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La mia ragazza non fa l’amore con me da mesi

di danypalermo89
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 20 Aprile 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 279 commenti

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  1. 81
    realtàdeifatti -

    continua

    ROX” siamo tutticondizionati (chi più chi meno) da quello che hai definito “imprinting” e che preferisco sintetizzare come l’insieme dei concetti sociali e culturali che ci vengono impartiti nell’infanzia e nell’adolescenza dalla famiglia e dalla scuola e che proseguono poi, specialmente negli ultimi decenni, ad opera dei mass-media e della passività con cui si finisce di permettere loro di influenzarci”.

    è molto importante rox che tu riconosca qst punto e sono d’accordissimo con te, Inoltre viviamo in un paradosso, poichè la scuola, la cultura e la societò sono queste (patriarcali) ma l’avvento delle ultime tecnologie (internet/ facebook per esempio) e la giusta emancipazione della donna si stanno apertamente scontrando con queste “vecchie realtà culturali” causando appunto la confusione e la sofferenza di molti “imprintati” in un certo modo ma che vivono in tutt’altro mondo. Quindi c’è una guerra in crso che vedrà l’inevitabile morte del patriarcato, ma ci vorranno molti anni!!
    ——–
    ROX “passo ora ad esprimerti il mio pensiero su alcuni punti che mi sono parsi più o meno controversi:
    1) omosessuali – in ogni essere, maschile o femminile che sia, esiste una componente psichica di entrambi i generi, in varia misura, non sempre rispondente al sesso di appartenenza. potrebbe essere che in alcuni individui questo mix venga impostato dalla genetica in modo “scombinato”, che li rende semplicemente diversi? così come potrebbero diventarlo per via dell’ambiente e delle persone in cui e con cui sono cresciuti… il dibattito fra influenza genetica e culturale è aperto da molto tempo, senza che, a quanto mi risulta, nessuno abbia veramente trovato ancora il bandolo della matassa. basta rispettarli per quello che sono e per quello che intendono essere, come si dovrebbe fare per tutto il resto degli esseri umani”

    Sono completamente d’accordo con te, infatti anche io ho scritto prima (se vai a leggere dovresti trovarlo) che in effetti non ho una risposta convincente su qst tema, nn so se sia una questione naturale o psicologica influenzata dall’innaturale cultura patriarcale. Ad ogni modo sono convinto anche io che debbano essere rispettati e a mio parere non è certo chiamandoli ironicamente finocchi (e non con spregio) che io compio una discriminazione. Per quel che mi riguarda devono essere liberi come tutti gli altri…certo che se la loro moda è quella stupida e superficiale della discoteca e della droga…un po’ mi disturba il loro mondo..se è così esclusivo d anch’esso stereotipato. Ad ogni modo questo riguarda anche gli etero…ed esco dal punto del discorso.
    ……………
    nrox io cogli psicologi proprio ce l’ho a morte perchè ho davvero conosciuto 100 psicologi e su qst 100 nessuno si è salvato. poi il fatto che essi stessi siano spesso inconsapevoli dell’imprinting patriarcale ricevuto allora mi fa proprio ridere xchè è come se un analfabeta volesse che un sordomuto gli insegnasse a leggere!

    continuo il prox orario disponibile ciao

  2. 82
    realtàdeifatti -

    ROX “negli ultimi cinquant’anni, sempre in occidente, le migliorate condizioni economiche collettive e l’emancipazione della donna (con il suo libero accesso allo studio e ad aspirare all’autonomia con un suo proprio reddito) le hanno consentito di passare dallo stato di oggetto a quello di soggetto, a cui non può abituarsi dall’oggi al domani. la libertà e il potere, se non adeguatamente considerati e utilizzati, danno alla testa a chiunque, uomini o donne che siano. ne consegue che l’uomo perde terreno (per niente capace di rapportarsi alla pari) e che la sessualità diventa sempre più libera (favorita dagli anticoncesionali), seguendo il bisogno individuale, creando parecchia confusione sociale e molti guai, di varia natura. è un processo irreversibile, legato all’economia e all’edonismo che ne deriva.
    e, a questo punto, mi va di porti una domanda: secondo te gli esseri umani sono davvero sociali, in senso buono, o lo sono soltanto se costretti dalla miseria oppure per il gusto di poter meglio depredare chi è meno in gamba di loro?interscambio con te…”

