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Lettera pubblicata il 20 Aprile 2010. L'autore, danypalermo89, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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…a questo punto ci sarebbe da capire perche’ hai dato del ritardato ecc a passante e a me dell’illusa ecc ecc. Perche’ abbiamo detto che non e’ tutta colpa del patriarcato e che le unioni possono finire per varie ragioni ma che quelle che durano non durano solo per inerzia, materialismo e tra ceste di corna? Il fatto che una persona debba stare e possa stare bene con se stessa senza pensare che un’altro o un’altra ti salvera’, riempira’ i vuoti tuoi o risolvera’ magicamente tutti i tuoi guai a me pare fondamentale. Quanto sapere cosa vuoi (ma nel senso.cosa senti, perche a volte la gente si va contro da sola) ma non avere un sogno prestampato e metterci dentro il primo che passa correndo. Ne’ neanche conoscere chi hai davanti o neanche averlo incontrato ma pensare che la coppia sia talmente necessaria che cio’ viene prima anche di innamorarti o stare bene con una persona
Detto cio’ c’e’ una bella differenza tra dire che le relazioni possono finire e dire che la coppia e’ solo uno schema patriarcale perche’ senno’ nessuno avrebbe un’idea di coppia, nido, progetto insieme e famiglia insieme ecc. Tra le tante persone anche speciali a vari livelli che incontri nella vita e che a vari livelli frequentinquante di queste sono persone di cui ti innamori nel senso piu` particolare del termine e con cui vivresti e avresti dei figli? 25? Non credo. O forse per qualcuno si e sapra’ lui o lei. Ma io non l’ho mai non semplicemente vista cosi per qualche schema ma non l’ho mai sentita cosi. E non sono l’unica. Visto che c’e’ gente che dopo che una relazione importante emotivamente finisce non e’ che l’indomani deve per forza innamorarsi o stare insieme a qualcuno e comprare casa e cucina insieme e cambiare nome sul campanello. E non perche non incontra.nessuno, non gli piace sotto certi aspetti nessuno o teme disgrazie amorose. Ma anche semplicemente perche’ non.si e’ ancora innamorato/a. Non va in giro innamorato di un’idea e cerca qualcuno.da ficcarci dentro
io non lo facevo neanche a 14 anni. Sinceramente la maggior parte delle persone della mia eta’ o qualche anno.in meno o in piu che conosco che hanno vissuto.dei fallimenti.sentimentali e non “schematici” e si sono.rifatte una vita conoscono certo un’idea di fatalismo e sanno.che le relazioni possono anche finire ma non si sono.relazionate in maniera sentita e seria o risposate o hanno avuto figli con l’idea che tanto anche se poi faremo cinque famiglie allargate… Personalmente non so se mi innamorero’ mai piu e se faro’ una serie di scelte. Non lo escludo a priori ma neanche penso.sia necessario. Non penso che l’idea di avere un figlio, per esempio, venga prima di con chi potrei desiderare sul.serio di farlo. Poi qualunque persona puo’ cambiare o deluderti e tu a tua volta ma non e’ neanche scontato che sia cosi. Per quanto chi abbia sofferto per sentimenti e non per schema mentale sappia cosa significhi, possa riflettere anche sui perche’ e i suoi errori (anche di valutazione) e sapere che si va avanti ecc. Io non penso affatto che il mondo pulluli di principi azzurri. Ne penso che il fatto che tu ami una persona.e la trovi.speciale tra tutte la renda immune da errori, difetti o anche possibili egoismi e paraculismi. Non penso che il fatto che uno.faccia un mutuo con te o ti sposi rende automaticamente eterna un’unione o sia un vaccino contro tutti i mali. Non penso neanche pero’ che i rapporti non abbiano un significato e penso che le relazioni sono.dinamiche. Anche le amicizie che.ho.da 30 anni sono.relazioni dinamiche che hanno ottime basi ma continuano nel presente che e’ in divenire. Una mia amica vive lontano da qualche.anno.e.il. Fatto di non perdersi per nulla fino.ad oggi non e’ stato legato a uno schema ma ai sentimenti e le affinita’ reali. Magari domani.ci perderemo.di vista o saremo come sorelle fino alla terza eta’. C’e’ anche chi dice che l’amicizia non dura, o ha un’idea possessiva dell’amicizia o dice che l’amicizia tra sessi diversi non esiste. Io ho dei veri amici, amici e basta, uomini e la considero una cosa naturale e positiva.
