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Mollata dopo trent’anni di matrimonio

di babette
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Febbraio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 278 commenti

Pagine: 1 19 20 21 22 23 28

  1. 201
    Yog -

    Letto nuziale.
    Molleggiato dopo 30 anni di matrimonio.

    Un piccolo miracolo dell’artigianato italiano.

  2. 202
    Markus -

    Si sei strano Golem e molto!
    Ma forse mi sbaglio anche qui. Credo invece che ostenti una “finta ” sicurezza. Troppa per essere vera!

    Tu te ne andavi? No non credo Golem, penso che il rischio fosse il contrario.

    Due tre mesi dura il lutto? Troppo matematico Golem, non regge! Hai la soluzione a questo e a quello.
    A Golem, bisogna provarle le cose, non dare retta alle teorie dei libri. Oggi non tengono nemmeno le previsioni del tempo a cinque ore!
    Il motore non ti pianterà? Lo spero per te! Sappi che se anche lo metti a punto può rompersi la cinghia di distribuzione, che é un pezzo di gomma, e inchiodi le valvole.
    Rosa più le tue amiche quanto fanno? Le “dieci ragazze per me” di Battisti? Bella canzone no? Significativa. Spiega tutto meglio di me.
    Comunque no non ti conosco Golem, ma se non stai giocando e credi a quello che scrivi non é così difficile capire alcune cose di te.

  3. 203
    H2O -

    Bisognerebbe interrogarsi sul fatto che se ,in un certo momento, la fantasia prevale sullla realtà, è perché la realtà’ non basta a colmare un’ aspettativa non soddisfatta che si alimenta sempre più col trascorrere del tempo. Sarebbe più semplice e immediato che la realtà si conformasse al bisogno, a volte esplicitamente manifestato, e che, a legittima domanda, corrispondesse un’ adeguata risposta … Gridare al sordo o abbagliare il cieco e’ un’ardua impresa , perciò a volte è’preferibile sorvolare alleggerendo la mente con evanescenti suggestioni che donano sollievo allo spirito e lo rinvigoriscono preparandolo per nuove battaglie.

    Chiudo gli occhi. Non sei reale, ma i tuoi occhi sono neri e profondi e mi sembra di precipitarci dentro e di invadere i tuoi pensieri. Vedo il tuo sorriso ironico, appena accennato. Poi diventi improvvisamente serio. Forse mi stai dicendo qualcosa. Si, sono solo poche parole spezzate e domande confuse, ma esattamente quelle che desideravo pronunciassi. O forse non stai parlando affatto, ma hai solo afferrato le mie mani per fermarle. Non puoi resistere a lungo. Siamo molto vicini e uno sguardo potente ci collega . Vorrei solo, avvicinarmi ancora un po’ , solo per un attimo, per toccarti con la bocca e vedere se questa forza esiste davvero, capire come funziona, lasciarla scorrere per il tempo che basta, ma solo in superficie…Come prendere la scossa, ma senza rimanere fulminati.

  4. 204
    rossana -

    Markus,
    complimenti! hai saputo far emergere l’amore di sé rispetto all’amore per il partner! l’altruismo e l’egoismo di fondo che regolano i rapporti fra le persone in qualsiasi contesto. questa sì che è un’interessante riflessione sul carattere, ammesso che sia gradita a chi la desidera ed è in grado di concretizzarla!

    lutti che durano POCHI mesi, come quelli nel passato di una nipote, che, avendo convissuto, più o meno a lungo, con più uomini, mi ha di recente confessato di non averne mai amato nessuno prima dell’attuale compagno, con cui convive da più di quindici anni, ammettendo d’intrattenere una relazione di coppia basata su interessi in comune, rispetto, stima e amicizia.

    tutto il polverone che si è sollevato intorno all’inimitabile Vero Amore di Golem per Sally potrebbe ora facilmente dissolversi nella bolla di sapone di una matura scelta razionale, a suo preminente favore, uso e consumo.

    da qualche giorno ho in mente di ribadire la consapevolezza che il modo di amare, nei suoi aspetti più elevati o più utilitaristici, fa capo essenzialmente al temperamento delle persone che lo sperimentano, fermo restando che esistono infinite versioni dell’essere umano, tutte ugualmente rispettabili, anche quando non condivisibili.

    la donna può essere maggiormente portata all’immaginazione come retaggio culturale derivante da millenni di segregazione, fisica e mentale, in cui le è stata consentita soltanto la fantasia ma è assolutamente certo che, soprattutto nella nostra epoca e in Occidente, questa sia lasciata ricadere nel passato delle precedenti sperimentazioni quando i sogni si concretizzano in realtà amorose pari o superiori alle migliori aspettative. non si continua a sognare a occhi aperti il bene di cui già si gode nella quotidianità!

    un caro saluto.