    perfettaente d’accordo con te. si evince da qst sacrosanti ragionamenti che le famiglie dei nostri nonni e genitori erano per il 99,99 per cento famiglie “forzate” dalla situazione sociale, culturale, economica, patriarcale. Ma se analizziamo l’amore come lo concepiscono qui sul forum…esso non è mai durato tutta la loro vita…ma anzi è morto presto…(per amore intendo pasisone= lasciando dunque spazio ad un rapporto forzato…fatto per lo più di sopportazione e mutuo soccorso. Certo sarà esistita la componente afettiva (naturale) ma questa non è di certo bastata ad evitare tradimenti, frustrazioni, desideri di altro ed altri. Solo che io non penso che la libertà sessuale odierna sia frutto del “troppo potere” ma semplicemente la conseguenza della libertà acquisita, è, bella o brutta che noi la si possa considerare per i suoi “effetti” e “conseguenze” ciò è quello che reputo giusto in quanto non snatura più come prima la libertà individuale. Certo che per via dell’imprinting sia negli uomini che nelle donne ci si continua a convincere sull’amore romantico come “speranza” di vita, come “soluzione” della propria esistenza, come felicità o meta indispensabile da realizzare in vita…compiendo quindi l’errore di illudersi e poi soffrire su un presupposto sbagliato.
    Secondo me gli esseri umani sono sociali seriali…nel senso che l’uomo ha senz’altro bisogno di comunicare…ma da qui a vievere costantemente insieme ad un altra unica persona penso sia sbagliato perchè limita appunto la libertà di questi, la sua trasformazione di interesse e passioni nel corso della sua vita. Per me quindi l’uomo è un animale sociale che deve essere libero di vivere la sua vita senza costrizioni culturali che gli impediscano appunto di conoscere tutte le persone che vuole e volere bene a tutte le persone che vuole. Certo che in questo volere bene, in questo rapporto interpersonale l’uomo cerca il piacere (continua)

  3. 83
    realtàdeifatti -

    continua…

    cerca il piacere e di soddisfare i propri sensi, cerca lo svago o qualcosa che lo interessi. Ecco perchè mi sento di risponderti che c’è ovviamente in primis una componente “egoistica” in quanto ognuno vuole ciò che lo fa stare bene.
    ——–
    rox “proseguendo l’esame di quello che può oggi considerarsi un gran casino dal punto di vista privato, vorrei puntualizzare che, se è vero che le donne sono tutte zo..ole, dev’essere anche vero che gli uomini sono tutti puttanieri (per il solo istinto di riproduzione che agisce in modi diversi in entrambi). per me non è valida nessuna delle due affermazioni: esistono soltanto PERSONE, e fra di loro ci sono non poche eccezioni a quello che è un andazzo generale, derivante da una collettiva perdita di valori morali in tutti gli aspetti del vivere comune.”

    beh rox, puttanieri e zo...... sono termini patriarcle. Ognuno vive la propia sessualità in base alle sue esigenze e non è forse giusto classificare questi suoi atteggiamenti ne in senso negativo ne positivo. Senz’altro secondo me qui non si tratta quindi di alcuna morale…(condanno anzi questa visione patriarcale ) ma di libertà naturale ora acquisits che dipende proprio dagli istinti e dalla sessualità animale di ognuno di noi. Certo le donne e gli uomini sono strutturati biologicamente in maniera diversa e credo vivano (necessitino) di vivere la sessualità in modo diverso tra loro. Basta pensare che un uomo puoò mettere incinte più donne in un solo giorno..mentre la donna può essere messa incinta solo una volta ogni tot mesi/anni. Quindi al di là del desiderio individuale di ognuno c’è questa componente biologica che senz’altro ci mette del suo.
    —–
    ROX” chi può dire quale sarà il futuro della coppia e l’evoluzione del concetto di amore? il solo problema complesso da re-impostare è per me quello della crescita della prole, che non sarebbe forse di così difficile soluzione pratica se non fosse per il concetto cristallizzatosi nel tempo che qualsiasi famiglia, anche la peggiore, è preferibile al crescere con un solo genitore. cosa profondamente errata, quasi un tabù!
    e qui ti pongo un’altra domanda: secondo te l’uomo e la donna, così come si ritrovano ora strutturati nella psiche e nella quotidianità, possono decidere di unire le loro vite in forme più o meno ufficializzate o dovrebbero limitarsi a stare insieme solo per il periodo della luna di miele o poco più? ”

