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Lettera pubblicata il 22 Luglio 2008. L'autore, stufa, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Luc, io ne ho parlato delle mie sofferenze perchè io in primis ho parlato di cicatrici indelebili per le quali mi sentivo di dare consigli a Stufa….non è che mi diverto a diffonder le mie disgrazie che peraltro sono solo quelle più gravi quelle elencate, ho scritto quel post di getto appena letto iltuo commento, si va bene era rivolto ad altre persone ma avendo iniziato io il discorso cicatrici…pensavo fosse diretto più a me
fin
per laprecione io no mi arrogo il diritto di avere ragione, ho chiaramente adetto a Stufa cosa penso sia dovuta la reazione dle padre, ma anche che capisco benissimo la sua situazione…e che si goda i suoi 16 aani…perchè comunque qualsiasi commento noi scriviamolei sola può decidere della sua vita,non saràmaggiorenne ma è abbastanza grande daprendere decisioni autonome…io spero che non le capiti nulla ma non credo uno che sia mia competenxs, due che tanto qualsiasi cosa di dirà in questa sede, lei farà quello che le pare,come è giusto che sia
Poi tra parentesi son una di quelle persone che se ne parla po stameglio…mi auto curodalla sfortuna che mi perseguita…sto cercando di ridalire la china..
Ma qual’è il vero problema?
Più vi leggo, vi conosco, vi parlo, più mi rendo conto che voi donne (la maggior parte almeno) avete un problema che sta a monte del problema. Siete profondamente INSICURE (nonché permalose e mi riferisco proprio a leilaluna). Basta un’osservazione o una battuta che reagite stizzite. Nessuno nega che tu abbia passato brutte esperienze (brutte… che le volevi solo belle?) ma una persona forte le supera, impara, si fa più forte, cresce. Invece qui abbiamo donne che dopo qualche esperienza negativa si chiudono a riccio, danno addosso a tutti, sono infelici. Ma guai a dirglielo, siamo immaturi! Oramai ho fatto troppe esperienze per non aver capito che avete un carattere di pastafrolla. Fate le dure, ma solo perché non sapete fare altro. “Fare esperienze? Ma per carità: voi uomini siamo qui solo per fregarci”. Forse scappiamo perché disorientati dalle vostre “scelte”? Scelte che ben lungi dall’essere vostre sono pilotate da tutta la merda che vi hanno inculcato i genitori (in primis) con la palla del “ma lo facciamo per il vostro bene” (e infatti è il suggerimento che dai a stufa: sottomissione totale sennò papà soffre…); la religione (fare sesso è peccato, e giù a punirvi da sole reprimendo i vostri impulsi -se rimangono-); le amiche (che sono amiche proprio perché la pensano come voi… e giù a rinforzare le menate). Ma carattere vero, nisba. “Ho passato momenti terribili, ma non ne voglio parlare, e non voglio essere giudicata da gente come voi”. Ovvio, non la pensiamo come te. Questo si che è confronto. Ma la cosa triste è che siete pure convinte. Talmente convinte che difendete lo status di disperate pur di non attaccare la spina e ragionare con il vostro cervello. E ti dico che ne ho conosciute di separate che non accettano il fatto che il marito le ha mollate perché di legno, (e infatti rimangono single). Già vi sento strillare “certo che rimaniamo single, piuttosto che con stronzi come voi”. Patetiche. Come se certo, siamo tutti stronzi che vogliamo fottere e basta. Infatti alla fine stiamo guarda caso con le brasiliane ecc.ecc. che COMBATTONO per avere qualcosa. E ve lo garantisco che COMBATTONO per un uomo se lo vogliono. E sanno come TENERSELO.
E voi invece? “Lo stronzo mi ha tradito, se ne deve andare” buttandolo proprio dove non vorreste vederlo andare. Poverine. Mi sa che il dna rimasto è quello debole, quello forte è finito al rogo con l’inquisizione (che guarda caso chi bruciava? Chi non si sottometteva al clero). Fortunatamente l’inquisizione non è arrivata ovunque, e delle donne vere si trovano. Grazie alla globalizzazione.
