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Mollata dopo trent’anni di matrimonio

di babette
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Febbraio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 278 commenti

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  1. 91
    La fenice -

    Sabato e’ definitivamente andato via da casa, mi ha riconsegnato le chiavi. Questa agonia e’ iniziata a settembre dell’anno scorso. E da allora tra di noi soltanto cattiverie. Sono esausta, profondamente triste e non capisco perché pur essendo io quella abbandonata, quella che ha subito questa separazione , ho dovuto sopportare anche tutta la sua rabbia. Non si conoscono mai veramente le persone. Credevo che lui fosse diverso da quello che si e’ dimostrato, credevo in lui. Credevo che anche lasciandomi avrebbe cercato di farmi meno male possibile, credevo che tra di noi ci fosse stato dell’amore …. E invece forse non e’ mai stato un buon amore.
    Elisa io sto soffrendo come un cane, la mattina mi sveglio con l’angoscia e non ho voglia di alzarmi, durante la giornata piu di qualche volta mi chiedo che senso ha la mia vita, sono sola non ho figli, non ho nipoti … Ma io devo credere che c’e un senso in questa vita anche per me … Altrimenti … Sono stata abbandonata, rifiutata, gettata via come un calzino vecchio e bucato che non serve più, senza nessun affetto, senza nessuna dolcezza. Io non ho fatto del male, l’ho subito. Non voglio vendetta, voglio ritrovare la mia serenita e la voglia di vivere, non e’ un nostro diritto? E non dirmi che non e’ possibile

  2. 92
    elisa -

    cara La Fenice tu stai provando esattamente gli stessi sentimenti d’angoscia che avevo provato anch’io. Non ho bisogno di immedesimarmi nella tua situazione perchè l’ho già vissuta. Non so quanto tempo ti ci vorrà per metabolizzare il tutto e, sebbene ora ti sembri impossibile, passerà anche questa.Credimi. Io ho impiegato anni per “guarire”…Ero sola, tremendamente sola e senza alcun sostegno morale,psicologico da parte di nessuno, neppure da mio padre, l’unico “sopravvissuto” della famiglia. Avrei desiderato tanto avere un fratello o una sorella con cui sfogare tutta la mia rabbia,delusione . Avevo bisogno di una spalla sulla quale piangere e gridare tutto il mio dolore.
    Cara amica, anche il mio ex mi trattava male quando ci siamo separati e non riuscivo a capire il perchè. Non pensi che forse il tuo ex >(come il mio..)possa provare un misto di rabbia-odio-amore-delusione per un rapporto finito? Non credere sia facile anche per un uomo dover ricominciare .Una separazione poi non è mai “indolore” per nessuno dei due.L’uomo ,di solito, per uno stupido orgoglio, reagisce diversamente da noi donne e preferisce tenersi tutto “dentro”. Non credo lui non provi piu’ niente per te, qualcosa deve essere rimasto. Come si puo’ dimenticare in breve tempo anni di vita trascorsi insieme? Se cosi’ non fosse ostenterebbe “indifferenza” nei tuoi confronti invece di trattarti male. Non credi?Probabilm è in conflitto con se stesso e forse, nel suo subconscio,non avrebbe voluto finisse cosi’ e ti ritiene responsabile di tutto questo.
    Negli anni successivi alla separazione il mio ex mi telefonava ogni tanto e mi rendevo conto che anche lui,come me, si sentiva solo. Nonostante cio’ non aveva mai fatto niente per cercare di “ricucire” il ns rapporto . Al telefono era sempre freddo,distaccato, mai una parola dolce(di cui avevo tanto bisogno) e questo non faceva altro che aumentare la mia sofferenza. Finchè un giorno gli chiesi di non chiamarmi piu’…Non avevo bisogno di aggiungere altra sofferenza alla mia vita.. . Cara La Fenice, anche per me il mio ex era l’unico affetto ed avevo costruito il mio mondo attorno a lui.
    Ti dico anche che avevo sperato in un suo ritorno ma poi avevo capito (tardi)che era finita per sempre. Chissà…forse per te potrebbe essere diverso…i miracoli esistono…
    Restiamo in contatto cara amica e,se ti puo’ essere d’aiuto,apri il tuo cuore e la tua mente
    Sfoga tutta la tua rabbia e dolore. Un abbraccio. ciao

