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Lettera pubblicata il 8 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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mi domando con che faccia (si, lo so con che faccia purtroppo…la conosco bene) sta qua veniva a casa tua a fare l’amica scopandosi tuo marito
cioè…bisogna veramente essere delle merde all’ ennesima potenza
purtroppo è un male diffuso
hai fatto bene a non spedirla; ritorniamo al solito discorso delle perle ai porci che conoscono solo il letame. Tempo sprecato!
Ciao cara Albanascente,
è da un pò che non vengo in questo sito, ma ogni volta tornarci significa selezionare qualche lettera e decidere di rispondere, inevitabilmente.
Sento il tuo dolore, emerge dalla rabbia che lo racchiude, come credo sia connaturale in una situazione come la tua.
Non ho consigli da darti, in realtà quando ne chiediamo dalla partenza credo abbiamo bisogno di una risposta che si avvicini allo stato d’animo del periodo, ai nostri pensieri al riguardo, un punto di vista proiettato da valori e vissuti quasi all’unisono, seppur più obbiettivi in quanto non personalmente coinvolti. Solo tu puoi sapere quello che provi, che senti, che vuoi, solo tu potrai decidere sul da farsi per te stessa e hai il diritto di soffrire come ti viene.
Cosa posso dirti? Che non posso che condividere con gli altri commenti..sei una Signora, con la sua dignità, la sua sana fierezza, il rispetto verso se stessa. Non ti biasimare se senti la necessità di affidarti alle confidenze e alle cure di figli e amici, in fondo sono le persone più vicine che hai, sarebbe più doloroso non riuscire ad esternare il male dentro, magari rinchiudendosi in una nicchia di solitudine, comprensibilissima, non colpevolizzabile, ma insondabile per chi ci ama, vorrebbe aiutarci ma non riesce.
Riguardo alla tua “amica”: semplicemente poverina! In tutti i sensi.
Un’ultima cosa: anch’io mi sono avvicinata allo studio molte volte per ingannare tempo e dolore, seppur sia più giovane dei tuoi figli. Al di là della morale, ma davvero al di là, io non la perdonerei, semplicemente perchè non potrei farlo. Vedi, la sua NON è amicizia, come posso aggiustare qualcosa che non esiste? Posso solo crearlo da capo, ma avendon avuto modo di “conoscere” la persona, ovviamente segliendo accuratamente la nuova persona che sarà degna della mia fiducia, che si conquista, non si può regalare se non fallacemente.
Riguardo a tuo marito, senza parole. Un abbraccio anche a Toroseduto.
Chiarisco alcuni elementi di questa storia.
All’epoca del tradimento 1980-1981 la mia amica era
– sposata con un figlio di 7 anni,
– io ero sposata e di figli ne avevo due, 6 e 7 anni.
Lei mi ha detto che contemporaneamente a mio marito aveva pure un altro amante e scambi di coppia in altre città col marito.
Dopo un anno dalla storia con mio marito lei si è separata e dopo qualche anno si è sposata con un altro uomo dal quale ha avuto una figlia che ora ha 19 anni.
Io ho saputo di questa storia tra lei e mio marito 30 anni dopo, non è una storia tuttora in piedi, ma collaborano attivamente a livello politico insieme facendo parte di un gruppo di 5/6 persone;
io invece non me la sono sentita di continuare l’attività politica con loro due. Il risultato è che loro continuano questo impegno senza riguardo alcuno nè per me nè per i figli; ma già non si può pretendere riguardo, loro sono nella fierezza.
Suo marito ha cercato di parlarmi per farmi sapere che disapprova il mio rifiuto nei confronti di sua moglie e che comunque questa storia è precedente il loro matrimonio, è una storia di quando eravamo giovani (secondo me lei non gliel’ha raccontata giusta), che lui lo sa perchè la moglie gliel’ha detto e lui è pacifico così.
Ma cosa voleva dirmi?
Non mi interessano queste persone, lo scrivo solo per completare il quadro.
bhe alba…è risaputo che di becchi e contenti (traduco…cornuti e contenti) è pieno il mondo, anche perchè generalmente fanno parte della tipologia “tu fatti pure i c.... tuoi, che io mi faccio i miei”
c’è chi questa cosa la accetta (molti)
chi invece la rifiuta categoricamente (pochi ma buoni)
sii contenta di far parte della seconda categoria di persone, forse in via di estinzione ma sicuramente migliore
ricomincia la tua vita con una persona migliore, seleziona bene
in bocca al lupo!
