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Minilauree

di aldo

Tre anni e chiamatemi dottore.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di tanti “minilaureati”, visto che nessuno di loro dice “mi sono minilaureato”.
Mi sembra che i laureati “tradizionali” escano un pò penalizzati da tutto ciò.

Aldo.

Lettera pubblicata il 14 Marzo 2007. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Bruno -

    non criticare l’unica cosa giusta che ha fatto il governo precendente.
    in Europa queste lauree sono di moda da circa 20 anni e nessuno di lamenta, anzi…

  2. 2
    aldo -

    Sono d’accordo….Europa,inserimento in tempi brevi al lavoro e quant’altro.
    Per il resto prova a parlare della Moratti a tanti studenti universitari….

  3. 3
    mrossi00 -

    Scommetto che Bruno e Aldo o qualche loro parente ,sono in possesso di laurea breve, o in procinto di conseguirla.
    Se chi è in possesso di laurae triennale potrà fregiarsi a pieno titolo, di dottore/dottoressa, allora per equità e giustezza di contenuti chi ha la laurea vecchio ordinamento o “tradizionale” dovrà si fregerà del titolo (senza rubare nulla a nussuno) di super dottore o dottore++++++.Che ne dite?
    Oppure siamo alla solita “italietta” dei “tarallucci e vino”?
    Saluti

  4. 4
    aldo -

    Vero il contrario mrossi00.

    Mio figlio sta facendo laurea piena, ma come fai a spiegare a tanti amici e familiari che i suoi compagni di liceo festeggiano già la laurea mentre lui continua a sgobbare?
    Concordo per un “titolo “che faccia la differenza.
    ciao

  5. 5
    qualità -

    x mrossi00
    smorza le ali, “superdottore” dei miei stivali.
    Le lauree di oggi, per chi sa fare la differnza, valgono al massimo come una discreta “maturità” di 40 anni fa, soprattutto in molte cosiddette “scienze”.
    Nell’epoca del “tutto ha un prezzo” si sono equiparati i titoli di laureaa all’ignoranza dei loro “laureandi” anzichè tener duro sul concetto di “selezione”, che nel campo degli studi intellettivi avrebbe dovuto restare patrimonio di pochi, vi piaccia o meno.
    Delle migliaia di “dottori” che si sfornano ogni anno, solo il 5% sa davvero parlare e scrivere nella sua lingua originale, ad esempio. Una volta si veniva “bloccati” alle elementari, massimo alle scuole medie. Ora migliaia di giovani arrivano all’università penosamente vuoti, ma di un vuoto tale che non è possibile altro che una cosa: l’università si deve uniformare “al ribasso”, altrimenti si laurerebbe al massimo il 6/7 % degli ipotetici iscritti.
    E’ esattamente come la storia del PM10 dell’inquinamento. Le soglie di inquinamento sono perennemente “troppo alte”? Beh, si fa presto, basta innalzare per “Legge” la soglia “legale” e il PM10 cessa di far male. Lapalissiano. Per l’uiniversità si sta facendo esattamente il contrario. Al ribasso!! in questo la cosiddetta “laurea breve” è del tutto incolpevole. Tre anni di studio fatti con “i contocoglioni” potrebbero anche valere 8 anni di laurea “classica”+specializzazaione. Un solo esame, in un preciso campo dello scibile, potrebbe valere come un anno di università. Ma sono concetti troppo “scomodi”! Molti cosiddetti “studenti andrebbero “analizzati” all’inizio: e bloccati perentoriamente se non hanno i requisiti e la predisposizione oltrechè, ahimè, le innate doti intellettive per studiare. Ma per un operaio la laurea di un figlio conta molto, anche se poco dopo, al bar, è pronto a sparare a zero sugli extracomunitari che ci invadono nelle fabbriche. Certo, se anche suo figlio fosse rimasto a fare l’operaio ci sarebbe un posto in m,eno per l’extracomunitario, al di là di insopportabili demagogie! Non ci resta che pensare al panettiere laureato, alla laurea in “macelleria di qualità” e magari alla laurea in “operatore ecologico specializzato”. Non sia mai che un netturbino possa riconoscere una baomba nucleare nascosta nella spazzatura!

  6. 6
    Bruno -

    ehilà mrossi00, ti informo che i miei figli sono entrambi laureati con il vecchio ordinamento.. il primo ha conseguito la laurea in ingegneria elettronica p. 107 e la seconda in legge p. 104.
    Entrambi, per tua sfortuna, svolgono la loro professione.
    Tuttavia, bisogna essere aperti ad alte forme di studio e non sentirsi superiori a nessuno.

    Nella vita ci vuole umiltà cosa che a te manca del tutto.

