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Lettera pubblicata il 23 Settembre 2011. L'autore, gi63, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Penso Ro abbia pienamente colto il nocciolo della questione. Gi..pero’ facci sapere..
Grazie tanto per i vostri commenti. Nelle le parole che leggo traggo spunto per riflettere e cercare di trovare un pò di serenità, siete veramente tutti molto gentili.
In particolar modo vorrei rispondere a ro che è stata molto vicina alla realtà.
In tutto quello che mi è successo a partire dal 2 settembre, giorno in cui ho scoperto tutto, i miei riferimenti sono crollati e ad oggi non riesco a trovare una soluzione che possa alleviare l’inferno che è dentro di me. Mia moglie sa che io so e la reazione che ha avuto è stata proprio come tu dicevi. Mi ha aggredito e ha detto che ho vilato la sua privacy togliendole la possibilità, in caso che lo avesse voluto, di tornare indietro, sostenendo di non amarmi più. sicuramente, come tu dici io ho tante colpe, anche quelle di non saper ascoltare, tutto verissimo e sono anche colpevole di aver fatto una cosa simile tre anni fa. Ho avuto una storia con una ragazza che frequentava la mia stessa piscina. A me non era mai capitato nulla i simile. Quando successe che i miei sguardi erano ricambiati sempre più insistentemente mi sentii “invincibile” e non capìì più nulla. A noi uomini non capita così spesso di sentirsi al centro dell’attenzione, mentre una donna, quotidianamente sente l’apprezzamento dell’altro sesso e in molti casi anche dello stesso. Quando mi sono reso conto che ciò che stavo facendo era stupido ed inutile. Gli incontri con questa ragazza si limitavano al parcheggio della piscina e ad altri momenti frettolosi di ritorno dal lavoro, e sempre di più, in tutti questi momenti, la mia coscienza premeva facendomi sentire un verme. Avevo già preso la decisione di ritornare sui miei passi, quando un sms fu scoperto da mia moglie. La prese malissimo e il mio atteggiamento teso a ritornare indietro rafforzò la sua rabbia. Passarono un paio di mesi nei quali ogni giorno ero oggetto di interrogatori e accuse, che ho subito convinto di essere nel torto più feroce. Poi pian piano tutto si è smorzato, anzi 2 estati fa in uno dei nostri viaggi eravamo a Las Vegas e mia moglie, a sorpresa, preparò tutti i documenti per sposarci anche li.
Fu bellissimo. Ci sposammo a mezzanotte in una piccola cappella con testimoni le mie figlie. Ero felice e consapevole che mi aveva perdonato e che potevamo ricominciare più forti di prima. La situazione adesso è molto più brutta, lei dice di non amarmi più e non so se lo faccia per dare credibilità alla sua sbandata. Amo profondamente mia moglie e vorrei tanto che tutto potesse ritornare come prima. Grazie Ro i tuoi commenti mi sono d’aiuto ma la disperazione mi assale quando meno me lo aspetto. Adesso ho trovato un momento di tranquillità e ti ho scritto di getto, senza nemmeno rileggere, perciò, perdona qualche errore di ortografia. Graizie
Caro Gi63, buono che tu abbia raccontato lo stato attuale delle cose ed è apprezzabile che tu abbia confessato anche una tua precedente debolezza… qualcuno ora probabilmente sarebbe pronto a farti la “morale” dicendoti: “bravo allora anche tu l’hai fatto, allora cosa pretendi, d’altronde raccogli ciò che hai seminato!” No non è così, almeno io non la penso così, anzi ho sempre pensato e sostenuto che, anche dentro un’amore profondo che dura una vita, può capitare, per mille fattori, di sbagliare…di abbandonarsi ad un’evasione…l’importante che poi si facciano delle scelte ben precise senza far continuare a soffrire qualcun’altro (che sia la moglie o un’altra persona). Quindi tu hai sbagliato (che poi “sbagliato” ritengo non sia proprio il termine corretto…)in passato, ora è accaduto a lei. Tu all’epoca hai voluto restare con lei e avete successivamente vissuto bei momenti, ora è capitato a lei, probabilmente (come hai ammesso) i motivi ci possono essere stato. E’ arrivato però il momento (è non si deve sempre “aspettare” di essere scoperti…!) si in cui deve decidere che farei; ti lascerà o la lascerai se è vero come ti ha detto che “non ti ama più” oppure verrà dato un taglio con l'”esterno” per riprendere in mano il rapporto tra voi, che non deve essere una continuazione della situazione precedente al tradimento, deve essere un VOLTAR PAGINA, un INIZIO, un IMPEGNO FORTISSIMO da parte di ENTRAMBI, tu e le, tutti e due! Poi non è detto che l’esito finale deve essere per forza positivo e via amiate fino alla fine (io, come ti ho detto, sono ancora a “cantiere aperto, lavori in corso”, poi vedremo cosa ne uscirà). L’importante che tu ora capisca quali sono i suoi reali sentimenti e i tuoi, e solo tu la conosci la situazione/la persona ed il peso delle sue parole. Tutto ciò che accadrà ti farà comunque soffrire, perché si il lasciarsi probabilmente è terribile, sconvolgente, un casino anche dal lato pratico, ma l’alternativa della “ricostruzione” è la strada ancora più difficile per entrambi, piena di insicurezze, giornate piene di entusiasmo, affetto e quant’altro e giornate piene di tristezza, rimpianti, diffidenza….Io a mio marito ho detto, dopo alcune settimane…: “se io ti lasciassi o lo facessi tu sarebbe la strada più semplice, seppur dolorosa, perchè il peggio, il dolore più forte, il momento più duro è stato quando l’ho scoperto e quando ho dovuto aprire gli occhi e fare anche i conti con i miei errori!!!
Facci sapere GI63 come andrà. Vedi… a volte non serve perdere tempo e soldi dall’analista, questo forum ti presenta tante situazionie e a volte utili consigli…a me è successo.Ciao
cara ro, i tuoi commenti e le tue riflessioni sono preziose e fotografano in modo presciso la realtà. in questo bruttissimo momento, come tu dici , si altrnano momenti di apparente tranquillità a momenti di dolore profondo, dove si cade giù senza possibilità di fare nulla.
Ieri è successa un’altra cosa brutta. Aveva detto la sera prima di dover passare alla sede centrale della scuole dove insegan per firmare dei documenti per un PON. La cosa non mi era sembrata tutta vera, ma l’indomani , quando lei era già scesa è arrivata una conferma. dalla scuola hanno chaimato casa chiedendo di lei e la persona che era dall’altro lato della cornetta mi ha detto: ma il permesso per visita medica di sua moglie era per oggi? Sono sprofondato e ho subtio finito di vestirmi. Sono sceso e senza dubbi sono andato alla stazione ferroviaria del mio comune.
Ho visto la sua macchina parcheggiata, altro tonfo al cuore, ho parcheggiato la mia e poi l’ho vista uscire da sola. Credevo che poteva esserci anche lui e forse lo speravo, ma era sola. La mia rabbia ha superato la ragione, l’ho afferata per un braccio e le ho dato due schiaffi costringendola ad entrare nella mia auto.
Era mortificata non per quello che avevo soperto ma per gli schiaffi. Mi ha detto che avrebbe preso il treno per andare in Calabria, dove vive questo gentiluomo, noi abitiamo in un comune vicino Napoli.
Poi ci aveva ripensato e stava ritornando a casa. Non so più se e cosa sia vero e cosa leggere da queste cose. Siamo stati a lungo a parlare e poi nel primo pomeriggio siamo andati assieme da una persona che si occupa di questi problemi e che mi sta seguendo da un pò e che già aveva chiesto di incontrare mia moglie.
Cara Ro vorrei tanto poter parlare un pò con te, scusa la franchezza ma sento che puoi darmi una mano e ne ho un bisogno enorme. Sono sempre più a pezzi. Fidati sono una persona perbene e spesso il poter parlare con qualcuno, anche solo al telefono, aiuta di più. Se vorrai farlo ti lascio la mia mail: kenzoh@libero.it. Scrivimi se voui, io ti darò il mio numero di telefono e se vorrai mi chiamerai e mi darai il tuo. Non è una forzatura ma una richiesta d’aiuto ad una persona che sono certo può aiutarmi. Qualsiasi cosa deciderai va bene e anche se non vorrai parlare al telefono, ti prego non abbandonarmi.
Azzo ma sto facebook è micidiale!…ma solo io non riesco combinarci niente?
