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Lettera pubblicata il 4 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Luca1234.
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Infatti non ho parlato di vivere nell’ipocrisia… ma mi pare di capire a questo punto che vogliate continuare a guardare in quella direzione sempre e solo da uno stesso punto, senza prendere in considerazione anche le altre angolazioni.
Nessuno ha detto che Luca avrebbe dovuto tacere…
Semplicemente avrebbe dovuto parlare DOPO, dando prima la possibilità alla propria madre di affrontare in prima persona la realtà dei fatti col proprio marito.
Proprio perchè parli di decisione più MATURA e meno egoista, la stessa regola dovrebbe essere valsa per Luca.
Altra cosa, visto che continui a ritornare sulla negatività del comportamento della madre di Luca:
“Per questo Luca , che l’ha vissuta non si capacita , perchè puo’ dire , con serEnità ,che suo padre , non le ha fatto mancare nulla”… perdonami, ma se vogliamo tornare su questo argomento, allora questo Luca non lo può dire, perchè non lo può neppure sapere.
Non sa cosa, quanto e come il padre e la madre si siano dati o tolti vicendevolmente all’interno del loro rapporto di coppia… l’unica cosa che sa per certo è cosa abbiano dato entrambi a lui in quanto genitori e famiglia… ma non in quanto coppia.
Ema,
i due punti di vista sono inconciliabili.
con tutta la comprensione per Luca, sta a lui vedere in quale dei due si sente più a suo agio, modificando il tiro, se lo ritiene utile, ma soprattutto sperando che la situazione fra sua madre e suo padre possa ritrovare un punto d’equilibrio, indipendentemente da come è stata affrontata dai figli.
Al di là del tradimento e della morale, su cui non metto bocca, vorrei fare una considerazione. Penso che in questa circostanza ci sia stato uno sconfinamento fra quello che è il ruolo e la persona che lo ricopre. Cioè Luca, penso che te abbia considerato solo la mamma e non la persona. Fin da piccoli tendiamo a mitizzare i nostri genitori, non esiste nessuno come loro, e li imitiamo in tutto. Però ora non sei più tanto piccolo e dovresti capire che dietro alla tua mamma c’è una persona, semplicemente una difettosa e normalissima persona, che fa sbagli e anche robe che non approvi, magari è anche più stronza della media standard, ecco! Una persona, non “la mia dolce mammina mia e basta”. Ecco, una come te, non un mito che non esiste. Insomma, poi si sa che tra moglie e marito è meglio non metterci il dito, anche se quella coppia sono i tuoi mitici genitori che t’hanno insegnato ad essere onesto ecc. ecc. e poi nella realtà capita che facciano tutto il contrario. Non dico che non debba aiutarli, ma sinceramente penso che non avessi il diritto di immischiarti a questo modo così diretto. Sono semplicemente fatti loro. E poi, se hai superato i 18, non hanno più nessun dovere nei tuoi confronti, se ancora ti mantengono e ti permettono di vivere con loro, buon per te, ma non pretendere anche di controllare le loro vite e i loro errori da normalissimi esseri umani, con te hanno già fatto il loro dovere. Ma insomma, pensa se lei facesse lo stesso con te e s’immischiasse nella tua vita a quel modo, di qualsiasi ambito si tratti! Per ultimo, considera che la tua mamma probabilmente sta attraversando un periodo delicato come la menopausa, portiamo pazienza e un po’ di comprensione.
Dolcevita,
approvo incondizionatamente questa tua affermazione: “non pretendere anche di controllare le loro vite e i loro errori da normalissimi esseri umani”.
quanti figli, purtroppo, tendono a farlo e spesso la spuntano per la debolezza di uno o di entrambi i genitori nei loro confronti! intendo figli adulti, con una loro vita lavorativa e famigliare, che ostacolano la vita affettiva dei genitori per puro egoismo e senso di possesso…
se è vero che i genitori devono lasciar andare i figli, dovrebbe essere altrettanto vero che quando questi sono adulti dovrebbero porsi in una condizione di parità, senza voler sovrastare chi ha dato loro tutto il possibile e ha diritto a continuare a fare le proprie scelte.