By psYco(R).
ognuno ha i difetti che ha, sono permalosa.. soprattutto se qualcuno che non mi conosce si permette di giudicarmi.
ma non sono una debole.. continua a crederlo non me ne importa. so di essere ciò che sono e quello che dici non mi tocca.. anzi mi fa quasi ridere.
psYco…ma che sei il mio sosia? pure tu con le brasiliane? un altro italiano con le idee chiare, siamo in due. solo una piccola precisazione: la loro insicurezza non è la causa ultima ma un mezzo di cui si serve la parte cristiana del loro inconscio per limitare al massimo i loro accoppiamenti coi maschi. il fine è sempre lo stesso da 2000 anni: eliminare la libido dalla faccia della terra (jung). bellissima la frase finale sull’inquisizione: IL DNA FORTE E’ BRUCIATO SUI ROGHI! questa me la scrivo. ma anche il dna forte maschile è bruciato sui roghi, infatti i maschi italiani sono gli unici a fare i servi delle donne (autisti, maggiordomi, finanziatori, amici confidenti, ricchioni accompagnatori). E BASTA CON LE VOSTRE SOFFERENZEEEEE!!!!! venite in brasile a vedere cos’è la sofferenza! e nessuna brasiliana me l’ha mai fatto smosciare coi racconti dei suoi problemi!
Forse luc perchè i loro problemi sono assai più gravi dei nostri, forse perchè i loro sono molto più veri dei nostri,noi in fondo stiamo bene anzi stiamo bene e basta e ci siamo accoccolati nello star bene , adesso el cose vanno malucccio e ogni piccolezza è vista come enormità, non c è più umiltà insomma…poi ci sono problemi diversi da quelli di ordine prettamente economico e sociale, i problemi personali…in quei casi lì, considerando i tempi passati e la situazione brasiliana,posso capire che se hai problemi di natura materiale e pratica molto gravi a quelli di natura mentale e sentimentale ci passi sopra..non so se mi sono spiegata però loro hanno cose più importanti a cui pensare rispetto a noi, noi ci lamnetiamo di non arrivare alla fine del mese..ma noi abbiamo cose e comodità che loro si sognano, se facessimo un esamino di coscienza ci accorgeremmo ceh tante ma tante cose non ci servono affatto non sono un bisogno reale ma commerciale e di status…
isis, mi fa piacere la moderazione dei tuoi toni. pax. la “gravità” dei problemi è relativa alla cultura in cui ti trovi. l’uomo è fatto per adattarsi a tutto. una situazione è “grave” se dall’esterno qualcuno ti mette in testa che è tale, a parte forse la fame. magari non è il tuo caso, ma è tipica delle donne l’eterna lamentazione, l’eterna insoddisfazione, che poi si manifesta anche in aspetti banali come ad esempio la fissa di modificare il proprio aspetto. molte donne stanno sempre a lamentarsi di cose che sono normalissime nell’ambiente in cui si trovano, è un atteggiamento rompiballe: si definiscono gravi cose che gravi non sono, se c’è una gravità di intensita 2 la si descrive di intensità 9. hai ragione, in italia abbiamo passato decenni nella bambagia e siamo diventati “bambagioni”, ora le vacche grasse sono finite. tu parlasti di stupro, cavolo, possibile che il 95% delle donne sia stata stuprata, a quanto mi raccontano? possibile che a tutte vi hanno puntato una pistola alla tempia per fare sesso? non è che per caso la maggioranza di queste donne definisca “stupro” magari solo una certa forzatura o insistenza derivante dalla loro sistematica ritrosia? esco con una tipa, a fine serata 2 ore di baci e abbracci, c’ho il coso che mi arriva al petto, le infilo una mano sotto la gonna e lei me la toglie: LO STUPRATO SONO IO! torno a casa coi nervi a fior di pelle, incazzato e aggressivo, bevo o mi drogo per far tacere il testosterone…quante volte succede questo? coppia di miei conoscenti sposati da anni, coito, dopo aver goduto lei vuole smettere, lui non accetta e continua fino al suo orgasmo, lei va a denunciarlo per stupro… perchè tra uno che vuole sco.... e l’altro che non vuole si difende sempre il diritto di quello che non vuole?
La verità ultima è che le donne italiane, affrancate dal benessere, hanno la libertà di scegliere, e gli sfigati come voi hano ben poche chances.
Le ragazzine del terzo mondo invece, vittime della miseria, vi dicono di si.
Eccole, poverine, le vostre vere donne.
Come voi sareste i veri uomini.
hanno
Liberi di e liberi da, please. Si tutela chi non vuole perchè chi vuole può cercare altrove o arrangiarsi da solo.