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Mia moglie non è sincera

di matteo.cerci
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 28 Ottobre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 332 commenti

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  1. 131
    Kid -

    Forse , una certa utenza non ha manco capito che è la moglie di Matteo a voler pensare di mettere sulla carta la eventuale separazione mentre lui si sta solo dannando l’anima perché si sente tradito.

  2. 132
    M. -

    Almost, Golem, Mg e tutti,

    vera o finta che sia la lettera pone una questione argomentativa e io ruoto attorno a questa. Poi sarà vera o no, pace.
    Che cosa sarebbe cambiato se la moglie avesse parlato con Matteo?
    Alla fine poteva cambiare tutto come poteva cambiare niente. La certezza che non sarebbe cambiato nulla nessuno ce la può avere, mentre l’unica certezza che abbiamo è che da un certo comportamento è scaturito un certo risultato, ma credo sia normale avere il dubbio che da un comportamento opposto, forse, poteva derivare un risultato opposto. Dubbio che forse conveniva percorrere.
    Io l’immagine di una moglie che insieme a sua madre fanno tutto alle mie spalle, decidendo al mio posto che cosa dovrei accettare oppure no, che cosa dovrebbe cambiare per me oppure no, la trovo terrificante.
    Questa è la classica situazione in cui c’è una figura maschie schiacciata tra più donne che gli danno un valore pari a quello della considerazione che gli hanno riservato: zero.
    Matteo dovrebbe accettare tutto: le bugie, il silenzio e l’imposizione.
    Il problema non è la cognata e il suo compagno, ma Matteo e sua moglie.
    Ma non abbiamo sempre sostenuto che il dialogo è importante, che è segno di maturità, ecc…?
    E allora? Quando arriva il momento di parlare, anche di scontrarsi se necessario, che si fa? Si tace e ci si accontenta? Io non lo farei.
    Se io dovessi avere un fratello che ha una relazione con una donna sposata con figli, e so che alla mia compagna una cosa così non sta bene, e soprattutto se il mio intento è quello di portarli in casa dove vive anche la mia compagna, io sinceramente ne avrei parlato prima con lei, a maggior ragione se so che una questione così è abbastanza spinosa.
    Non che prendo, faccio tutto di nascosto, poi piazzo la gente a casa e a quel punto sì che dovrei giocare a far finta di vivere nella famiglia del Mulino Bianco.
    Qui l’unica atto unilaterale che c’è stato lo ha compiuto la moglie, decidendo per tutti e imponendo per…

  3. 133
    Kid -

    Non doveva frequentarla di nascosto , caro Golem . Doveva frequentarla alla luce del sole e dire al marito la verità , rispettandolo ma , allo stesso tempo fargli capire che pur comprendendo il suo punto di vista quella donna restava sempre la propria sorella . Mio padre , per fare un esempio analogo , non voleva che portassi a casa le ragazze che frequentavo fin da quando ero un teen ager. Perché , lui , fatto in un certo modo , avrebbe accettato solo mia moglie. Ma io avevo anche una casa e una madre che invece le accoglieva col cuore e allora lo avvisavo prima, cosicché lui non si presentasse per sua scelta. Alla ragazza gli spiegavo il punto , facendole capire di non prenderla sul personale e , così facendo, non ho mai avuti problemi né con loro e né con mio padre . Il quale pur storcendo la bocca , non è che poteva passare sopra a me o a mia madre , quando giustamente avevo piacere di stare , ogni tanto, a pranzo con la mia ragazza a casa mia. In questo modo il problema restava confinato a lui che era libero di presentarsi o meno . Chiaramente , io ne ero deluso ma dovevo rispettare il suo modo di pensare perché era pur sempre mio padre , ma non con la menzogna o tenendoglielo nascosto con la complicità di mia madre , facendolo sentire un alieno oppure tradito ,ma con fermezza ed alla luce del sole . E lui rispettava il mio , andandosene per i fatti suoi quando lo avvisavo che sarebbe venuta a pranzo la ragazza che frequentavo , senza che io avessi la minima intenzione di dare un passo indietro, cosa che sapeva bene. In questo modo nessuno impone nulla a nessuno , ciascuno convive con le proprie idee e soprattutto non si rompe alle basi il rapporto di fiducia.

