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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore brunetto87.
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@ raffaele
Si, penso che nessuno ti abbia capito. Io non sono un prete, sono un padre.La vita a volte gioca brutti scherzi, quando aspettavo che nascesse il primo figlio,davo per scontato che sarebbe arrivato un maschio, per nove mesi ho sognato di fare mille cose con lui, insegnargli la musica, giocare al pallone, costruire un aquilone…
Opssss! Nasce una femmina! Ero stordito, non riuscivo a inquadrare questo imprevisto.Siccome era bellissima, pensai subito che di fronte a quel miracolo che avevo tra le mani,io ero troppo piccolo e misero per capire appieno la lezione che mi stava arrivando.
La tenerezza “mi avvolgeva come miele”, con quel miracolo, non ho potuto giocare a pallone,la musica, meglio non parlarne. Ho imparato invece a cogliere la dolcezza di una bambina vivace, bravissima a scuola, aiutava i maschietti a risolvere problemi, e la delicatezza
che non credevo di possedere, quando ad un tratto cominciò a diventare donna. Ero in difficoltà, non riuscivo ad abbracciarla come facevo solo pochi mesi prima.
Quando doveva arrivare il secondo figlio, ho sperato ardentemente che fosse femmina.
Questa volta sono stato accontentato. La primogenita lavora a 900 km da casa, si è laureata col massimo dei voti, ha un lavoro di tutto rispetto e quando sarà il momento,
spero tanto che arrivi una nipotina un po’ imbranata come me, con queste due figlie, sono stato messo “sotto” troppe volte.
Preparati a cambiare idea su molte cose,
sei in vantaggio, io ti ho avvertito, a me nessuno aveva detto niente! Ciao TS
toroseduto,
sei stato GRANDE ad accettare e valorizzare quanto il destino ti ha portato. in questo caso, è proprio il caso di dirlo, i risultati NON potevano dipendere assolutamente dalla tua volontà.
magari mio padre avesse potuto essere almeno un po’ come te! quanta infelicità avrebbe risparmiato a mia madre e alle sue tre figlie FEMMINE, che non avevano modo di perpetuare il suo cognome!
essere flessibili è un grande dono!
Come diceva la Grande Donna Moana Pozzi: “io sono una provocatrice ed amo l’oscenità ma non la volgarità”
Quello che ho espresso nel mio post censurato è la pura realtà di come le donne godono.
Aggiungo altro: una donna mi diceva in dialetto: “Magnamela tuta, magnamela tuta, si ades… metimelo dentro!”
Tra umani l’aggregazione avviene a due livelli. Il primo, il più elementare si basa sul riconoscimento del simile ed è il livello in cui gli individui condividono concetti semplici e valori omogenei come la lingua, il paese d’origine, la cultura, in sostanza tutto ciò che è la “pancia”.
A questo subentra il secondo livello, quello evoluto, dove sono i valori spirituali e le affinità intellettive e umane a unire. A questo livello, le differenze attraggono e le diversità accomunano perché vissute come arricchimento del proprio essere – “quel che non ho io, lo ha lei/lui, e insieme ci completiamo”. È il livello dove non è il punto di origine, ma la destinazione a determinare se vale la pena di “viaggiare” insieme.
Tutti partiamo al primo livello, non tutti però si elevano al secondo. Per poterlo fare è basilare infatti aver IMPARATO a considerare la diversità come risorsa utile soprattutto a se stessi, e non come una minaccia. Questo vale per le differenze di genere e quelle sessuali, per quelle etniche, per quelle religiose, per quelle politiche e di opinione. L’alternativa infatti è la misoginia, l’omofobia, il razzismo, e la discriminazione religiosa e politica.
In questo percorso di crescita interiore, la famiglia contribuisce l’imprinting che dà struttura all’essere umano che va a formarsi e su cui successivamente intervengono fattori non trascurabili come l’ambiente culturale, i modelli e gli esempi ricevuti, il livello d’istruzione etc. Fattori questi che amplieranno o restringeranno la visione che la famiglia di origine ha generato e quindi consentendo o meno l’innalzamento al livello successivo nel percorso di maturazione dell’individuo.
