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Lettera pubblicata il 8 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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credo che la cosa peggiore sia proprio il fatto che questo stronzo invece di sentirsi pentito pretenda di ripartire…e certo chi se lo fila ormai?i tuoi figli saranno cresciuti ormai,sanno cosa ha fatto il loro padre?ormai riparti da sola io al posto tuo preferirei diventare lesbica che restare con un bastardo del genera divorzia e vattene!
A volte una voce fuori dal coro, aiuta. Per mettere a fuoco tutti gli aspetti di una situzione molto particolare, ma una voce stonata, fa capire che gli echi che l’hanno provocata, sono sentimenti di bassa levatura. Chi ha una condotta integerrima, prova disgusto nel sentire
giustificazioni generate dal basso ventre.
Ho scritto nella precedente lettera di auroranascente, che mi sono
sposato nel 1980. Ho vissuto 25 anni da favola con mia moglie. Ora sono solo da 5 anni, secondo il metro di anna 65, io sarei un marziano! Probabilmente è così. Resta il fatto che mi trovo talmente bene su Marte, e notando che sono in buona compagnia, trovo opportuno
giustificare la sua entrata in scena, se non con un sibilo prolungato
come facevo da bambino. Un bel fischio da loggionista alla nota stonata. TS
ciao Sara e altri su questa linea,
i figli lo sanno: mia figlia si sta comportando con me con molta comprensione, il colpo è stato durissimo anche per lei che è molto affezionata a suo papà, generoso e sempre pronto al suo servizio;
Dice che per lei era normale vederci tali come eravamo: lui insistente fino alla fucilazione, quindi un vincente, ad ogni costo: anche con la manipolazione e la derisione.
E’ un male di famiglia (da parte di mio marito) e mia figlia quindi non lo ha mai visto come un problema.
Io che ad um certo punto ci mollavo; di fronte a tanta tenacia pensavo anche che i miei pensieri fossero sbagliati fino a quando, osservando meglio, mi sono accorta che manipolava i ragionamenti. Ed è molto difficile riportare ragionamenti manipolati per farmi capire dai figli, dentro c’è il tono, l’interpretazione falsata di una parola, è allucinante. Sembrano tiretere e i figli si annoiavano ad ascoltarle.
Ora lei mi sta molto vicino, mi dice che devo finalmente liberarmi di queste catene, il mio dovere è stare meglio, che ho cercato per troppo tempo di capire quando invece non c’è nulla da capire, che è leggeroche mi sono fatta carico di tutto; che lei è sempre stata felice di essere nata e cresciuta in questa famiglia, che non devo pensare che, lasciandolo, distruggo la famiglia.
Mio figlio invece mi invita a pensare se suo padre è tutto negativo o no; mi dice “ha anche qualcosa di buono”; che devo smetterla di disperarmi, o che lo perdono o che lo lascio; non è il caso di guastare la famiglia per una cosa del genere ma che sono libera di fare ciò voglio, per lui, è disposto darmi dei soldi…..
A parte mia figlia che gli ha parlato una volta per telefono (gli ha detto che secondo lei non doveva continuare l’attività politica con Mara per rispetto) e lui ha risposto che ha doveri sociali), nessuno nomina ciò che fatto, mio marito da tre mesi se la conta e racconta da solo e non viene disturbato.
Anzi, mi rimprovera di averlo detto ai figl
ti rimprovera perchè ha la coda di paglia ma tuo figlio non può dirti che non si sfascia una famiglia per questo…si sfascia eccome e non lo hai fatto tu ma tuo marito,lascialo,io non me la sentirei di vivere fino alla morte con una merda del genere solo la sua vicinanza ti farà morire e poi non credo che quando sarà vecchietto vorresti prenderti cura di lui,che se ne vada dalla tua amica tu lavatene le mani,perdonare è impossibile quindi allontanalo ti ha già fatto troppo male non credi?I figli ormai sono grandi e credo che tua figlia ti stia consigliando bene.Il matrimonio è finito e sinceramente non so per quanto ci sia stato,è brutto da dire ma è cosi,tu non devi niente a nessuno liberati da questo enorme male.
