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Il mio ragazzo mammone…

di lucky

Ciao a tutti
è la prima volta che scrivo qui.

Ho 22 anni, vivo da sola da uno e mentre studio ingegneria lavoro per mantenermi. Nonostante sia sempre stata una persona molto responsabile (ho cresciuto i miei fratelli perché i miei non c’erano mai) , nel corso di quest’anno ho imparato ad essere molto indipendente e credo di potermi considerare a tutti gli effetti una donna e non più una ragazzina.

3 mesi fa ho conosciuto un ragazzo di 33 anni e ci siamo piaciuti subito. Con lui sto bene, sono molto presa e confesso di essermici già affezionata. Lui ricambia, mi riempie di attenzioni, mi dà sicurezza e lo sento molto presente.

Insomma… “che c’è che non va” chiederete voi?

Beh… innanzitutto lui vive ancora con i genitori e non ha alcuna intenzione di lasciare il suo nido finché, dice lui, non avrà intenzione di sposarsi. La sua famiglia sta molto bene di soldi e lui ha continuato l’attività del padre, di cui ora è titolare, senza proseguire gli studi. Il suo stipendio è più che ottimo, infatti non dovendo contribuire granché alle spese casalinghe si è potuto togliere varie sfizi.

Premetto che, stando insieme da 3 mesi, non gli ho mai fatto discorsi sul futuro (anzi, di solito è lui che guarda avanti) , ma ho provato comunque a sondare il terreno per capire a cosa potrei andare incontro. Quello che temo di aver capito è che è molto (troppo! ) legato alla famiglia. Nonostante sua sorella minore sia già andata a convivere, lui sembra non aver alcun bisogno di rendersi indipendente. Addirittura non può star fuori a dormire per timore che i suoi lo accusino di usare la casa come un albergo, se andiamo via il weekend deve dirgli che è via con amici e non con una ragazza perché non vuole che i suoi sappiano che ha la morosa. Nemmeno io ho intenzione di presentarlo ai miei per ora perché preferisco essere sicura di avere un rapporto solido prima di farlo, ma col fatto che vivo da sola sono molto più libera di fare e con lui mi sembra di essere tornata agli anni del liceo!!!

Secondo voi come posso convincerlo a darsi una mossa o, per lo meno, a fargli venire lo stimolo di rendersi indipendente?

Grazie a tutte.

Lettera pubblicata il 4 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Aton -

    Nel futuro non cambierà una virgola. La sicurezza economica la deve alla famiglia di origine, non al suo merito personale, pertanto non si può definire un mammone, direi piuttosto uno schiavo. E’ il prezzo da pagare, ogni cosa ha un costo. Ovviamente non sono il tipo di personaggi che io apprezzo, ma questi sono affari miei, sei tu a dover decidere se condividere una comoda cattività o vivere sul serio. Un consiglio non te lo posso dare perché vivo in un altro tempo e in un altro contesto storico, anche se dovremmo essere contemporanei stando all’orologio e al calendario. Le apparenze ingannano.

  2. 2
    sarah -

    beh se a 33 anni è in questo stato è grave e la sua famiglia se la tiene sul groppone, ci sta troppo comodo in casa, questo non si smuove, puoi aspettare un paio di mesi, vedere come va la storia e poi affrontare l’argomento e fargli capire che non è rispettoso nei tuoi confronti tenerti nascosta e capire cosa vuole lui in futuro dalla vita, se continua a giocare a fare il bambino a casa con la mamma o andare a vivere per i fatti suoi. Ha un buon lavoro non ha motivo di restare a casa se non per avere il piatto pronto e la mammina che gli lava i piatti sporchi, attenzione perché sto ammoni poi trattano te come la mamma.

  3. 3
    omorana -

    io credo che alla fine c’è sempre qualcosa che non va. O vivono troppo alla giornata o sono troppo appiccicosi o ecc ecc . fortunato lui che vive bene in famiglia,che suo padre ha pensato anche a lui per un futuro. Io non ho mai avuto una famiglia,me la son dovuto cavare da solo fin falla prima infanzia,ho dovuto imparare tutto da solo e alla fine ?? Non sono mai stato apprezzato dalle ragazze,ne ho avute tantissime ma per una cosa o l’altra non andava mai bene. Il tuo discorso fila in tutto per tutto,se fosse stato indipendente,non andrebba bene comunque. L’unica cosa che è andata bene è stato trattarle da schiave. Quando non mamavo trattavo le ragazze come oggetto e loro mi sbavavano dietro,alcune si sono pure inginocchiate piangendo.Io una cosa così non la voglio,devono amarmi per quello che sono non perchè adotto delle strategie. L’ultima che ho avuto mi ha fatto capire troppe cose. Sono deluso e amareggiato. Dovete ancora liberarvi del post femminismo vi ha fatto andare in confusione-

  4. 4
    Morgan -

    Ma possibile che non vi va mai bene niente?
    “Con lui sto bene, sono molto presa e confesso di essermici già affezionata. Lui ricambia, mi riempie di attenzioni, mi dà sicurezza e lo sento molto presente.”

    Ma se ti piace cosi tanto come dici, allora perché cerchi di cambiarlo?
    Voi e la vostra mania di plasmare il partner a vostro piacimento.. poi dopo esserci riusciti magari vi lamentate che è cambiato, e lo si molla per qualcun’altro, ma dando la responsabilità a lui con scuse sciocche!