puntualizzazioni, non per alimentare polemiche, nè convincere nessuno (tutti siamo portati alle nostre opinioni essenzialmente dalle nostre esperienze e dalle conclusioni che siamo capaci di trarre da esse). semplicemente per aggiungere materiale di riflessione su alcuni dei punti controversi dell’interessante discussione in corso:
1) dal web – “Femminicidio: Un neologismo per dire basta ad ogni forma di discriminazione e violenza posta in essere contro la donna “in quanto donna”. Perchè le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere sè stesse, e non quello che i loro partner, gli uomini o la società vorrebbero che fossero.” si avvicina, sì, al delitto d’onore ma non viene più perpetrato soltanto a seguito di tradimenti, bensì molto spesso quando le donne intendono riprendersi la loro libertà, lasciandosi alle spalle uomini bambini oppure uomini che ancora non hanno capito che le donne non possono più essere trattate come oggetti.
2) felicità familiare e di coppia – da un sondaggio negli anni ’80 di Jole Baldaro Verde (sessuologa). “Soltanto il 16,7% dei matrimoni infelici si concludono con la separazione o il divorzio. il 79,6% dei coniugi insoddisfatti del loro matrimonio (l’82% nel Sud e nelle isole) continuano a conservare l’apparenza di una famiglia.” questo non esclude che fortunatamente esistano anche realtà diverse. di recente ho incontrato una signora ultraottantenne felicissima della sua vita coniugale. si tratta di una persona intelligente, matura ed equilibrata, che mi ha riferito di essere stata molto bella e molto amata; di aver vissuto felicemente il ruolo classico di casalinga e di madre e di aver avuto risultati mediamente positivi, sia in coppia che in famiglia. e non è la sola a fornire questo tipo di testimonianza: tempo fa ne ho incontrata un’altra, più giovane, impegnata anche in un’attività extra casalinga, che parlava del suo vissuto familiare quasi negli stessi termini…
le influenze sociali ci sono, ed hanno il loro peso, ma è l’individuo ad accettarle in modo più o meno marcato e a fare comunque la differenza con la sua maturità, la stabilità del suo temperamento, la chiarezza degli obiettivi che si propone di raggiungere, e che può anche conquistare abbastanza facilmente se ha la fortuna d’incontrare un/a partner aventi pari requisiti e pari intenti.