  3. 93
    vivi -

    Ciao a tutte,
    ho letto le vs. storie i vs. sentimenti ed emozioni sono ugualia alle mie e le reazioni di mio marito sono identiche abbiamo vissuto o stiamo vivendo situazioni da manuale , ma quanto dolere e quanta sofferanza, mio marito dopo 29 anni di matrimonio “sereno” ha rincontrato il suo primo amore e da quel monento è sembrato una scheggia impazzita, i ricordi del ns. matriamonio sono totalementi diversi abbiamo vissuto due matrimoni io ho ricordi di serenità (certo nonè stata una favola ma una vita con gioie e dolori) lui un incubo , ma cime è possibile ……… ma perchè ha retto 30 anni se veramente era un incubuo ….me lo continuo a chiedere.

    Speriamo che veramente il tempo riesca a colmare quel vuot che sento dentro di me.
    ciao

  4. 94
    la fenice -

    Cara Vivi, benvenuta nel club! forse non sono la persona più adatta per darti un sostegno, sono ancora nel pieno di questo uragano che ha sconvolto e sta sconvolgendo la mia vita. è presto per dire quanti sono i danni che ha provocato e quanto devo ricostruire: vedremo!
    tutte noi abbandonate ci chiediamo “perchè è stato con me tutto questo tempo se la vita insieme era un incubo! e come fa a dimenticare così facilmente tutto quello che abbiamo vissuto insieme?”
    purtroppo credo che la risposta è veramente semplice: hanno smesso di amarci già da molto tempo, hanno smesso di credere in questo rapporto e di lottare per mantenerlo in vita. Quando “una cosa” non funziona ci sono solo due possibili soluzioni: ripararla o buttarla via per una cosa nuova, e loro hanno deciso di cercare qualcosa di nuovo.
    Loro hanno il vantaggio rispetto a noi di aver avuto tutto il tempo per elaborare il loro lutto affettivo, ed ora sono liberi! Non c’è rimasto più niente dell’amore avuto per noi.
    Di una cosa dobbiamo prendere atto un rapporto si ripara solo se c’è la volontà di entrambi, e questo non è il nostro caso.
    Loro hanno deciso di andarsene tanto, tanto tempo fa: la separazione fisica è solo l’ultimo atto di un lungo processo di abbandono affettivo.
    Abbiamo solo una possibilità di salvarci dal dolore, dalla rabbia, dal rancore, dala depressione, dalla tristezza, dalla malinconia:
    accettare la morte di questo amore. Siamo “vedove” dell’amore. La morte è ineluttabile e inspiegabile. Non ci sono nè ragioni nè risposte. Solo accettandola incondizionatamente possiamo andare avanti e vivere.
    Cara Elisa ti confesso che nei momenti più bui desidero che lui ritorni perchè mi illudo che tutto questo vuoto e questo malessere che sento possa come per incanto finire e tutto tornare come prima.
    Ma non devo dimenticare che nulla può tornare come prima, che l’uomo che ho conosciuto ora, in questa circostanza, non mi piace e non è affatto il principe azzurro che avevo idealizzato. Il ricordo inganna: per consolarti cancella quello che non ci piace, quello che ci faceva soffrire ed esalta le cose belle! Ma non è la realtà.
    Devo accettare la morte di questo amore che è avvenuto già da molto tempo.
    E se miracolo ci deve essere per me, augurami di potermi liberare da questo legame malsano, di trovare la mia serenità, il mio equilibrio, la mia libertà interiore per poter continuare a vivere, da viva, il tempo che mi è concesso.
    Vi voglio bene