    Ed è per questo che io con le ragazze italiane non mi ci impegnerei mai, perché dire che siete della straviziate è poco!

  5. 5
    wolverine -

    …perché ora è un delitto lavorare nell’azienda di famiglia, fatemi capire? ma ad avercele certe fortune di questi tempi! E poi dopo tre mesi già uno viene etichettato come mammone perché, poi? ma è ovvio…perche il poveraccio si è discostato dal canovaccio (parlagli esplicitamete, non trarre conclusioni affrettate per vie traverse)che tu ti eri fatta sulla vostra storia.Meditate gente, meditate…

  6. 6
    Katy -

    Secondo me questo ragazzo non ti piace più di tanto.

    O almeno, non si etichettano così le persone care.

    copio e incollo
    “stando insieme da 3 mesi, non gli ho mai fatto discorsi sul futuro ”

    Che discorsi doveva fare, scusa??????

    DOpo tre mesi non credo una persona (normale…) debba infilarti al dito un anello con pietra scintillante
    e chiederti se preferisci un loft o un quadrilocale con vista sui giardini.

    Può chiederti che film preferisci vedere al cinema o se preferisci la carne ben cotta o al sangue.

    Io ad una persona che conosco da tre mesi chiederei il numero di scarpe.

  7. 7
    Andrea -

    Ti stai fasciando la testa prima del tempo e stai già mettendo in pratica dentro la tua testa (non ti sei esposta con lui solo perchè non hai ancora abbastanza confidenza) la volontà di cambiarlo, tipica di molte donne.
    E’ emerso un tuo lato: sei molto quadrata, hai la classica testa da ingegnere appunto, scommetto che ti piace pianificare tutto.
    Non puoi pretendere che lui invece sia come te ed è anche un bene che sia diverso, almeno vi bilanciate.
    Fossi in te non cercherei di cambarglio e di imporgli il tuo modo di essere. Quello è il tuo modo, ti fa anche onore, ma non è il suo. Forzandolo non farai altro che soffocarlo e farlo allontanare, mentre se gli darai la possibilità di crescere a suo modo dimostrerai di essere abbastanza matura per accettare le diversità caratteriali altrui.

  8. 8
    lucky -

    bene, ho visto che ho ricevuto un sacco di critiche da uomini…
    forse sì, avete ragione sul fatto che sto guardando un po’ troppo in là… ma non mi pare d’aver mai parlato di andare a convivere nè di fidanzamenti con pietra scintillante al dito. il mio discorso è molto meno superficiale: trovo assurdo che un UOMO (perchè a 33 anni si è uomini, non ragazzini) debba dipendere dai genitori e non desideri un po’ di indipendenza! lodevole il fatto che abbia deciso di continuare l’attività di famiglia, chi ha mai detto il contrario, ma a maggior ragione che ha già il lavoro avviato da anni e ha potuto metter da parte i soldi… cosa lo spinge a restare a casa con i genitori che (da quanto ho capito) non sarebbero nemmeno dispiaciuti se se ne andasse a vivere da solo? è come se lui si auto-imponesse delle regole (correttissime, per carità!) per compiacere i genitori e rimanere in casa con loro.
    delle volte mi risponde che non può stare fuori a cena perchè non lo trova rispettoso nei confronti dei suoi genitori e che non gli va di far pensare loro che usa la casa come un albergo…ma dico: non farebbe prima a prendersi un appartamento per poter vivere come cavolo vuole?

  9. 9
    Anemone -

    guarda lucky secondo me lui è vittima un po’ di questi genitori, anche se neanche i genitori stessi se ne rendono conto, perché quando ti senti in dovere di compiacerli, di far appunto quello che vedi che loro desidererebbero come per esempio continuare l’azienda di famiglia, ci si mette psicologicamente in una situazione di “sudditanza”, di cercare di non far nulla che li possa contrariare. è una specie di “sindrome”, una volta ho visto un racconto del genere in tv, e comunque è un blocco psicologico che lui ha, si vede dal fatto che neppure una cena per lui sarebbe lecito. come se per lui fosse un tradimento ai genitori, anche se neppure gli stessi genitori gli chiedono cose simili. dovrebbe affrontare con se stesso il problema che ha, forse si è autolimitato per farli appunto felici e ora è “imprigionato” in questo meccanismo da cui non riesce a liberarsi. secondo me puoi essere la donna giusta per lui, perché puoi fargli vedere con il tuo esempio (niente rimproveri né spinte a fargli fare cose mi racomando, seppure lo faresti per il suo bene) che è bello essere indipendenti. soprattutto lui deve secondo me capire che i suoi non lo amerebbero di meno se lui prendesse decisioni sue che contrastano anche con quelle dei genitori. non c’entra che ha 33 anni perché da certi meccanismi psicologici alcuni non si riescono a liberare per la vita. tu dagli molta fiducia, dimostragli che credi fermamente in lui e nelle sue capacità e penso che questo lo farà sentire fiero di sé e gli darà il coraggio di fare questo passo del cordone ombelicale che ancora deve tagliare….. p.s. non badare alle critiche degli uomini, qui ci sono molti uomini in aceto con le donne in generale perché sono stati lasciati da una donna che amavano.

  10. 10
    Trimalcione -

    “Tanguy”. Film francese di qualche hanno fa. Perfetta descrizione del personaggio di cui parla Luky. Guardatelo, vi riserverà delle sorprese.

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