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Lettera pubblicata il 22 Settembre 2010. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore MadMe.
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@dancan
…in effetti abbiamo solo una cognizione superficiale della situazione di madme…tuttavia a me è “bastata” questa frase” ad illuminarmi…Ho vent’anni e mi sono resa conto che non avrò nessuno “a proteggermi le spalle”. Mia madre e mio padre, una troppo logorata da una vita di delusioni, l’altro incapace per natura, non mi saranno mai di vero aiuto nel mio percorso di crescita. E saperlo fa male da morire…”…magari mi sbaglio( lo spero vivamente!), la situazione è meno drammatica(…si dancan, drammatica…) di quanto sembra…madme fatti viva.
dici”…bè, fino ad ora, quei due incapaci li, hanno cresciuto una figlia fino a 20 anni, e non sembra che le sia mai fatto mancare nulla. e non sembra, che in estate la ragazza si sia trovata un lavoretto. quindi oltre che a darle untetto sopra la testa, dei
vestiti, dei pasti tutti i giorni e i 50 euri per uscire con gli amici…. bè, non misembra che siano proprio dei falliti…” dunque pensi che il ruolo di un genitore sia solo quello di sostenere materialmente un figlio? tetto sulla testa,vestiti, pasti… come crescere un cane in estrema sintesi…hai la cuccia, mangi bevi e ti porto a fare la pipì al parco… 😉
Allora, secondo “me” lo struggimento di madme è conseguenza diretta del fatto di sentirsi impotente, di vedere sua madre sprofondare e non poter far niente(…Quello che mi fa più paura, cioè che temo non mi permetterà di andare avanti è la mia incapacità di aiutare mia madre…Mia mamma sta davvero male. E quel che è peggio è che non vuole ( non può? ) ammettere che sia così…”questa situazione le impedisce di vivere serenamente, di prendere in mano la SUA vita.
Dimenticavo il padre…è semplicemente un debole, uno su cui non potrai mai contare, da cui potrai aspettarti solo risposte del tipo…”…se io avessi, se io potessi, vorrei tanto poter ecc ecc…)
Secondo me a madme sono mancate in primis la serenità, e ti posso garantire che crescere in un ambiente “pesante” non è il massimo…Ok ha 20 anni ora, ma sarà stata anche piccola o sbaglio? e secondo te crescere con un tetto sulla testa, un piatto caldo assicurato e quant’altro in un ambiente poco salubre, nel senso di sereno, è formativo? aiuta a crescere? secondo me aiuta solo a farti venire l’ansia, che di fatto già ha…
ma queste sono solo mie supposizioni basate sul primo post di madme…
@mandrake: no, non è come crescere un cane, ovviamente… però ti dico solo che fare quelle cose, li, implica che qualcuno a casa, NON CI SIA, appunto perchè è FUORI aper portare i DINDINI in casa. quindi, per forza di cose, è meno presente. e tieni presente, che le frustrazioni e la condizione lavorativa non proprio idilliaca, si riperquote sulla vita familiare. crescere un figlio serve molto amore, e molta presenza ( e non rompete le balle con la qualità del tempo contro la quantità) il problema, come ti ho detto sopra, è quello: se sei lontano da casa, non puoi essere molto presente nella vita dei figli. se arrivi a casa e non riesci a lasciar perdere il lavoro per dedicarti ai figli, non è una cosa semplice. in piu, aggiungi che ora i figli non fabnno ricvhieste, ma hanno praticamente solo pretese, e i ‘no’ non sono abituai a dirne io genitori, come nn sono abituati i figli a riceverne…. quindi il problema, secondo me, è dalla parte di tutti e tre….
comunque, vorrei farti notare che io sto cercando di far vedere a madme i lati positivi che lei, in quelle quattro righe, ha detto a noi, ma lei nn è stata capace di vedere. comunque, l’amore è amore, ma la pancia piena ha il suo peso. non so se tu hai mai avuto dei sacrifici da fare, o se hai dei figli.. io so solo che, per quello che ho passato io, se mi fossi messo a fare capricci e pretendere, in casa l’ambiente sarebbe stato molto piu difficile. ma i figli, si rendono conto che hanno anche la loro parte, da fare?
