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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2009. L'autore, inutiledolcezza, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“Non mi piace raccontare cose troppo forti, ma un po’ di tempo fa uno che lavora con mio padre è venuto a casa nostra, quando loro non c’erano, e mi ha picchiata di brutto ed ha rubato tutto quello che c’era da prendere, ed ha pure minacciato di gettarmi dal balcone. E loro quando lo hanno saputo che hanno fatto? NULLA. Si sono giustificati dicendo che lo conoscono, che in fondo non ha fatto niente di cosi grave, ecc. E cosi gliel’hanno fatta passare liscia”
in realtà cara Vale non è a NOI che dovresti raccontare queste cose, ma ai servizi sociali ( se te la senti ) perchè possano intervenire cercando di riportare i tuoi genitori alla ragione. diversamente, non vedo altra soluzione che tagliare tutti i ponti con loro. senza ripensamenti.
Rossana: macchè, non sono credenti!
Golem, lo so che da lui non si può ottenere molto, infatti non è che ci spero, ma quando ci guardavamo qualche film o qualche documentario sportivo o chiaccheravamo, stavo molto bene. Forse bisognerebbe tenerlo solo come amico e basta, senza volere di piu. Che ne dici?Tanto non è che chiaccherandoci può succedere niente di che..Ma comunque anche volendo non posso perchè da quando l’ho lasciato non l’ho piu sentito e lui ovviamente non mi cerca, dato che l’ho lasciato io. Per quanto riguarda quell’altra faccenda, invece,non è che quel tipo era semi sconosciuto! Come ho detto, lavorava con mio padre ( prima che facesse il portinaio faceva il carrozziere)( mio padre), e questo ” signore” ha lavorato con lui per circa un anno, e mio padre lo portava a casa spesso, a cena, o a pranzo.Quindi lo conosceva abbastanza.Ma lo sapevano tutti che quello è una testa calda, infatti anche al lavoro andava sempre in ritardo, un giorno si e uno non andava, ecc. E quindi non era strano che venisse a casa nostra.Ma comunque si vedeva che non era a posto ( usava pure certe sostanze, figurati) e quindi quando è venuto io l’ho fatto entrare e ha fatto quel che ha fatto. Figurati se lo denunciavano..Mica vanno contro gli altri per difendere me!E un signore siciliano che abita sotto, anche lui ha detto come te, cioè che se succedeva a sua figlia a quello lo ammazzava. Tutti i genitori normali lo direbbero!( ammazzare è un modo di dire, ma di sicuro non lo lasci senza denunciarlo!)Ma da loro mi aspetto questo ed altro..
Rossana, mi è difficile credere che esistono molti genitori cosi. E non è che adesso bisogna farli santi perche mi fanno andare in una camera e cucina tutta vecchia e scassata che ha pure il bagno mezzo rotto. E con quei due soldi non è che posso fare chissà che!Io avrei voluto andare all’uni e fare tante altre cose,ma invece già partiamo male. Ma va be.Gli altri stanno in casa perche il clima è diverso e molti non vivrebbero con 2 soldi.
No Vale, per me non è un modo di dire. Se tornassi a casa e mia moglie o mia figlia mi dicessero di aver subito quello che hai descritto tu, il protagonista troverebbe una testa molto più calda della sua. È una tradizione familiare. C’era un militare polacco che assieme ad altri commilitoni stava importunando pesantemente mia madre, che aveva 20 anni, durante l’occupazione alleata del Sud della seconda guerra mondiale. Intervenne il mio futuro padre con alcuni amici e il polacco non è più tornato a casa sua.
I tuoi genitori sarebbero da denunciare per primi in realtà. Ti avranno anche picchiata, temo. Non so più che dirti. Mi sembra più tragica la tua situazione familiare e il fatto che tu debba dipendere da loro per chissà quanto tempo, che non quel derelitto che ama le mutande usate delle donne.
