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Al Ministro Brunetta: non sempre fannulloni i dipendenti

di gei.emme

Complimenti Ministro per la sua “politica di rinnovo e ammodernamento della Pubblica Amministrazione” che condivido pienamente, da dipendente di un Ente Pubblico (Comune), ma desidero avvertirla che se tutte le amministrazioni locali agissero come sta per agire la mia… i suoi sforzi risulterebbero vani.

Sono responsabile di un URP comunale (certificata ai sensi della legge 150/2000), istituito a seguito di un progetto denominato R.I.S.O., per la creazione di una Rete degli URP della Provincia di Lecce, a cui il mio comune ha aderito nel 2004, cofinanziando una quota di 7255,54 euro (pari a 0,57 euro x abit.).
L’Amministrazione di quel periodo, individuò il locale da adibire ad URP e lo arredò (spendendo circa 5.000,00 euro) perchè rispettasse quanto “dettato” dalla Direttiva del PCM dell’11/04/1994: “è necessario che gli uffici siano collocati in locali facilmente individuabili ed accessibili, con ampia ricettivita’ di parcheggio ed agevole raggiungibilita’ con i mezzi di trasporto”, e così è stato fino a qualche settimana fa, quando l’attuale amministrazione comunale ha deciso di trasferire gli uffici della Polizia Municipale presso la sede comunale e di spostare l’Urp in un locale angusto, nascosto dietro lo sportello anagrafe. Tale locale è stato ricavato collocando un intermezzo in una stanza preesistente e non si configura come locale idoneo ad ospitare un URP, sia per la localizzazione che per l’impossibilità di arredarlo adeguatamente, e quindi di garantire “privacy” e, al contempo, “trasparenza”.
Più precisamente, trattasi di una pertinenza per l’accesso ad altri uffici, sguarnito peraltro di una finestra e provvisto solo di due piccoli “punti luce” posti in alto alla parete.
Di sicuro non rappresenta un locale adatto ad accogliere un flusso intenso di pubblico, quale attualmente accoglie l’URP, nè una postazione di lavoro confortevole ed efficiente che contribuisca anche al miglioramento della qualità di vita degli operatori e di stimolarne la creatività.
Ne deriva quindi che l’URP verrà “soppresso” non essendoci i presupposti per un buon funzionamento e di conseguenza non si potranno garantire ai cittadini alcuni diritti costituzionalmente tutelati attraverso l’attività di un URP che dia veste istituzionale alla emergente cultura della trasparenza amministrativa e della qualità dei servizi; e dall’altro, fornire uno strumento organizzativo adeguato alle esigenze di attuazione delle funzioni di comunicazione istituzionale e di contatto con i cittadini.
Di sicuro un’altra soluzione si sarebbe potuta trovare, magari con minore spreco di denaro pubblico!
Mi scuso per averle rubato del tempo prezioso… ma sentivo l’esigenza di scriverle…anche per precisare che non sempre è colpa di impiegati fannulloni, se la Pubblica Amministrazione non decolla…

Buon lavoro Ministro.

Lettera pubblicata il 7 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro - Politica

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    silvana_1980 -

    brunetta aveva detto una santa verità che il pesce puzza dalla testa. Ma nessuno ha mai voluto tagliar questa testa sempre più marcia. Continuano ad esistere due categorie di dipendenti. I fannulloni e chi gli deve coprire il culo, ovvero quelli che fanno. E finché quella testa non verrà asportata il marcio resterà sempre. Bisognerebbe lasciar a casa fratelli amici sorelle figli amanti dell alta dirigenza. Ma credo che anche a brunetta la cosa potrebbe risultare scomoda. Quindi se le cose stanno male non si lamenti. Ha la p.a. che si merita con i risultati che può dare. 50% delle potenzialità (metà che lavorano e metà no perché sanno di poterlo fare con le spalle coperte). Miracoli non se ne fanno ma se se ne faranno ringrazieremo il signore. Non brunetta. Una neo dipendente statale spaventata dal fatto che mancano ancora 40 anni alla pensione.

  2. 2
    JEI_68 -

    Grazie Silvana per aver “commentato” la mia lettera. Mi conforta (si fa per dire) sapere che non sono la sola a lamentare un trattamento ingiusto
    ed ingiustificato. La mia lettera era in effetti uno “sfogo” ad una azione ingiusta nei confronti dei cittadini e della sottoscritta. In effetti, il provvedimento di spostare l’URP, al di là della forma e della causa espressa, si manifesta nei contenuti come un vero e proprio provvedimento disciplinare. Una sorta di segregazione in una “stanza” che si presterebbe bene come archivio, ma non come URP. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Ministro di tali comportamenti
    e di tali trattamenti, riservati praltro a chi, come me ( e non lo dico per autoreferenziarmi), ha dimostrato un impegno lavorativo sempre puntuale e zelante, anche in settori al di fuori della propria competenza. Forse perchè ho sempre dimostrato di avere un “cervello pensante”… e di non essere “appendice”
    di qualche capo-settore, frustrato nella vita privata, che sfoga sui propri sottoposti tutte le amarezze accumulate. Chissà se mai verrà in mente a qualche ministro di far emanare un Decreto che sia anti-frustrati anzichè anti-fannulloni.
    Semmai il Ministro mi dovesse contattare, mi piacerebbe chiedergli che atteggiamento assumerebbe lui di fronte ad una situazione del genere, se fosse lui l’interessato (la sua risposta mi varrebbe come consiglio!)

