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La mia vita in breve

di sophia

La mia vita è un completo totale fallimento!! Ecco come posso brevemente descrivere la mia vita.

Ho 26 anni nessuna laurea ancora, nessun ragazzo, nessun hobby, pochi amici.

Se vogliamo analizzare bene ogni singolo punto posso dire che per quanto riguarda l’università sono arrivata ad un bivio in cui l’ansia contribuisce alla scelta di ritirarmi mi mancano 10 materie ma sono arrivata al punto di confusione, crisi etc ogni volta che devo fare gli esami in più ci sono anche i prof che continuano con le solite frasi “siete fuori corso, siete un peso per il sistema universitario, non siete per niente competitivi ecc”.

Nessun ragazzo… in breve non sono mai stata fidanzata, non ho nemmeno mai baciato un ragazzo non voglio giustificarmi dicendo che sono una bella ragazza non capisco come può essere, la verità è semplice, io faccio parte di quella categoria di ragazze o donne che quando un ragazzo non mi calcola impazzisco per lui, quando vedo che inizia un minimo interesse da parte sua, mi blocco entro in crisi, inizio ad analizzare lui poi me, poi non mi sento adeguata, non mi sento abbastanza poi perdo interesse ed infine quando lui non mi calcola più inizia la fase del rimpianto.

Nessun hobby ebbene si adoro leggere punto. Ho sempre desiderato dedicarmi al giardinaggio, al restauro, piccoli oggetti ecc… ma ogni volta non ho mai tempo, ho esami, oppure sono troppo stanca quindi anche qui ritorno alla fase del rimpianto per le cose non fatte.

Pochi amici… eh si ci conosciamo da 10 anni sono amiche di mia sorella che con il tempo sono diventate anche amiche mie, non sono molto stabile nelle amicizie, non sono costante, dò tanto nelle amicizie nel senso che anche se non c vediamo da tempo se tu hai bisogno io mi faccio in 4 peccato che però poi io non mi ritrovi nessuno o quasi.

Infine la mia famiglia amore/odio, ansia ebbene si mia madre mi vede come una bimba di 4 anni, per lei sono la figlia inutile, un soprammobile, ci sono o meno non ha importanza, un continuo paragone con mia sorella che per lei è la figlia perfetta, si è già laureata, specializzata, abilitata, anche fidanzata!!!! (alle mie riunioni a scuole, mia madre parlava di mia sorella). Io voglio molto bene a mia sorella, però questo continuo paragone…. molto sfiancante.

Lo vedo già da me di quanto schifo e di quanto io sia inutile, soprattutto ora che sto anche pensando di lasciare l’università la mia vita non avrà più uno scopo… non so che fare…. non sono buona a niente!! La mia vita perora stata l’università e basta…. ora che anche questo è fallito non so cosa fare : (

Lettera pubblicata il 29 Settembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    camy -

    mi spiace.. capisco la tua situazione.. il tuo è un problema di scarsissima autostima generato dalla famiglia che infatti non ti ha mai dato fiducia, importanza né supportato. infatti ti senti trasparente. son cose a me familiari, per cui ti dico che l’unica cosa che puoi fare per ricominciare è da te stessa, trovandoti un lavoro se riesci e staccandoti dalla tua famiglia. la tua famiglia è il tuo veleno, non ti nutre ma ti uccide. per cui l’unica cosa che puoi fare per vivere è allontanarti. se riesci trova un lavoro e prenditi una stanza in affitto da qualche parte.. ti cominci così a staccare, e se riesci non abbandonare gli studi sarebbe un peccato. lascia perdere ciò che dicono i prof, altre persone che emettono giudizi inutili senza sapere. ti comprendo molto bene, per questo mi son permessa di darti questi consigli.. spero che riesci in questa opera di emancipazione.. prima la inizi prima starai meglio. un saluto