per Toroseduto: a parte il fatto che credo che un forum come questo sia fatto perchè ognuno possa esprimere liberamente la sua opinione e che tutte le opinioni vanno rispettate, credo che tu non abbia capito nulla del mio post o forse sono io che non mi sono spiegata bene; il mio non era certo un incitamento al tradimento, anzi. Da donna che è stata tradita so quanto può essere devastante quel dolore: è una cicatrice sull’anima che non va più via. Però credo anche, da essere umano, nel perdono, che spesso fa bene più a chi lo concede che a chi lo riceve: covare dentro rancore e odio fa male a se stessi e non porta da nessuna parte. Col mio post fuori dal coro volevo semplicemente dare ad albanascente un diverso punto di vista da cui guardare la cosa. Poi è chiaro che è lei che l’ha vissuta in prima persona a sapere particolari e dettagli che noi non possiamo conoscere e quindi sta a lei decidere. Ripeto, io volevo solo darle un ulteriore spunto di riflessione senza assolutamente giustificare ciò che è ingiustificabile. E, per finire, il riferimento al tuo matrimonio felice mi sembra del tutto fuori luogo: qui stiamo parlando di un tradimento coniugale, cosa che purtroppo a volte capita alle persone meno fortunate di te e secondo me il senso di questo forum dovrebbe proprio essere quello di aiutare noi poveri sfortunati “cornuti” a superare al meglio questo dolore.
Per albanascente: i particolari che hai aggiunto hanno chiarito meglio la situazione. Però adesso mi sorge spontanea un’altra domanda: il rapporto con tuo marito è così … deteriorato…. tanto da aver intaccato anche l’intesa sessuale, tra voi non c’è comunicazione, lui ti ha ferito in un modo così tremendo rivelandoti il vecchio tradimento; stante tutto ciò tu credi che ci sia spazio per una ricostruzione del vostro rapporto? vedi, io sono sempre fuori dal coro per cui il mio consiglio è di ripartire da te stessa, da quello che vuoi veramente; rimanere nel rancore ti fa solo del male. Un abbraccio.
scusa forse non ho capito bene tuo marito ti urla il suo tradimento perche’ tu non vuoi svere rapporti? MA TI HA CHIARITO PERCHE’ ALL’EPOCA SI E’ MESSO PROPIO CON LA TUA AMICA?
non si può perdonare perchè le persona bastarde alla fine non cambiano e rimangono cosi,non si può perdonare una cosa cosi grave,dopotutto il perdono è divino e cosa dovrebbe fare?riaccogliere l’amica in casa?io la piglierei a bastonate…
inutile chiedersi perchè lui l’abbia tradita con l’amica..è un porco!punto!
non volevo che mi maltrattasse di giorno e mi cercasse di notte(svalutante nei miei confronti, non ammetteva che avessi un pensiero mio, criticava le mie scelte di lavoro, di studio, le mie posizioni in qualsiasi campo, in casa e con amici, mi trattava con molta sufficienza – da quando era in pensione le occasioni erano centuplicate ed io evitavo di essere con lui insieme ad altri perchè non mi sentivo libera di intervenire, temevo la sua disapprovazione ed era iniziato un circolo vizioso per cui mi rifiutavo ad avere rapporti sessuali, ero in uno stato d’animo mortificato; per 3/4 anni ho cercato ugualmente di superare ma alla fine non ce l’ho più fatta. Rifiutava il dialogo, mi diceva che non voleva lezioni da me, che parlo troppo, che non bisogna discutere del modo ma si deve stare all’argomento della discussione, che si deve discutere dell’oggetto fino a quando non si arriva alla conclusione comune: LA SUA. Non riuscivo a farmi capire e gli ho detto: prima di avere di nuovo rapporti sessuali dobbiamo parlare del perchè ci facciamo del male. Lui non ha voluto parlare ma mi ha sempre chiesto rapporti sessuali anche in modo aggressivo. Al mio costante rifiuto, vedendo che non si sbloccava la situazione come voleva lui, pensando che il nostro rapporto fosse finito (parole sue) mi ha gridato (per umiliarmi: parole sue) per tre volte in un anno di essere stato con Mara 30 anni prima, eravamo già sposati. Quello che so l’ho saputo da lei, una storia di alcuni mesi (mi avrà detto il minimo)
Perchè ha avuto questa storia? Intanto lui la banalizza, non ha nessun valore, non esiste più, non ne vuole parlare , ingigantisce sospetti su storie mie (inesistenti) che…. lo tormentano ancora. Alle mie insistenti domande sul perchè di loro due non ha mai voluto rispondere in prima persona; anzi, mi ha gridato: “Lo sai perchè la Mara è venuta con me? Perchè mi ha detto che tu mi trattavi male” Me lo ha ripetuto più volte, da vigliacco, una frase intrinsecamente illogica e falsa
Per Anna 65
Ho provato rabbia, disperazione, delusione e cocente umiliazione, soprattutto la cattiveria di volermi fare male mi è penetrata nelle ossa, distruzione di 30 anni di ricordi, di significati…..da rivedere.