  4. 134
    maria grazia -

    ciao
    Sofia. è indubbio che al momento attuale non è una laurea che ti garantisce l’ ingresso a pieno titolo nel mondo del lavoro. quello che volevo dire io è che, aldilà dei titoli, è importante sviluppare delle COMPETENZE SPECIFICHE. competenze che oggi sono richiestissime nel mondo del lavoro, ma che sono davvero in pochi a saper realmente ricoprire. se una qualunque persona si limiterà sempre e solo a svolgere lavoretti a carattere generico senza mettersi a imparare una professione seria e qualificata, è ovvio che non arriverà mai da nessuna parte. a prescindere dal discorso raccomandazioni, inciuci, altarini e crisi che abbiamo. che sicuramente sono aspetti concreti e tangibili. Ma ti assicuro che chi cerca collaboratori che sappiano fare determinate cose, si trova davvero in panne perchè è quasi impossibile trovare gente così. Forse, coloro che lamentano la perenne assenza di possibilità lavorative, dovrebbero cominciare a rifletterci. anche una laurea serve a poco se nel frattempo non si sono sviluppate determinate competenze e conoscenze che sono indispensabili oggi nel mondo del lavoro ( la perfetta conoscenza delle lingue straniere e dell’ uso di internet in primis, e in seconda battuta l’ essere costantemente aggiornati e attenti agli attuali cambiamenti della società ). Oggi è anche importante ampliare i propri orizzonti, guardare oltre l’ Italia, o considerare l’ idea di iniziare un’ attività autonoma ( anche con pochi o zero investimenti ), preferibilmente oltre frontiera ( i paesi dell’ est per esempio permettono di iniziare un commercio investendo poche centinaia di euro e pagando pochissime tasse ) magari in affiancamento con altri “soci” o membri. che non stare ad aspettare in eterno il lavoro dipendente, in patria, fisso e garantito. oggi, piaccia o meno, la realtà è questa.

  5. 135
    M. -

    tutti.
    Matteo è un rompiballe, ottuso, insignificante, bigotto e chi più ne ha più ne metta?
    Può darsi, ma allora perché la moglie accetta di stare con uno così?
    Riserverà la stessa considerazione pari a zero anche nei confronti dello stipendio che porta a casa, dell’eventuale aiuto che dà in casa, della cura verso i figli, ecc…?
    Io credo che la moglie abbia compiuto un atto imbevuto di superficialità, non necessariamente di cattiveria, e che solo Matteo possa cercare di metterci una pezza, ma se fossi al suo posto io la domandina “ma che significato ho io in questa famiglia” me la farei, e sono domande abbastanza pericolose queste.

    Saluti.

    Golem….Temistocle? mmhm….tra Atene e Sparta ho sempre avuto più simpatia per Sparta, anche se un ούζο ai piedi del Partenone me lo bevo sempre volentieri, e potrò farlo tra non molto!

  6. 136
    matteo.cerci -

    A molti che scrivono io dicono che è una pessima cosa dire bugie in famiglia ; viene meno la fiducia. Mia moglie non mi ha mai detto la verità perchè l’amore per la sorella e la soddisfazione che ella fosse uscita dalla solitudine erano prioritari rispetto ad ogni altro aspetto pur negativo. Attenzione però le coppie fondate sulla convivenza sono anche le più ballerine . La moglie e la cognata non hanno fatto i conti con l’armonia di tutta la famiglia, i nipoti , i pranzi insieme ai genitori, le gite ecc.
    Oggi io non vado oltre “il minimo contrattuale” nel senso che eccetto i pochissimi avvenimenti familiari, io non organizzo niente ed anzi ho detto alla cara cognata che preferisco non vederla a casa mia.

  7. 137
    Golem -

    “Mia moglie non mi ha mai detto la verità perchè l’amore per la sorella e la soddisfazione che ella fosse uscita dalla solitudine erano prioritari rispetto ad ogni altro aspetto pur negativo. Attenzione però le coppie fondate sulla convivenza sono anche le più ballerine.La moglie e la cognata non hanno fatto i conti con l’armonia di tutta la famiglia, i nipoti , i pranzi insieme ai genitori, le gite ecc.”
    Serve Xleby per capire a che tratto caratteriale appartiene “Catone” Cerci Faleschini Viendalmare? Fa il manager anche con i nipot, i le suocere, cognate e amici di queste? Vuoi vedere che è un Mormone di Salt Lake City. O forse un Hamish del Middel West?