  2. 2
    pompeo -

    Cara Sofia,mi lascia basito questa tua condizione pessimistica della vita,mi sembra che il crogiolarti nel sentirti vittima sia solo una tua giustificazione.Lascia stare le osserva<ioni degli insegnanti,poco inclini alla responsabilità del ruolo ricoperto,sopratutto coloro che parlano di competitività,dimenticano che i 'geni'nella maggioranza non brillavano negli studi scolastici.Hai citato che sei appassionata di bricolage,ottimo,coltivalo può essere che sia una svolta lavorativa appagante,mai dire mai.Segui il tuo istinto,se non sei in sintonia con le materie studiate guarda se puoi cambiare facoltà più consona ai tuoi interessi,lo studio è comprensione.I tuoi genitori sicuramente ti vogliono bene,se ti criticano e confrontano pensano sia per il tuo bene stimolandoti a impegnarti,forse sbagliano,ma cerca di capirli,sono anch'essi il risultato dell'informazione mediatica ''essere vincenti'' sinceramente non so di cosa.Per le esperienze sentimentali avrai le tue occasioni,forse non sei ancora pronta oppure non hai incontrato la persona giusta.Coraggio tutti indistintamente passiamo momenti difficili,sei giovane e piena di aspettative devi solo impegnarti a realizzarle.Sii paziente ma anche determinata e vedrai che occasioni appaganti intrecceranno la tua vita.Ciao come dice Dalla

  3. 3
    Rocky -

    Ciao,
    Condivido le tue situazioni,ansie,paure. Anzi, mi sono trovato in una situazione per molti aspetti peggiore della tua. Ho perso stimoli, autostima, controllo della mia vita e vedevo tutto e tutti allontanarsi.
    Nel mio caso l’ambiente familiare e delusioni ricevute dalle persone mi hanno affossato, tuttavia io invece non ti dico che il veleno è la tua famiglia,staccati ecc perchè so che in questi tempi è difficile trovar lavoro,andare a vivere da soli…
    Secondo me tu nel tuo sentirti fallita trovi più alibi e colpevoli invece che fare autocritica.
    L’università hai deciso tu di lasciarla, mica è colpa della famiglia, anzi magari te la pagano pure. Il disastro affettivo è colpa del tuo carattere e lo hai ammesso,quindi perchè ti senti una fallita? Si conosco bene questo tipo di ragazze che non sanno cosa vogliono dalla vita…
    Non potrai scappare in eterno o mollare sempre ogni situazione che ti mette in difficoltà, perchè a furia di fare così cosa o chi rimane intorno? Mollerai il lavoro perchè l’ambiente è poco stimolante e i colleghi bastardi? Consigli come quelli di camy secondo me non risolvono il problema di fondo ma servono a cercare alibi. Anche se capisci che è colpa della famiglia qualcuno pensi che cambierà comportamento verso di te o ti restituisca gli anni perduti?
    Io ho fatto una vita di m…, l’ambito familiare poi è quello che mi ha riservato cose peggiori,ben peggiori di quelle di cui parli tu.
    Autostima zero, ma se molli l’università darai a te stessa ulteriore materiale per abbatterti, ma soprattutto darai agli altro ulteriori ragioni per dire che sei sbagliata,inadeguata. Solo reagendo puoi chiudere la bocca a questa gente! Fai vedere chi sei! Se molli ti fai schiacciare ancora di più!
    Se ti pagano l’università forse non ti considerano così male come riferisci tu,altrimenti ti avrebbero mandato a lavorare! A proposito hai mai lavorato?
    Smettila di cercare alibi, matura un pó perchè certe cose le puoi davvero cambiare!…

  4. 4
    Daitarn3 -

    Ha già detto tutto Rocky. I tuoi genitori fanno paragoni con tua sorella non per abbatterti, ma per cercare di stimolarti, perché credono in te… Al contrario se ti consolassero vorrebbe dire che ti trovano veramente un’incapace, pensaci! E finisci l’università e cambia prospettiva di vita e di te stessa…. Altro che cercarsi una stanza e fuggire!