    secondo me cara rox la famiglia monogamica tenderà sempre piu’ ad allargarsi, (più figli con più uomini e donne) come credo sia naturale perchè accade anche negli altri animali. Con il tempo questo senso di “oh mio dio che schifo” verrà meno perchè la gente si abituerà a giudicarla una cosa normale (credo ci vorranno molti anni). I figli non devono crescere con un’unica persona quindi…ma di certo non con solo 2!!!!!!!! Attorno alla madre girano più figure..tra cui anche il padre biologico se è possibile. (continuo domani) finiti i caratteri

  4. 84
    realtàdeifatti -

    vontinua

    un bambino, secondo me (ma ho ben donde di credre sia cosa giusta) cresce più sereno e talentuoso se è a contatto con più personalità..soprattutto evita per l’apopunto di dover subire le personalità oppressive di due soli genitori che litigano in continuazione e ne limitano la libertà di scellta. Ovviamente il bambino ha bisogno di figure di riferimento educative…ma che questa siano esclusivamente una o due è secondo me errato

    “comincio ad essere un po’ stanca e a perdere il filo del discorso, tornando a un punto controverso dei tuoi post. a mio avviso la donna è più “astuta” e più “sfaccettata” del maschio non solo per essere in grado di meglio difendere la prole, che bene o male si trova quasi sempre sul groppone, ma anche perchè per millenni, costretta in schiavitù, ha dovuto imparare a trovarsi i suoi punti di fuga per fare di nascosto a livello sessuale quanto gli uomini facevano fin troppo alla luce del sole e per realizzare, manipolando il suo uomo o i suoi uomini, quanto di suo interesse, che non aveva modo di raggiungere da sola. sono esercizi pratici e mentali che nel tempo danno i loro frutti, ora però non più necessari. anche il fatto di essere stata idealizzata, oltre all’attuale consapevolezza di essere una forza della natura, capace di diventare dominante”

    Beh rox ora non esageriamo..sec il mio punto di vista l’uiomo e la donna sono uno necessari all’altro..poichè ognuno ha doti fisiche e mentali che mancano all’altro ma necessarie alla sopravvivenza
    ——-
    ROX : “sintesi conclusiva: è giusto e benefico considerare la realtà (naturale e sociale) non solo per meglio destreggiarsi nelle proprie scelte ma anche per risparmiare o alleviare sofferenze varie, come quella prodotta all’ego in caso di tradimenti, ma non è giusto lasciare da parte, almeno per me, l’esigenza che ha l’essere umano a tendere all’infinito, pur essendo di per sè una creatura molto limitata. gran parte dei veri progressi dell’umanità derivano dall’immaginazione e dal sogno, e l’amore resta la chiave di volta, universale, che potrebbe davvero cambiare il mondo in positivo.”

    Sono quasi del tutto d’accordo ma occorre fare un distinguo. Io non dico di lasciare da parte un bel niente!!! dico di vovere tutte le poesie che la vita regala…ma senza insetririvi denytro il patriarcato, senza la proprietà privata, sapendo che non saranno eterne!!!!! L’amore, o se lo vogliamo chgiamare in altro modo ( amicizia, compagnia, comunicazione , sesso) è fondamentale all’uomo e necessario per trrascorrere non in solitudine ogni ora della giornATA. Quindi amore fra tutti gli esserui viventi, amicizia fraterna, nel rispetto reciproco ma nella libertà individuale..in modo sereno ed equilibrato. Questo sarebbe la chiave di volta…uscire dall’imprinting culturale della proprietà privata sulle persone e della concezione di monogamia sessuale ed affettiva per tutta la vita…che è solo un’illusione

  5. 85
    realtàdeifatti -

    ROX “er tornare in tema, dopo essermi sbizzarrita sul fuori campo, secondo me le donne sono di solito più restie degli uomini a fare l’amore con i/le loro partner per tre principali motivi di fondo:

