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Lettera pubblicata il 16 Agosto 2016. L'autore, costiquelchecosti, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Bé forse prima di preoccuparci di quanto siano sporchi, brutti e cattivi i musulmani dovremmo porci due domande sugli evoluti uomini italiani, cattolici o atei che siano, i quali uccidono, torturano, picchiano quotidianamente le proprie mogli,fidanzate,o donne che li hanno respinti. Come lo spiegate questo? Follia collettiva? O forse un problema culturale più profondo?
Suzanne, perdonami ma è un paragone assurdo che non sta in piedi. Per quanto gli uomini italiani possano essere violenti cafoni maleducati e quello che vuoi, ma la cultura di base è l’opposto. Per quanto in entrambi i casi, la violenza sia sbagliata, la viene accettata come cosa giusta e buona, e spesso la legge è vokutamente dalla parte del violentatore. Qui, esiste un minimo di dignità ancora, per la donna. La’ la donna é solo un involucro senza cervello ne spina dorsale
@Suzanne
Gli “uomini” italiani violenti sono criminali singoli o, tutt’al più, figli di sottoculture dure a morire quali il familismo meridionale che concepisce la donna come proprietà del maschio.
I musulmani, se sono credenti, non possono non sposare una visione maschiocentrica che equipara la donna a una vacca da latte o a un cammello: è il portato necessario degli insegnamenti del Profeta.
Ma forse tu sei troppo intelligente per dar peso a queste bazzecole.
Suzanne,
con tutti i limiti soggettivi che tutti abbiamo, per me sei anche tu una ventata di freschezza ponderata, se non altro nei modi e nei termini.
concordo su quanto hai espresso a favore di un’esplorazione, libera da pregiudizi quanto attenta ed approfondita, sui potenziali sviluppi di una relazione amorosa fra etnie diverse, nella speranza che nessuna delle due parti sia troppo condizionata dalle reciproche culture di provenienza. ogni regola ha le sue eccezioni, ed è questo il sale dell’esistenza!
Grazie Rossana. Forse alcuni di voi non hanno analizzato con attenzione la lettera di questa ragazza: parla di un ragazzo cresciuto in Italia,acculturato e con la capacità di analisi critica sulle proprie tradizioni culturali. Io consiglio semplicenente di non soffermarsi ai pregiudizi, di conoscere approfonditamente il ragazzo in questione e poi capire se è realmente possibile una relazione basata sul rispetto reciproco. Non credo proprio che il femminicidio che ormai è diventata problematica quotidiana nella nostra società sia una questione riducibile a pochi ( siamo sicuri che siano così pochi?) maschi decerebrati. Credo che occorra un’analisi meno superficiale, come in tutti gli argomenti di cui si discute, del resto.
Susanne dove c.... vivi pure te??!
Ma scendi pure te dalla nuvoletta va’! E svegliati!
Che manco ci credi te alle cazzate che dici!
Suzanne,
temo che sul femminicidio non saremmo altrettanto in sintonia. ma… anche questo fa parte delle tante diversità, di età, temperamenti ed esperienze, che contraddistinguono gli esseri umani. il mondo è bello perché vario, purché ci si rispetti a vicenda anche nei contrasti.
@Suzanne
Erano perfettamente integrati anche gli attentatori dell’11 settembre. Son tutti moderni e liberali, ‘sti arabi: finché non t’infilano il burqa e non ti frustano a sangue in quanto essere inferiore.
Comunque, se vi piace …… islamico, accomodatevi. Poi però non venite a piangere.
Sinceramente non so in che posti viviate, che lavori facciate, ma dovete avere vite molto tristi per rispondere così a chi si trova in una situazione complicata come costiquelchecosti.. Provate però ad uscire dallo spettacolino grigio che tv e giornali vi vendono quotidianamente, e provate ad incontrare le Persone, quelle vere.. Ho colleghi di lavoro musulmani che mai si sognerebbero di obbligare le loro compagne/mogli a fare alcunchè.. Ho colleghe musulmane che bevono, fumano, si truccano, tengono testa ai mariti (magari islamici anche loro), disobbediscono ai padri, e riderebbero delle vostre comode idiozie… Conosco ragazze che si mettono il velo per scelta, nel disinteresse liberale dei loro mariti/padri/madri… Bisogna saper guardare alla pasta di cui son fatte le persone, e non condannare le idee o le appartenenze a prescindere e a comando di qualche stupido pensiero comune, o al servizio di qualche ridicolo leader politico. Io non conosco il fidanzato di costiquelchecosti, magari si rivelerà un pessimo compagno di vita, magari invece sarà ottimo, ma sarà il suo carattere e la sua intelligenza a renderlo tale, non certo il dio che prega, o il colore della pelle, o la lingua che parla. E i genitori dovrebbero fare il loro mestiere: aiutare e accompagnare un figlio/a nelle sue personali scelte di vita, che piacciano o meno, che siano d’accordo o meno. Criticare, se c’è bisogno, vigilare che nessuno manchi mai di rispetto, ed educare ad essere sè stessi.
Grazie Signora Sofia per il Suo prezioso consiglio, ma preferisco rimanere sulla mia nuvoletta. “Tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali…”.
Non sono d’accordo sul fatto che ogni opinione vada rispettata, altrimenti anche la teoria nazista sulla superiorità della razza ariana si sarebbe dovuta considerare una semplice alternativa, altrettanto valida, al principio di uguaglianza. Non rispetto alcuna forma di pensiero razzista, perché contrasta con i valori fondamentali dell’Illuminismo,che ahimé, oggi sembrano così lontani.