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Lettera pubblicata il 8 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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grazie sarah,
che delusione! e pensare che in fondo in fondo stento a credere a tanta infamia. Nemmeno una parola di desiderio di non sfasciare tutto, non una. Non pensa nemmeno ai figli, ha ingaggiato una battaglia da sempre; avevo capito benissimo durante questi anni. Il suo problema (?) era ed è che a lui non si può e non si deve dire di NO, sia per una piccola cosa che, figuriamoci per una cosa che lui ritiene suo diritto!
Dice che è perchè non mi ha mai sentita vicina e io usavo il sesso per ricattarlo!!!!!!! Che logica!
Dopo le mortificazioni come potevo essere pronta per un sì, finchè non le avevo digerite non potevo essere pronta.
Mi dice, come insulto non come constatazione, che prima di concedermi a lui dovevo essere tranquilla nei confronti di mia mamma: è vero, mia mamma era emotivamente molto disturbata ed io soffrivo moltissimo per questo.
Lui lo legge come una mia mancanza verso di lui. In effetti non ce la facevo a governarmi bene tra due morse ma non c’era amore per me nè da parte di mia madre (incapace di accettare che io avessi la mia vita) nè da lui con i suoi diritti.
Non ho avuto la capità di liberarmi di entrambe queste due morse, anch’io ho scelto il male minore, questo è il peccato più grave da parte mia.
Con mia mamma ho un legame di sangue e posso solo comprendere la sua incapacità di essere diversa.
Lei ha riveduto il suo comportamento e mi chiede di scusarla continuamente, non se ne rendeva conto nonostante ciò che molte persone e mio padre cercavano di farle capire.
Le pretese da marito invece (che non ha legami di sangue con me) partono da un comportamento colpevolizzante e ora che lo so, anche disonesto verso di me.
Lui ora si preoccupa che questa cretinata di dirmi di un tradimento antico non si sappia in giro, mi insulta di averlo detto ai figli.
E’ orgoglioso di averlo fatto ma non vuol predere del cretino da tutti.
ciao toroseduto e rosa dei banchi che avete avuto esperienza simile alla mia.
Che dire?
1) Una persona che non accetta la richiesta del coniuge, ripetuta per quattro anni di parlare di come ci trattiamo, che gli dice che non ce la fa ad accettare continue mortificazioni, chiusure e richieste di sesso per superare,
2) di fronte all’ultimatum del coniuge “o che parliamo oppure niente perchè non ce la faccio a sopportare le tue violenze psicologiche”
2) cosa fa? diventa “esasperato” perchè pensa che non ci sia più nulla da fare, che la moglie abbia già preso la sua strada, quindi
3) che fa? non gli viene in mente di provare ad essere gentile, almeno educato per vedere se il reclamo della moglie sta tutto lì, almeno per verificare, no
4) la umilia gridandole per tre volte che ha avuto una storia tempo fa con la sua migliore amica
5) dopo il confronto a tre lui, dopo essere stato opportunamente schiaffeggiato, dopo avermi visto stare male come non mai nel dover rivedere i successivi 30 anni passati insieme (le espressioni nelle foto, filmine, tutto ho rovistato, dilaniata, non volevo pensare di avere vissuto in una realtà diversa, in un rapporto affettivamente molto più squalificato da come lo ricordavo, l’inganno, i sotterfugi)
6) da allora collaborano politicamente (io mi sono ritirata) presentandosi in piazza per raccolta firme, ecc. lei non era indispensabile, lui non voleva chiederle di non essere presente, mi impone che ciò non significa nulla. Per me invece era importante che loro due avessero avuto un comportamento meno orgoglioso per rispetto a me. CHe bello a rivincita nei miei confronti.
6) infine lui chiede a me se sono disponibile ad un’apertura allora lui è disponibile; possiamo cominciare ad uscire con amici e parenti.