  3. 3
    silvana_1980 -

    speriamo bene in un decreto anti frustrati 😛
    sai che bello

  4. 4
    rosadeibanchi -

    Al nostro governo non glie ne frega niente delle nostre motivazioni: adesso, solo per noi, la pensione a 65 anni, nel privato no. E sono convinta che la maggior parte degli italiani, anche quelli che non hanno votato questi qua, è contenta di questa bastonata ulteriore ai dipendenti pubblici. Intanto noi stiamo pagando le pensioni di quelli che se ne sono andati a 35-40 anni (ne conosco un tot che percepisce la pensione da 20 anni ed è più alta di quanto guadagni io lavorando), intanto ci ributtano in faccia i nostri diritti di pari opportunità, senza considerare che le donne lavorano in casa: fanno i figli, li allattano, si occupano degli anziani e ancora accudiscono i mariti, stirano per tutti, fanno la spesa e cucinano. E come sempre chi paga di più sono quelli a basso reddito che di certo non possono permettersi una colf. Le donne consumano il fisico con le gravidanze, hanno problemi circolatori molto più degli uomini, vanno in menopausa (che non è una cosa da poco), e guadagnano generalmente meno con meno possibilità di carriera. Questo governo forse vuol mandarci il messaggio di sbarcare il lunario come le escort o le veline… beh, forse se potessi tornare indietro ci penserei… l’immagine di donna che ci stanno sbandierando è di nuovo la bellona scioccona, di esempi ne abbiamo a migliaia in tv…

  5. 5
    nonmischiero -

    Per rispondere a “rosadeibanchi”. Ha ragione riguardo alla pensione a 65 anni, ma perdonami riguardo al fatto che voi donne siete trattate peggio di noi uomini, permettimi di dissentire, solo per il fatto che qui sono circondato da belle ragazze ultime assunte, non voglio pensare in base a quali criteri eppoi in prima linea ci stiamo noi uomini datati a farsi il….Riguardo allo sfogo sul governo non credo proprio ci stia. Scusi ma dopo 40 anni di clientelismo politico DC abbiamo visto altro clientelismo di sinistra…i dirigenti tutti dotati di tessere di sinistra…quindi le sue idee politiche le esterni in altro modo perchè proprio in questo caso non ci stanno….

  6. 6
    JEI_68 -

    …bene, siamo partiti da un mio “sfogo”, datato fine aprile 2010, in cui lamentavo un’ingiustizia perpretrata nei confronti dei cittadini del mio comune e della sottoscritta, da parte di chi detiene il “potere”, da parte, cioè, di coloro che dovrebbero investire le proprie energie nell’interesse collettivo e ambire ad “obiettivi superiori” a beneficio dei propri amministrati e non nelle “ripicche” ai danni di quanti hanno contribuito, con il loro voto, a mettere quel “potere” nelle loro mani, senza alcuna distinzione di colore o di fede politica e siamo giunti (dopo soli pochi commenti) al 25/01/2011 con una diatriba tra “difensori” dei diritti delle donne (da una parte) e degli uomini (dall’altra)… Ma di interventi di qualche POLITICO, neppure l’ombra… (io cmq conservo ancora una “buona” speranza)
    Questa è l’Italia, Signori… mancanza di ascolto, mancanza di difesa, mancanza di diritti, mancanza di tutela (che non è sinonimo di difesa)…ognuno impegnato a esternare le proprie idee, i propri risentimenti, i propri “punti di vista” e con una totale assenza di azioni che sfocino nelle soluzioni ai problemi. INSOMMA, UNA TOTALE ASSENZA DI GIUSTIZIA. E poi, ci vengono a parlare di INNOVAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE! (ma ci facciano il “piacere”!!!).
    P.S.: per coloro a cui interessi… l’URP nel mio comune è ancora ubicato nel “tugurio”; io ho acquisito una sindrome da stato ansioso depressivo reattivo, ma continuo ad andare regolarmente al lavoro; si è registrata una inflessione nell’afflusso degli utenti allo sportello ed una paralisi dell’attività amministrativa legata alla diffusione delle informazioni (in questo mi sento un “profeta”) ed una totale indifferenza da parte di chi dovrebbe “INNOVARSI”.

  7. 7
    nonmischiero -

    Non esiste una polemica a difesa o meno di uomini e donne, ma solo una constatazione: che visto che il potere è detenuto da uomini è più che palese che preferiscano circondarsi da belle segretarie (e io pago!…). E se questo non è clientelismo!
    La verità è che ai politici di quello che pensiamo noi non gliene frega nulla. Da una parte abbiamo gli amministratori locali tesi a non perdere voti, a fare assunzioni clientelari, a dare un immagine di democrazia anche attivando l’URP (peccato pero’ che magari come in questo caso la relegano in un ripostiglio..), dall’altra gli amministratori di Roma molte volte con provenienze completamente avulse dal mondo reale (che cosa ne sa un professore di Università di amministrazioni locali?…), chiusi nelle loro idee, sicuri di possedere la verità assoluta e tesi a bastonare, per ottenere il plauso della gente comune, in maniera indifferenziata i dipendenti pubblici, dando prima di tutto un immagine deleteria degli stessi dipendenti pubblici (fannulloni…), inoltre finendo per colpire anche chi onestamente per molto spesso un magro stipendio fornisce un servizio pubblico, ma solo perché ama il proprio paese, non certo perché motivato da premi produttività ai soliti noti.

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