ma porca tro..… io ho visto mio padre alzarsi tutte le mattine alle 6, se non prima e tornare alle 19, distrutto dal lavoro (faceva il muratore) e spesso partiva il lunedi e tornava al venerdi sera. pensi che sia stato facile, per me, vedere che tutti i miei amichetti avevano cose nuove e altro e io io? pensi che sia stato facile per me, vedere le altre famiglie felici in tre o quattro e la mia cosi? io non rimpiango nulla, della mia infanzia, e anche se io da bambino sono cresciuto aiutando mia madre e i miei nonni. ma non mi sono mai sognato di dire qualcosa o di far pesare alla mia famiglia qualche piccolo disagio mio, perchè mi rendevo benissimo conto della fatica che si faceva per andare avanti, quindi anche io dovevo fare la mia parte. non mi è mai mancato nulla, ne di materiale, ne di morale.ma neppure io mi sono mai sognato di lagnarmi se dei periodi giravano male.
già, crescere con unn tetto e quant’altro in un ambiente poco salubre, forse non è formativo. ma almeno , la
la notte riesci a dormire, perchè non pensi: ma il mio papà tornerà ancora, o magari non lo vedo piu perchè ha un’incidente? secondo te, è passare un’infanzia spensierata? a me semra, piuttosto che madme dica: Ho vent’anni e mi sono resa conto che non avrò nessuno “a proteggermi le spalle”… a me sembra che non abbia voglia di impegnarsi nelle cose. per questo dice che ha paura. perche sa che papi non potrà parargli il culo a vita. ma vivere è questo. rischiare. e poi, tutti abbiamo la paura di fallire. c’è chio la supera, ma ne avrà sempre, e chi non la supera, e si porta dietro paure. il mio personale punto di vista è questo: bene o male, fino a 20 anni ti ci hanno portato. piu o meno, ti hanno cercato di insegnare qualche valore ( ovviamente il fatto che tu vuoi avere sempre l’ultima parola , non depone molto a tuo vantaggio…) ora però ti lamenti perchè sai che, da oggi in avanti, toccherà a te, affrontare le cose. e magari tocca a te, aiutare la tua famiglia. è la vita. si da e si riceve. molto spesso si deve dare e basta. pensa un po a cosa pensa tuo padre o tiua madre… una vita di sacrifici e le cose vanno male… su, sii donna, e sii matura, è tempo di crescere..
#So perfettamente che non avrò nessuno “a pararmi il culo” nella vita. Non sono
nemmeno così ingenua da sperarlo. Tuttavia credevo almeno di poter avere un
appoggio con cui “consultarmi” ogni tanto, nei momenti di difficoltà. Speravo di
aver qualcuno con cui parlare dei miei problemi, senza pretese, senza che fosse
quel qualcuno a risolvere le cose al posto mio. E quando mi sono resa conto che
mia madre ( il mese prossimo farà 60 anni ) non è in grado di fornirmi un minimo
di supporto emotivo, mi è crollato il mondo addosso. Non ho mai sperato che mio
padre mi aiutasse sotto quel punto di vista. A 56 anni si comporta ancora come
un bambino. Questo mese non sarà in grado di darmi l’assegno di mantenimento
pattuito, perchè ha troppe spese di cui [pre]occuparsi ( la macchina, la moto,
l’affitto del suo nuovo trilocale, del box e le spese per le vacanze che si è fatto
con la sua nuova compagna). È sempre stato un padre ologramma, come ha ben
definito Mandrake. Presente in forma visibile ( la mattina mi accompagnava a
scuola e la sera stavamo sempre insieme), ma inesistente sotto forma emotiva.
Non è in grado di darmi supporto morale, scappa nei momenti in cui è necessario,
cerca vie di fughe nei momenti di difficoltà. Poi torna a farsi vivo solo per avere la
coscienza pulita, per non sentirsi un padre degenerato. Tutta la famiglia oramai lo
considera un pirla. Io non la penso così, per me è mio padre e basta. I suoi pregi
si annullano di fronte a questo. Qualunque colpa possa avere sarà sempre
perdonato.
Mia mamma è una persona difficile come me. Siamo davvero simili, e forse
proprio per questo, non possiamo stare a stretto contatto. Un po’ come i due poli
positivi… si “attaccano” con i negativi, ma con un altro polo positivo non c’è modo
di poter stare vicino. Ma ha tante buone qualità. È una persona onesta,
determinata e degna di fiducia. Dedica tanta passione al suo lavoro di insegnante.
È in grado di aiutare le amiche nei momenti difficoltà fino a consumarsi. Dice di
essere vecchia, di non riuscire a sopportare più tutto questo. Spesso piange
ripensando al passato, ( un divorzio e una separazione alle spalle, una madre
oppressiva e totalitaria) e urla disperata per i miei “assurdi e inaccettabili”
comportamenti. Cose che in realtà sono normali… contatto fisico, espressioni di
pensiero contrario alle sue, idee di organizzazione ( e ordine degli oggetti)
diverse. L’unico vero problema in realtà è il nostro rapporto.
