho a fianco? Cosa devo sognare? La luna? E cosa c’e’ sulla luna se non crateri e mancanza di ossigeno? A meno che i crateri non li ho anche a fianco. Ma allora il problema è la luna o sono io?
Non posso essere sicura che la mia parte razionale sarebbe intervenuta in caso di segnale di apertura da parte sua. Era proprio questo che avrei voluto testare su me stessa incontrandolo. Ovvero capire quale forza sarebbe prevalsa. A posteriori, penso , tuttavia , che mi sarei limitata a fare quello che ho descritto ieri : ovvero a guardarlo negli occhi e al limite a baciarlo forse con trasporto, ma senza ulteriori sviluppi. Posso escludere che si trattasse di solo istinto sessuale per due ragioni. La prima è’ perché le mie fantasie vecchie e nuove su di lui non sono di tipo sessuale. Comportano un certa dose di contatto fisico, ma solo “superficiale”: l’interazione immaginaria con lui su sviluppa molto più’ sul piano romantico-cerebrale che non su quello erotico. Inoltre le mie fantasie sessuali , almeno quelle elaborate a livello conscio, sono di tutt’altro genere e lui non ne è’ protagonista (su quelle inconscie della fase REM non posso esprimermi perché spesso dimentico i particolari appena sveglia).
La seconda ragione è perché, se fosse un istinto di tipo sessuale, durante gli ultimi venti anni si sarebbe dovuto manifestare con la stessa genesi ed evoluzione anche nei confronti di altri uomini reali e non essere focalizzato su un unico individuo praticamente sconosciuto e visto pochissime volte.. Mi è’ gia’ capitato , anche se poche volte, di provare una forma di attrazione sessuale per altri uomini, diversi da mio marito, ma si è’ trattato di sensazioni immediatamente riconoscibili come tali e di durata relativamente breve che sono passate senza lasciare traccia, ne’ creare fantasie di lunga durata o desideri ricorrenti. In questo caso, a mio parere , si tratta più’ probabilmente e come ha ipotizzato Suzanne, di un desiderio d “vivere “un episodio non realmente vissuto ma che ,in diverse circostanze, sarebbe potuto accadere. Dal momento che di vita c’è n’è’ una sola e che bisogna scegliere un’unica realtà…
…la suggestione rimane l’unico strumento, “indolore” se usato bene , per sperimentare le altre”potenziali” realtà’ che, a differenza della VERA realtà spesso non all’altezza delle nostre aspettative, risultano totalmente appaganti poiche’ corrispondenti alla nostra idea originaria (e probabilmente infantile ) di “storia di amore travolgente e tenebrosa”.Con questo non si vuole sminuire il rapporto reale che dovrebbe essere custodito, arricchito e vissuto come dono reciproco, dedicandovi impegno ed energie, ma solo affermare che non tutti sono in grado di rinunciare in modo così’ razionale e determinato a questa forma di “debolezza”, soprattutto nei momenti di stanchezza . Questa chiacchierata mi ha fatto bene perché’ , come avete detto anche tu e Suzanne , c’è’ una bella differenza tra bersi un buon bicchiere di vino ogni tanto e sbronzarsi tutte le sere e quindi non penso che dovrei avere dei sensi di colpa per le mie degustazioni occasionali.
HO2,
grazie per il riscontro.
i tuoi post 211 e 212 sono quanto di meglio ho letto qui sui pensieri e sulle scelte d’amore inconsce “al femminile”.
a mio avviso, hai un ottimo equilibrio e grande capacità d’introspezione. viviti la vita come preferisci, consapevole che non sempre si può avere “per sempre” tutto quello che si vorrebbe, nell’attuale realtà di lunga vita. niente è perfetto!
invecchiando e constatando come i giovani vivono le relazioni di coppia nel terzo millennio, mi convinco sempre di più che l’Amore appartiene a una stagione della vita. in alcuni casi, ora, ha anche la possibilità di ripetersi una seconda e, forse, pure una terza volta. tutto il resto non è che affetto parentale, magari pure più gratificante di intrecci imbastiti sulla base della sola passione ma che di questa conserva soltanto l’eco e il ricordo.
un caro saluto e un in bocca al lupo per il futuro!