Ciao Rossana 🙂 si mi trovi d’accordo, dopo una certa età ci dovrebbe essere parità fra genitori e figli, in quanto adulti. Non approvo neppure i genitori che cercano a tutti i costi di controllare le scelte dei figli, soprattutto quelle sentimentali, causando poi dei disastri con le loro continue intromissioni fuori luogo. Questo tipo di evento ha a che fare con la coppia di adulti, non con la famiglia. Diverso sarebbe stato, che so, se Luca avesse scoperto che la mamma scialacquava il denaro della famiglia perchè affetta da gioco d’azzardo compulsivo. In quel caso avrebbe dovuto intervenire con questa forza e convinzione, perchè si trattava del benessere della mamma e del resto della famiglia. Ma in questo caso, penso che non fosse un’intromissione legittima, ripeto al di là della moralità. Poi insomma, se si è comportato così forse i suoi genitori gliel’hanno permesso o nella sua famiglia funziona così, non so. Ciao! 🙂
luca…
non commento cio che ha fatto tua madre. ( anche perchè… parlare, anche se indelicato, non vuol dire che ci sia andata a letto, non trovi?) perchè è una cosa che dipende da lei.
io però mi sento di dirti questo…..
hai scoperto qualcosa su tua madre, che non ti piace. ok, ci sta. quello che non ci sta, è che ne avete parlato con vostro padre. quella, è una questione tra loro due. avreste dovuto prendere vostra madre, chiedere spiegazioni, e dirle le vostre ragioni e darle del tempo per dirlo a vostro padre. dirlo tu a tuo padre, non è ne giusto, ne corretto.
è il discorso che un giorno vedi la ragazza di un tuo amico, mentre lo tradisce: lo dici a lei, lo dici a lui, o ti fai i fatti tuoi? la souzione è dirlo a lei. in fondo, è pur sempre una questione tra loro.
che poi magari tua madre non ama piu tuo padre, ci puo anche stare, ma è una cosa tra loro due. voi siete i figli, e non dovreste mettere becco, tra questioni di altre persone. anche se si parla della famiglia.
detto questo… che tua madre ha fatto una cazzata, siamo d’accordo tutti. che non sia giusto, pure. e poi, comunque… siete sicuri di cio che sia effettivamente successo tra vostra madre e questo qui?
Ho aspettato un bel po’ prima di intervenire nuovamente in questo forum, perché l’autore della lettera mi pareva poco lucido e non volevo suscitare delle inutili polemiche. L’argomento però mi sta molto a cuore, perché anche io, quando ero ragazzo, ho scoperto che i miei genitori si tradivano e vi assicuro che non è stata affatto una bella esperienza.
Luca si è trovato di fronte a un dilemma etico non indifferente: parlare o non parlare del presunto tradimento di sua madre (dico “presunto” perché nel suo racconto non ho trovato uno straccio di prova; solo sospetti e vaghe congetture) ?
Il problema è estremamente complesso e ognuno lo risolve in base alla propria indole, alla propria sensibilità e al proprio modo di concepire il rapporto fra genitori e figli. Io ritengo che i figli farebbero meglio a non intromettersi in queste situazioni, non certo per menefreghismo, e tanto meno per vigliaccheria, ma semplicemente perché non possono conoscere le motivazioni profonde che hanno portato un genitore a tradire il proprio partner.
Il tradimento non è mai un fatto casuale; il tradimento (come l’abbandono) si inserisce in un contesto che soltanto i due diretti interessati possono conoscere a fondo e nei minimi dettagli. Per quanto la mia affermazione possa suonare paradossale, io credo che il padre di Luca avesse il diritto ed il dovere di scoprire da solo il tradimento della moglie.
L’intervento dei figli può innescare delle dinamiche perverse che destabilizzano completamente l’equilibrio familiare, perché denunciare un tradimento al proprio padre (o alla propria madre) significa anche schierarsi dalla sua parte, creando delle “alleanze disfunzionali” che possono essere altrettanto nocive del presunto tradimento.
Marquito,
concordo con tutto quello che hai scritto. in particolare con la seguente affermazione: “Il tradimento non è mai un fatto casuale; il tradimento (come l’abbandono) si inserisce in un contesto che soltanto i due diretti interessati possono conoscere a fondo e nei minimi dettagli.”
Lo schierarsi di fatto dei figli con l’uno o l’altro genitore non è d’aiuto in equilibri familiari già compromessi.
ciao!
Ciao! Sono d’accordo con Marquito e Rossana. Non si tratta di non comprendere il tuo shock, Luca, nè di giudicare il fatto che tu possa avere avuto una reazione impulsiva e in parte irrazionale di fronte a qualcosa che ti ha colpito come un pugno allo stomaco e al cuore, facendo vacillare in pochi secondi anche delle tue certezze.
Comprendo anche che tu possa avere pensato che tua madre sia “andata via di testa” (non impazzita, intendo in crisi così forte da commettere delle sciocchezze), e che ti sia venuto naturale informare tuo padre anche per l’ansia di ciò, oltre che per una questione inerente al tradimento stesso. Certo non saresti riuscito ad essere un complice silente di tua madre, qualsiasi siano le sue ragioni, e non sarebbe stato neanche corretto metterti in quella posizione (in cui peraltro lei non ti ha messo, ma ti sei casualmente trovato ascoltando la sua conversazione). Condivido però il fatto che, prima di agire, avresti dovuto parlarne con lei, e invitarla ad essere sincera con tuo padre. Anche manifestando la tua rabbia, la tua delusione, le tue paure. Trovo anche che richiamando quella persona (non spettava a te) tu abbia rischiato di generare ancora più ansia e tensione.