  5. 5
    zucchero -

    Ehi ciao..anch’ io mi sono trovata nella tua stessa situazione..tutti siamo bravi a dare consigli ma la veritá é che ciò che ha funzionato per me non vuol dire che vada bene per te… io personalmente sono partita da un sogno…ho visto il sogno più grande della mia vita che si allontanava e il dolore che ho provato mi ha dato la forza di ribellarmi ai miei genitori e a una vita che non mi soddisfaceva. Spero che anche a te capiti la stessa cosa,che cada l ‘ ultima goccia del vaso che ti dia la spinta per andare avanti…non sará facile,per niente ma sará bellissimo…un suggerimento però voglio dartelo..se non ti piace l` uni perché continui a farla? Devi fare ciò che ti piace nella vita non ciò che vogliono gli altri..pensa a te stessa e vedrai che se ti ” avveri” come persona anche gli altri capiranno. buona fortuna..

  6. 6
    PaperinoSan -

    Cara Sophia, mi trovo nella tua stessa situazione, in pratica. Sono anni, da quando ho visto il mio sogno di trasferirmi a Perugia andare in frantumi, che vivo completamente isolato. La mia è una piccola città, così sono vittima di pregiudizi e discriminazioni, da parte dei miei coetanei; per questo non ho amici, e tantomeno una ragazza si è mai interessata a me. Frequento una facoltà che non mi dà soddisfazioni, solo per compiacere i miei genitori. Per fortuna, ho un talento, ed un hobby, che è quello di scrivere romanzi: spero che proprio da ciò possa arrivare per me una sorta di riscatto sociale.
    Come te, ho una sorella che, adesso, gode di tutte le attenzioni dei miei familiari, essendosi appena laureata, mentre io non ho nessuno con cui almeno sfogare i miei tormenti interiori e la mia rabbia per come gli altri si ostinano ad emarginarmi.
    Mi ha colpito molto leggere una storia e dei crucci per certi versi affini ai miei; se vuoi parlare un po’, il mio indirizzo è redzone23@libero.it. Comunque, ti auguro tutta la fortuna del mondo, invitandoti a non considerare troppo quello che gli altri pensano di te, e ad avere più fiducia in te stessa: sicuramente, ad esempio, sei un milione di volte meglio di quelle ragazze che si fidanzano a ripetizione solo per farsi vedere in discoteca col bulletto di turno!

  7. 7
    blublu -

    Ciao, non sei l’unica al mondo che ha passato questa fase tutti prima o poi ci passano. I tuoi direi di non calcolarli, piuttosto dimostra a te stessa che puoi cambiare la situazione cambiando il tuo stile di vita e vedrai che loro poi si comporteranno diversamente. Non ti serve crogiolarti nella tristezza quando puoi staccare completamente con la tua realtà di adesso, facendo qualcosa di grande. Manda a quel paese l’università per un’po’ magari e cerca di trovarti un lavoro, renditi indipendente più che puoi e non ascoltare nessuno … avanti verso nuove esperienza e una nuova vita

