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I miei genitori non mi stimano

di Smartynella

Ciao a tutti, sono una ragazza di 24 anni e sono al 5 anno di medicina. E’ da un paio di giorni che non sto molto bene nè con me stessa nè con gli altri,soprattutto con i miei genitori. Esattamente da quando mia sorella mi ha confidato una cosa che mio padre ha detto a mia madre cioè che io ho un “quid” o Q.I  (non ho capito bene cosa intendesse dire) in meno rispetto agli altri. In parole povere ha detto che sono una ritardata, che non sono all’altezza. In realtà credo che sia una cosa che abbiano sempre pensato entrambi da quando ero più piccolina, sia per il mio carattere introverso, sia per la mia ingenuità nell’affrontare le cose, e probabilmente per il mio andamento scolastico e universitario. E’ vero quando ero piu adolescente non mi sono dimostrata una ragazza forte, spigliata, sperta, non ho mai brillato di intelligenza…ma questo è dovuto alla mia costante insicurezza e la paura di mostrarmi ed essere giudicata. Non so se tutto questo che mi porto addosso sia la conseguenza del mio disastroso rapporto con i miei genitori, forse troppo pretenziosi , troppo presi dal loro lavoro e dai successi, anche dei figli degli altri. Spesso mi hanno pure umiliata. Non parliamo di nulla, i momenti felici forse sono solo in seguito ad un successo all’esame.Comunque sono molto arrabbiata, molto triste, mi sento sola con me stessa con la paura di non farcela veramente… mi viene da piangere in continuazione, non mi sento all’altezza, nè capce di affrontare la vita nè il mio futuro; pensavo che la mia famiglia fosse la mia forza invece la sento lontana… da sempre. Penso sempre di voler morire, o di farmi del male. Non mi piaccio…non mi piace il mio carattere e come affronto le cose, come sto con gli altri, mi sento sempre al di sotto. 

Avrei sempre voluto che i miei genitori mi capissero e mi aiutassero a superare le mie paure invece di mettere un muro aspettando che le cose cambiassero da sole, pensando solo a quanto valgo di meno rispetto agli altri…. avrei sempre voluto dei genitori aperti con cui parlare e raccontare le mie cose… invece sono qui, che aspetto di alzarmi da terra e prendere in mano la mia vita, da sola… 

Lettera pubblicata il 15 Ottobre 2015. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Marius -

    Cara, ora è arrivato il tuo momento!
    Dimostra a loro e a te stessa che si sbagliano, che non hai niente in meno degli altri.
    Prendi in mano la tua vita, non lasciarti andare. Reagisci!

  2. 2
    Rossella -

    Non ho mai avuto questi problemi perché i miei genitori hanno sempre assecondato le mie inclinazioni, buone o cattive che fossero. Si tratta di una visione della famiglia che si basa su una sorta di timore reverenziale verso il genitore che si lascia guardare attraverso il suoi sacrifici… questa vergogna ti porta a porre un freno alle tue passioni. Infatti mio zio non ha mai fumato davanti al padre perché si vergognava. In famiglia è molto importante sviluppare un senso d’inferiorità che non ha un carattere cosmico. Ad un certo punto se vedi che tua madre indossa sempre le stesse scarpe ti passa la voglia di comprare delle cose per soddisfare la tua vanità. Ci sono borse e scarpe che nella vita di tutti i giorni non servono a niente… una volta presa dall’entusiasmo sono andata al supermercato con una borsetta da cinquecento euro (mi faceva piacere usarla almeno una volta)… mia madre alle volte si trattine nel dirmi le cose, dopo qualche tempo senza farmelo pesare più di tanto mi ha invitato a non uscire con quella borsa. Voglio dire: ogni famiglia ha i suoi principi! Avere dei genitori che non danno peso ad una bocciatura o a un cattivo voto non significa avere vita facile. Sta a te sentirti libero di appropriarti della tua identità… questo discorso vale per tutti.