Io gli chiedo se non abbia parole da dirmi a livello personale, se gli interesso o no; “cosa vuoi che ti dica, tira tu le tue conclusioni”
TOTALE: Mi vuole dire “non capisci nemmeno con questa bastonata chi comanda e cosa vuole?
cara amica , quali sono i sentimenti che provi adesso per il tuo compagnio?Pensi che se lui provasse un po di pentimento e si dimostrassepiu’ gentile ce la faresti a ripartire di nuovo.bhe io ti posso dire che ,a discapito di te io ho tenuto tutto nascosto ai miei figli per non dargli un grosso dispiacere. per quanto riguarda lui si e dimostrato pentito di quello che mi ha fatto, ha raccontato un po come e sorta questa relazionedicendomi che era solo un passa tempo(a suo dire )ma io non e’ che gli creda poi tanto. Come ti dicevo lo tenuto nascosto ai miei figli perche’ ho visto questo pentimento ,essendo ancora piccoli non me la sono sentita di scombussolarli.E DURA ANDARE AVANTI(ANCHE SE LUI SEMBRA CAMBIATO)non c’e’ istante che non pensi a quello che mi ha fatto,a mio dire non avrei mai pensato di perdonare un trdimento ma ho dovuto per i miei tesori,purtroppo quando ci sono dei figli di mezzo specialmente ancora piccoli non possiamo permetterci di agire secondo i nostri desideri
Ciao albanascente,
credo che hai frainteso quello che ho citato. Capisco il tuo stato d’animo, e hai tutta la mia comprensione. Come ho precisato, io sono arrivato su questo forum a giugno 2008. Conosco e conoscono la mia storia tutti quelli che hanno risposto alla tua lettera. Visto che mi hai citato,allora sarò chiarissimo:sono vedovo da 5 anni. Mia moglie andò via a 50 anni, io ne avevo 57 all’epoca. Per mia scelta, dato che siamo stati insieme 30 anni, 25 da sposati,
non ho mai pensato che sarebbe stato possibile sostituirla nel mio cuore. Vivo da solo e continuo ad essere fedele a lei. Ho mille problemi, ma trovo la forza di andare avanti per la mia strada, mi prodigo in tante attività di supporto, cercando di dare un senso alla
mia vita. Gestire due figlie di 29 e 22 anni non è facile. Doveva andare così. Quando parlavo di moralità e coerenza, sebbene a me sia capitata una storia opposta alla tua e avendo sperimentato su di me la
solitudine, è scattata l’empatia nei tuoi confronti, penso che abbiamo quasi la stessa età, non c’è più tempo per “tentare” ancora,
per questo ho definito devastante quello che ti è capitato.
In passato qualche “anima sensibile” mi ha criticato sul fatto di tirar fuori diverse volte la mia situazione, metti in conto pure questo, noi vecchietti dovremmo astenerci di voler parlare dei nostri problemi. Sono i vent’enni, e i trent’enni che soffrono, noi siamo OFF SIDE. Salvo poi ricevere più di 15-20 e-mail private al giorno con richieste d’aiuto. Chiedo scusa a quelli che hanno dovuto sorbirsi ancora una volta la mia storia. Ho scritto solo per albanascente, tutti gli altri possono ignorare questo post. Ti abbraccio virtualmente e saluto tutti gli altri, in particolare rosadeibanchi, che non si faceva sentire da un bel po’. Ciao TS
ognuno ha bisogno di aiuto,a tutte le età,credo che se fosse capitato a me mi sentirei come se avessi vissuto una vita sbagliata e mi sentirei cosi vuota per non aver potuto vivere una vita vera con chi mi amasse accanto.Questo stronzo è solo un bambino capriccioso e un maschilista di merda perchè vuole sottomettere sua moglie e ora che lei non ci sta lui si incavola,credo che non in tutti ci sia del buono,certa gente è bastarda e basta!
cara sara,
se mi avesse chiesto perdono, avrei fatto come hai fatto tu, io vivrei da separati in casa, coi figli piccoli è tutta un’altra situazione. I miei ora hanno 36 e 37 anni.
Non mi sarei più lasciata toccare e non lo avrei più toccato.
