economica e lo stato di salute, o la situazione famigliare di contorno, che solo contorno non è. Ciò per inciso ad ogni età.
Vi sono problemi reali contingenti e poi quelli che possiamo avere dentro di noi ecc.
Penso per esempio ad una mia ex collega vedova che a 60 anni era impegnata fortissimamente ad accudire sua madre e una sorella con allora problemi di salute. A parte a lavorare ancora la sua vita era fortemente assorbita da questo. E posso dirti che ero sinceramente preoccupata per lei. L’ho rivista recentemente, ovviamente perdere sua madre è stato un dolore, e ha dovuto, negli anni, affrontare anche altri problemi. Ma oggi è sicuramente più giovane e piena di energia di anni fa. Da diversi punti di vista la sua vita ha avuto sì una svolta, positiva. Non è sempre così, certo. Non c’è una regola per cui per forza ciò debba accadere, ma neppure una regola per cui debba accadere il contrario…
Tornando ai tuoi post: il tuo ex marito ha fatto in seguito altre scelte e la sua paternità ti ha colpita. Se si fosse messo con una coetanea e non avesse avuto figli sarebbe stato più accettabile, credi, per te se comunque avesse un’altra vita disgiunta dal vostro legame? Comunque forse lo avresti trovato “diverso” da come tu lo avevi conosciuto, nell’ambito del vostro passo a due e delle contingenze che c’erano allora. Da come parli non pare che tu sia mai stata felice in quella relazione. Che cosa avrebbe dovuto/potuto fare il tuo ex marito, poi, per farti sentire risarcita veramente per la frustrazione che dici di aver provato? Una volta, se ho capito bene, che la vostra relazione comunque si era conclusa (e dici tu stessa che lo era da tanto) ti avrebbe (è davvero una domanda la mia) consolato di più se fosse rimasto da solo mantenendo un rapporto di interdipendenza con te? Penso di poter comprendere che ti faccia male il fatto che la sua nuova famiglia goda di una situazione differente per certi aspetti (non vi è più l’invadenza dei genitori) e al contempo di determinate condizioni economiche, ma queste erano sufficienti per te per sentirti felice e soddisfatta?
Dici che pensi che lui abbia dimenticato 30 anni. Probabilmente no. Ma il tipo di rapporto che può avere con te, anche affettuoso e sereno che possa essere, non può che essere diverso se una certa interdipendenza e dinamica tra voi ha avuto una svolta. Migliore o peggiore per lui che sia dal tuo punto di vista, che hai vissuto la relazione con lui che voi due avevate creato giorno dopo giorno
Elisa,
riflettendo sul tuo caso, mi sembra di capire che, dato che ti sei sacrificata per tanto tempo a fianco di un uomo che non ti dava grandi gratificazioni emotive, sostenendolo agli inizi della carriera, ti sia ora di peso non soltanto l’essere rimasta sola ma anche l’essere stata privata della totalità del benessere economico acquisito da quest’uomo, che ora si diffonde su altre persone, in un’altra famiglia.
E’ un rammarico comprensibile. Tuttavia, fermo restando che il passato è passato e che difficilmente quando un rapporto si spezza è possibile ricostruirlo, spero che in regime di separazione/divorzio ti sia stato riconosciuto il diritto a mantenere il tenore di vita che avevi nell’ambito del matrimonio. Se così è, accantona anche questo tipo di confronti e dedicati a te e alla tua vita. Esci, incontra persone, guarda avanti!