Come amico? Anche qui Vale, frequentarlo significa “abituarti” al suo carattere, con le conseguenze che tu, alla tua età, non puoi immaginare, ma io e altri adulti “concreti” sapremmo immaginare invece. Tu immaginati “mamma” di te stessa, faresti uscire tua figlia con uno così? Se la risposta è si sei a posto. Sai cosa fare. Se è no, pure.
Purtroppo tu non te ne rendi conto, ma a causa della tua “malata” esperienza di “amore” genitoriale, questo lo vedi attraverso gli esempi che ti hanno imposto questi mostruosi genitori che tu hai descritto. Se fossi stata seguita come si deve non avresti trovato interesse per quello “spostato”
Devi decidere tu se reicontrarlo. Ma non prenderto in giro. Se ne sei ancora attratta non potrai “MAI” incontrarlo solo come amico.
Ciao.
Vale,
grazie per il riscontro. cercavo soltanto d’immaginare come fosse possibile mettere al mondo una creatura da odiare. nella mia esperienza c’erano casi di figli trascurati, figli abbandonati a loro stessi, figli da strumentalizzare o non apprezzati per le più disparate ragioni, ma non mi era ancora mai successo di poter constatare con tanta chiarezza i peggiori risultati sulla psiche di un figlio indesiderato.
non è mia intenzione fare santo nessuno. t’invito soltanto a tener conto più delle positività, per piccole che siano, che delle negatività. lamentarsi non serve a niente: si devono purtroppo affrontare le difficoltà a muso duro, e ti assicuro che i molti che, a seguito di questa crisi, hanno perso il lavoro e la dignità farebbero carte false per avere una vecchia casa in cui poter stare senza esserne sfrattati. c’è chi non ha nemmeno uova e patate da mettere in tavola!
non ho mai aspirato a vette ma mi sono spesso trovata in condizioni peggiori delle tue. guarda avanti e cerca di sfruttare tutte le possibilità che ti si offrono, senza troppo rimpiangere quelle che ti devi lasciare alle spalle. anche questo fa parte del crescere, indipendentemente dei danni causati dai genitori, e soprattutto dai padri, quando si tratta di figlie femmine.
quanto all’ “amicizia viziata” con il mostro che ti ha arrecato tanto malessere, solo tu sai come eventualmente far quadrare il tuo equilibrio emotivo interiore. per me, va sempre bene tutto, purché poi si eviti di lamentarsene. essere consapevoli delle proprie scelte è parte della responsabilità che ci si deve assumere, se non altro per se stessi.
PS: non mi fraintendere, per favore. non mi sembra che il tuo coinvolgimento per quell’uomo fosse amore. se lo fosse stato, avresti forse accettato di fare più di uno spogliarello per lui oppure di inviargli qualche indumento intimo non lavato. in amore si fa questo ed altro!
“lamentarsi non serve a niente”
credo che Vale, nella situazione familiare in cui si trova, abbia il sacrosanto diritto di lamentarsi!
“non ho mai aspirato a vette”
TUTTI, almeno una volta nella vita, vi abbiamo aspirato. poi c’è chi lo ammette e chi, per guadagnarsi qualche simpatia, si nasconde dietro un falso buonismo e un’ ipocrita modestia..
per fortuna A ME del “politically correct” non me ne importa un fico secco!
Tra l’ altro, chi non aspira AD ALCUNA VETTA, non investe soldi in gallerie d’ arte di aspiranti pittori. OPINIONE PERSONALE, OVVIAMENTE..
tralascio di commentare il resto del discorso di rossana. frutto soltanto, a mio avviso, dell’ inacidimento dovuto al trascorrere degli anni e alla conseguente mancanza di riscontro maschile. Oltre che di passate scelte fallimentari.