  5. 95
    roberta -

    Carissime, avevo deciso di non leggere più i commenti su questo blog perchè riaprono ferite e il mio desiderio ,oggi, è di guardare oltre .
    Tuttavia il vostro dolore non può non toccarmi perchè è stato anche il mio per un tempo lunghissimo. Un tempo passato a leggere , a riflettere,a parlare ,a ricordare e analizzare. Insomma ho “lavorato”…
    Alti e bassi.Periodi di rabbia,di rancore alternati a momenti di serenità. Credo che l’analisi di La Fenice sia esattissima sul fatto che loro avevano smesso da tempo di amare.Ammesso che siano capaci di amare davvero.Esatta anche sul fatto che il distacco era già avvenuto da tempo.
    Ma non deve più avere importanza.
    Oggi mi accorgo che abbiano un grande alleato che lavora a nostra insaputa:il tempo.
    Arriverà un giorno in cui vedremo il nostro in tutta la sua debolezza e quando cominceremo a provare pena allora sarà tutto finito e potremo ricominciare. Ricomincerà la riscoperta di quello che eravamo un tempo e sentiremo un sottile piacere a stare con noi stesse. Andare a fare una passeggiata da sole,tuffarci in una libreria e non accorgerci che stanno chiudendo…è ora di pranzo. Ma cosa c’è di meglio che prendersi un buon gelato e oziare ?

    Ritrovare il tempo,la lentezza di cui non ci ricordavamo più.
    Vi auguro con tutto il cuore che arrivi anche per voi questo tempo in cui non vi importerà più se lui è felice,dov’è,cosa sta facendo e con chi.
    In fondo adesso vivete una situazione che ,seppure dolorosa, è la realtà. Quella di prima era solo fatica, finzione, estraneità.
    Un abbraccio a tutte. Spero di ricevere presto messaggi di serenità da tutte.
    roberta

  6. 96
    Silvy -

    Care amiche, aggiungo anche la mia esperienza. Mollata dopo 30 annni di matrimonio per una badante ucraina (io laureata, bella presenza e libera professionista). Ragione principale? la volontà di dominare la donna e controllarle i soldi che porta a casa. E’ chiaro che si tratta di un’illusione, queste donne sono furbe… fanno le sottomesse per poi diventare peggio di Stalin, soprattutto in tema di soldi. Io però, non so perché…. forse per la ragione che in fondo era finita da un pezzo anche per me, anche se cercavo di tenere unita la famiglia, ho eretto un muro. Gli ho detto: se esci da quella porta, da quella porta non rientrerai più; e ho mantenuto la promessa. Il tempo di organizzarmi,poi l’ho convocato dai miei avvocati e poi in tribunale per la separazione consensuale. Ora, dopo circa un paio d’anni di relazione, con la badante gli sta andando male, com’era prevedibile…si è dato al zappa sui piedi come si suol dire, e io ho ritrovato la mia libertà, le mie amicizie e un ottimo rapporto con mio figlio.

  7. 97
    LUNA -

    LA FENICE: bellissimo e molto vero il tuo commento 94, sulla rielaborazione del lutto. Credo che il “revisionismo” e l’atteggiamento aggressivo a volte siano dettati anche dal fatto di non accettare fino in fondo il fatto di aver scelto in un certo modo e di aver fatto soffrire qualcuno che aveva amore e fiducia. Non volendo gestire o non sapendo gestire un senso di colpa, o fino in fondo la responsabilità di una scelta, chi se ne va assume un atteggiamento aggressivo, come se fosse “difensivo” o giustificatorio. Al contempo può esserci di mezzo anche il fatto di provare comunque un legame, anche di possessività, con la persona che si sta lasciando. Si vuole la proprio libertà, ma non si accetta sino in fondo di “morire” veramente per l’altra persona.
    Il punto è che non ci si può purtroppo affidare alla coerenza, civiltà, lucidità di chi se ne va. In rari casi avviene, ma nella maggior parte purtroppo bisogna armarsi invece di un buon scudo protettivo, anche per le ansie, tilt ecc che la persona scarica addosso.

