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La mia ragazza non fa l’amore con me da mesi

di danypalermo89
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 20 Aprile 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 279 commenti

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  1. 181
    luna -

    Racchiudere tutti, ma a parte che dipende anche noi per noi li interpretiamo e quale spazio e valenza diamo loro almeno per alcuni non sono.sinonimi. Dico cio’ perche’ non credo che un’impostazione monogamica o il sentire di dare una certa stabilita’ ad una relazione o connaturarla con un’accezione di specialita’ sia solo dovuto a schemi. L’accezione di specialita’ non e’ qualcosa di cosi facilmente identificabile da fuori e la scala di alchimie e priorita’ nemmeno. Ci sono persone, per dirne una, che restano fortissimamente legate

  2. 182
    realtàdeifatti -

    “alcune persone per ragioni loro oltre che per inculcamenti vari, non riescono a vivere o affermano di non sentirsi vivi se non hanno una relazione.”

    secondo me dicono così perchè non sono indipendenti come persone, non si amano a sufficienza, credono sempre (erroneamente) per via dell’imprinting che ci debba per forza essere una persona fissa al loro fianco. Vivono nell’illusione e percio’ si sentono insoddisfatte, quasi in colpa

    io dico e ribadisco solo si imparare a stare bene con se stessi ed essere indipendenti, tutto quelo che ruota intorna puo’ anche essere piacevole…ma non deve mai scalfire la tua indipendenza ed amor proprio

  3. 183
    rossana -

    RdF,
    un commento di striscio su questa tua affermazione, secondo il mio sentire:

    “ma non deve mai scalfire la tua indipendenza ed amor proprio”

    l’amor proprio si costruisce e si basa ANCHE sul ritorno che riceviamo dal prossimo che più stimiamo o a cui più siamo legati affettivamente. non potremo mai esimerci del tutto dal riflesso positivo o negativo che ci deriva dagli altri.

    l’indipendenza economica, fisica e mentale, di per sè cosa bellissima e reale obiettivo finale di qualsiasi persona adulta, soprattutto in un rapporto di coppia ma anche in tutti gli altri tipi di relazioni fra esseri umani, dovrebbe trovare il giusto equilibrio fra attaccamento e libertà. guai a sbilanciarsi troppo con l’uno o con l’altra!

    osservazioni abbastanza banali, me ne rendo conto da sola…

  4. 184
    LUNA -

    RDF, col tuo ultimo post sono assolutamente d’accordo ed e’ pure un concetto centrale per me in accezione positiva e che ribadisco da anni in questo forum insieme a chiamiamolo “conosci te stesso”, o meglio forse “ascolta te stesso”, che e’ fondamentale anche per non vivere in opposizione, tipo bastiani contrari, pensando di promulgare la propria liberta’. esempio stupido: nascere in una famiglia di avvocati e quindi manco morti, per opposizione e per rimarcare la propria identita’, iscriversi a giurisprudenza, ma non come scelta ma in opposizione, scoprendo magari poi che magari invece si sentiva di fare quella strada o una strada affine ma a proprio modo, ma si e’ esclusa una liberta’ di scelta interiore e personale per “opporsi”. e succede, anche questo, piu ‘ di quanto si pensi. io ho sempre avuto una componente indipendente molto forte, spontanea. sin da piccola. sono, in questo senso, vissuta come “incontrollabile” da chi si sente al sicuro solo in un rapporto fortemente dipendente che sia di amicizia o sentimentale. ma infatti i miei amici non sono persone che cercano un rapporto dipendente o cmq persone che si rilassano nel rapporto non dipendente che instaurano con me anche se hanno altri rapporti piu dipendenti. idem l’amore: per me l’amore di per se’ non e’ un qualcosa che limita chiude preclude soffoca per quanto sia naturale che nel momento in cui interagisci con un’altra persona ad un livello tra l’altro di piu alta vicinanza e intimita’

  5. 185
    luna -

    non solo fisica non esiste solo il tuo ego, la condivisione, sintonizzazione anche sull’altro sono fattori importanti e non di per se’ negativi e anzi in senso positivo cio’ arricchisce e non depaupera anche una possibile maggiore apertura e conoscenza di se’ non attraverso cio’ che l’altro ti impone di te, ti dice di te, portandoti su un piano di dipendenza, ricatto morale o che, ma attraverso il tuo rapportarti con gli altri. per me il concetto di liberta’ (quella che non direi finisce dove inizia quella degli altri ma ne tiene conto e possibilmente si armonizza con quella degli altri) e’ centrale. ma non e’ un concetto di maggiore o minore liberta’ sessuale per cui una relazione monogamica mi soffoca di per se’. e’ un concetto che sentivo gia’ ai tempi dell’asilo e che ha a che vedere con quel volersi bene, quel sentirsi in equilibrio armonico con se’ e l’ambiente e con una dimensione creativa. in realta’ amante anche della solitudine in senso neutro e positivo, dell’apertura verso il mondo, per niente facile all’innamoramento nel “vero senso della parola” (per come io lo sento) e per nulla convinta che bisogna innamorarsi per forza, stare insieme a qualcuno per forza, sposarsi per forza, fare figli per forza e essere cose per forza, quando mi sono innamorata e ho vissuto una lunghissima relazione non ho mai sentito venir meno la mia liberta’ per come io la sento. ho trascorso anni felici giorno per giorno non su un’illusione romantica su una dipendenza o sul bisogno di riempire un vuoto ma avevo scelto dove e con chi essere ed ero me stessa. prova ne sia che son stati anni molto creativi non certo di stallo. di grandi energie anche condivise ma non perche’ un’altra persona mi creava una parte di me che e’ mia e che fin da piccola mi somiglia e si anche autoalimenta. poi le cose sono andate storte. ma l’invasione patriarcale come la chiami tu ci ha invasi da fuori entrambi. calcando anche su una sua parte patriarcale ok ma in realta’ sono altre le vere nevrosi e problematiche quelle che, pure laddove travestite da “concetti patriarcali” ci hanno travolti. o meglio lui e me di conseguenza e tanto piu” per quanto io non fossi una che si puo” mettere in una “formina”.perche’ non me ne frega nulla e non me ne fregava nulla manco quando avevo 8 anni. poi certamente anch`io ho i miei schemi ecc pero` quoto le tue ultime righe e so di aver conosciuto persone che sono state insieme tutta la vita non per dipendenza ecc ma per amore, vero amore. Cio` non significa che io staro` con qualcuno tutta la vita, che si vive giorno per giorno, ne’ che io idealizzi le persone, le situazioni o pensi che chiunque non puo’ sbroccare, tradirti, sentirsi deluso o deluderti. La vita si vive giorno per giorno sempre sotto qualsiasi aspetto e questo e’ il suo bello e la sua incognita a cui nessuno e` immune w