Purtroppo mio marito non è uno che perde, non ha scrupoli, ora lo posso dire, non penserebbe nemmeno ai figli,nonostante il suo attaccamento e la sua fama di persona assolutamente per bene, sarebbe sempre alla carica con i suoi diritti, ironizzando, riducendo la portata del tradimento, ecc. ecc. non mi lascerebbe vivere. è insistente fino alla nausea.
Sono dispiaciuta per i figli, mi chiedo se potevo evitare loro questo caduta di mito, questo dolore.
Mia figli oggi mi ha detto che non riesce a parlargli e che si sente molto arrabbiata con lui,ha tirato troppo la corda.
Io le voglio dire che lasci stare, non voglio che guasti del tutto l’idea che ha di suo padre.
Da una parte sento l’esigenza che sappiano, loro lo hanno conosciuto sotto l’aspetto buono ma non è necessario che sappiano delle attuali angherie di bassa leva, di chi non si prende le proprie responsabilità.
Ti ringrazio infinitamente per quatnto mi hai scritto. Scrivimi liberamente, ci tengo a considerare altre esperienze, a volte ci sono dei pertugi attraverso i quali si può leggere la situazione in maniera più ampia.
Ecco, cerco sempre la possibilità di rassicurarmi che non è vero nulla, invece…………….
Ti ammiro per la tua forza di crescere i figli in una situazione simile, so quanta insoddisfazione ci si porta dentro; piano piano se si riesce a ritagliarsi uno spazio proprio, propri interessi, del tipo “una stanza tutta per sè” è vitale, essenziale.
Io ho lo studio, è la mia oasi da 20 anni, è una passione, non avrei mai detto che mi avrebbe permesso di staccare ogni giorno da questo dolore (solo staccare, ma non è poco) di seguire le lezioni, di prepararmi per un esame 10/6 e farcela. Il corso è iniziato proprio quando ho scoperto questa storia
caro toroseduto,
mi dispiace; il tuo è un dolore senza veleni, sento la tua coerenza come una forza, continui a volerle bene. Poi il dolore della solitudine, del condurre la vita quotidiana con un vuoto incolmabile.
Io di fronte a te mi sento nella melma, sento vergogna, non si dovrebbe arrivare a questo punto di cattiveria, faccio fatica a nutrire sentimenti puliti, faccio fatica a mantenere bei ricordi, mi sembra di essere vissuta in un mondo che non riconosco più come lo ricordavo, praticamente tutta la vita. Non voglio esagerare e nemmeno cullarmi in questa sfasatura ma c’è e la sento; il quotidiano mi rimanda alla constatazione di avere avuto vicino una persona capace di molte bassezze, non mi sembra vero, continuo a pensare che posso anche sbagliarmi, ma ce l’ho sotto gli occhi; freddo ed indifferente, accusatorio, falso; ecco perchè siamo stati insieme tanti anni: non ho mai portato all’esasperazione i conflitti quotidiani, ad un certo punto, sentendomi inferiore a lui, lasciavo perdere, tenevo un pò il muso e poi mi passava, i figli, il lavoro, la speranza che fosse l’ultima volta mi sosteneva, pensavo che fosse un uomo di sani principi. Una prepotenza ed un comando incredibili, sottile, manipolatoria che mi lascia stupefatta ancora oggi. Non si riesce ad avere un dialogo. Ha una forza (?)dentro che non governa, viene preso da una ostinazione che non conosce ragione, anche per un nonnulla. Mio figlio a volte gli dice: “bene, adesso vai avanti fino alla fucilazione”
Spero di avere macinato abbastanza. Da stamattina ho a disposizione la mansarda, un luogo dove potrò stare e sentirmi libera. Spero che questo allenti la tensione in attesa del prossimo definitivo cambiamento. Ti ringrazio infinitamente per la serenità che mi hai trasmesso e ti auguro di mantenerla sempre.