Non si nasce infatti misogini o tolleranti, omofobi o aperti di mente. I comportamenti umani non sono un patrimonio genetico ma ricalcano quanto imparato nel corso degli anni. E proprio perché appresi, tali comportamenti possono quindi essere modificati. Dipende soltanto da noi.
CONTINUA
È evidente che Raffaele, diligente discepolo di un’educazione che glorifica l’aggregazione tra simili, potrà quindi accoppiarsi solo con chi è uguale a lui. Nella fattispecie Sabrina che, “avendolo letto molto”, ammirata ne condivide la nostalgia per i “ri-convertiti vecchi tempi”. Anche lei figlia dell’aggregazione tra simili desidera un modello di donna remissiva dove laurearsi serve solo a mettere “grilli nella testa”. Meglio quindi una famiglia dove “l’uomo comanda e la donna fa la donna” tra pignatte e pannoloni all’odor di piscio.
Raffaele da par suo, perpetuando i “valori” paterni potrà mostrarle la sua ampia stima tenendola fuori da affari e conto aziendale in quanto pericolosa (perché perfida o semplicemente stupida? Bah, lo sa lui…), dandole una “mancetta” ogni qual volta lei manifesti la bizzarria di voler fare acquisti. Naturalmente Sabrina si sentirà apprezzata e gratificata anche quando dovrà esibire ricevuta fiscale ed eventuale resto, affinché dimostri di non aver fatto la cresta sul reddito faticosamente sudato dagli uomini di famiglia.
Poi mentre Raffaele passerà il proprio tempo da uomo veramente libero con gli amici del bar (guai se lei prova a toccarglieli…lui le fa una bella risata in faccia…prima gli amici e se resta tempo, la famiglia), Sabrina potrà intrattenersi con sollazzanti serate all’insegna della crescita spirituale in compagnia di Maria de Filippi e i suoi Amici. In alternativa, se non riuscisse a gestire la “patologica gelosia possessiva” potrebbe sempre “buttarsi dalla finestra” con buona pace di Raffaele, per il quale purtroppo, “nessuna ha ancora compiuto l’estremo gesto…Uffa!”
Sono certo che funzionerebbe. Una incantevole fiaba centrata sul “ripristino dei ruoli, donna femminile e uomo macho, BASTA CHE AVVENGA COL MASSIMO RISPETTO!” ovvero una contraddizione in termini dove l’uno sta sopra, e l’altra sotto…proprio come piace a Raffaele.
G.
P.s. Spero che questi insegnamenti NON siano utili ai futuri sposini sprovveduti
Cambio discorso. Profondissima la riflessione sul significato e sull’immensa responsabilità dell’essere padre, e non “papi”…
Vedi caro ToroSeduto, sin dalla prima volta che ti ho letto, ho apprezzato la tua capacità di astrarti sollevandoti dalla bolgia umana che frequenta questo forum. Tu sei uno dei giganti che ammiro perché le tue storie sono un po’ come quei film dove la fine non è una conclusione ma un inizio. In quell’ “inizio” infatti, ognuno coi propri occhi può vederci quel che desidera e col proprio cuore trarre l’insegnamento che fa per lui.
È questo che mi piace di te.
Purtroppo da quel che leggo in questo forum, mi rendo conto che per poter “vedere” non sono sufficienti gli occhi ma bisogna avere il cuore e soprattutto la mente ben aperta.
Lascio quindi a te che sei un gigante le conclusioni sagge, io al contrario questa notte mi accontento di salutare come fanno i nani e alzato lo sguardo lancio alla luna il mio potente raglio:
“W gli uomini!! (con 2 punti esclamativi) Ovviamenti (con la i di Imola o di imbecille, a scelta) superiori alla donna…”
G
Ringrazio Rossana, Key, Glosstar e M. per aver finalmente fatto sentire la vostra voce.