Maria Grazia,
per la NON personalizzazione delle idee di tuo interesse, negli anni ’70 una galleria d’arte si apriva con il solo permesso rilasciato dalla Questura e NON ho mai acquistato un solo quadro di un pittore emergente.
contrariamente ad altri, ho avuto una vita amorosa imperfetta ma che mi ha lasciato talmente tanti bei ricordi da poterne vivere di “rendita” negli anni che mi restano.
a te e al tuo Pigamalione rode che possa godere di maggiori sintonie stabili di quante ne avete al momento voi, con CONTINUE leccatine reciproche, spesso pure ambigue. fatevene una ragione: conosco certi utenti da anni e non credo di dover chiedere il permesso a nessuno per condividere alcune loro opinioni.
potrà farti dispiacere apprendere che disprezzo le vette, in cui credo ben poco, ma per me è proprio così, da sempre! così come ti può contrariare se mi arrogo il diritto di dire la mia ogniqualvolta mi va di farlo, nei termini in cui mi sembra giusto farlo.
MG, se trovi un tipo come l’amico di Vale, e te ne innamori, puoi inviargli la tua biancheria sporca, e dopo che lui ti avrà “amata” attraverso la tua lingerie e la sua mano, facendoti raggiugere vette di piacere inenarrabili, mentre fai il pacchetto raccomandato da spedire via corriere, la sera, nel tuo lettuccio, ti sentirai una donna realizzata e fortunata di esserti innamorata di un uomo che ti “ricambia”…la biancheria.
Per “ammore” si fa questo ed altro. E quanto mi piacerebbe vedere quell'”altro “, se quest’ “altro” è del genere che abbiamo letto.
Se l ‘amore fosse una persona fisica chissà quante denuncie per calunnia sarebbe costretto a fare.
Golem, meglio prenderla ironicamente và là! una donna che consiglia a una ragazza che potrebbe essere sua NIPOTE, di far annusare la sua biancheria usata a un malato di chat erotiche in “nome dell’ amore”, è davvero tutto un dire!… non aggiungo altro, dato che sono PUR SEMPRE una signora.
Il Pigmalione nota solo una grande “recita”. Nient’altro.
E poi, come si può “rodere” per certe stabili “sintonie”.
Soprattutto quando, come nel mio caso, non aspiro a nessun ulteriore sintonia.
La fantasia, però, le raggiunge quelle vette. È la Messner delle fantasie.
Rossana devo dire che mi meraviglio di te.dal poco che ho capito credo che sei un’adulta e non una ragazzina e resto senza parole quando leggo: “non mi sembra che il tuo coinvolgimento per quell’uomo fosse amore.se lo fosse stato, avresti forse accettato di fare più di uno spogliarello per lui oppure di inviargli qualche indumento intimo non lavato. in amore si fa questo ed altro!”
Rimango di pietra leggendo questo ragionamento.Quindi, secondo te io non lo amavo altrimenti gli avrei spedito la mia biancheria.Be, questa è la tua opinione, che non condivido,e io dico che quando amo qualcuno gli do il CUORE, non la biancheria. E negare “regali simili” a un uomo, non è segno di poco amore, ma caso mai si chiama avere la testa a posto. Io lo amavo eccome,e anche tanto,infatti per lui mi sarei buttata nel fuoco. Questo vuol dire che quando amo una persona do davvero tutto il cuore per lui. Tu forse quando ami fai queste concessioni, ma io no. Io il mio amore l’ho dimostrato in mille modi, e lui lo sa e lo ammette. Amore per me non è diventare stupidi o perdere la dignità.Io amo fino a quando credo che la persona meriti e capisca il mio amore. In quel caso gli do la mia stessa vita. Ma fare certe concessioni non è amore. Mi fa strano che io devo insegnare queste cose a te che sicuramente sei piu grande di me. E ti prego, se hai una figlia, non dirle mai: se lo ami davvero gli daresti la tua biancheria”
Tu dici che c’è gente che non ha uova e patate, ma io preferirei mangiare solo patate ma in una casa piena di amore. Strano che non capisci queste cose. C’è gente sfrattata? Lo so e mi dispiace molto. Forse non hai capito il mio discorso.Io non mi lamento perche la casa dove andrò non è di lusso. Mi lamento perchè mi mandano lì per loro comodo, e non per fare un favore a me. E finchè non trovo lavoro, con trecento al mese che mi daranno, anch’io mangerò solo patate.(e senza amore)alla mia età avrei diritto a essere serena e non piena di preoccupazioni.e nn posso and all università