Buongiorno direttore, sono qui ha scriverle questa lettera, perchè questa è una di quelle mattine che penso a mio figlio e mi piango addosso perchè mi manca da morire.
Sono un papà divorziato da quasi 8 anni, adesso convivo con una donna fantastica, separata che mi ha regalato la gioia di altri due stupendi bimbi, uno di 28 mesi e l’altro di 19 mesi, di nome Matteo e Pierpaolo, in più, siccome anche lei ha vissuto una storia negativa, ci prendiamo cura di suo figlio di 15 anni a febbraio. Tutto questo fà si di farmi vivere una vita familiare che ho sempre sognato, ma anche se, agl’occhi di qualsiasi persona, sarei un uomo felice, no che non l’ho sia, c’è una grande situazione che mi fà soffrire, avvolte penso a delle pazzie, che da persona normale, archivio nella mia sofferenza.
Tutto ha inizio nello scorso 1992, quando nell’ospedale a Napoli, conosco una ragazza, dopo due anni di fidanzamento, abbiamo pensato di sposarci e di avere un figlio. Già dal mese prima di sposarci, lei eri incinta di 2mesi, mi scappa via e torna in sicilia, senza una sana motivazione. Dopo parlato con lei telefonicamente, riesco a farla tornare e il mese dopo ci sposiamo. Il giorno 16 settembre del96, nasce Francesco, un bimbo stupendo di 3 kl e mezzo. Vissuto 3mesi con lei e il bimbo a napoli, dalla sicilia, mi vedo arrivare i suoi genitori nella palazzina dove avevo preso casa, motivazione?, era ancora giovane e doveva imparare a gestirsi e quindi loro la aiutavano. Dopo un pò, la mia convivenza con tutti loro era diventata un tormento, allora decisi di trovare lavoro, anche se a Napoli lavoravo a tratti ma tiravo avanti, al nord. A marzo del96 son salito a bologna, per trovar lavoro e sistemazione. Ci sono stato 8 mesi e per strada, dormivo sotto le due torri dell’asinello e dopo aver fatto tutte le iscrizioni del caso e presentatomi 8, 18 e il 28 di tutti i mesi, trovai lavoro come bidello a Carpi di Modena. Passai due mesi negl’alloggi dei sacerdoti nella chiesa di San Francesco di Carpi e finalmente dopo svariate ricerche trovai casa. Ovviamente in quel lasso di tempo, avevo contatti costanti con mio figlio e la mia consorte e avvolte andavo a napoli per vederli e dare un qualcosina di sostegno a entrambi. In alcuni casi sono stato maldrattato e quasi cacciato via da casa mia. Comunque trovato casa, feci salire mia moglie e il bimbo, e così iniziai una vita normale con la mia famiglia, fino a……., quando mi accorsi che, fra foto, lettere e nastri registrati, notai che in quei 8 mesi di mancanza, mia moglie aveva avuto contatti con una persona giù in sicilia e non solo, ma anche che aveva rapporti al quanto affettivi con la propria nipote, dato le continue lettere che si scrivevano, che non corrispondevano ad un’affetto di parentela!!!, Storia strana e ambigua da non credere, ma , con la lettura di queste lettere per me è diventata una certezza. Lì ci fù la prima questione di litigio pesante quasi finita con le mani. Lasciai perdere tutto per il bene di mio figlio, come si usa di solito fare, da persone coerenti e normali. Durante la nostra convivenza insieme, notavo che quasi ogni due settimane, bisognava fare la spesa e no una spesa normale, ma ogni spesa erano dalle 180-200mila lire, al punto che quando lo raccontai a mio fratello, che viveva a Modena, mi disse stupito, che neanche una famiglia di 4 persone spendeva tanto per vivere. La stranezza stava nel fatto, che io nel lavoro, facevo i turni. Il primo era dalle 7.00 alle 11.30 e dalle13.30 alle 19.00 e l’altro era dalle 7.00 alle 14.00, in un solo turno, mangiavo a scuola. Ma i beni alimentari, sparivano da casa mia, come se io avessi una associazione di beneficenza. Tutto questo mi incuriosiva, ma non sapendo cosa succedeva, non potevo capire ne sapere. Ma esattamente il giorno 10 dicembre del98, torno a casa dopo il lavoro, e mi vedo arrivare mio figlio con atteggiamento strano e senza salutarmi, come faceva di solito, mi mostrava il babbo natale musicale che gli avevo comprato. Allora gli dissi di darmi un bacino e invece il bimbo mi tiro il pupazzo di natale proprio in viso, con una rabbia che non aveva mai dimostrato nei miei confronti e un secondo dopo incomincio a piangere senza motivo. Allora chiesi a lei cosa era successo e di risposta ebbi solo degli strilli e parole di ogni genere, subito dopo uno schiaffo, allora persi la pasienza, volevo ammazzarla ma la mia risposta di mancato rispetto e situazione strana, fù solo due schiaffi decisi in viso, presi Francesco e uscì ha fare un giro. Tutto era normale e il giorno dopo andai al lavoro, come di solito. Quando tornai dal turno alle11.30, notai un pò di smossamento, Bhe!!??, era andata via. Eccoci al punto. Venni ha sapere che veniva una persona a casa, era il fratello che portava via i beni alimentari, perchè lavorava come muratore a bologna e io gli davo a campare. Lei è riuscita quel giorno, non sò come ha farsi riempire di botte, per poi andarmi a denunciare in ospedale con l’aiuto finanziario di una signora anziana, vicina di casa che si aveva sentito del casino, ma io in casa nn c’ero. Subito dopo denunciato è riuscita ha prendere un aereo e andata in sicilia. Bhe!!, sfido chiunque nella stessa mattinata, a prendere un aereo, impossibile spece i voli per catania o palermo, tutto organizzato.