Glosstar… semplicemente fantastico!
La favoletta farebbe anche sorridere, se poi penso che è una provocazione nei confronti di qualcuno che in realtà (e veramente in modo serio) ha questi “principi di vita”, beh… davvero mi chiedo come si sia potuto arrivare a questo punto, perchè oggi viviamo immersi nell’ignoranza? Potremmo davvero fare cose fantastiche, è risaputo che il cervello umano ha, se non ottime, delle buone capacità cognitive…eppure..eppure guardati attorno, che vedi? Io fondamentalmente il non essere in grado di farsi un’idea propria: in fondo Raffaele, come molti altri, è così perchè è acritico nei confronti dell’educazione ricevuta (e continuo a ribadire che “educazione” non è quella scemenza convenevole dei “buongiorno, buonasera”, è ben altro).
Purtroppo si chiude qui il mio tentativo d’interazione.
Temo di non essere in grado d’innalzare il mio spirito al punto da parlare il linguaggio sostenuto in questa lettera.
Ho letto di recente, su consiglio di un amico, che il nostro compito è quello di approcciarci anche con le persone con le quali non empatizziamo, che amanano energie tanto diverse dalle nostre.
Io non me la sento di competere con i saggi insegnamenti di moana pozzi, nè di scavare su questioni sessuali, attraverso le quali sembra che si concretizzi tutto il nostro essere uomini e donne.
Ho capito che qui il dialogo sta nei bassifondi e lo spirito nel disprezzo, la salvezza nella vendetta.
Caro glosstart,
So benissimo di non essere un gigante, in realtà, non mi sono mai piaciuti. Mi trovo a mio agio con persone di basso profilo fisico e alto contenuto morale-ideale.
Ho dovuto fare marcia indietro su tante certezze giovanili!
Non mi reputo neppure un saggio, preferisco definirmi un’artigiano, che sta ancora imparando il mestiere di vivere.
Mi piacerebbe confrontarmi con tutti, dal 20enne frustrato al saccente e borioso senza età. Parlo al maschile, come si usa quando si discute in generale del soggetto umano.
Chiaramente, mi annoia precisarlo, sto parlando sia al maschio che alla femmina. Non lo faccio su questa lettera.
Sentendomi molto distante dalla disputa che ha appassionato quelli che hanno alzato bandiere di appartenenza ad un sesso ben definito.
Se fossi omosessuale, sarei fuori discussione, non esisterei, sarei escluso da questa diatriba.Il fatto è che in gioventù mi piaceva molto leggere P.P.Pasolini. Ha lasciato un vuoto dentro di me.
Mi appassionava la sua Poesia, il suo modo di vedere il mondo a 360 gradi. Qui, mi dispiace per molti, non andiamo oltre
i gradi del barometro, anche se siamo in estate. Sento di far mio l’abbandono di Key, La nausea di certi argomenti tirati in ballo, mi deprimono, nel senso che qui non ci si confronta, ci si offende! Alzo alta la mia bandiera SIOUX e salgo in sella al mio cavallo preferito. Ho vaste praterie da esplorare! TS
Ma qui pensate che il sottoscritto non si innamori mai delle donne?
Mica sono oggetti le donne! Insomma mi innamoro della donna femmina che sta uno scalino sotto anche se più alta in statura. Anzi per esperienza le donne più alte di me non le voglio più perchè poi mi vogliono comandare, voglio la piccola nanetta che se osa contraddirmi la fulmino con un’occhiata, ma star li a guardare dal basso all’alto una Gigante mi fa paura, perdo il comando e mi sento frustrato. Se non comando una donna sto male! Sessualmente mi piace sco.... le donne e non farmi sco.... da loro. Le donne devono soltanto essere intraprendenti nel far capire che vogliono far sesso però poi mi piace sentirle in balìa del sottoscritto. MI piace tenere tutto sotto controllo, nel lavoro, nei rapporti sentimentali però da bravo egoista non mi piace essere controllato.
Mi sembra di essere abbastanza pratico, pragmatico, giusto?