  7. 7
    mrossi00 -

    Accidenti !
    come siete suscettibili, non volevo essere offensivo o lesivo nei confronti di chiccessia.
    Ci tenevo solo a esporre la mia idea sulla indeguatezza del termine ,tra quanti hanno studiato 3 anni e quelli che hanno studiato 5 e più anni.
    A prescindere dal profitto ,dalla volontà . dal valore dimostrato a torto o a ragione.
    Ritenevo giusto, dare “pane a pane a vino a vino”.
    Senza superbia e senza voler affossare nessuno.
    E’ talmente fuori dal comune, ritenere chi ha studiato di più, potenzialmente dovrebbe sapere e valere di più e che una differenziazione debba essere fatta..a livello cartaceo?.O no.
    Scusate allore perchè facciamo “continuare” negli studi i nostri figli.Estremizzando……allora una volta che hanno imparato a leggere e a scrivere, se sono tutti uguali….tutto finisce in una immane brodaglia.
    Non necessariamente tutti i pareri devono concordare…
    Saluti

  8. 8
    qualità -

    E’ proprio questa la società di oggi. “Fregiarsi” di un titolo è diventato “l’obbiettivo”. Poi, se dietro a quel titolo esiste un cervello pensante, beh, è un optional!

  9. 9
    aldo -

    X qualità, (post 5)

    certo che con quel tuo “avrebbe dovuto restare”
    da matita rossa…………….

  10. 10
    qualità -

    Signor Aldo.
    mi compiaccio tristissimamaente della tua celerità nel fare il “maestrino dalla penna rossa” per correggere un mio errore (e non è certo l’unico) dovuto ancher e soprattutto per la velocità di scrittura e di “pensiero” che, spesso, impedisce di dare alla grammatica tutto il rispetto che si merita (anche per la “non rilettura” che impedisce di apporate le dovute correzioni!)
    Il tuo bisogno di colpire su queste puerilità, in uno stato come l’Italia (questo conosco!) che ha un rapporto con la lingua italiana davvero vergognoso ed infimo, qualsiasi sia il livello culturale “cartaceo” e il ceto sociale da cui proviene) ti squalifica definitivamente!
    Nel tuoi scritti, con i quali “svetti” nel post su “l’esorcista” offri davvero una capacità dialettica, morale e “grammaticale” degne della cultura becera alla quale appartieni!
    Allora, per una volta, m i diverto, nel vero senso della parola, a farti notare le tue “schifezze” grammaticali e di forma, proprio relative a ciò che scrivi nel “tuo” post su l’esorcista.
    Nel post nr.27 dici “Ps: mia figlia ha preso da sola ed autonomamente la sua decisione.” Ovvio che “da sola “ ed “autonomamente” sono sinonimi, non certo “rafforzativi” che tentavi di imporre a chi leggeva, e dunque ridondanti oltreché errati, nella forma italiana corrente.
    Poi, nel successivo post nr.35 scrivi “…e che con le sue critiche seppure
    intelligenti rasentano la cattiva educazione.” Qui davvero la lingua italiana non c’entra nulla, ahimè. Nello stesso post superi te stesso scrivendo “la qualcosa naturalmente, riguarda anche me.”. La “qualcosa”? Ah ah ah, qui sei esilarante. E meno male che poco sopra scrivevi “La cosa positiva di un forum, secondo me è che si ha tutto il tempo necessario per riflettere prima di scrivere…………..”
    Logico, Concordo in toto con te soltanto che “dietro” è necessario vi sia proprio un cervello che possa “riflettere”!
    Egregio Aldo, continua pure a fare il correttore di bozze (magari anche delle tue) ma ripensando a ciò che denunci sul post de l’esorcista – peraltro denunciando la cosa in un luogo, proprio come dici tu, adatto anche allo sfogo di persone “virtuali” e penose al di fuori di qui – spero tu abbia provveduto anche a denunciare la cosa alle “reali” autorità competenti, non dopo esserti indignato col dirigente scolastico, se davvero l’obbiettivo principale è quello di difendere la fragilità e la crescita di tua figlia! Altrimenti, cercando soltanto di scaricarti la tua coscienza “lorda” (e nascondendoti dietro la virtualità di questo luogo) saresti senza dubbio imputabile di COMPLICITA’ e per questo sei paragonabile a quelle madri (o padri) che restano “ferme” ad osservare il coniuge che usa violenza sul proprio bambino! Mi risulta infatti (come leggibile sul sito http://www.dvdonline.it/html/index_62_Horror.html) che tale film sia davvero vietato ai minori di 14 anni. Se sei davvero PADRE, provvedi o… VERGOGNATI!

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