  8. 8
    ivanz -

    Ciao Sophia. Innanzitutto stai tranquilla, non trasformare la tua situazione in un dramma, perchè non è vero, non è cosi tragica come tu pensi. Capisco perfettamente che ti secca il paragone con tua sorella, ma devi capire (e lo devono capire tutti) che ogni persona ha i suoi tempi, non siamo tutti uguali…
    Per l’università, continua senza indugio, vai avanti senza pensare, credimi è la cosa migliore che puoi fare, anche per non deluderti da te stessa…ti mancano 10 materie, non è poco, ma nemmeno tanto, cerca di sopportare e stringere i denti…sono sicuro che puoi farcela benissimo. Anche se ti laurei a 28 anni, che male c’è? C’è tanta gente con solo la terza media…e tu avrai qualcosa in più…non hai fallito! Tranquilla)
    Anche io ho vissuto la tua situazione, ed ancora ne sono in mezzo, ma non mollo. Bisogna anche essere tenaci nella vita.
    Per i tuoi genitori, cerca di capirli, sono preoccupati per te, ma questa è anche una misura del loro volerti bene, e non credo alla figlia preferita, secondo me, vi vogliono bene a tutte e due allo stesso modo…certo, tu non lo percepisci perchè magari ti trovi un pò stressata, ma vedi che è come ti dico io. Perchè se non ti vorrebbero bene, sarebbero menefreghisti, non ti direbbero niente…hai chiaro il concetto?
    Per la vita sentimentale, non ti preoccupare assolutamente, sei ancora abbastanza giovane, e non appartieni a nessuna categoria di donne bloccate, solamente non hai incontrato la persona che ti mette a tuo agio, quindi il tuo inconscio preferisce fermarti…anche io non sono stato mai fidanzato, anche se le occasioni nci sono state…ma non essendo sicuro se erano le persone giuste, ho preferito fermarmi, o bloccarmi, piuttosto che far soffrire. Sono ancora un pò all’antica….
    Anche io non ho molti amici, ma sono del parere meglio pochi ma buoni…
    Anche io adoro fare bricolage e giardinaggio, anzi mi chiamano i vicini per sistemare i loro giardini…queste cose mi stanno dando tantissimo. Anche leggere mi piace, ma non ho molto tempo libero per farlo.
    Potrei proporti di contattarci, ma non lo so se ti può interessare…da quanto hai scritto in breve, ho passato una vita molto simile alla tua.
    Ora io mi sto laureando (a trenta anni passati), sono ripartito a vivere dopo un periodo molto difficile, con problemi a casa… Cerco di fare le cose nel migliore dei modi, con impegno, se poi la fortuna mi assiste ancora meglio!
    Ciao e buona fortuna!

  9. 9
    Anonima81 -

    Ciao! non sono una che risponde attivamente alle discussioni di questo forum, ma lo leggo sempre con molto interesse… posso dire di capirti perchè anche io, pur avendo qualche anno piu di te, mi ritrovo nella tua stessa identica situazione. Non si tratta di crogiolarsi o piangersi addosso, chi non ci passa non lo può capire… purtroppo l’approvazione dei genitori è un elemento che crea autostima, per loro sbagliare è inammissibile, anche se poi ti perdonano, ma l’idea del figlio modello è sempre nei loro pensieri. Io quello che mi sento di dirti è di ignorarli e concentrarti su te stessa. Lo so è difficilissimo, forse anche con un aiuto esterno potresti fare qualche passettino in avanti, ma non entrare nella loro trappola, non esaurirti per loro. Non ne vale proprio la pena. Auguri e in bocca al lupo con gli esami…. se continuerai 🙂 ciao!

  10. 10
    ivanz -

    Per Anonima81: anche io ho la tua stessa età, la situazione è stata un disastro…ma ho ritrovato dentro di me la voglia di lottare e d andare avanti…anzi, ora più di prima…non vedete il bicchiere mezzo vuoto, ma pensate anche alla parte mezza piena…non c’è nessuna situazione che non possa essere risolta, serve tempo, pazienza, tenacia…
    e Sophia deve continuare a studiare…
    Certo che l’approvazione dei genitori è un elemento importante, questo è molto vero. Anonima dice che per i genitori è inammissibile che i figli possano sbagliare…ma nel caso siano i genitori a sbagliare, come la mettiamo? Pensate che io mi sono ritrovato anche a scontrarmi con un mio genitore…aveva più paura di me nel fare le cose…Quante litigate…ma ho perdonato tutto…
    Bisogna trovare la forza dentro di noi e capire che la speranza si regge sulle nostre gambe!
    Buona Domenica-)

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