“Non c’è più tempo per “tentare” ancora”. Questa frase merita un commento molto analitico.La mia esperienza diretta di vita mi insegna che non è così. Io ho 55 anni e fino a 7 mesi fa avevo un rapporto idilliaco e di totale condivisione da ben 8 anni con un uomo di 62 che mi ha tradito e lasciato per una nonnina 62enne sposata da 40 anni figli e nipotino in arrivo. Lei ha piantato tutti ed è andata immediatamente a vivere con lui. Io ho lasciato il campo assolutamente libero e volutamente sono sparita dalla loro vita. Voglio fare anche un’altra premessa:a detta degli altri io sono una bella donna, colta, autonoma, allegra e solare e più giovane della nonnina che è una donna spenta, sciatta, bruttina e non autonoma. Ritornando alla frase un’amica di mia madre di 75 anni da 4 anni è “fidanzata” con un uomo incantevole e molto benestante che la coccola e che la riempie di attenzioni e tenerezze. Miei cari per i sentimenti non esiste né spazio né tempo, tutto può accadere, basta volerlo. Il tradimento, secondo me, è inaccettabile ed il traditore deve essere allontanato immediatamente altrimenti si rischia di fare la stessa fine della protagonista di “una donna spezzata” di De Beauvoir.
Una cara buonanotte a tutti
@ yanta.
Hai ragione, la frase da me citata è troppo personale per aquisire una valenza universale. Un amico, mio coetaneo, 62 anni, vedovo da un anno è già alla seconda esperienza! Dopo un rapporto trentennale con la moglie. Continua a cercare “la moglie” in altre donne. Mi dice che ha paura della solitudine.
Questione di punti di vista e temperamento. Io che ho conosciuto la felicità fino all’ultimo giorno della sua vita, conoscevamo pregi e debolezze l’uno dell’altro, mi sarei sentito uno stupido a cercare in un’altra donna “qualcosa” di lei.
Non ho mai scartato a priori che avrei potuto imbattermi di nuovo nell’Amore, ma non per paura della solitudine. Ora che sono passati 5 anni, ho ripreso a guardarmi intorno.
Non è molto incoraggiante, ho avuto l’occasione di incontrare il mio primo amore adolescenziale, ci siamo sentiti per un po’ per telefono, lei è sposata con un mio amico dell’epoca, ha 2 figli, in breve, mi ha detto chiaramente che avrebbe piantato tutto per mettersi con me. Non è nelle mie corde una situazione del genere.
Ho saldi principi, ho dovuto anche consolarla, al mio ritenere assurda la situazione che lei prospettava. Ecco, forse avrei dovuto dire che a questa età il campo è molto limitato, viste le ferite che ci portiamo dentro e che in un certo senso ci condizionano. Molti sono terrorizzati dalla solitudine, io credo che solo un nuovo vero Amore mi farebbe cambiare idea. Se è vero che l’età non conta, non
vedo perché non dovrebbero contare i sani principi…di una volta?
Ciao TS
yanta,
sono d’accordissimo con te.
Penso più meno di esssere una donna come te, ho 62 anni e mio marito mi tradisce con una signora di 52 anni che è bruttina, sciatta proprio come hai descritto tu…….e anche con un’altra in modo assiduo.
Io penso che ho avuto molto dalla vita, seppur modesta, ho avuto salute, figli che si sono realizzati, ho molti interessi e mi sento viva. La parola TENTARE non mi piace troppo, io desidero volere bene, amare, con tutta me stessa, non escludo nulla, ho dentro l’entusiasmo di una ragazza quando non penso a ciò che mi è successo (vedi: tradimento, umiliazione, narcisismo) e ogni giorno sento che è nuovo, ne sento la freschezza e mi sento viva. Molti affetti riempiono la mia vita, amiche che ho conosciuto in questo sito, amiche del mio paese, amiche all’università, amici pure. Desidero l’abbraccio di un uomo che mi rispetti e mi accetti per come sono. Lo desidero, questo desiderio mi fa vivere. Se lo incontrerò può darsi che anch’io sia unapersona un poco diversa…….chissà….. Ti abbraccio.