La modifica delle aliquote irpef è come la modifica delle tabelle millesimali del condominio, non servono a diminuire le tasse nè la rata condominiale, in entrambi i casi occorre diminuire le spese. Ovviamente dal rimescolamento alcuni pagheranno una rata più bassa ma a scapito di altri, perché se la spesa è 100 anche dopo la modifica a 100 occorre arrivare. Con l’IRPEF c’è l’illusione che diminuisca per tutti, ma lo Stato ha centinaia di entrate e quello che non incasserà dall’IRPRF lo recupererà da altre entrate.
Alla fine del gioco pochi risparmieranno molto, a danno di moltissimi che pagheranno complessivamente più tasse/imposte per compensare il grande risparmio di pochi.
Chi saranno i pochi fortunati e i moltissimi penalizzati lascio all’immaginazione di ognuno
Buona giornata
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Ragionamento di una miopia terrificante. Se fai pagare meno tasse paradossalmente si può arrivare anche a più di 100! Per esempio attraverso il gettito derivante dai maggiori consumi, la creazione di nuovi posti di lavoro e maggiori investimenti.
E se qualche imprenditore con i soldi risparmiati dalle tasse si compra il SUV nuovo fiammante scaricandosi l’IVA, va comunque ad incrementare il redito imponibile della concessionaria, della fabbrica di auto, ecc. e i relativi redditi imponibili.
Inoltre aumenta il PIL. E quindi va anche ad abbassare il rapporto debito/pil, il rischio paese e il conseguente tasso di interesse sul debito pubblico di nuova emissione, lo spread, ecc.
Il paragone col condominio è assurdo: quello è un sistema chiuso infruttifero dove semplicemente si condividono le spese comuni… non è un sistema economico circolare (ed “espandibile”)come quello descritto sopra.
Ovviamente nessun beneficiario dirà che è favorevole perché lui risparmierà comunque, meglio sostenere che i benefici saranno per tutti e dalla modifica delle aliquote nascerà una radiosa era di prosperità per l’Italia.
Resta il fatto che per pochi i benefici saranno certi, immediati ed incondizionati, mentre per i più resteranno ipotetici, di là da venire e subordinati ad un nuovo miracolo italiano che dovrebbe derivare dalla modifica fiscale.
A tutto si può credere, ma il tempo è galantuomo. Vedremo