Cara Rossana purtroppo il mio tenore di vita è “modesto” in confronto a quello del mio ex e questo mi fa rabbia,tanta rabbia. Ho vissuto il periodo piu’ difficile nella vita di un uomo(spero di non essere ripetitiva…), il periodo in cui un uomo ambizioso deve lottare per raggiungere certi obiettivi nella vita.Pur riconoscendo i suoi meriti professionali, il mio ex non ha fatto tutto da solo (non ce l’avrebbe fatta)ed io l’ho aiutato nella sua carriera. Tanto non ci conosciamo e te lo posso dire.Il mio dentista che mi conosceva da ragazza ,era amico dell’allora Presidente della banca in cui il mio ex lavorava.Quell’anno dovevano promuovere dei funzionari e sarebbe stato per l’ultima volta. Un’occasione che non si sarebbe piu’ presentata. Il mio ex quasi mi imploro’ di chiedere al mio dentista di aiutarlo In breve: cercava la raccomandazione!Io che sono riluttante a fare queste cose e contraria ad ogni tipo di compromesso, a malincuore mi recai dal mio dentista che conoscevo da ragazzina a fargli questa richiesta. (non pensare male,era un uomo di una certa età , poteva essere mio nonno…e poi sapevo che era una persona generosa e disponibile verso tutti. Se poteva fare un favore, lo faceva con il cuore) Per il mio ex era un passo importante per la sua carriera. E cosi’fu l’inizio di una carriera brillante che io ho seguito step by step. E’ arrivato ad essere general manager di una grande banca con un reddito milionario. Quando l’ho conosciuto era un semplice cassiere di banca. E quando anch’io avevo incominciato ad “assaporare” un certo benessere (pensa che avevo acquistato la mia prima vettura nuova a 40 anni)tra noi la ns storia fini’. Io credo che lui nella sua mente avesse già pianificato tutto da tempo. E cosi’, dopo tre anni dalla separazione , è arrivata l’ALTRA (molto piu’ giovane ovviam…)che conduce una vita da “principessa”. Sta raccogliendo i frutti dei miei sacrifici e Si è trovata tutto su un piatto d’argento.
Ora Rossana potrai giustificare e capire la mia rabbia ed amarezza!Pensa che il mio ex si è persino rifiutato di rimborsarmi le spese legali del divorzio (voluto da lui..) . Sono stata liquidata con “una tantum”in lire che mi permetteva all’inizio di condurre un tenore di vita medio alto. Poi, con l’introduzione dell’euro, il mio capitale oggi vale la metà ed il mio tenore di vita non è piu’ quello di prima.Non sono sul lastrico ma sicuramente non vivo da “benestante”. Una vita normalissima…
Cara Elisa,
adesso il tuo risentimento è più giustificato.
purtroppo, sono POCHISSIME, vere mosche bianche, le persone che sanno essere grate per essere state favorite con speciali benefici. anzi, di solito i favori ricevuti vengono dimenticati nell’arco di un tempo brevissimo: a nessuno piace sentirsi in debito.
se ti può consolare, qualcosa di simile è successo anche a me, nei confronti di un nipote che ora, non solo preferisce gli ex colleghi di lavoro ai parenti, ma tende anche a mancarmi di rispetto, sia pure con modi subdoli…
tornando al tuo caso, mi rendo conto di come tu sia stata di fatto davvero usata in più modi e mi sembra di capire che hai tutte le ragioni di essere risentita. la base su cui però è stato costruito tutto questo è data dal tuo carattere, incapace d’imporsi e di difendersi. e a questo per il passato non c’è rimedio.
non è detto, tuttavia, che se il tuo temperamento fosse stato più forte e più volitivo, come ad esempio è il mio, le cose sarebbero andate meglio. nei sentimenti si è spesso tutti vulnerabili e nessuno sa come potrà evolversi nel tempo la propria situazione esistenziale. cerchiamo di fare del nostro meglio ma non sempre le ciambelle escono con il buco.
se vuoi trovare serenità, prendi le distanze da quello che è stato e cerca di concentrarti il più possibile sul presente e su quanto esso ti può ancora dare. alla soglia della vecchiaia non ci si può permettere di trascurare gli ultimi raggi di sole, meno forti di un tempo ma pur sempre capaci di trasmettere tepore!