    ROBERTA: @Arriverà un giorno in cui vedremo il nostro in tutta la sua debolezza e quando cominceremo a provare pena allora sarà tutto finito e potremo ricominciare. Ricomincerà la riscoperta di quello che eravamo un tempo e sentiremo un sottile piacere a stare con noi stesse. Andare a fare una passeggiata da sole,tuffarci in una libreria e non accorgerci che stanno chiudendo…è ora di pranzo. Ma cosa c’è di meglio che prendersi un buon gelato e oziare ?

    che bella l’immagine della libreria 😀

    SILVY: “lasciateli perdere, lasciateli voi” cita il titolo di un’altra lettera in questo forum. L’hai lasciato tu, per quanto la prima, brutta mossa, fosse stata la sua. 🙂

  8. 98
    melissa2 -

    care amiche,
    io so solo che da quando ho divorziato non sono piu’ riuscita a rifarmi una vita sentimentale. Nonostate sia ancora una bella donna dall’aspetto molto giovanile. un’over 60 come me non la vuole piu’ nessuno mentre l’uomo della mia età trova facilmente una donna giovane. Mi sento tremendamente sola!

  9. 99
    rossana -

    hai ragione, Melissa2. a mio avviso, gli inconvenienti del sesso femminile nella visione di un rapporto di coppia sono essenzialmente due:

    1) quando una donna ha figli al seguito, a qualsiasi età è molto più difficile che per un uomo il “rifarsi una vita”, e purtroppo per molte donne la parola “vita” significa ancora sentirsi amate e poter riamare, avere coscienza e amore di sè quasi soltanto attraverso lo sguardo di un uomo…

    2) cresciuti i figli, se in gioventù non era facile trovare la persona giusta con cui costruire un rapporto profondo, dopo i cinquanta-sessant’anni per una donna è quasi impossibile essere amata da un uomo. in linea generale le donne, che badano di più al sentimento, accettano l’uomo più o meno coetaneo com’è diventato negli anni, anche con le sue marcate defaillances fisiche. l’uomo, invece, per eccitarsi e ritrovare il meglio di sè (la cosa più importante per lui in una relazione con una donna) ha bisogno di carne fresca, di capelli lunghi e folti, di un’attrattiva sessuale che la donna matura non può offrire più. si paga così il prezzo di aver avuto di più negli anni giovani, quando era la donna a scegliere e a concedere o meno, a suo insindacabile arbitrio, i propri favori. peccato che all’epoca ben poche se ne rendessero pienamente conto…

    tutto questo senza contare che l’uomo mediamente con il tempo diventa più “concreto” e meno disposto al sentimento mentre per la donna spesso avviene l’inversione contraria, nel rendersi conto di quanto sia importante per lei.

    oggi nessuno vuole più invecchiare ma gli anni pesano, prima o poi, per tutti!

  10. 100
    melissa2 -

    Carne fresca? Mi chiedo se la donna “giovane” puo’ dire altrettanto di un uomo “vecchio”. Si, perchè anche l’uomo invecchia e peggio di noi (salvo rarissime eccezioni). Personalmente mi ripugnerebbe arrivare all’intimità con un uomo che non mi attrae fisicamente anche se fosse un paperon dei paperoni!!Ed è sempre stato cosi anche quando avevo 20 anni.Ma oggi le giovani sono piu’ “furbe”…Ma non dimentichiamo che le 20-30enni di oggi sono poi le 40enni e 50enni di domani…sono solo nate dopo….Un uomo poi che va con una donna per cercare “carne fresca” è un uomo “vuoto” dentro, superficiale…Fortunatam sono una minoranza le coppie dove “lui” è molto piu’ vecchio. noi,purtroppo, apparteniamo a quella categoria di donne “sfortunate” il cui marito ci ha lasciate per rincorrere una giovinezza che non c’è piu. ciao a tutte

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