Rancore NO. Ho capito che dovevo combattere prima con l’idea (MIA) che avevo di lui: grande lavoratore, benvoluto, gentile e generoso con chi gli pare, ma anche supponente, dal carattere difficile e duro per chi lo conosce da sempre, membro di una famiglia d’origine caratterialmente autoritaria ed aggressiva, critica verso tutto e tutti quelli che non fanno parte del clan.
Mi aveva voluta tenacemente, pensavo che mi amasse e che avesse amato solo me, e che fosse orgoglioso dei suoi figli ma che considerasse la moglie nel suo ruolo, aveva quindi dei diritti e io che invece non volevo essere considerata partendo dal ruolo, ma da quella che sono e lui da quello che è nell’ottica della collaborazione.
Mi sosteneva l’idea che mi amasse, seppure maldestramente anche nonostante il suo gallismo oggetto di numerose discussioni, sempre.
A proposito del perdono: innanzitutto la volontà di umiliarmi non mi permette di prendere in considerazione il perdono. In questi tre mesi non c’è stato pentimento (parola che lo irrita) non ha nulla da farsi perdonare: sì, mi ha scritto 2 biglietti soft affermando di avermi sempre trattato male e si scusa. Ma ogni volta che parliamo mi addossa colpe inesistenti, capovolge tutti i discorsi; mi chiede solo che se mi va di cancellare tutto, lui è disponibile a ripartire ma non una parola di dispiacere o per me.
Risultato: a lui non si pongono condizioni, quindi mi sono meritata l’umiliazione e se ho capito la lezione non devo fare altro che dimenticare e ripartire con buona volontà con un rapporto sessuale.
Non posso perdonare chi non lo chiede: anche se il prezzo è altissimo. Non posso perdonare per illudermi ancora o per continuare a vivere alla stessa maniera per mantenere ciò che non sta più in piedi.
La moralità e la coerenza, non sono un premio gratuito. Un rapporto di qualsiasi natura, si valuta nell’intero arco della sua durata, 1 mese o 30 anni, non fanno differenza. Parlando di un rapporto di lunga durata, si può constatare che nella coppia chi è costretto a subire il tradimento e l’inganno,quando l’età naviga oltre i 60 anni,
diventa devastante. Cara Anna 65, non hai letto attentamente. Tutti quelli che hanno risposto alla lettera mi conoscono, ti sei fermata nel tuo giudizio alla mia affermazione di aver avuto un rapporto di 25 anni favoloso, subito dopo ho scritto che sono solo, solo con due figlie di 29 e 22 anni. Mi seccava riportare per l’ennesima volta la mia condizione. Ho tanta comprensione per i cornuti, a me è toccato qualcosa di più devastante. Sopravvivere alla felicità e combattere da solo con due figlie da gestire in questo mondo balordo senza prospettive per i giovani. Non voglio uscire fuori tema, per rispetto
ad albanascente. Il perdono di cui tu parli, ha avuto risposta da tutti gli altri, compreso me. in questo caso NON ESISTE! TS