    Ma possiamo prendere minimamente in considerazione che il buon Matteo è uno che va “oltre” il dovuto?
    Il fatto che lui sia suscettibile ai c.... degli altri, che gravitano nella sua famiglia per acquisizione indiretta non è “normale” in una relazione matrimoniale dove ognuno dovrà necessariamente accettare qualche compromesso.
    La moglie di Matteo ha ritenuto EVIDENTEMENTE, quanto ingenuamente, che quella banale confessione fatta al momento “giusto”, ma tra l’altro NON dovuta, trattandosi di una “estranea” al suo pacchetto morale, avrebbe creato un problema diverso dalla “bugia” ma non meno pernicioso. E questo credo che si intuisca dalla granitica convinzione di certi principi che Matteo evidenzia senza ombra di dubbio. Identificarsi con questo infantile episodio “nell’uomo che viene preso per il culo dalle donne”, in questo caso mi pare veramente esagerato per chi sa che il rispetto che ti aspetti dalla compagna deriva da ben altri atteggiamenti, che non quello descritto dal Cerci-Faleschini, che ha subito una bugia bianca dovuta al suo carattere “esemplare” che però “impone” in famiglia con un imperio che se faceva scandalo 100 anni fa, oggi lo rende ridicolo.
    Kid molti anni fa ebbi una relazione con una ragazza sposata e separata dopo un anno. Le sorelle di mio padre, zitelle e bacchettone, ma da me amate, non volevano incontrarla. Pace: tre anni senza andare a trovare.
    Il fratello di mia moglie anni fa speculò su un preventivo per il rifacimento della doccia della madre. Un pirla, un poveraccio ma tre settimane fa era qui. c.... suoi?
    Se è vero come dice Kid che è la moglie che vuole separsi, credo di capire che la misura sia colma, dopo chissà quanti stratagemmi avrà dovuto trovare per non urtare l’orgoglio di questo esemplare coniuge che non sa che dopo il suo naso c’è il resto della vita vera.

  8. 138
    maria grazia -

    M. e Kid hanno espresso dei concetti indubbiamente apprezzabili. ma in questo caso ormai la frittata è fatta e non si può più tornare indietro. la moglie e i suoi familiari possono aver sbagliato nei confronti di quest’ uomo. Ma:

    1) non tutti hanno la “prontezza” di capire cosa è sempre meglio fare. magari fosse così! nessuno di noi avrebbe più nessun problema di nessun tipo.

    2) matteo può essere stato tenuto all’ oscuro proprio perchè con la sua morale forse un pò rigida e le sue salde convinzioni, è passato per essere una persona eccessivamente intransigente che non ammette “sgarri”. e bisogna oggettivamente riconoscere che questo atteggiamento porta ad allontanare gli altri, i quali sono esseri “deboli” e fallaci proprio in quanto umani individui. purtroppo, se si ha la sensazione che chi abbiamo di fronte sia troppo categorico su determinate cose, nel momento in cui queste “accidentalmente” si dovessero verificare, generalmente le persone tenderanno a nascondergliele. Può sembrare avvilente, lo comprendo. ma è così. per questo io non mi atteggio mai a “inquisitrice” con nessuno e non mi pongo mai come quella che in nessun caso tollererebbe. così facendo riesco a farmi “confessare” praticamente di tutto dalla gente. questo non significa dover accettare TUTTO, ma significa sforzarsi di comprendere anche il punto di vista degli altri e cercare un compromesso se le circostanze lo richiedono. perchè non esistiamo solo noi ma esistono anche gli altri. con tutti i loro difetti e i loro limiti.

    sicuramente la moglie ha sbagliato nel suo modo di gestire tutta la situazione nonchè il rapporto con il marito. ma più che altro perchè non è stata in grado di prevedere le conseguenze nel contrarre un’ unione con una persona che forse è troppo diversa da lei.

  9. 139
    Golem -

    M, Temistocle a Salamina ha fatto un capolavoro e ha salvato la cultura ellenistica. Non farei il difficile.
    Ciao andros paraelliniki

  10. 140
    Almost-Imperfect -

    Scusate ma si parla della morale di chi? Con quali presupposti?
    Vediamo, qui ci sono due lettere diverse, simili nei contenuti ma diverse nei particolari. Vedi numero di figli e altro.
    Lettera che Matteo non ha mai detto di non avere scritto. Ora uno con una morale così forte si dovrebbe risentire dell’attribuzione di una lettera non sua. O no?
    Quindi è sua? Se lo è, allora Matteo non può avere la morale che sostiene di avere perché ci mente.
    Forse lui ritiene la bugia di sua moglie più pesante, ma di fatto anche lui mente e lo fa per raggiungere un suo scopo.
    Quindi chi è matteo? Perché a lui è consentito mentire e agli altri no?
    Con quale metro giudica il suo comportamento e quello della moglie?
    Rimane il dubbio sull’autore della lettera, ma effettivamente sono molto molto simili. Il dubbio ci sta tutto

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