Elisa, posso chiederti come mai, e tsnto piu’ nel momento in cui ti sei accorta che tra voi le cose non funzionavano, non hai profuso altrettante energie per fare dei passi tuoi e non solo per sostenere i suoi? Non e’ un discorso di “se”, retroattivo, ma mi pare di capire cge considerassi un “patto” per cui lui si sarebbe occupato economicamente di te? Forse non ho capito, eh. La cosa del divorzio addebitato a te e’ sicuramente anche inelegante, ma continua a sembrarmi xhe la tua frustrazione sia piu” di tipo economico che sentimentale. Non discuto il “patto” tra voi (una persona a me carissima non ha mai lavorato, dedicandosi sempre al marito e alla famiglia, perche’ cosi tra loro per 40 anni avevano deciso. Lui non ha fatto carriera, ma comunque resta che ad un certo punto e’ scappato letteralmente con un”altra, e se era per lui lei non avrebbe avuto neanche la casa in affitto e avrebbe dovuto vivere d’aria o esclusivamente con il sostegno dei figli… l’avvocato e’ riuscito ad ottenere un mantenimento per alcune centinaia di euro, ma c’ra il rischio, essendo adulti i figli, che non le spettasse neppure quello… Devo dirti che il fatto che lei non si macini nel rancore fa stare molto meglio lei. Certo che non e’ facile. Chiunque abbia condiviso un pezzo di strada qualcuno, indifferente con che grado di indipendenza, tra sacrifici e nella buona e cattiva sorte, prova un umano senso di frustrazione allorche’ pare che cio’ non venga riconosciuto e che qualcun altro, arrivato dopo, trovi tutto “bello pronto”, anche quando non e’ cosi, non fino in fondo, perche’ cmq, al di la’ della situazione economica, i difetti e limiti del tuo ex non saranno scomparsi, comunque non sai come si svolge realmente la loro relazione, che forse tendi anche a idealizzare/disprezzare… certo comprendo che per te cambiare vita, anche se non stavi bene con lui, sia atato un duro colpo e che l’abbia cambiata lui. Temo pero’ che questa sensazione di ingiustizia e non “risarcimento” incastri te. E non da poco, mi pare di capire, se fai riferimento all’avvento dell’euro. mi pare di capire che non sei in condizioni di miseria e impossibilita’. Non riesci a lavorare su te stessa per accettare in qualche modo il cambiamento e smetterla, in senso buono, per te stessa, di farti piu’ i caxxi loro? alla lunga pensare sempre alla vita degli altri come una spettatrice piena di rabbia e frustrazione, non logora te? Con…
Un occhio o entrambi e fin troppe energie rivolte al passato e a “come dovrebbe essere”, alla vita di questa tipa piuttosto che alla tua? Ripeto, e’ umano. Accade anche a chi ha condiviso ben meno di 30 anni e anche laddove un divario economico tra il prima e il dopo non sia cosi profondo come, di te, dici tu. Ed e’ quando una persona riesce a tagliare anche questo cordone, a liberarsi anche del tormento che da sola si daa’, che e’ finalmente piu’ libera. Non meno almeno di chi se ne e’ andato e ha perpetrato delle effettive e lesive ingiustizie. Ti psrlo, senza riassumere, non per “teoria”… rarissimamente le separazioni non hanno dei “costi”, non sconvolgono la vita, non mostrano lati inattesi nell”altra persona, non fanno provare la sensazione di avere dunque perso il proprio tempo e energie anche con quella che, a posteriori, appare come una estrema dose di ingenuita’… – I cavoli loro, forse mi dirai, sono connessi a te nella misura in cui qualcosa a te e’ stato tolto… ma ti auguro, di cuore, di riuscire a staccarti il piu’ possibile dal concetto dei vasi comunicanti tra te e lei, tra voi tre, per il tuo benessere. e te lo dico veramente perche- vedo quanto cio’ giovi a mia zia, che rischia che i vasi comunicanti anche in modo pratico le tolgano serenita’, quella che e’riuscita a ritagliarsi… e tanto piu’ per questo lei preferisce sapere il meno possibile della nuova vita del suo ex.
ho scorso i vari interventi e non ne ho trovati di significativi che diano una lettura della storia “al contrario”, cioè dall’altro punto di vista.