  3. 3
    maria grazia -

    Smartynella ti capisco benissimo! il non essere apprezzata e supportata da coloro che per primi dovrebbero credere in te, proteggerti e sostenerti, è un’ esperienza molto dura che non auguro a nessuno. io ho avuto li stessi problemi in famiglia, ma al contrario dei tuoi genitori, i miei erano persone umili e non colte, fatte alla vecchia maniera e che consideravano una cosa inutile il fatto che una donna studiasse. perdippiù io, al contrario di te, reagivo al mio disagio con comportamenti estremamente ribelli. più loro mi dicevano che una ragazza per bene è calma e tranquilla, e più io reagivo con rabbia alla loro mentalità piccolo borghese e questo mi ha etichettata per sempre ai loro occhi come la “pecora nera” della famiglia, a cui non dare alcuna credibilità. infatti, quello che ho raggiunto me lo sono sudato a caro prezzo e tra lotte infinite e “disumane”, che chi non si è trovato in una condizione simile non può comprendere. Marius ti ha dato senza dubbio un ottimo consiglio, ma capisco che non sia così facile prendere coscienza e farsi scivolare tutto addosso come se niente fosse. se ne hai la possibilità, allontanati dalla tua famiglia finchè non avrai dimostrato loro CON I FATTI che si sbagliavano sul tuo conto. perchè altrimenti la loro presenza nefasta potrebbe scoraggiarti e destabilizzarti. quando e se te ne andrai, non voltarti indietro e non cedere alle loro richieste ( che non mancheranno ) di rimanere dove sei. ciao!

  4. 4
    xleby -

    sei entrata a medicina… ma che ritardata: sei una spanna sopra. Complimenti.

  5. 5
    Basta -

    Brava Rossella, hai avuto l’opportunitá di parlare di te stessa, complimenti.
    Cara smartynella, il tuo dolore é profondo, i genitori sono importanti e non possiamo pensarla diversamente in quanto figli..sono loro i nostri esempi, sono loro che ci dovrebbero insegnare a vivere e quando invece ci fanno sentire soli o peggio umiliati é devastante..se ne esce ma non é facile, ricordati che se pensi di fargli capire il tuo disagio é giá troppo tardi, non lo capiranno non gli puoi cambiare la testa sono adulti e pensano di essere perfetti o quantomeno sono certi di essere dei bravi genitori e non cambieranno idea non lo possono fare, non si metteranno mai in discussione é una guerra persa te lo garantisco. Rimani tu, con le tue paure e insicurezze, ma sei sensibile e non certo stupida visto che frequenti una facoltá. Non é facile consigliarti, si rischia di cadere nella retorica e nelle frasi di circostanza, ma visto che sei qui in questo forum dove non ci sono regole, fai così anche nella vita reale…mandali a fanculo..tu vali, tu sei tu e la tua vita te la devi costruire i tuoi genitori se la sono giá fatta non permettergli di condizionarti negativamente, non gli devi nulla, loro ti devono tutto, sei sua figlia, non hai scelto tu di venire al mondo, esigi rispetto e ascolto e se non te lo danno devi urlare oppure te ne vai…comunque vada solo e solamente tu puoi decidere…ricordatelo. Un abbraccio.

  6. 6
    Golem -

    Ci sono centinaia di esempi di ragazzi che apparivano, dislessici, ritardati o autistici e che da adulti hanno avuto successi inimmaginabili, sino al Nobel. Il più noto è Einstein. E tu che a 24 anni sei al 5* anno di medicina, puoi pensare che il “presunto” giudizio dei tuoi genitori possa essere giusto? Forse sono loro che hanno problemi, non tu che mi pare stai facendo il tuo percorso.
    Guarda, su questo forum non c’è un solo utente che non abbia avuto problemi con almeno un genitore, (a parte Rossellina) e in alcuni casi questo alla fine si è rivelato uno stimolo in più per dimostrare il contrario. E a me sembra che tu stia andando in questa direzione.
    Cerca di contare solo sul tuo di giudizio e non dipendere da quello degli altri, in positivo e in negativo, anche perché per il resto della vita sarai tu ad occuparti di te stessa. Gli altri ci sono e non ci sono, e non sempre saranno indicatori affidabili di chi siamo. Quello dipende solo da noi.
    Auguri.