Caro G63, sono contenta che il raccontarti la mia storia possa esserti di sostegno, ma al momento preferisco evitare una corrispondenza privata. Io scrivo in questa discussione e a volte mi trovi anche in altre nei 5 minuti di pausa caffè…quando esco dall’ufficio la sera ho la mia situazione da curare, che non è in piena “tempesta” come la tua ma ha i suoi alti e bassi da gestire…magari un giorno lo farò per vedere come andata e se sei “sopravvissuto”. Tornando alla tua…se posso dire la mia opinione…capisco la tua gelosia e diffidenza in questa fase dolorosissima in cui anche la tua autostima è a terra (è fisiologico per chi passa attraverso questa esperienza) però secondo me (ed è solo la mia opinione e ciò che ho fatto io) avresti dovuto stringere i denti, fare retromarcia non appena vista la sua macchina. E dirle al ritorno, della telefonata da te ricevuta, e chiederle chiarimenti circa la sua giornata. Strattonandola, costringendola a salire in macchina e a parlare con te e come se le avessi metaforicamente detto:”tu devi stare con me! Non puoi andare da lui e non puoi lasciarmi!” Se tu le avessi dato la possibilità di andare a fare ciò che aveva intenzione di fare secondo me sarebbe stato meglio, magari andava per chiarirsi le idee, magari andava per stare con lui…sì tutte le ipotesi sono possibili, magari è anche vero come ti ha detto che alla fine aveva deciso di non andare…in ogni caso tu devi affrontare tutto ciò che accade ogni giorno…in questa fase non puoi forzare nulla, sennò rischi fra qualche mese di avere dei rimpianti perchè magari è rimasta con te per forza o per non farti ancora del male, oppure perchè se ne è andata non perchè non ti amasse più ma perchè esasperata dalle tue scene. Cerca di sforzarti, di mantenere una posizione più equilibrata, anche se ferma e decisa a sapere o a essere messo a conoscenza dei fatti che avverranno, anche se dolorosi. Se tu le dai la possibilità di gestirsi come crede (ovviamente facendole presente che sei a conoscenza, quando lo sei, di certi fatti) ciò che avverrà sarà ciò che è giusto. Ovviamente tu non sei costretto ad accettare, a sopportare all’infinito…Puoi essere anche tu a prendere una decisione se ti senti preso in giro, o se ti senti ormai lontano da lei. Ma non puoi costringere lei…spero per te. Ciao
Cara ro, capisco la tua riservatezza e va bene così, apprezzo tanto i tuoi consigli e spero di poetr essere più lucido e distaccato in questa situazione. Ho solo un grande problema, la amo e amo di lei tutto, questo è il problema che mi annebbia la mente, ma sono in sintonia con quello che dici. Trovo le tue parole molto sagge e ricche di esperienza. Spero di poter raccontare nei prossimi giorni dei passi in avanti in special modo sulle mie reazioni e spero che le tue parole e i tuoi consigli possano sempre contribuire ad alleviare le fiamme che bruciano dentro me.
Grazie di cuore
cara ro e cari lettori amici,i giorni passano ed il dolore aumenta, ma sto tentando di seguire il tuo consiglio anche perchè credo di non avere scelta. E’ davvero durissima ma i farmaci che sto prendendo mi stordiscono e mi aiutano a non pensare. Le mie figlie adorano la madre e pur consapevoli tendono a lasciare me solo. Sono sempre più disperato, vi prego , lasciatemi una parola perchè mi è di grande conforto.
Salve a tutti
Colgo l’occasione di questo post per scrivere la mia esperienza. Mi rivolgo in particolare alle donne dalle quali vorrei un parere.
Dopo 5 anni di matrimonio e 6 di fidanzamento mia moglie mi ha lasciato.