Cercai l’aiuto delle forze dell’ordine che invece si prendevano beffa di me, accusandomi di aver picchiato mia moglie, chiesi ad un avvocato penalista, che mi disse che se avrei sporto denuncia penale, di abbandono del tetto coniugale e dichiarazione del falso, avrei solo creato una movimentazione di ass. sociali, che avrebbero preso il bimbo, e forse e lì che ho sbagliato, dovevo seguire l’istinto e invece, non feci nessuna denuncia, segnando per sempre la sofferenza mia e di mio figlio.Dopo 1anno che lei è andata via di battaglie per poterlo vedere,con l’aiuto di un avvocato, sono riuscito ha vederlo e per mia gioia, lui mi ha riconosciuto, non dimenticherò mai quella scena e dopo c’è stata la separazione, stupido io che ho accettato la consensuale, solo per il bene di mio figlio, dove nessuno a tenuto conto di niente e lo hanno affidato alla madre,come solitamente si fà con un figlio minore. Dopo un anno, vengo ha sapere che era incinta e aspettava un bimbo dalla persona che freguentava, quando era a morire per strada in cerca di un lavoro e così via.
Bene, sono passati otto lunghi anni, di cui sei e mezzo di continui mantenimenti che non si sanno nemmeno che fine facevano, dato che in molti casi, son dovuto scendere in sicilia per far rispettare i miei diritti di padre, notando che mio figlio non aveva niente da mettere in borsa, ovviamente con tanto di testimonianze, non sono sceso da solo. quando andavo ha prendere mio figlio in borsa tutto c’era tranne che quello che serviva per la cura di mio figlio e quindi toccava ricomprare tutto. Cosa c’era in borsa, una marea di completini estivi etichettati, che all’età di 4 anni mio figlio mi ha detto che poi li rietichettava e rivendeva al mercato dalla sorella. Continui regali fatti, che poi non si sanno dove sono andati a finire, per non parlare delle tribolazioni passate, perchè lei non ha mai rispettato il protocollo della separazione e della consensuale. Continue minacce e approfittamenti, usando mio figlio come scudo. Tutte le volte che veniva da me, per metà mese dovevo passarlo fra visite mediche e cure per mio figlio, ect, ect, perchè altrimenti mi scoppia il cuore. Fino ha trovarmi in difficoltà economiche e non potendo coprire tutto, ho perfino fatto la cazzata della mia vita, facendomi sette mesi di carcere e sei di sert, sinceramente non me la sento di dire neanche il perchè. Tutto questo fino a settembre dell’anno scorso, che dopo essermi fatto male per un incidente stradale e rotto tibia e quinto metatarso, lussandomi una spalla che ancora oggi mi fà male, sono sceso ingessato in treno, risalito e dovuto pagare due biglietti di aereo perchè lei non rispetta niente ne di me ne del figlio. Vorrei un aiuto concreto adesso che mio figlio ha 11 anni per poterlo avere definitivamente con me, soffro troppo mi può dire cosa posso fare? In attesa ringrazio e porgo distinti saluti, Marco.
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ciò che più mi fa tristezza è la tua ex moglie.. non è una donna.. è un mostro schifoso. io non conosco la legge ma forse se trascini tua moglie in tribunale puoi riprovare ad avere la custodia di tuo figlio.. non so.
Oppure aspetta che abbia l’età per stare con te.
Mi dispiace per la tua situazione..
e mi dispiace non poterti aiutare..
scusami.
ne conosco tante che usano i figli com pacchi postali, però il Sert e per chi ha una dipendenza da droghe. Hai avuto problemi di questo genere?