3) amore romantico – non credo sia figlio del patriarcato (nasce intorno all’anno 1000 e si enfatizza nell’800, quasi a voler consolare con una favola collettiva l’asprezza di tempi funestati da tremende guerre e malattie). è certo, però, che ha arrecato e continua ad arrecare molte sofferenze, lasciando intendere che sia semplice amare o essere amati mentre, a livello adulto, è una delle esperienze umane più difficili da realizzare, sempre ammesso che si sia stati amati nel modo giusto da bambini e che si sia stati in grado d’imparare la lezione. amare dovrebbe essere dare, quasi incondizionatamente, e soprattutto accettare l’altro/a com’è…
Rossana, molto interessante e puntuale la tua osservazione sui tempi storici, guerre e carestie. d’altra parte i sentimenti non esistono solo quando diventano cronaca, notizia o vengono interpretati dalla letteratura. catullo scriveva: dammi mille baci e poi ancora cento ecc e soffriva per l’abbandono di lei, e autori greci e romani parlavano d’amore e passione, anche omosex e bisex, e prima ancora dell’anno mille. l’ho scritto anche altrove
che persone che hanno
vissuto la coppia aperta sull’onda del 68 l’hanno descritta come un’esperienza fallimentare o di per se’ come diceva passante. combattere il femminicidio e’ fondamentale come combattere la violenza fisica, morale, psicologica, economica ecc verso ogni genere e eta’, che venga da un sesso verso l’opposto o verso lo stesso bambino o anziano o pari, per citare il mobbing per esempio. E’ vero che lo stalker, il violento, l’assassino non accetta la liberta’ dell’altro ma nella nostra cultura in particolare ben piu’ per un proprio problema patologico di distorsione di concetti di controllo e angoscia da abbandono ecc che per una questione culturale. Lo stalker infatti puo’ perseguitare anche.chi neppure conosce, chi.non ha reali rapporti con lui, e l’omicida distrugge chi lo ha abbandonato indipendentemente dal fatto che ci sia un altro uomo. Discorso articolato e complesso, ma il narcisista patologico non e’ “semplicemente” un maschilista e il femminicida che giunge anche all’infanticidio non e’ semplicemente un figlio del patriarcato o di un imprinting di massa, come la donna che uccide un figlio per la depressione post partum fuori controllo non e’ semplicemente una donna senza istinto materno e l’anoressica non vuole semplicemente dimagrire perche’ in tv le modelle hanno la 36
non sono io che generalizzo….è il generale nella sua totalità che si manifsta ain qesto modo. leggete per esempio il forum!!!!
per arrivare alla definzione di un corollario si osserva il fatto per come esso si mostra, non per come lo si vuole vedere soggettivamrente…
se poi esistono , al contrario, dei particolari casi in cui la gente x cultura ed autoimposizione rinuncia agli istinti è un altro pauio di maniche (tutto da dimostrare non di certo con le parole dellintervistaTO Che puo’ mentire) . E’ semmai quini il caso particolare a dover essere preso con le pinze…io invece generalizzo eccome perchè IN GENERALE (99,99 per cento) è prorpio cosi’ che va
e considero stupido non voler ammettere questa cosa ed ostinarsi a dire di non generalizzare. ma se in generale è proprio così che funziona!!!
Che negli ultimi vent’anni vi sia stato un aumento esponenziale di coppie che « scoppiano » e’ un dato di fatto, che questo forum ne sia un esempio e’ altrettanto vero (anche se come gia scritto da Passante, per la sua natura e’ palese che coppie felici nemmeno sognano della sua esistenza, figurarsi se vengono qui a scrivere siamo felici, nessun problema)
Forse non e’ chiaro, ma penso che nessuno qui abbia messo in dubbio la valenza del fatto che un certo retaggio culturale, imprtinting etc.etc. sia una componente, del “problema”. Ma semplificare all’estremo dicendo che Il patriarcato tutto spiega resta una forzatura.
Rdf, continuti a dire che guardi al mondo e trovi solo conferme, ma se l’assunto da cui parti e’ : se una coppia scoppia e’ colpa del patriarcato, se non scoppia e’ solo perche’ chi la compone e’ ancora succube dell’imprinting (ed inoltre sono cornuti come lumache) in realta non lasci alcuno spazio alla verifica.
Non essendo verificabile, ai tuoi occhi diventa anche inconfutabile.. ma non e’ cosi, semplicemente non e’ una teoria, ma solo una affermazione arbitraria.
Rdf, certi “insulti” indiretti non aiutano il confronto, usando lo stesso metro potrei dire che se tu trovi stupido l’appello a non generalizzare, io trovo ignorante la semplificatione di una realta complessa in una formuletta.