Cerco di essere breve. Un amore stupendo vissuto tra matrimonio e fidanzamento. Mai problemi. Unico neo la mia paura ad avere figli. Non ne volevo. Miravo ad un rapporto di coppia con una donna che volesse condividere con me tante cose della vita. Lei d’accordo. Anche durante il matrimonio. Dopo tre anni inzia a chiedermi un figlio. Io non me l’aspetto ero stato chiarissimo che non me la sentivo. Mi manda in crisi. Le dico che non me la sento. Ma inizio a pensarci tra me e me. Non riesco però a superare la difficoltà. Ho paura di tante cose ma in particolare del cambiamento. Non mi sento predisposto. Avevo in mente altre cose. Passa il tempo lei me lo richiede. Io sto sempre al punto di partenza. La vita scorre normale regolare. Viaggiamo stiamo sempre insieme, ridiamo scherziamo. Ma sta cosa a scadenza si rifà viva. Io non riesco dico sempre che non me la sento. Anche se cerco di forzarmi. In fondo amo i bambini e vorrei riuscire ad accettare di cambiare vita. Ma la paura è più forte di me. Anche se mi sento vicino a fare questo passo. Un giorno d’improvviso lei mi comunica che vuole un po’ di tempo per riflettere. Io cado dalle nuvole. Le chiedo perchè. Lei non mi da motivazione. Le dico che forse qualsiasi cosa essa sia sarebbe meglio discuterne a casa. Ma lei nulla. Le prospetto l’ipotesi che il problema sia dovuto al figlio e mi dico pronto a riaffrontare la situazione perchè in fondo era da un po’ che ci pensavo e che quindi pensavo fosse arrivato il momento di pensare a metter su famiglia. Lei non cambia idea e attua la sua idea. Da allora per due anni le sto dietro dicendole che ho maturato l’idea di un figlio. Che ora sono pronto e che adesso desidero una famiglia con lei. Ma lei non ne vuol sapere. A questo punto mi sorgono dubbi. Penso esista un’altra persona lei nega. E dice che si è allontanata da me perchè non ho voluto darle un figlio. Ma io faccio di tutto per farle capire che sono pronto che ho capito tutto. Lei niente. Fino a tutt’oggi.
Che ne pensate ?
Ciao Gi63, mi fa piacere risentirti, anche se dalle tue parole emerge tutto il tuo sconforto. Mi sembra strano che le tue figlie tendano a stare più vicino alla madre, anche se è vero che è adorata, e ti lascino da solo. Non è che tu hai un atteggiamento costantemente negativo che provoca questo distacco? Te lo chiedo, non conosco nessuno, però è anche vero che una persona giovane, seppur possa sentirsi coinvolta in un problema famigliare, tenda ad allontanarsi da chi ha uno stato costante di negatività, chi si mostra sempre giù, depresso, perchè penso le tue figlie, per la loro giovane ed innocente età, desiderano anche qualche momento di serenità e spensieratezza che trovano con la madre. Probabilmente, scusami se mi permetto, la persona che appare più forte e infonde sicurezza in questo momento è la madre… Ed è anche per questi motivi che ti avevo consigliato (intendiamoci non sono un’esperta nè una psicologa, è solo un amichevole consiglio…) di sforzarti di tenere una posizione più equilibrata, non per forza positiva (ci mancherebbe!), in modo da farle capire che dovete/deve prendere una decisione, nel rispetto di tutto e tutti, senza condizionamenti e senza continuare questo stillicidio…Se ti posso dare un ultimo suggerimento: non imbottirti di farmaci che ti stordiscono, di rendono ancora più debole, non danno benessere né a te stesso nè alle persone che hai intorno. Io prendevo e prendo qualcosa ma non sempre e solo per dormire, per non stare tutta la notte con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto!!!:-))) Scusa cerco di scherzare un pò per farti sorridere un attimo…Ciao Ciao
Per Distrutto: non sò veramente cosa dirti, è forse l’argomento più delicato in assoluto, capisco la tua disperazione, ma capisco altrettanto e (scusami se mi permetto) forse di più tua moglie. Secondo me se si hanno delle idee o paure abbastanza forti vanno sempre manifestate prima di legarsi ad una persona con un matrimonio e/o una convivenza (anche per cercare una forma di aiuto di appoggio). Ora tu forse( non mi hai proprio convinta) desideri un figlio. Hai scritto che nel corso di 2 anni le hai manifestato la volontà di averlo….Temo fosse già troppo tardi e capisco anche una donna che possa interpretare il tuo improvviso desiderio, che hai continuato a manifestare per 2 anni, come un disperato appiglio per fare in modo che lei non ti lasciasse, senza desiderare veramente di diventare padre. Scusami ma il desiderio di maternità/paternità di una persona che ama se non viene condiviso dall’altro/altra e passa del tempo, e passano le discussioni…porta all’inevitabile allontanamento della medesima…Non ho altro da aggiungere è troppo delicata la questione e non me la sento di giudicarla oltre alle piccole cose che ho scritto. Mi spiace.