Ma ormai è fatta, quindi parlare di cosa avresti potuto/dovuto fare ha senso fino ad un certo punto. E peraltro penso anche che a te non sia di aiuto il fatto che le persone ti scrivano giudicando la condotta di tua madre. A parte che è una persona che non conosciamo è pur sempre a tua madre. E tu, comunque, hai scritto per il tuo malessere e la tua confusione su cosa sia meglio fare dalla tua posizione, e non per sentirti parlare di valori e non valori. Tanto più appunto quando non sappiamo nulla delle dinamiche tra i tuoi genitori.
Quello che è fatto è fatto, adesso tuo padre lo sa, la coppia sono loro, e concordo con Marquito:
@“Il tradimento non è mai un fatto casuale; il tradimento (come l’abbandono) si inserisce in un contesto che soltanto i due diretti interessati possono conoscere a fondo e nei minimi dettagli.”
Lo schierarsi di fatto dei figli con l’uno o l’altro genitore non è d’aiuto in equilibri familiari già compromessi.
Anche se istintivamente ed emotivamente puoi schierarti dalla parte di tuo padre, perché in questo momento sei ferito, deluso, arrabbiato nei confronti di tua madre, e anche perché pensi che lei abbia tradito anche te, anche se per ovvie ragioni un problema tra loro coinvolge anche te, è sano che tu faccia un passo indietro, Luca, pronto certo ad essere di sostegno se ti venisse richiesto, ma cercando di lasciare che risolvano la questione tra loro.
E tanto più perché siete tutti adulti.
Il che non significa che tu non stia soffrendo per questo problema, ma che puoi renderti maggiormente conto del fatto che sono oltre che i tuoi genitori una coppia adulta che in questo momento ha un problema da affrontare.
MARQUITO: credo nelle belle famiglie in cui i componenti si interessano l’uno all’altro e si sostengono nel momento
delle emergenze e del bisogno, nella buona e nella cattiva sorte. E’ anche normale che tra persone che si amano il problema di alcuni diventi il problema di tutti. Tuttavia penso a delle situazioni, non personali, a cui ho comunque, diciamo, assistito, in cui ogni questione personale prima che famigliare, che riguardasse i genitori o che riguardasse i figli, vedeva tutti convocati in tipo riunioni con l’ordine del giorno, in cui ognuno diceva la sua come un opinionista di La vita in diretta, aumentando in realtà lo stress di cinquantamila punti. Una mia amica ha detto che era estenuante mentre i suoi suoceri rischiavano il divorzio (poi non avvenuto) il fatto che lei e suo marito fossero chiamati a casa loro in queste riunioni ogni sera, che sembravano puntate della trasmissione FORUM. E il discorso della mia amica non era naturalmente che suo marito dovesse essere menefreghista, o che non dovesse stare male, o che i suoi non dovessero avere ogni utile appoggio, emotivo o pratico che fosse. Ma mi diceva che c’erano queste estenuanti riunioni in cui marito e moglie manco riuscivano a parlarsi (o era una scusa per non farlo?) perché parlavano sempre gli altri, con scoppi di emotività anche della zia Pina. Vero è che la mia amica era anche estenuata dal fatto che diceva, si era rovinata anni della sua vita, vivendo in casa con due genitori che non si sono mai separati ma che la mettevano sempre in mezzo nel dire che volevano lasciarsi e chi era più str… tra i due.
Ovviamente non mi sto riferendo a Luca e alla sua famiglia! E trovo appunto naturale che le persone che si vogliono bene possano provare emozioni, delusioni, vedere le cose dal loro punto di vista e non restare passivi rispetto ad un problema famigliare. Però mi trovo d’accordo con Rossana e te. Tra parentesi poi avendo io dei genitori che le loro questioni personali se le sono sempre gestite tra loro se io avessi preso il telefono di mia madre come ha fatto Luca anche in una situazione d’emergenza come questa penso che entrambi, paradossalmente, si sarebbero girati a dirmi: fatti gli affari tuoi! Anche prima di voltarsi e prendersela tra loro.
Per il loro modo di essere una mia ingerenza di questo tipo sarebbe stata per loro intollerabile.
E sarebbe successo solo un ancor peggiore casino.
Mi dispiace sinceramente che Luca si sia trovato a scoprire lui, e in quel modo, che c’è un problema tra i suoi.
Spero, Luca, naturalmente che la cosa si risolva presto e per il meglio. Ma “il meglio” per loro, anche se naturalmente capisco la tua sofferenza e ansia, possono saperlo e individuarlo soltanto i tuoi.