    1) possono essere di natura “angelica” con scarse esigenze sensuali, così come può capitare anche a parecchi maschi, di cui le donne solitamente non amano lamentarsi più di tanto. sono parecchi gli uomini a ritirarsi dall’agone del sesso in età d’inizio andropausa, così come sono parecchi quelli che hanno poche pulsioni anche durante la gioventù e la maturità…
    2) se già mamme, cade per le donne il sogno dell’amore e dell’evasione nel piacere soprattutto per le cure che richiede la prole e per il fatto che, esaurita la maternità, il sesso diventa meno pressante. istinto sessuale eaurito, onde evitare di mettere al mondo una nidiata di piccoli, sempre faticosi da tirar sù…
    3) gran parte di loro è stata “castrata” psicologicamente dalla famiglia a stampo patriarcale, che in tal modo ha esposto i maschi all’effetto boomerang: le donne non sono libere di esprimere la loro sessualità, a danno degli uomini che stanno loro accanto. basta considerare la differenza con cui ancora oggi viene considerata la masturbazione (ammessa da sempre quella maschile, spesso ancora riprovata o osservata con sospetto quella femminile).”

    bravissima rox vcondivido in toto!!!!!!!! sei proprio una ragazza sveglia e sono felice di aver conosciuto una con cui parlaRRE SERENAMENTE DELLA REALTàDEIFATTI IN UNO SCAMBIO RISPETTOSO E CIVILE DI OPINIONI. Un abbraccio e ti auguro di gustarti la vita per quello che è senza mai drammatizzare! un abbraccio a presto

  6. 86
    rossana -

    Rdf,
    grazie per le risposte. ancora quanche mio commento e/o puntualizzazione, benchè sia molto difficile e laborioso affrontare nell’insieme e per iscritto un argomento tanto vasto e complesso.
    non sono sempre così “pacifica”: anch’io, come tutti, ho il mio “rovescio della medaglia”. prima di confrontarmi con te, avevo notato la tua età: per me elemento di notevole importanza in qualsiasi tipo d’interscambio. per amor di chiarezza, ho poco più del doppio dei tuoi anni ma mi sento ancora abbastanza giovane sotto tutti i punti di vista, tanto da desiderare di avere, se minimamente possibile, un ultimo amore, magari anche soltanto, per dirla alla Montale, una “brace accesa”…
    vero che gli animali sono infallibili in quanto agiscono d’istinto. se non si crede in un’entità superiore, si può anche considerare, come tenta di spiegare la scienza e come da te sintetizzato, che l’essere umano esista per uno “scherzo dell’evoluzione”. resta comunque che da questo dato di fatto si deve partire per una successiva, personale analisi della realtà.
    l’illuminismo (1700) ha spazzato la superstizione e ha tentanto di convincere il mondo intero che la ragione dovrebbe farla da padrona ma nella seconda metà dell’800 (Freud in testa) si è tornati a considerare quanto di oscuro esiste nella natura umana, retaggio della sua primitiva componente animale. credo, tanto per cambiare, che si dovrebbe trovare una via di mezzo fra le due tendenze, senza disprezzare o voler sottomettere definitivamente nessuna delle due.
    concordo con te che gli istinti primordiali (autoconservazione e riproduzione) hanno spesso l’ultima parola in sede di conflitti interiori. ma, a seconda del temperamento, della formazione e delle convinzioni-aspirazioni, mi sembra anche innegabile che ognuno pensi e viva a modo suo, al meglio delle sue capacità e possibilità.
    per me tre attitudini, in ordine crescente, hanno un’importanza predominante nelle relazioni con il prossimo, sia a livello individuale che collettivo: rispetto, stima e fiducia. si potrebbe far notare che tutte e tre devono essere conquistate dalla controparte sul campo. dissento per il rispetto, che tendo in prima battuta ad accordare a tutti, salvo poi astenermi dal proseguire con le altre due, se non le ritengo giustificate.
    – patriarcato: ha fatto il suo tempo e ha dato, nel bene e nel male, quanto gli è stato possibile offrire. nessun sistema messo in piedi dagli uomini è mai del tutto buono o nefasto. osservato da diversi punti di vista, ognuno può darne il giudizio che più gli è congeniale. secondo me, non è comunque la causa di tutti i mali, avendo consentito, in momenti di gravi difficoltà economiche e di pesanti conflitti mondiali, la sopravvivenza dignitosa di milioni di uomini e donne. non così in parecchie altre comunità tuttora sparse sul pianeta, dove ancora si muore di fame, d’ignoranza e d’inedia, con condizioni di vita al femminile nettamente inferiori a quelle concesse dal patriarcato.