I motivi che possono spingere un 60 enne ad abbandonare la famiglia dopo 30 anni di matrimonio con una donna più giovane di 35 anni! si possono pure intuire…
ma cosa spinge una ragazza ad “ammaliare” un uomo di quella età sposato con famiglia (sai che grande conquista!)
quali sono i motivi?
di solito queste cose le fanno quasi sempre donne giovani e belle con gli anziani che però sono molto ricchi. (si sa le donne sono molto romantiche e sentimentali, mentre gli uomini sono molto materialisti….passatemi la battuta..non ho resistito..)
Non vorrei che anche questo delle giovani “sfascia famiglie” no fosse altro che l’ennesimo prezzo da pagare (in una lista già lunghissima…) della famosa rivoluzione “sessuale femminile” di 40 anni fa..che , come tutte le rivoluzioni, partono da principi sacrosanti..e poi, immancabilmente, finiscono quasi sempre a p…….
x Catone: quando entra in scena una ragazza ..che autocritica vuoi fare? un conto è se la tua rivale è una tua coetanea con un carattere più affine a tuo marito….ma con una di 30 anni di meno…hai perso in partenza.
@Domenico
In questo caso specifico hai fatto cilecca. Babette, autrice della lettera, dopo circa 6 mesi si è riconciliata col marito che a testa bassa è tornato all’ovile. Vivono felicemente da molti anni, la lettera è vecchia è passato molto tempo.
sono contento per Babette (mi era sfuggito il post dove ci ragguagliavi della novità…)
detto questo non trovo lo stesso risposta al mio quesito iniziale…
a questo punto (tanto tutto ormai è paradossale) se una è disposta a riprendersi in casa uomini così ..mi chiedo se non sia meglio la sincerità iniziale…del tipo ”
Cara, i miei sentimenti sono per te….ma
mi piacerebbe spassarmela un po’ con una più giovane….se hai una moglie “complice” a questo punto la “fregata” potrebbe essere colei che cercava di “fregare”….
economica e lo stato di salute, o la situazione famigliare di contorno, che solo contorno non è. Ciò per inciso ad ogni età.
Vi sono problemi reali contingenti e poi quelli che possiamo avere dentro di noi ecc.
Penso per esempio ad una mia ex collega vedova che a 60 anni era impegnata fortissimamente ad accudire sua madre e una sorella con allora problemi di salute. A parte a lavorare ancora la sua vita era fortemente assorbita da questo. E posso dirti che ero sinceramente preoccupata per lei. L’ho rivista recentemente, ovviamente perdere sua madre è stato un dolore, e ha dovuto, negli anni, affrontare anche altri problemi. Ma oggi è sicuramente più giovane e piena di energia di anni fa. Da diversi punti di vista la sua vita ha avuto sì una svolta, positiva. Non è sempre così, certo. Non c’è una regola per cui per forza ciò debba accadere, ma neppure una regola per cui debba accadere il contrario…
Tornando ai tuoi post: il tuo ex marito ha fatto in seguito altre scelte e la sua paternità ti ha colpita. Se si fosse messo con una coetanea e non avesse avuto figli sarebbe stato più accettabile, credi, per te se comunque avesse un’altra vita disgiunta dal vostro legame? Comunque forse lo avresti trovato “diverso” da come tu lo avevi conosciuto, nell’ambito del vostro passo a due e delle contingenze che c’erano allora. Da come parli non pare che tu sia mai stata felice in quella relazione. Che cosa avrebbe dovuto/potuto fare il tuo ex marito, poi, per farti sentire risarcita veramente per la frustrazione che dici di aver provato? Una volta, se ho capito bene, che la vostra relazione comunque si era conclusa (e dici tu stessa che lo era da tanto) ti avrebbe (è davvero una domanda la mia) consolato di più se fosse rimasto da solo mantenendo un rapporto di interdipendenza con te? Penso di poter comprendere che ti faccia male il fatto che la sua nuova famiglia goda di una situazione differente per certi aspetti (non vi è più l’invadenza dei genitori) e al contempo di determinate condizioni economiche, ma queste erano sufficienti per te per sentirti felice e soddisfatta?
