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Lettera pubblicata il 15 Dicembre 2010. L'autore, serena75, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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OH MIO DIO
1) Se nella tua vita hai scelto di rinunciare al TUO, non sono stati gli altri. siete liberi di scegliere se rinunciare o meno a qualcosa (di solito cose secondarie). Ovviamente la cosa sarebbe diversa per scelte di vita, ma non per passioni/hobbies, amicizie e il resto (rientriamo nella casistica delle scuse banali)
2) Io all’amichetto avrei fatto il mazzo già alla seconda telefonata. Tuo marito è un ingenuo se ti permette di fare queste amicizie così.
3) il terzo è il classico avvoltoio, nulla di più
4) la famiglia di tuo marito è ovvio che ti odi, fai del male al figlio in questo modo bello che sportivo.
5) Donne avete 35 anni, basta sognare ad occhi aperti, la vita è altro, provate ad essere felici di quello che avete guadagnato. Io a 32 anni temo le sognatrici, perchè la vita è fatta di momenti belli e brutti, e le persone che sognano sono le prime a scappare di fronte ai problemi. Esistono anche gli altri, e quando li si rende partecipi della nostra vita, con un matrimonio, bisogna capire che quell’evento non è la realizzazione del sogno di Cenerentola e il Principe azzurro. Sono due persone che si sposano e avranno una vita insieme, quindi rientrano anche i momenti spiacevoli.
6) A questo punto mi dispiace dirlo, ma meno male che non avete avuto dei figli, altrimenti poverini.
7) il commento di Piero è imbarazzante, da teenager a cui il papà compra tutto.
Ciao Serena,
abbraccio il pensiero di Shadow e di Piero, purtroppo quando ci si fidanza da giovani e si trascorre così tanto tempo insieme è quasi inevitabile arrivare al punto in cui sei arrivata, io credo che nella vita bisogna avere dei termini di paragone, è fondamentale. L’esperinza ci aiuta a capire ciò che può andar bene per noi, sai, non è detto che quello cha andava bene quando avevi 13 anni possa andar bene oggi che ne hai 35, questo perchè si cresce, si cambia. Tu non hai fatto nessun tipo di esperienza, non hai avuto modo di poter capire, scegliere quello che è meglio per te. Ti manca tutta la tua parte adolescenziale che poi è la più bella, ma che nessuno ti ridarà mai, ogni età va vissuta nella pienezza e consapevolezza degli anni.
Ci scrivi cosa fare? la risposta te la sei già data nella lettera, solo che ancora non sei in grado di capire bene il da farsi.
La tua storia con tuo marito da quanto letto mi sembra arrivata alla fine, ora, non è detto che con il terzo vada tutto a meraviglia, ma la tua voglia di vita e di indipendanza va ben olte al fantomatico terzo!!!
ti abbraccio
Io ho solo 18 anni e non sono un grande esperto di vita, però ho delle
mie idee e mi piacerebbe che le sentissi. Un errore che fanno molte
persone è quello di farsi fidanzate troppo presto, ad età in cui si
sogna solo la felicità, che dipende da un marito o da una moglie e da
figli…quando però si arriva a 25-26 anni si inizia a capire che la
felicità non è quella che si pensava,avere 25 anni e una persona a cui
sei legata solo perchè sono anni che state insieme e che ti conosce e
non avere nulla oltre il matrimonio,perchè quando avresti avuto
l’occasione di scoprire i tuoi interessi e farti degli amici veri eri
dietro ad un fidanzamento,quindi hai tralasciato tutto il resto.A te
però è capitata una fortuna (e credimi in questo caso la possiamo
chiamare così), tu e tuo marito non avete avuto figli,in questo modo
sei libera di seguire le tue scelte.Per quanto è difficile affrontare
la verità, a volte c’è necessità di farlo,ti consiglio di chiamare tuo
marito e di sedervi a tavolino e a iniziare a dirvi tutto quello che
provate l’uno verso l’altra,tralasciate la terza persona (perchè per
me non è lui la causa per cui è scoppiato questo finimondo, ma solo
una causa) e cercate di capire se siete nella stessa pagina o se
ognuno è rimasto in pagine diverse,magari troverete una soluzione o
magari capire che forse non c’è più nulla da fare, che oltre l’affetto
non si può andare oltre e quindi una separazione;Credimi un momento in
cui starai sola ti farà bene, perchè crescerai (cosa che secondo me
non hai fatto) e inizierai a capire cosa è giusto per te e cosa non lo
è e quando sarà il momento incontrerai la persona giusta per te,magari
sarà la stessa persona che hai lasciato, soloc che allora sarai
pronta…a volte la solitudine non è così disastrosa come si pensa, a
volte si cade,ma dalle ceneri ci si rialza.Buona Fortuna!
Ciao serena, il problema non e’lasciare tuo marito perché provi dei sentimenti adolescenziali per uno che hai visto qualche volta.
Tu stai andando dalla padella nella bracie, nel senso: TU vuoi il tuo spazio, hai perfettamente ragione. Ma crearsi il propio spazio non implica lasciare tuo marito, per andarti ad impelagare in un’altro NOI, non credi? non cambieresti nulla e saresti ancora piú infelice e confusa, ed in quel preciso istante vorresti tornare da tuo marito.
Sai cosa devi fare? parlare con tuo marito,digli che vuoi rimanere con lui, ma che vuoi lavorare su te stessa ed avere spazio per coltivare le tue passioni(che non credo sia baciare il primo cretino che ti considera)
23 anni di matrimonio, non li butti all’aria per una stronzata del genere cara serena,se sei inteligente.
adesso cerca di rimediare alla catastrofe che hai giá combinato sperando che tuo marito ti voglia ancora.