  7. 87
    LUNA -

    Ciao ROSSANA, rispondo, brevemente, a te, e poiché rispondo brevemente è chiaro che faccio ‘un sunto’. Come dicevi tu, giustamente, si parla di persone. Per cui anche le spinte, i riflessi sociali etc si ritrovano e agglomerano in modo individuale e differente. Quando si studiano la storia dell’uomo, la letteratura, la filosofia e i movimenti si pone l’accento sui grandi avvenimenti, correnti, etc. Ciò non significa che fossero gli unici. Per dirla in maniera semplice basta pensare alla musica: certi anni ci hanno dato i beatles, ma non c’erano solo i beatles per quanto siano stati anche un punto di ‘rottura’ e un fenomeno di massa. Così è per la storia, il pensiero, la letteratura e anche la sociologia. Oggi, rispetto a ieri, volendo, abbiamo la possibilità di attingere, rispetto all’uomo del medio evo, a tutta una serie di informazioni approfondendo, volendo, una visione molto più ampia e critica. E dobbiamo stare attenti a non fare l’errore che farebbe un uomo del futuro se, per dire, fermandosi solo a guardare delle registrazioni di maria de filippi, da ciò ricostruisse tutta la comunicazione nel 2012, e l’uomo e la donna del 2012.

  8. 88
    LUNA -

    Affermare che il 99 x cento delle unioni fossero forzate, in tempi anche abbastanza recenti, e basate solo su affetto e mutuo soccorso, è alquanto arbitrario. Non c’era molta abitudine a scrivere di sè, ma vi sono anche testimonianze, carteggi privati, di gente ‘comune’, che raccontano storie di vita, emotive, ben diverse. E se l’emancipazione è diventata un fenomeno ‘di massa’, in occidente, in tempi relativamente recenti, persone più ‘libere’, anche meno legate a schemi precostituiti, anzi, per molti versi anche in grado di portare nuova linfa al progresso o altri punti di vista in vari campi, uomini e donne in rapporto di parità, non di sudditanza, intellettuale e economica, hanno vissuto unioni certo non forzate, ma durature, e intense dal punto di vista del sentimento. Dire che la maggiore ‘libertà’ anche sessuale porta come diretta conseguenza la percezione dell’essere umano (o frustrazione) di essere inglobato in un sistema a due troppo stretto (per dirla in breve) per me è una visione arbitraria. Il fatto che io (io generico) sia libera di scegliere se avere un compagno o no e anche di avere 452 partner sessuali non prova che voglia farmene 452 nè che se scelgo un solo partner mi limito per un imprinting. La libertà sessuale di per sè non è bulimia sessuale e la bulimia sessuale di per sè non manifesta un istinto liberato di origine sessuale. Etc.