  5. 205
    Golem -

    Non replico più a chi se la vuole “dipingere” con i colori che preferisce vedere. Markus, può essere che non siano tutti come te? Pensi che non l’abbia mai fatto? Dovresti essere meno categorico. Io non so niente delle “mazzate” che hai preso, ma temo che questa “fondamentalismo” del genere “no è come dico io” (ma non si sa il perchè) possa aver avuto un suo peso. Me ne andavo io, ci puoi scommettere. Tu restavi con una che un giorno scopri che non ti ha mai voluto? Io no.
    Rossana poi che trae conclusioni sull’amore di sè rispetto all’amore per il partner, forte di una collaudata esperienza in materia, e che da qualche giorno ha in mente una nuova, ennesima, soluzione al perchè dell’ammore, in questo più monotona di me che dico sempre le stesse cose. Come dire, “vediamo se sto altro pezzo mi fa completare il puzzle, che è una vita che cerco di capire cosa mi rappresenta”. Il tutto mentre spera che la mia storia, che non corrisponde al puzzle che ha in mente, si dissolva in una bolla di sapone, ma che invece inopinatamente veleggia sferica e multicolore nell’aria, mentre lei ipotizza amori ideali e idealizzati irrealizzabili.

    La fantasia è una dotazione sviluppatasi durante l’evoluzione per ragioni di sopravvivenza, che oggi, non più di stretta attualità, si manifesta in altre direzioni. Non è improbabile che la scintilla dell’intelligenza, di cui l’immaginazione è frutto, sia scoccata per la prima volta in un primate femmina e da questa diffusasi come sappiamo. Non a caso noi, tutti noi (pure Diego purtroppo) ci portiamo dentro il DNA i mitocondri di quella Madre primordiale. https://it.wikipedia.org/wiki/Eva_mitocondriale

    Forse se leggessimo un pò di più qualche testo scientifico e meno “sfumature di Grigio”, ci capiremmo meglio su cosa rappresentano certe scalmane che il “cor fan vibrar”, e non finire a acqua e pezze calde.
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  6. 206
    Golem -

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    Più interessante l’intervento di H2O, che con la sua sensuale descrizione dimostra che questa necessità di sognare è in piena attività dentro di lei, e che le sue cellule bramano sesso animale mentre fremono squassate dal desiderio di emozioni indicibili.
    Il corrispettivo femminile di certe fantasie pornografiche maschili, molto meno raffinate delle prime, ma figlie della stessa natura.

    Cara H2O, neppure la migliore delle realtà potrà mai vincere la fantasia di chi ne fa l’uso che mi sembra ne faccia tu, è una battaglia persa in partenza. Non fosse altro che alla lunga ti annoierebbe anche nel momento in cui “the dream come true”.
    Perchè non è la prima ad essere insoddisfacente, ma la seconda a prospettare troppe possibilità.

    “Siamo molto vicini e uno sguardo potente ci collega. Vorrei solo, avvicinarmi ancora un po’, solo per un attimo, per toccarti con la bocca e vedere se… se…Cristo, ma hai mangiato un topo morto?”

    Questa è la vita che interrompe il sogno. Meglio tenersi lontani dalla vita se non se ne sopporta la “puzza”, meglio sognarla. LaD per questo va benissimo.

  7. 207
    rossana -

    H2O,
    sperando che non mi volino addosso le solite aquile del forum e che mi sia ancora consentito dire la mia, giusta o sbagliata che sia, mi sembra di capire che, sia pure molto diverse fra loro, le “illusioni” tue e di Francesca abbiano in comune alcuni punti fermi: avete fatto scelte di coppia in giovane età; siete in compagnia di uomini che non vi hanno mai arrecato gran male, pur perdendo nel tempo lo smalto degli inizi; godete della presenza gratificante di figli, a cui non vorreste mai arrecare sofferenze e, in ultimo, non siete afflitte da condizioni economiche che potrebbero spingere a cambiamenti. come si fa, in queste condizioni, a fare capricci, come se ancora foste ragazzine?

