Non è possibile sostenere la tesi del deputato Luxuria come quelle del presidente Bertinotti: che ricorda il rispetto delle scelte individuali. Non è questione di politica o di scelte individuali seppur in collettività, ma di Bon Ton. Sono persuaso che Vladimiro Guadagno in arte Wladimir Luxuria non doveva dirigersi nel bagno delle donne. Disponessero ( per loro i soldi non mancano mai ) una toilette per l’aderente al parlamento, di fatto sapevano che sarebbe accaduto prima o poi. Non riesco a comprendere più quello che succede in questo fantasmagorico Paese !!!
Lettera pubblicata il 28 Ottobre 2006. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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Categorie: - Politica
la questione è che se uno fisicamente è maschio, ancorché si senta femmina, deve, per forza di cose, usare il gabinetto dei maschi ma secondo la tecnica delle femmine, ossia sedendosi sul water nella privacy del suo posticino anziché con l’orinatoio (lasciamo stare che le femmine dei tempi andati facevano pipì in piedi allargando le gambe, sennò non la finiamo più; e comunque oggi la fanno stando sedute).
del pari, una trans lesbica si adatterà al gabinetto delle femmine e tutti e due se la piglieranno con gli dèi, cercando di capire per quale cavolo di karma si trovano in quella strana condizione, ma mai con i loro colleghi e mai imponendo aggravi di spesa, per quanto minimi, allo Stato, perché significherebbe scaricare sul prossimo la loro situazione, aggravare in tal modo il peso del proprio karma e dimostrando di non aver capito un .. karma!
per giunta, sappiamo bene che disporre un gabinetto-trans sarebbe interpretato come emarginazione, non come liberalità e sarebbe di fatto discriminazione e fonte di un mare di sterili polemiche e rotture di balle.
mi sa che il caro illustre et polemicamente qualificato Vladimiro stavolta abbia fatto proprio una bella pipì fuori del suo vasetto.
che deputati!
la Gardini che non sa che cos’è la CONSOB, quell’altro che dice che Guantanamo sta in “Afghana”, l’altro ancora che non sa chi era Nelson Mandela …
ma perché non li chiudiamo tutti nel loro amato cesso e buttiamo via la chiave?!
Leo sono con te. In questo Paese dobbiamo trovare il modo di mandarli alle loro “VILLE” . Non è possibile più sopportare ne la loro superbia quanto il loro sproporzionato analfabetismo.
Ciao Carlalberto
Ma in che Paese viviamo ?
Bananopoli!!!
ciao, Leo.