Affatto H20, nessun senso di colpa, sei solo “vittima” della tua femminilità, dell’istinto vitale, e hai fatto benissimo a berti questo “glass of wine” della Riserva Speciale di LaD (l’inglese lo “spicco” per Ross. Le piace correggere l’idioma di… Scespir)
Avremmo risparmiato un sacco di tempo io e lei se io avessi immaginato l’esistenza di questi mondi paralleli nella mente femminile, e lei avesse avuto la consapevolezza di distinguerli come hai fatto tu. Ma tutto è bene…
H2O, ti sento molto simile a me. Anch’io ho vissuto simili trasporti immaginari, ma per seguire la mia parte istintiva ho sempre voluto scontrarmi con la realtà.Questo significa che , come te, ho sempre cercato il confronto con l’oggetto della mia fantasia. Per fortuna ho avuto sempre modo di ridimensionare le mie fantasie prima di farmi troppo male. A volte davvero basta poco per smontare castelli rimasti in piedi per anni. Soprattutto se hai al tuo fianco persone che meritano la tua stima e il tuo rispetto ( come credo sia tuo marito).
Suzanne, H20
Mi chiedo e vi chiedo: a chi non capita di avere fantasie e/o istinti sessuali verso determinate persone nell’arco della vita?
Io non ci vedo nulla di strano. E neanche vedo questa “illusione”.
Per quanto mi riguarda, l’ho già scritto diversi post fa per rispondere a Golem quando ho vissuto la mia più lunga e vera storia d’amore, mi capitava eccome di avere istinti sessuali verso alcune donne in particolare. Pulsioni forti, non semplice desiderio di fare sesso. É normale, il mondo é vasto e ci sarà sempre più di qualcuno che scatenerà impulsi e passioni anche violenti.
Ma io amavo la mia donna. E anche nel pieno della mia passione per lei sapevo che esistevano altre donne capaci di scatenare desiderio estremo.
Per cui stop! Non barattavo il sesso (che pure avevo con lei) con il sentimento che per le altre donne non provavo.
Diverso sarebbe stato se con la mia donna ci fosse stata carenza di attrazione sessuale. Quello si che é in problema. Quasi al pare di divergenze caratteriali.
Suzanne, anch’io mi sento sulla tua stessa lunghezza d’onda e sono d’accordo su tutto quello che hai scritto fino ad ora e sulle utili riflessioni che mi hai suggerito: probabilmente abbiamo vissuto esperienze emozionali molto simili.
Markus, come ho chiarito nel post di ieri, io (e Suzanne) pensiamo che l’illusione da noi “vissuta” sia qualcosa di diverso dal semplice impulso/fantasia sessuale (nell’accezione Golemiana) che, come sostieni tu e’ “normale” e facilmente riconoscibile e sperimentabile vs terzi/terze, anche in presenza di un rapporto sentimentale consolidato e soddisfacente.
Noi definiamo questa sensazione “illusione” perche’ ,a nostro parere, va molto al di la’ dell’istinto animale, coinvolgendo anche l’intelligenza “superiore” pur non configurandosi come “vero sentimento” . E’ una sorta di attrazione mentale che non si fonda su basi razionali, ma viene autocreata dalla nostra anima (e/o cervello). E’ parte integrante della nostra natura, del nostro “essere”, per cui concordo assolutamente con Suzanne sul fatto che, molto difficilmente, chi possiede “strutturalmente” questa propensione (come la moglie di Golem) riesca a liberarsene del tutto. Probabilmente riuscira’ ad aumentare il suo livello di consapevolezza e di autocontrollo, ma essendo una caratteristica intrinseca non potra’mai eliminarla. E’ come voler cambiare colore ai propri occhi: se nasci con gli occhi neri, puoi trasformarli indossando delle lenti a contatto verdi, ma le tue iridi sono e rimaranno sempre del loro colore originario (a meno di trapianti oculari, o, nel caso della propensione all’illusione, di trapianto di cervello).