So di andare contro corrente e so, per esperienza personale, il male che fa scoprire di essere stata tradita: però vorrei sottolineare il fatto che si tratta di una storia che risale a 30 anni fa!!!! Scusate ma chi di noi, oggi quarantenni o cinquantenni, non ha fatto qualcosa in gioventù di cui adesso si vergogna e che di sicuro non rifarebbe mai più?? L’amica in una cosa ha ragione: le persone cambiano; possono capitare nella vita dei momenti in cui fai cose di cui poi ti penti, di cui poi capisci la gravità. Detto ciò io sinceramente l’amica la perdonerei, proprio in virtù di tutto il tempo già passato da allora. Quello che assolutamente non potrei perdonare mai è il marito: ma anche qui, non per il tradimento (vecchio di 30 anni e per cui valgono le stesse considerazioni fatte per l’amica) ma per averlo confessato adesso: dando alla moglie un ormai inutile grande dolore. La domanda che albanascente dovrebbe porsi secondo me, invece di concentrarsi sull’amica, è: “ma perchè quest’uomo, dopo tanti anni, ha sentito il bisogno di ferirmi in questo modo? cos’è che voleva ottenere con la sua abbondantemente tardiva confessione?”….
Ammiro la tua fierezza.
Comprendo il tuo dolore, e lo comprendo benissimo.
Sei sicuramente una persona che ha molta più esperienza di me nella vita, e la tua reazione composta mi insegna tanto.
Io composto non lo sono stato. probabilmente non lo sarò mai mi capitasse anche 1000 volte.
Ogni volta davanti a qualsiasi forma di tradimento mi dimeno e cerco di ottenere tutta la verità, che non mi è mai stata concessa.
Perchè come ha scritto qualcun altro: questi individui sono dei bastardi.
Tu hai ottenuto lo stesso risultato di una verità segreto morto nella tomba, perchè la verità non è arrivata tempestivamente; anzi è ancora più distruttiva perchè ti toglie la vissuta e intima onestà di un percorso più lungo. Cosa te ne fai ora quando hai dato 30 anni?
Se ora leggessero alcune persone che conosco mi direbbero: vedi Sergio? a te è accaduto prima di impegni più grandi… Meglio prima che dopo…
Magra consolazione… è come uno sportivo che a causa di un incidente diventa paraplegico e c’è qualcuno che gli dice che è stato fortunato perchè non è morto.
Io non sono stato composto… ancora oggi dopo più di un anno il mio cervello ribolle e sbraita, e come hai scritto tu, per queste persone tutto scorre tranquillamente.
Chi è cattivo non sente il peso del dolore provocato e cade sempre in piedi.
Mi spiace tanto per lo squallore che ti ha circondata, e mi spiace per me stesso per lo squallore in cui ho erroneamente sguazzato pensando fosse acqua purissima… a volte è difficile riconoscerlo ed evitarlo, e probabilmente chi ha cuore tende a vanificarlo nell’aspetto , ma non nella sostanza della sua meschinità, e questa alla fine ha maledettamente la meglio su tutto.
Per Anna65
Innanzitutto io vivo il tradimento fuori del suo tempo perch l’ho saputo dopo 30 anni. Questo peggiora perchè come dice Sergio mi ha tolto la vita vissuta di questi 30 anni, mi sembra di essere stata protagonista di un teatrino e ti assicuro che non aver potuto reagire contestualmente non alleggerisce nè lo fa cadere in prescrizione
All’amica non perdono la disonestà di quel periodo e soprattutto quella dei successivi 30 anni.
Per il tradimento invece me la vedo con mio marito. Puoi leggere “tradimento confessato” e “tradimento per umiliare”
Ma vuoi scherzare? Ha ricevuto le mie confidenze, continuato a frequentare la mia casa, pranzi e cene. Devo andare con la memoria a quelle circostanze dove anche se non c’era più niente tra loro ciò che avevano vissuto alle mie spalle aleggiava tra di loro. Soprattutto per lui che non avrebbe voluto che la storia finisse. E io tra di loro che ruolo inconsapevolmente avevo per loro? La poverina il cui marito si è dato all’amica? E lei vuole ritenersi mia amica?
Perchè mio marito ha voluto che lo sapessi? Mi pare di averlo scritto.