Dici che pensi che lui abbia dimenticato 30 anni. Probabilmente no. Ma il tipo di rapporto che può avere con te, anche affettuoso e sereno che possa essere, non può che essere diverso se una certa interdipendenza e dinamica tra voi ha avuto una svolta. Migliore o peggiore per lui che sia dal tuo punto di vista, che hai vissuto la relazione con lui che voi due avevate creato giorno dopo giorno
Elisa,
riflettendo sul tuo caso, mi sembra di capire che, dato che ti sei sacrificata per tanto tempo a fianco di un uomo che non ti dava grandi gratificazioni emotive, sostenendolo agli inizi della carriera, ti sia ora di peso non soltanto l’essere rimasta sola ma anche l’essere stata privata della totalità del benessere economico acquisito da quest’uomo, che ora si diffonde su altre persone, in un’altra famiglia.
E’ un rammarico comprensibile. Tuttavia, fermo restando che il passato è passato e che difficilmente quando un rapporto si spezza è possibile ricostruirlo, spero che in regime di separazione/divorzio ti sia stato riconosciuto il diritto a mantenere il tenore di vita che avevi nell’ambito del matrimonio. Se così è, accantona anche questo tipo di confronti e dedicati a te e alla tua vita. Esci, incontra persone, guarda avanti!
Cara Rossana purtroppo il mio tenore di vita è “modesto” in confronto a quello del mio ex e questo mi fa rabbia,tanta rabbia. Ho vissuto il periodo piu’ difficile nella vita di un uomo(spero di non essere ripetitiva…), il periodo in cui un uomo ambizioso deve lottare per raggiungere certi obiettivi nella vita.Pur riconoscendo i suoi meriti professionali, il mio ex non ha fatto tutto da solo (non ce l’avrebbe fatta)ed io l’ho aiutato nella sua carriera. Tanto non ci conosciamo e te lo posso dire.Il mio dentista che mi conosceva da ragazza ,era amico dell’allora Presidente della banca in cui il mio ex lavorava.Quell’anno dovevano promuovere dei funzionari e sarebbe stato per l’ultima volta. Un’occasione che non si sarebbe piu’ presentata. Il mio ex quasi mi imploro’ di chiedere al mio dentista di aiutarlo In breve: cercava la raccomandazione!Io che sono riluttante a fare queste cose e contraria ad ogni tipo di compromesso, a malincuore mi recai dal mio dentista che conoscevo da ragazzina a fargli questa richiesta. (non pensare male,era un uomo di una certa età , poteva essere mio nonno…e poi sapevo che era una persona generosa e disponibile verso tutti. Se poteva fare un favore, lo faceva con il cuore) Per il mio ex era un passo importante per la sua carriera. E cosi’fu l’inizio di una carriera brillante che io ho seguito step by step. E’ arrivato ad essere general manager di una grande banca con un reddito milionario. Quando l’ho conosciuto era un semplice cassiere di banca. E quando anch’io avevo incominciato ad “assaporare” un certo benessere (pensa che avevo acquistato la mia prima vettura nuova a 40 anni)tra noi la ns storia fini’. Io credo che lui nella sua mente avesse già pianificato tutto da tempo. E cosi’, dopo tre anni dalla separazione , è arrivata l’ALTRA (molto piu’ giovane ovviam…)che conduce una vita da “principessa”. Sta raccogliendo i frutti dei miei sacrifici e Si è trovata tutto su un piatto d’argento.