Markus, quello che dici è vero, ma credo che io e H2O ( correggimi se sbaglio) volevamo fare una distinzione tra il semplice desiderio sessuale nudo e crudo ( per questo assolutamente riconoscibile) e un’attrazione che nasce su altre basi, principalmente su idealizzazioni del soggetto in questione. A me è capitato proprio mentre ero innamoratissima del mio ragazzo e non mi mancava assolutamente nulla, se non quella dimensione del “sogno” e dell’indefinito che necessariamente in una relazione concreta scompare. Avevo anche affrontato il problema col mio compagno, in quanto è sempre stato ( ed è ancora) anche il mio migliore amico. Paradossalmente lui comprendeva anche questa mia “sbandata”, che poi si è dissolta nel nulla quando ho avuto la possibilità di conoscere un pochino di più il soggetto in questione. Per questo continuo a sostenere che non sempre avere pensieri verso un’altra persona significhi che il nostro rapporto di coppia non funziona; semplicemente siamo umani, e spesso preferiamo il sogno alla realtà ( mi spiace Golem ma è così). Ovviamente questo non significa che si agisca solo sulla base di “voli pindarici”; basta solo darsi del tempo…
“Il sognatore non è un uomo ma una specie di essere neutro. Si stabilisce prevalentemente in un angolino inaccessibile, come se volesse nascondersi perfino dalla luce del giorno, e ogni volta che si addentra nel suo angolino, vi aderisce come la chiocciola al guscio, e diventa simile a quell’animale divertente chiamato tartaruga, che è nello stesso tempo un animale e una casa.”
Le notti bianche, F. Dostoewskij
Suzanne, H20, la vita si spera sia lunga, e durante la stessa di situazioni ne capitano a bizzeffe.
Noi maschi, a ragione credo, riteniamo che l’unico vero amore mai sostituibile sia quello per la propria squadra di calcio. Può capitare di tutto, routine, squadre che vincono, la tua squadra che ogni anno ti delude. Addirittura fallisce. Ma un tifoso del Catania non potrà mai innamorarsi del Barcellona. Seppur il Barcellona può farti innamorare per come gioca e per quanto vince.
Il paradosso regge! E vale il discorso che facevo prima. Se io amo davvero la mia compagna, le altre manco le vedo. Certo l’occhio vuole la sua parte. E il sesso bene o male la fa quasi sempre da padrone.
Puoi sognare : se stessi con lui (o con lei). Ma cosa cerco davvero? Cosa voglio da me e da chi sta con me?
L’altro/a cosa mi può dare di diverso di ciò che non mi da la mia donna (uomo)?
Cosa é che si vuole sognare? La realtà è sempre una, da qualunque parte si voglia vedere.
Per me é assurdo sognare quando ciò che voglio ce l’ho. La perfezione non esiste e mai esisterà. La quotidianità altresi stanca. In qualunque situazione ci si trovi. Pure da single.
Certo poi se strutturalmente siamo portati a sognare ad occhi aperti lasciamo stare. Il sole sorge sempre la mattina. Poi se nella nostra mente vogliamo sognare che domattina invece del sole sorgerà l’ultima stella del sistema solare forse dobbiamo fare un reset su noi stessi.
Io vivo in Italia ma sogno sempre di vivere all’estero. Però questo sogno di vivere all’estero nasce dal fatto che l’Italia per molti versi mi ha rotto le scatole. Particolarmente le istituzioni e la gente. Per cui ritengo che, sotto questo aspetto all’estero si vive meglio. É un’illusione? Non lo so perché all’estero non ci ho mai vissuto.
E’ un po’ il discorso Golem, Sally, H20, Suzanne. Cose diverse.
Sally all’estero ha vissuto seppur per poco. Suzanne e H20 assolutamente no.
Suzanne e H20 alla fine non sanno se all’estero si…
..vive bene. Sally invece per quel poco che ci ha vissuto ancora se lo ricorda. E non sono bastati venti anni di vita in Italia per scordare il suo vissuto all’estero.
Non so se i paradossi vi fanno capire il problema.
Il sogno esisterà sempre. Io interista mai mi innamorero’ della Juventus. Manco se vince 100 scudetti. A me basta vedere le maglie nerazzurre per cancellare il bianco e nero.
Non so se mi capite ragazze. L’ amore é amore il sogno è sogno. Si sognerà sempre ad occhi aperti. Anche quel moro dagli occhi verdi che mi fa battere il cuore. Ma a casa chi mi aspetta? Uno qualsiasi o uno che quando lo vedo é capace sempre di accendermi pur se spesso ci mandiamo affanculo?
Se io mi trovo nel mezzo di una festa vedrò dieci venti ragazze belle agghindate. Molto appetibili indubbiamente. Ma a fianco chi ho? Una con la quale ho problemi o una con la quale voglio continuare il resto della mia vita. Ma cosa mi interessa delle altre se ciò che ho scelto e che voglio ce l’ho a fianco? Cosa devo sognare? La luna? E cosa c’e’ sulla luna se non crateri e mancanza di ossigeno? A meno che i crateri non li ho anche a fianco. Ma allora il problema è la luna o sono io?