Voleva rapporti sessuali e io no perchè volevo che si chiarisse il perchè del suo maltrattamento. Lui non ha ritenuto fosse argomento di discussione, non voleva ascoltare la mia richiesta che fosse almeno educato; in casa e fuori erano continue svalutazioni della mia persona, senza motivo. Quindi la nostra relazione si è rotta sul piano sessuale, secondo lui, quindi mi ha voluto umiliare (parole sue) sul piano sessuale, ed ora fiero mi chiede se sono disponibile a cancellare tutto e a ripartire senza più parlare di nulla. Nessun pentimento, anzi non vuole nemmeno affrontare l’argomento ma è prolisso nel parlare di sospetti (fantasiosi) su di me.
Carino, vero?
E’ chiaro che dopo tre mesi di agonia, finalmente ho distrutto il suo mito dentro di me, svanite tutte le speranze di salvare la famiglia, di ricucire con lui, ora penso a come sistemarmi e prepararmi a nuova
So che cosa provi; so cosa vuol dire guardare il mondo con quattr’occhi e ritrovarsi solo con i propri; un vuoto che nei primi tempi è incolmabile.
Io ho passato 40 anni con una persona dal carattere difficile, credevo che amasse solo me, credevo che fosse onesto, era gelosissimo, come non pensare che non mi volesse bene; abbiamo avuto due figli stupendi, realizzati al massimo; gli avevo attribuito molto valore e capacità ma lui non mi ha mai apprezzato. Incapace di sentire emotivamente, incapace di ascoltare, incapace di riconoscere il diritto sacrosanto della libertà di pensiero. Per lui i sentimenti passavano esclusivamente attraverso i rapporti sessuali.
Quando mi sono stancata di non riuscire ad imbastire il minimo dialogo su queste difficoltà che negli anni si erano fatte inaccettabili ho posto la condizione che non ci sarebbero più stati rapporti sessuali se prima non ci fosse stata una lettura di quali erano gli atteggiamenti che lo facevano andare su tutte le furie.
Conclusione: per oltre un anno, chiusura assoluta, non voleva saperne di parlare, diceva che io avevo già preso la mia strada e che non c’era più nulla da fare. Era minaccioso e in tre diverse occasioni mi ha detto che si era fatto la mia migliore amica, 30 anni prima, una storia lunga mesi, quando avevamo i figli di 6/7 anni e lei veniva a casa mia con suo marito e suo figlio, a cena, in pizzeria insieme.
Bello vero?
Dopo 30 anni vengo a sapere che quest’uomo con cui io ho condiviso la vita si è distratto in questo modo ma soprattutto con me non aveva mai avuto un buon atteggiamento.
Ho sentito il bisogno di rivedere con altri occhi i successivi 30 anni svuotati di ogni significato.
Mi ha detto che ha voluto umiliarmi e ce l’ha proprio fatta anche in questi successivi tre mesi, con un atteggiamento strafottente e poco responsabile mi chiede di ripartire ex novo ma non fa nulla, non è dispiaciuto, piuttosto ne è orgoglioso.
L’autostima se ne va? Sì per un pò ma poi si deve ripartire
anna tu sei pazza!Se uno mi tradisce ora e lo scopro fra 20 il suo gesto è meno grave?NO!L’amica va trattata per quella che è…una tro.. e va mandata direttamente a quel paese insieme al marito con un bel biglietto di sola andata e con un bel calcio nel culo!Si certo le persone cambiano ma raramente in meglio!Queste due persone sono complici e non vanno minimamente perdonate,l’amica ha avuto la faccia di merda a presentarsi a casa sua mentre si scopava suo maritoe invece di scusarsi ha pensato bene di prendersela perchè giustamente non viene perdonata,l’autrice della lettera soffre già abbastanza,non ha bisogno di una persona falsa al suo fianco,io le spaccherei la faccia,ogni volta che la vedrebbe le verrebbe in mmente il tradimento,ma dove siamo?l’amica si perdona e il marito no?entrambi sono colpevoli!!!
A proposito di “soprassedere col silenzio” non vi sembra che, di fronte a persone con pochi scrupoli, insensibili, il nobile silenzio sul torto subito consenta di farli sentire in pace?
Io penso che convenga il silenzio solo dopo aver parlato, altrimenti questi personaggi si permettono di fermarti, farti domande per dirti che stai sbagliando, dirti ciò che a loro interessa farti sapere e poi non ti stanno nemmeno ad ascoltare.
Se invece gli si dice quello che si pensa (che non conterà nulla, non cambieranno opinione) probabilmente sentendo comunque una reazione successivamente ti gireranno alla larga e a questo punto, tolti dai piedi, posso anche starmene in silenzio.