  9. 89
    realtàdeifatti -

    luna certo che tu per rigirare le parole della gente a tuo piacimento sembra che lo faccia apposta. io non ho detto che le unioni sono forzate (ovvero dal principio)…ma che nel tempo lo sono diventate…che è molto diverso. E ho anche detto che se in qualche caso permane la valenza affettiva…questa non è sufficiente a far si che il desiderio sia soppresso. Oh dio un modo esisterebbe….e il patriarcato lo avrebbe anche inventato…ovvero la donna chiusa in casa di modo tale che nessuno potesse piu’ corteggiarla, la potesse mettere in crisi, inserirle il dubbio (e non solo), risvegliarne i sentimenti. Ma sai quante ragazze brave e desiderose di amore romantico come te (ben imprintate) ho conosciuto…e poi queste (che si giuravano fedeli) hanno conosciuto un altro che preferivano? ed un altro ancora..? Certo, finchè ne avevano la possibilità!!!! Quindi la donna sottomessa (e l’uomo a far festa alle sue spalle) oggi esiste sempre meno…e credo ciò sia giusto. Certo poi sai che consolazione sapere che sei rispettato sessualmente solo perchè una persona ci è costretta perchèrimastaq senza scelta, perchè ormai ti ha sposato qualche anno prima…perchè l’impegno morale giurato è per sempre. Ma sai che peso può diventare un impegno del genere quakche anno dopo? E se lui o lei in quel lasso di tempo si fossero stufati? Se avessero conosciuto appunto qualcun altro con cui si trovan bene a parlare e si sentono attratti? Cosa facilissima e normalissima eh, non credere, all’ordine del giorno!!! Quindi qui non è questione di rispetto, è questione di natura, di libertà. Certo tu sei tanto brava a condannare questo (e anche a me sorgerebbe spontaneo) ma riflettendoci bene potrebbe benissimo succedere pure a te…semmai la cosa che darebbe fastidio è che tu risolveresti la questione con la frase “eh beh, non era quello giusto”!!!!! Perchè quello giusto e definitivo sarebbe quello dopo? ma va là… ehehehhehehe

    Poi le unioni forti dal punto di vista sentimentale è ovvio che sono esistite ed esistono…ma quella forza non è sufficiente a placare il tradimento se ce ne sono le possibilità . L’affetto rimane anche eh…ci mancherebbe…solo che si può volere bene anche ad altri. E’ quell’affetto a senso unico per te che considero innaturale…poichè è presunzione volere che una persona sia solo “tua” e basta. Cioè, non so se capisci il ragionamento. Tu sarai anche una ragazza speciale..ma ne esistono anche altre altrettanto speciali…non vedo perchè tu debba avere l’esclusiva (viceversa per il maschio, si intende). di fatti poi quando le cose sono forzate diventano oprressive..e la gente vuol scappare. appunto.

  10. 90
    Nadir -

    Rdf,

    Spero tu non la legga come una nota polemica, ma leggendo il tuo ultimo post non posso che riproporti l’obbiezione iniziale : perche chiunque non ti da ragione e’ uno schiavo del patriarcato ? Dividere il mondo in zombie soggiogati dal patriarcato e illluminati che tutto hanno capito non aiuta il confronto.

    Per esempio, Io trovo interessante diverse cose che hai scritto su patriarcato imprinting etc. ( del resto non scopriamo certo noi questi argomenti sono millenni che l’uomo si interroga su istinto vs ragione, etc.etc. ) e si alcune rilfessioni aiutano a spiegare alcuni aspetti di diversi singoli casi : quanto spesso la sofferenza post rottura deriva piu’ dall’infrangersi dell’illusione dell’amore eterno per partito preso che dalla fine del rapporto etc.etc

    Ma ( libero di smentirmi) mi sembra che tu ne fai una chiave universale, unica, che non si puo contrattidire e che tutto spiega dal macro al micro… e allora ti ripropongo le parole di Rossana :

    si dovrebbe trovare una via di mezzo fra le due tendenze, senza disprezzare o voler sottomettere definitivamente nessuna delle due.
    concordo con te che gli istinti primordiali (autoconservazione e riproduzione) hanno spesso l’ultima parola in sede di conflitti interiori. ma, a seconda del temperamento, della formazione e delle convinzioni-aspirazioni, mi sembra anche innegabile che ognuno pensi e viva a modo suo, al meglio delle sue capacità e possibilità.

    Concludo con un’altra riflessione : mi sembra che ai tuoi occhi sarebbe ideale un ritorno alle origini e un seguire i nostri istinti naturali, Ma Il nostro desiderio di cibo, vestiti, riprodursi e riparo che era adattivo per le carenze ambientali nel passato, sono ora disadattati in un mondo di surplus (quantomeno nelle più parti ricche del mondo).
    Allo stesso tempo, la semplice complusione a sopravvivere non puo’ piu essere l’unica componente decisiva nel dettare le nostre vite, l’istinto di sopravvivenza non e’ equipaggiato per gestire complessi scenari creati da un mondo intellettuale (economia, politica etc. etc.)

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