  6. 186
    Nadir -

    Rdf,

    Mi era chiaro che ti riferivi a persone delle quali poco ti importa. Ma il consiglio di maniplare qualcuno con la soddisfazione aggiunta del prenderle in giro , a mio avviso esprime solo cinismo e rancore.

    Lo stesso dicasi per altri tuoi post sparsi qua e la «le donne sono mignotte senza cuore e senza ritegno, »

    Io continuo a vedere molte incongruenze… sei arrivato a comprendere che l’essere umano (donna o uomo) e’ poligamo per natura…… ma poi nel nel giudicare determinati comportamenti, mi sembri molto piu’ imprtintato tu di chiunque altro (faccio fatica a trovare un termine piu patriarcale di mignotta), o quantomeno ancora pieno di rabbia.

  7. 187
    LUNA -

    tanto piu’ per la derivazione che, se non erro, il termine ha. da madre ignota, giusto? forse no e non e’ un soffermarsi sulla parola (che a volte usa zo...... e varie ma senso e rabbia quelli sono) ma appunto, Nadir, notavi cosa anche storicalmente e “etimologicamente” e quindi incoerentemente vera. Poi resta il fatto che e’ inferocito di suo e non dar bada agli strepiti sarebbe la cosa piu’ sana e anche spontanea. e’ che si tentava cmq di interagire costruttivamente su un argomento che di per se’ anche se molto teorico in termini universali pour parler puo’ essere anche interessante.

  8. 188
    Nadir -

    Ciao Luna,

    Si, verosimiltemente deriva proprio da madre ignota. Ma come hai scritto il punto non e’ il soffermarsi sulla singola parola,
    bensi nell’incongruenza tra volersi distaccare dal patriarcato e immediatamente dopo utilizzarne i metri di giudizio
    Ciao

  9. 189
    realtàdeifatti -

    Certo nadir ma tu fai finta (o forse non ci arrivi) di capire che io quando dico mignotta non intendo in termine dispregiativo… ma naturale. Siete voi che, patriarcalmente, date un’eccezione negativa a qst termine… per me invece non affatto. Ribadisco il concetto come ribadisco che gli uomini sono degli allupati… come puoi ben capire, econdo natura, mignotte ed allupati si incastrano benissimo per quanto concerne il fine che la natura si prefigge: la riproduzione. Quindi nadir cadi in errore quando dici che io sono patriarca… uso semmai termini patriarcali.. che è diverso.. ma il risultato è diverso. Voi condannate questi aggettivi, io invece no… li utilizzo solo per descrivere la natura delle persone… non è quindi colpa mia o colpa tua… e neppure colpa della mignotta se è migntta. Non e? Proprio una colpa esserlo, è qst il punto!!!! E’ la natura che ci ha fatto così… siete voi che soffrite nell’illudervi del contrario e poi però subite la realtà della vita nello scontro con il vostro mondo immaginifico. Ad esempio il pvero geppy ha scoperto solo dopo 12 anni che la moglie (con cui ha avuto un figlio) è una migxxxxa.. e ci è rimasto di stucco. Se invece l’avesse saputo prima sarebbe stato preparato.

    Dovete imparare ad aspettarvi… le corna dei vostri fidanzati (o che pure voi fate o farete). spero che dopo questa spiegazione ti sia entrato in testa il concetto di come la penso.. senza quindi doverci ritornare nuovamente. Io penso che tu ci possa arrivare a capirlo !

  10. 190
    LUNA -

    Nadir, chissa’ forse ce la fai… Su… Le frasi che hai riportato notando un’incoerenza e rabbia ecc erano neutre… Certo. Rossana ha fatto peggio volendo sicuramente far meglio perche’ nel mio preciso caso ha detto a chi si occupa concretamente di informazione ecc contro la violenza anche morale economica ecc (sia maschile che femminile ndr) e sul potere molesto ma anche riparatore del linguaggio e su dinamiche di comunicazione ecc che la violenza verbale e’ giustificabile e giustificata se uno e`intelligente ecc ecc. Concetto per me veramente grave. Poi una persona puo` vederla come vuole ma per me e^ un messaggio grave. Che va al di la^ che si parli di patriarcato o inter milan o di religione o sessualita`. Anche certi luoghi comuni sono pericolosi. Su vari aspetti dicevo la mia opinione. Quando rossana ha espresso quel concetto io l^ho visto pericoloso.

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