Ps hai 35 anni mia sorella ne ha 16 ed é piú matura di te.
non ti rendi neanche conto di quanto sei fortunata.
le persone si apprezzano veramente,quando non le si ha piú accanto a noi.
PS non commettere l’errore di mettere al mondo un figlio solo perché ti annoi,non e’giusto per voi e per il bimbo.
Spero che mi darai retta.
Il tuo problema sai quale Serena? ke nn hai un figlio. se avesse un figlio vedrai che questa cosa nn sarebbe successa. nn sei felice con lui e nn sarai mai. al tuo posto io avrei lasciato perdere tutto e ricomincerei tutto da capo. se hai fiducia in te stessa nn sara difficile di ricostruire tutto. e forse un giorno se Dio vorra’ avrai anche un figlio. ma nn ti devi focalizzare la tua vita solo su questo obbiettivo. altrimenti sarai rovinata. relassati e pensa positivo. avere un figlio possa essere una gioia immensa ma anche possa essere una disgrazia. avolte meglio nn avere che avere un figlio. quindi nn essere triste i disperata. buon anno nuovo!
ciao,
non sai quanto sono stato interessato a leggere la tua storia ed i vari commenti.
sono nella tua stessa situazione, o meglio, sono dall’altra parte della barricata ovvero sono “il terzo”.
Per fartela breve, mi sono innamorato di una mia collega che era fidanzata da più di dodici anni. Tutto nato da una forte amicizia per circa un anno e mezzo, poi è scattato qualcosa e abbiamo avuto una relazione per circa 6 mesi.
Premetto che una causa scatenante (non sono stupido e lo ammetto) è la lontananza di lui x lavoro. Sempre fuori casa durante la settimana.
Anche noi non abbiamo mai fatto l’amore, sebbene ci sia stato cmq molto di fisico), ma la nostra complicità ed affinità era ai massimi. Poi lo scorso Natale il suo lui le ha chiesto di sposarla, lei ha detto di si… ma dopo poche settimane è crollata dicendomi che era ancora attratta da me, che con me sta da dio ma che “amava” il suo fidanzato.
Progressivo distacco di lei andando verso il matrimonio, io innamoratissimo ci stavo male come un cane. Poi viaggio di nozze… e.. vuoi saperlo? abbiamo ricominciato a uscire… 1,2 3 4 volte alla quinta me la sono ritrovata a casa e stava quasi dinuovo per succedere.
Dal giorno dopo non mi voleva neanche più guardare in faccia. Io pero’ la ho un po riavvicinata, perlomeno ci siamo rimessi a parlare ma poi sono scattate le vacanze di natale ed ora non la vedo e sento da due settimane. domani torno in ufficio e ho il terrore di qualche altra bella novità come l’anno scorso… magari che lui torna a lavorare nella ns città. o peggio un bambino in arrivo. e soprattutto ho paura che me lo nasconderà in entrambi i casi, casomai fosse.
Come vedi la storia è simile alla tua se non proprio uguale. Tra di noi c’è tutto su tutti i piani: ci divertiamo insieme, nn ci annoiamo mai, ci confidiamo su tutto, è super sul piano fisico anche se non c’è stato tutto tutto. io nn riesco a capire cosa la allontani da me e perché nn possiamo stare insieme. E’ un dolore grande per me e nn capisco cosa c.... frulli a lei per la testa.
Spero ti possa aiutare a riflettere sulla tua storia anche se è un po’ diversa dalla tua.
ciao un abbraccio
Scusa Vialli..ma la tipa che stai frequentando è solo una tr…tta, niente di più..togliti lo sfizio e poi mandala a c….., dai retta!
Leggi Madame Bovary e trovati un hobby.
20 anni con qualcuno levano il coraggio di vivere da soli la propria vita, ma fai attenzione che se tuo marito inizia a guardarsi intorno stranito da quanto è accaduto finisce che decide lui x te
Nelle varie risposte leggo tanto rancore, addirittura in una risposta qualcuno scrive che avrebbe fatto “il mazzo” al terzo già dopo la seconda telefonata…come se la violenza sia l’unico modo per legare una coppia, ma siamo pazzi? le coppie nascono, crescono e, a volte, muoiono. Se una donna, a torto o a ragione, non ama più suo marito, perchè deve violentarsi e rimanere forzosamente nella coppia?..l’annullamento non è mai giustificabile, se qualcosa non funziona ci si siede e lo si affronta insieme, se ne discute. E se c’è la volontà reciproca di salvare un matrimonio..allora lo si salvi, ma sempre in due. Pensare di menare le mani, reprimere, ricattare, fare la lista dei buoni e dei cattivi è disumano. Non c’è cosa peggiore che costringere qualcuno a restare accanto a qualcun altro per forza. Innamorarsi è qualcosa che va oltre il bene e il male. Mi sento di rispondere alla lettera dicendo di valutare la natura e il valore dei sentimenti che ci portano verso qualcuno che non sia il nostro attuale compagno..e una volta deciso, prendere la strada che riteniamo più giusta..essere confusi è normale, è giusto, ed è proprio nello smarrimento della confusione che possiamo decidere, autonomamente, cosa fare della nostra vita, anche relativamente all’influenza che le nostre decisioni hanno sulla vita degli altri. Una coppia di miei amici, sposati e senza figli, stanno vivendo una crisi profonda in quanto lei, pur non sopportando più la vita coniugale è ancorata al marito perchè quest’ultimo le ha promesso che, qualora lei se ne vada via, si ucciderà. Con la violenza o con i finti moralismi non si salva nessuno.