Io la amo, la stimo e non voglio abbandonarla. Ma non mi sta facendo vivere in un
ambiente sereno. È capitato più volte che mi accusasse con parole molto pesanti
di fronte a sconosciuti, altre amici e addirittura parenti.
Forse il suo più grande difetto è essere una persona poco chiara. Sono crescita in
un mare pieno di ordini contraddittori, richieste ambigue, comunicazione poco
chiara ( cioè con quello in psicologia è detto il “doppio legame”). Ha sempre
preteso, sin da quando ero molto piccola, che basandomi su quello che per me è
diventato un mito, il “buon senso”, sarei stata in grado di fare tutto subito da
sola. Come si può chiedere a una persona che non ha mai toccato una canna da
pesca di andare a pescare? Certo lo imparerà prima o poi, ma con tempi maggiori
e tecniche approssimative.
Ho scritto qui perchè non voglio abbandonare mia madre, al contrario voglio
aiutarla.
In questa situazione di conflitto il mio equilibrio psicologico si sta dilaniando. Non
credo di poter sopportare ancora a lungo… vorrei soltanto una possibilità diversa
dal “vattene di casa e cerca la tua via” che propongono tutti o quasi. E mi sento
impotente perchè non trovo nessuna valida alternativa.
@dancan
…purtroppo non sapremo mai come stanno realmente le cose, dal momento che madme non si è fatta più sentire…restano solo le nostre supposizioni che lasciano il tempo che trovano.
Una cosa è certa, indipendentemente dal nostro modo di interpretare la questione, sono d’accordo con te quando inviti(…e qui mi accodo anch’io…) madme a prendere in mano le redini della propria vita e a crescere, perché è l’unica cosa da fare,tenendo presente che la vita, come giustamente fai notare tu è anche questo…
Forza madme…sbaglio o questa frase l’hai scritta tu? “…So comunque di poter migliorare, sono giovane, ho una vita intera davanti a me e per fortuna ho gli amici e un amore che mi mostrano un cammino verso una vita piena…”
Ciaoo!! Questa domanda l’hai fatta a settembre e adesso io ti rispondo a giugno… non è il massimo..ma volevo cercare di aiutarti, se serve ancora aiuto…
Io ho 14 anni e sono nella tua stessa situazione. Sono testarda, credo di avere moltissimi difetti e a volte piango x quelli anche quando non ce n’è bisogno… -.-” Anche io tendo ad avere sempre l’ultima parola, ma in fondo lo faccio per far valere le mie idee.. e questa non è una cosa negativa, ma con le persone che si devono rispettare… lo diventa.
Comunque, mia madre ha molti problemi.. lavoro, tasse da pagare, problemi da risolvere… e poi nella vita non fa molto. Io ho provato a dirle di fare qualcosa x sentirsi meglio..ma lei non vuole.
Il fatto è che io e lei rimaniamo a casa da sole molto spesso, quando torna a casa dal lavoro e io da scuola. Quelle volte, si sfoga con me.
Mi dice che non fa niente nella sua vita, dice che vorrebbe morire..
e poi se la prende con me, anche se non c’è un motivo valido. Non mi insulta e non mi mette in punizione, ma si fa male da sola e quindi fa male anche a me. Per esempio se lascio una maglia x terra, lei passa, la raccoglie e dice – Tanto devo sempre passare i a raccogliere gli scarti degli altri, perché io sono la sguattera no? Qualche giorno mi viene un infarto, muoio e siete tutti felici-
Quando dice queste sciocchezza glielo faccio presente. Molte volte mi sono messa a piangere perché avevo paura di perderla. Ho fatto delle ricerche su internet e ho trovato che il nervoso fa ammalare e anche morire… quindi ci sono notti che passo a piangere sul cuscino, soffocata dalle mie stesse lacrime. Sono già ansiosa di mio e se mi si dice così io non resisto…
Solo in questo periodo mi sono accorta di una cosa. Io come te mi sentivo impotente, non ce la facevo a farla stare bene. Ma noi non possiamo fare molto, solo strappare loro qualche sorriso in più, cercando di prendere qualche bel voto… Ti ho voluto rispondere x farti capire che non sei sola, come a volte anche io credo di essere.
Un bacione, kiara