  7. 7
    rossana -

    concordo con tutti i commenti espressi finora.

    non ho molto da aggiungere, se non ribadire che è senz’altro un impegno gravoso dimostrar loro che non sei meno brava degli altri loro figli ma sono sicura che, se ti sforzerai a volerti bene e ad apprezzarti per prima, il resto verrà da sé.

    un abbraccio.

  8. 8
    niky -

    mandali a v..ulo io l’ho gia fatto da un pezzo ..nn pensare nn sia giusto anzi vedrai dopo come stai meglio …pero dovresti prima avere casa tua e una sicurezza economica ..e poi e molto semplice ..cambi il numero di cellulare e snza rimpianti ..chi nn sa comportarsi con i propri figli meritano tutti cosi .buona fortuna

  9. 9
    connie863 -

    mi viene da sospirare di fronte a questo, io ancora devo laurearmi alla triennale di una facoltà considerata da tutta l’umanità stupidissima eppure mi ritengo intelligente e non permetto a nessuno di dire il contrario. se mai svogliata, ma intelligente. comunque, te ne potresti tranquillamente fregare di quello che pensano i tuoi, non sai quanti hanno famiglie alle spalle molto peggiori della tua e sono comunque andati avanti per la loro strada, sempre. io penso che tu te ne fai un problema perché a 24 anni ancora devi “staccarti” da loro, la tua introversione sono sicura che ti ha fatto avere pochi amici, magari tutti introversi e difficili come te, perché è chiaro che le persone più estroverse tendono a trovarsi bene e ad avere interessi in comune (e modi di fare simili) con chi ha la propria spigliatezza.
    Dal mio punto di vista hai il mondo tra le mani, tra poco finisci l’università, una facoltà complicata e rispettatissima, ti rendi conto? Sei al top! Non devi rattristarti, anzi, cerca di specchiarti non più in loro (cosa che fanno i bambini fino a poco prima di entrare nell’adolescenza) ma nei tuoi coetanei spigliati con storie difficili come le tue, nei tuoi prof che hanno fatto una carriera straordinaria, nelle tue amiche che nonostante mille problemi comunque ce la fanno e continuano….noi figli a volte dimentichiamo che i genitori sono alcuni tra tanti modelli a cui ci possiamo ispirare. E la tua vita è con loro adesso perchè ti mantengono, e se ti mantengono vogliono il meglio per te, a maggior motivo con studi lunghi e costosi come quelli di medicina, ma in futuro non sarà così. Perché vuoi aspettare il futuro per avere una vita ricca e soddisfacente altrove? Cercala adesso, costruiscila adesso, lotta, lotta lotta per averla, e a tavola con loro sorridi e ringraziali per ciò che hanno saputo darti e perdonali per quello che non possono, che tocca a te, da adulta, prendere. Un abbraccio!

  10. 10
    Almost-Imperfect -

    I genitori a volte sono così, magari neanche con cattiveria, però a volte non riescono a capire; soprattutto se a loro volta sono cresciuti in ambienti in cui era impossibile affermarsi personalmente e far valere i propri ideali.
    C’è poco da fare. Vero che resta tanta amarezza e tanto dolore per non essere stati compresi e supportati, ma la vita deve andare avanti, soprattutto perché si è tutti persone degno di rispetto.
    Il mio consiglio, se ti può far piacere averlo, è di cercare di credere sempre in te stessa e di dare il meglio solo per te; sapendo che i tuoi sforzi saranno ricompensati, non tanto dalla riconoscenza dei tuoi, ma dai tuoi risultati.
    Un abbraccio

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