    pur essendo scontato che è sempre difficile affrontare l’incertezza di lasciare la vecchia strada per una nuova, sconosciuta, secondo me Francesca resta legata al sogno, che in buona parte ha ben sperimentato nella realtà e che è perdurato in incognito per più di sei anni, per amore dei suoi figli, così come tu, forse essenzialmente per lo stesso tipo d’amore, preferisci far riferimento al sogno, mai sperimentato, senza per ora aver deciso di espletare ulteriori passi per approfondirne la conoscenza. per entrambe l’evasione a tratti della sola mente nelle fantasie, mantenute tali per scelta, è di consistente aiuto per sostenere con maggior leggerezza e armonia una realtà di coppia che si è impoverita nella ripetitività quotidiana, come quasi sempre accade, per ragioni e per colpe che voi sole potete conoscere.

    per me siete entrambe due ottime persone, che riflettono sulle brutte conseguenze che le loro scelte migliorative potrebbero arrecare ad altri e che si sforzano di far comunque quadrare i loro equilibri interiori, oscillanti fra un desiderio di rinnovamento e le possibilità di realizzarlo senza ferire.

    ogni scelta dà e toglie: è impossibile intuire cosa sia più importante per te, quanto e come tu sia disposta a pagarne il relativo prezzo.

    un abbraccio.

  8. 208
    Suzanne -

    H2O, goditi le tue fantasie senza sensi di colpa… Per scendere a terra c’é sempre tempo. E sono sicura che hai l’intelligenza emotiva di non volare via come un palloncino destinato a scoppiare e scendere sconfitto a terra.

  9. 209
    H2O -

    Rossana, la tua analisi e’ sostanzialmente corretta. Il sogno funge da strumento di evasione e permette di “assaggiare” una realta’ alternativa che in effetti non si vuole scegliere, ne’ sperimentare, forse perche’ manca una forte motivazione di cambiamento. E’ un vero e proprio capriccio che diventa rischioso solo se l’istinto si spinge oltre la ragione non analizzando le conseguenze di potenziali scelte impulsive. Per quanto mi riguarda, non appena mi si e’ parata davanti la prima (e unica) occasione, io di impulso ho cercato di “espletare ulteriori passi per approfondirne la conoscenza”, senza voler valutare sul momento, le potenziali conseguenze delle mie azioni, spinta, onestamente, piu’ dal desiderio di provare un nuovo gioco (piu’ mentale che fisico),pericoloso ma divertente, che non da un “puro” sentimento.
    Probabilmente se questa opportunita’ si fosse concretizzata non sarebbe successo nulla di particolare in quanto sarebbe intervenuta la mia parte razionale e la voce della coscienza mi avrebbe riportato sulla retta via. Il mio oggetto del desiderio, comunque, non mi ha dato la possibilita’ di verificare quanto sopra, preferendo evitare una situazione che a suo parere avrebbe solo amplificato le mie fantasie e non destato alcuna particolare reazione da parte sua. Se ci fossimo incontrati io avrei visto in lui quello che volevo vedere ovvero la falsa proiezione idealizzata che ho di lui.
    Detto questo come giustamente hai sottolineato, e’ importante far quadrare il proprio equilibrio interiore evitando situazioni che potrebbero creare sbilanciamenti e provocare danni a noi stessi e alle persone che amiamo. Percio’ d’ora in poi staro’ piu’ attenta a mantenere entro i giusti confini questa fantasia, anche se e’ ormai diventanta innocua avendo avuto chiara conferma dell’impossibilita’ di realizzarla.

  10. 210
    Golem -

    “… io avrei visto in lui quello che volevo vedere ovvero la falsa proiezione idealizzata che ho di lui.”

    A me basta questo per avere una ulteriore verifica di quello che penso.

    E se posso permettermi, H2O, con quella carica emotiva che era così cresciuta dentro di te, non sono così sicuro che quel “sarebbe intervenuta la mia parte razionale” era così certo. Non è difficile ipotizzarlo adesso. Più difficile se lui avesse assecondato la tua “curiosità”. Ci troviamo sempre la giustificazione adatta alle circostanze.
    A meno che tu escludi a priori che si trattasse di istinto sessuale. In quel caso, cos’altro poteva essere?
    Comunque credo che ti abbia giovato questa chiacchierata.

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