Ora Rossana potrai giustificare e capire la mia rabbia ed amarezza!Pensa che il mio ex si è persino rifiutato di rimborsarmi le spese legali del divorzio (voluto da lui..) . Sono stata liquidata con “una tantum”in lire che mi permetteva all’inizio di condurre un tenore di vita medio alto. Poi, con l’introduzione dell’euro, il mio capitale oggi vale la metà ed il mio tenore di vita non è piu’ quello di prima.Non sono sul lastrico ma sicuramente non vivo da “benestante”. Una vita normalissima…
Cara Elisa,
adesso il tuo risentimento è più giustificato.
purtroppo, sono POCHISSIME, vere mosche bianche, le persone che sanno essere grate per essere state favorite con speciali benefici. anzi, di solito i favori ricevuti vengono dimenticati nell’arco di un tempo brevissimo: a nessuno piace sentirsi in debito.
se ti può consolare, qualcosa di simile è successo anche a me, nei confronti di un nipote che ora, non solo preferisce gli ex colleghi di lavoro ai parenti, ma tende anche a mancarmi di rispetto, sia pure con modi subdoli…
tornando al tuo caso, mi rendo conto di come tu sia stata di fatto davvero usata in più modi e mi sembra di capire che hai tutte le ragioni di essere risentita. la base su cui però è stato costruito tutto questo è data dal tuo carattere, incapace d’imporsi e di difendersi. e a questo per il passato non c’è rimedio.
non è detto, tuttavia, che se il tuo temperamento fosse stato più forte e più volitivo, come ad esempio è il mio, le cose sarebbero andate meglio. nei sentimenti si è spesso tutti vulnerabili e nessuno sa come potrà evolversi nel tempo la propria situazione esistenziale. cerchiamo di fare del nostro meglio ma non sempre le ciambelle escono con il buco.
se vuoi trovare serenità, prendi le distanze da quello che è stato e cerca di concentrarti il più possibile sul presente e su quanto esso ti può ancora dare. alla soglia della vecchiaia non ci si può permettere di trascurare gli ultimi raggi di sole, meno forti di un tempo ma pur sempre capaci di trasmettere tepore!
un abbraccio.
Elisa, posso chiederti come mai, e tsnto piu’ nel momento in cui ti sei accorta che tra voi le cose non funzionavano, non hai profuso altrettante energie per fare dei passi tuoi e non solo per sostenere i suoi? Non e’ un discorso di “se”, retroattivo, ma mi pare di capire cge considerassi un “patto” per cui lui si sarebbe occupato economicamente di te? Forse non ho capito, eh. La cosa del divorzio addebitato a te e’ sicuramente anche inelegante, ma continua a sembrarmi xhe la tua frustrazione sia piu” di tipo economico che sentimentale. Non discuto il “patto” tra voi (una persona a me carissima non ha mai lavorato, dedicandosi sempre al marito e alla famiglia, perche’ cosi tra loro per 40 anni avevano deciso. Lui non ha fatto carriera, ma comunque resta che ad un certo punto e’ scappato letteralmente con un”altra, e se era per lui lei non avrebbe avuto neanche la casa in affitto e avrebbe dovuto vivere d’aria o esclusivamente con il sostegno dei figli… l’avvocato e’ riuscito ad ottenere un mantenimento per alcune centinaia di euro, ma c’ra il rischio, essendo adulti i figli, che non le spettasse neppure quello… Devo dirti che il fatto che lei non si macini nel rancore fa stare molto meglio lei. Certo che non e’ facile. Chiunque abbia condiviso un pezzo di strada qualcuno, indifferente con che grado di indipendenza, tra sacrifici e nella buona e cattiva sorte, prova un umano senso di frustrazione allorche’ pare che cio’ non venga riconosciuto e che qualcun altro, arrivato dopo, trovi tutto “bello pronto”, anche quando non e’ cosi, non fino in fondo, perche’ cmq, al di la’ della situazione economica, i difetti e limiti del tuo ex non saranno scomparsi, comunque non sai come si svolge realmente la loro relazione, che forse tendi anche a idealizzare/disprezzare… certo comprendo che per te cambiare vita, anche se non stavi bene con lui, sia atato un duro colpo e che l’abbia cambiata lui. Temo pero’ che questa sensazione di ingiustizia e non “risarcimento” incastri te. E non da poco, mi pare di capire, se fai riferimento all’avvento dell’euro. mi pare di capire che non sei in condizioni di miseria e impossibilita’. Non riesci a lavorare su te stessa per accettare in qualche modo il cambiamento e smetterla, in senso buono, per te stessa, di farti piu’ i caxxi loro? alla lunga pensare sempre alla vita degli altri come una spettatrice piena di rabbia e frustrazione, non logora te? Con…