NADIR, appunto… il concetto e’ quello.
considerazioni sparse….
spesso si pensa ad esempio che il sesso e la passione sia il collante definitivo di una relazione o di un amore autentico ma anche questo è relativo o può esser vero per un individuo e meno vero per un altro a seconda anche dei gusti e delle priorità che ognuno di noi può avere a riguardo e che possono cambiare nel tempo.
c’è chi metterà un affinità intellettuale e di visione di vita al primo posto, chi l’affetto “incondizionato”, chi il sentimento, chi il pragmatismo del aver trovato un partner affidabile e sicuro o presunto tale, chi si accontenterà di una semplice simpatia, chi si concentrerà solo sull’aspetto esteriore e la prestanza fisica o lo status sociale…
una cosa è certa una relazione non si mantiene solamente sul sesso, così come già detto non si può mantenere solamente sull’affetto e l’amicizia.
il sesso può andare da dio ma se intanto altre problematiche si insinuano nel rapporto senza che entrambi riescano a venirne a capo per una mancanza di impegno reciproco in quel senso oppure proprio per una impossibilità o incompatibilità di fondo intrinseca la storia non durerà di certo.
si finirà magari a vedersi comunque dopo svariate rotture e tira e molla varii e si rifinirà volentieri a letto per poi constatare l’ennesima volta che purtroppo finito quello in breve tempo ci si ritroverà di nuovo con le stesse problematiche.
per non parlare dei meccanismi e delle dinamiche varie che si instaurano a livello psicologico tra la coppia, spesso in maniera anche “inconscia” o automatica…i fenomeni del “ha fatto così, fa così allora io faccio cosà…”, del “devo salvarlo/a devo cambiarlo/a”, dipendenze e rivalità varie, ruoli e schemi fissi che si cristallizzano… etc..
a mio avviso un rapporto funzionante, completo, soddisfacente e non frustrante è più un miracolo di equilibri e un caso fortunato che altro…
certo può partire con queste basi (la fase iniziale, dove tutto fila liscio da se e non c’è nessun problema) e poi però per poter sussistere nel tempo e alle diverse circostanze necessitare di un impegno effettivo e di un lavoro reciproco costante.
il sesso da solo non basta, il sentimento neanche.
il problema però qui è che allo stesso tempo un rapporto non può diventare un lavoro costante e troppo impegnativo altrimenti perde anche quell’aspetto ludico e leggero che lo rende piacevole e spensierato…nel senso se deve diventare un lavoro costante allora lascio perdere…
un altro fenomeno poi che può avverarsi è quando si è giunti al capolinea nel senso del conoscere o pensare di conoscere ormai tutto dell’altro, a quel punto diventa scontato e noioso, ci fosse stata anche la più grande intesa e complicità prima si giunge al giorno che malgrado tutto non si ha più nulla da dirsi anche se magari lo si vorrebbe ancora…
e non ho pretese di completezza ma solo per dire che il ruolo che “l’imprinting del patriarcato” in tutto questo possa giocare effet mi sembra molto relativo, per il resto concordo con nadir..
@un altro fenomeno poi che può avverarsi è quando si è giunti al capolinea nel senso del conoscere o pensare di conoscere ormai tutto dell’altro, a quel punto diventa scontato e noioso,
giustamente dici @pensare di conoscere ormai tutto@
che mi sembra molto più plausibile del conoscere davvero tutto dell’altro. Per alcuni il concetto di @noia e scontatezza è anche molto proiettivo. E a monte.
Per alcuni il fatto di non vivere con le dita nella presa della corrente è @scontatezza.
Alcuni hanno anche molta paura della serenità e pur di boicottarla, anche inconsciamente, farebbero qualsiasi cosa.
E molti di coloro che cambiano partner in continuazione non hanno un costante bisogno di novità, quanto piuttosto di schivare a tutta forza la reale intimità, emotiva, una vicinanza che va al di là dell’intimità sessuale, e che può fare molta paura.
Il sesso non spiega tutto non nel senso che sia una componente che ha poca importanza, perché anche coloro che stanno bene insieme perché per esempio si sono trovati con un concetto di matrimonio bianco in realtà vivono il sesso, solo che lo vivono a modo loro.
Ma non spiega tutto nel senso che la sessualità di coppia diventa anche il riflesso di altre dinamiche, che vanno al di là delle frasi fatte come @la passione è destinata a finire@.