Salve ai lettori della mia lettera, non per caso il nick inserito è sonosofferente, a prescindere dal fatto che sono nato in una città, che il tema principale e problema è proprio la droga, ma incondizionatamente posso dire che la mia vita è stato uno sfascio, siamo 4 fratelli orfani di padre, deceduto a 39 anni per una malattia rarissima, presa sul lavoro, chiamata distrofia polmonaria progressiva, quindi dopo 11 anni di ospedale si è spento e tutti noi compresa mia madre ci siamo dovuti, fra immensi sacrifici e difficoltà quotidiane, crescere da soli, sinceramente non lo auguro a nessuno la brutta infansia trascorsa. Comunque si, dall’età di 12 anni già facevo uso di hashish, chiaramente non mi potevo permettere chi sà quali quantità, ma frequentavo compagnie che ne facevano uso. Ho smesso di farne uso quando conobbi la mia ex moglie, ma dopo il disastro familiare di come sopra descritto, ho riniziato a farne uso, fino al giorno dell’arresto, perchè dopo con la ass, sociale rainusso di Modena, che non finirò mai di ringraziare, perchè mi è stata molto vicino e con l’aiuto della assistente del sert, non ne più fatto uso e ancora oggi non mi sfiora più il minimo pensiero di farne. Tengo ha precisare che ho mia disposizione anche il documento del giudice di sorveglianza, con tanto di esito positivo e chiusura del caso e sono disposto a qualsiasi controllo, di qualsiasi genere se trovassi qualcuno che mettesse in dubbio la mia parola. Avrò fatto anche molti sbagli, ma al mondo nessuno è perfetto. L’importante e ammetterli e non ripeterli più, questo io lo stò mettendo in pratica e ci tengo molto portarlo avanti. Cmq hai tempi vissuti con la mia ex, non ne ho mai fatto uso, solo dopo per forte depressione e nemmeno di uso eccessivo, mi aiutava ha stare calmo, essendo allora anche emotivamente scosso, sia moralmente che caratterialmente. Oggi ho ritrovato anche molto controllo di me stesso, praticando arti marziali, con precisione karatè e frequento molte persone con cui ho stretto amicizie bellissime, che mi vogliono bene sia a me che alla mia attuale famiglia. Ci sarebbero ancora altre complicazioni che rendono la mia vita uno stress, come ad esempio il mio lavoro da bidello di ruolo, dopo che mi arrestarono, mi hanno sospeso temporaneamente dal lavoro, con la regola che quando sarei uscito mi avrebbero risato il mio posto di lavoro…, sono 5 anni che aspetto e ancora niente. Ci fù anche una riunione con la commissione interna del provveditorato di bologna, promesse promesse che sono campate per aria, però a me mi sono rimasti da pagare tutti i debiti fatti, le parcelle degl’avvocati sia di quello penale che quello amministrativo, la retta del carcere e tante altre cose. Non sò come farò ha pagarle ma prima o poi spero di riuscirci. Spero che non mi succeda mai niente, la mia paura principale e deludere la mia attuale famiglia, non perdonerò mai nessuno per questo e lotterò con i denti a costo della mia vita. Sono veramente dsperato e nessuno fà..
Niente per aiutarmi, porto molta calma dentro di me, ho il cuore infranto da mille pensieri e un dolore immenso, insomma una bomba ad orologeria, ho anche scritto alle iene, a striscia, ma ancora oggi niente. Non riesco ha trovare un pò di tranquillità, di pace interiore e oggi a 33 anni, mi sento come se ne avessi 70, si sono un pò esagerato, per chi mi vede e sente o legge da fuori, ma stò veramente male al punto che avvolte mi ammazzerei. Ma non posso permettermi nemmeno quello, perchè amo i miei figli e la mia attuale convivente e non mi permetterei mai di dargli questo dolore, allora soffro dentro, avvolte mi metto in una stanza e penso tante cose, piangendo come un bimbo, incapace di niente, dopo sfogato torno alla mia vita normale. D’altronde non credo che ci sia niente di male piangere per sfogarsi, solo che tutto questo sicuramente non risolverà mai i miei problemi. Spero di trovare qualcuno, che sia disposto ad aiutarmi, un giuduce, un avvocato, non sò ne da dove cominciare ne come cominciare, quello che penso è ha sbattere la testa sul lavoro, che mi tiene impegnato per la maggior parte del tempo ed andare avanti con la mia famiglia. Ringrazio i miei lettori per il conforto dato nei vostri commenti, sia per mio figlio sia, per tutto il resto e saluto cordialmente e sentitamente. ” All’inizio avevo vergogna di scrivere”, adesso invece no, grazie di tutto e a presto.