Un occhio o entrambi e fin troppe energie rivolte al passato e a “come dovrebbe essere”, alla vita di questa tipa piuttosto che alla tua? Ripeto, e’ umano. Accade anche a chi ha condiviso ben meno di 30 anni e anche laddove un divario economico tra il prima e il dopo non sia cosi profondo come, di te, dici tu. Ed e’ quando una persona riesce a tagliare anche questo cordone, a liberarsi anche del tormento che da sola si daa’, che e’ finalmente piu’ libera. Non meno almeno di chi se ne e’ andato e ha perpetrato delle effettive e lesive ingiustizie. Ti psrlo, senza riassumere, non per “teoria”… rarissimamente le separazioni non hanno dei “costi”, non sconvolgono la vita, non mostrano lati inattesi nell”altra persona, non fanno provare la sensazione di avere dunque perso il proprio tempo e energie anche con quella che, a posteriori, appare come una estrema dose di ingenuita’… – I cavoli loro, forse mi dirai, sono connessi a te nella misura in cui qualcosa a te e’ stato tolto… ma ti auguro, di cuore, di riuscire a staccarti il piu’ possibile dal concetto dei vasi comunicanti tra te e lei, tra voi tre, per il tuo benessere. e te lo dico veramente perche- vedo quanto cio’ giovi a mia zia, che rischia che i vasi comunicanti anche in modo pratico le tolgano serenita’, quella che e’riuscita a ritagliarsi… e tanto piu’ per questo lei preferisce sapere il meno possibile della nuova vita del suo ex.
Scusa , ma , per caso,,,, non e che tu hai sbagliato qualcosa ? Non hai fatto autocritica,. Come mai ,.
ho scorso i vari interventi e non ne ho trovati di significativi che diano una lettura della storia “al contrario”, cioè dall’altro punto di vista.
I motivi che possono spingere un 60 enne ad abbandonare la famiglia dopo 30 anni di matrimonio con una donna più giovane di 35 anni! si possono pure intuire…
ma cosa spinge una ragazza ad “ammaliare” un uomo di quella età sposato con famiglia (sai che grande conquista!)
quali sono i motivi?
di solito queste cose le fanno quasi sempre donne giovani e belle con gli anziani che però sono molto ricchi. (si sa le donne sono molto romantiche e sentimentali, mentre gli uomini sono molto materialisti….passatemi la battuta..non ho resistito..)
Non vorrei che anche questo delle giovani “sfascia famiglie” no fosse altro che l’ennesimo prezzo da pagare (in una lista già lunghissima…) della famosa rivoluzione “sessuale femminile” di 40 anni fa..che , come tutte le rivoluzioni, partono da principi sacrosanti..e poi, immancabilmente, finiscono quasi sempre a p…….
x Catone: quando entra in scena una ragazza ..che autocritica vuoi fare? un conto è se la tua rivale è una tua coetanea con un carattere più affine a tuo marito….ma con una di 30 anni di meno…hai perso in partenza.
@Domenico
In questo caso specifico hai fatto cilecca. Babette, autrice della lettera, dopo circa 6 mesi si è riconciliata col marito che a testa bassa è tornato all’ovile. Vivono felicemente da molti anni, la lettera è vecchia è passato molto tempo.
@toroseduto
sono contento per Babette (mi era sfuggito il post dove ci ragguagliavi della novità…)
detto questo non trovo lo stesso risposta al mio quesito iniziale…
a questo punto (tanto tutto ormai è paradossale) se una è disposta a riprendersi in casa uomini così ..mi chiedo se non sia meglio la sincerità iniziale…del tipo ”
Cara, i miei sentimenti sono per te….ma
mi piacerebbe spassarmela un po’ con una più giovane….se hai una moglie “complice” a questo punto la “fregata” potrebbe essere colei che cercava di “fregare”….
ma è fantascienza….