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Mia figlia si sta perdendo dietro ad un bastardo che la tradisce

di meteora13

Mia figlia ha venti anni ed ha alle spalle un paio di storie poco importanti. I primi di gennaio ha conosciuto tramite una chat un ragazzo più grande di lei di otto anni: avvocato, economicamente messo bene, la casa dove vive gliel’ha regalata il padre (anch’egli avvocato) compresa la macchina e molte altre cose. Fisicamente non male, educato (almeno sembrava all’inizio…).Andando al nocciolo della questione vi dico questo: lui piano piano si è cominciato a rivelare un vero sporcaccione. Mentre andava con lei andava anche con altre, molte volte a sua insaputa, altre dicendogli poi tutto e chiedendo perdono. Ma è un falso, bugiardo e mia figlia giustifica il fatto che lui la tradisca perché da piccolo ha avuto tanti problemi in famiglia, soprattutto con i genitori, soffrendo per questo.
Magari all’inizio avrà avuto proprio l’esigenza di cercare giovani donne(e a volte meno giovani)per scaricare la sua rabbia attraverso il sesso, senza alcun coinvolgimento affettivo. Ora mia figlia dice che lei non riesce a farne a meno e non può lasciarlo. Magari può darsi che riesca a cambiarlo e sennò al momento non le importa più di tanto, vuole tenerselo così.
Io l’ho conosciuto e visto due o tre volte e mi è bastato per capire il tipo: arrogante, presuntuoso, convinto di essere chissà chi…
Io all’inizio me la prendevo con lui ( ci siamo scambiati molti sms e certe volte lui è stato anche offensivo nei miei confronti) ora me la prendo con lei perché credevo di averla cresciuta dandole dei valori. E’ una ragazza intelligente, ma perché buttarsi via così? Probabilmente per lei è la prima vera storia importante ma ormai ha avuto tantissime prove che lui è un falso e un traditore. Una volta stesso mia figlia mi ha detto che prima di stare con lei era stato tra le braccia di un’altra…poi ha fatto finta di niente e si è visto con lei. Ma che schifo!
Un’altra volta mi dice che l’ha scoperto in chat con un altro nick per “adescare altre prede”…
Io stessa all’inizio ho avuto una conversazione telefonica con lui tremenda: lo chiamo per dirgli di essere serio con mia figlia (la sera prima lo avevamo trovato a fare una conversazione con una tipa sempre in una chat, e le chiedeva se volevano vedersi e scambiarsi i cell.)e poi cercando di dare poca importanza alla vicenda (pensavo sono all’inizio, proviamo a dargli fiducia) gli dissi se non era un problema per lui venirla a prendere la sera, quando uscivano insieme, e non farle prendere bus e metro alla ragazza per arrivare da sola alla zona dove lui abitava. Per farla breve mi ha liquidato dicendo che mia figlia era grande e doveva pensare con il suo cervello e mi aggiunse “ora le dico che tutta la conversazione è sotto registrazione e per di più le faccio partire una bella denuncia”…A queste parole mi sono raggelata…Ne parlai subito a mia figlia ma già all’epoca (qualche mese fa, all’inizio della loro storia) mia figlia mi disse di non credere a me, di non fidarsi di me ma solo di lui…del resto era così tenero, così affettuoso con lei!…Non avrebbe mai creduto in me…Altra delusione per me!
Invece circa 15/20gg fa si era messa d’accordo con una sua cugina per testare ancora una volta la sua infedeltà…la cugina lo chiama e non rivelando chi fosse gli chiede di uscire…lui? ovviamente accettò subito…
Insomma inutile continuare…avrete capito il tipo e soprattutto il consiglio che io vorrei: che devo fare con mia figlia? Mi ero dimenticata di dire che qualche volta ha dormito a casa sua tornando a casa il giorno dopo. Addirittura ultimamente è rimasta da lui 3/4 gg. Con noi genitori è diventata ancora più ribelle e disubbidiente di quanto potesse esserlo prima… Le ho spiegato che se non vuole la convivenza con lui e quindi rimanere a casa deve sottostare alle nostre regole.
Proprio ieri le ho detto che puo’ uscire due sere a settimana (proprio perché sta con questo matto le ho detto non oltre l’una di notte) e per gli altri giorni può uscire anche dalla mattina alla sera ma all’ora di cena deve stare a casa.
Io non credo che lei osserverà queste regole e cmq se non lo facesse è giuto lasciarla fuori della porta di casa? Può andare a dormire con lui, se vuole, Del resto lei dice di volergli molto bene e di non poterlo lasciare! Io e il padre però non possiamo sottostare a quello che dice lei!
Aggiungo che la ragazza ultimamente ha dato gli esami di maturità psicopedagogica, essendo stata un anno bocciata, e rischia anche quest’anno di essere bocciata, non essendo andata bene agli esami.
Posso lasciarla fuori casa quando mi arriva tardi? E’ giusto tenermela così ribelle, agitata? A volte mi offende e cmq mi dice delle parolacce…
Voglio sottolineare che sono una madre comprensiva, che cerca sempre di capire, e che per i figli si farebbe in quattro…ma stavolta credo che se non le faccio sbattere il muso da sola…non capirà mai e non maturerà mai…

Lettera pubblicata il 9 Luglio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    LostSoul -

    Triste sapere che si va dietro a gente del genere…
    Se ho ben capito tua figlia è maggiorenne, e quindi legalmente libera di fare quello che vuole. Penso che puoi solo stare a guardare… quando si brucerà (e succederà) si leverà, come si suol dire, i prosciutti dagli occhi.

    Mai provato a parlarne con qualche amica di sua figlia?

  2. 2
    Soucit -

    Per certi versi credo che tu abbia ragione.
    Ovviamente ti dispiace vederla rovinarsi per un bastardo e ancor più ovviamente ti dispiace e ti fa rabbia vedere lei sempre più agitata e nervosa.
    Secondo me hai sbagliato però ad intrometterti troppo nella storia.
    Forse un paio di consigli per farle aprire gli occhi potevi darglieli, ma addirittura chiamarlo e metterti in contatto con lui mi sembra eccessivo.
    Purtroppo tua figlia è ancora piccola, a 20 anni non si ha sicuramente la fermezza di capire come stanno oggettivamente le cose.
    Però forse sarebbe meglio lasciarle fare le sue scelte e, soprattutto, i suoi sbagli.
    Se non vuoi che vada a dormire a vivere da lui per 3-4 giorni, non glielo permettere.
    Se non vuoi che esca più di due volte a settimana, non permettergli nemmeno quello.
    Ma cerca di capire se il tuo divieto è frutto di una preoccupazione a livello pratico (dover prendere l’autobus da sola ecc..) oppure frutto di un volerla tenere sotto la tua ala protettiva, obbligandola a vederlo il meno possibile.
    Se riguarda la prima opzione hai tutto il diritto di vietarle certe cose, trovando il modo di farti rispettare senza necessariamente cacciarla di casa.
    In conclusione ti dico solo di evitare di assillarti anche se vedi il dolore più o meno celato di tua figlia.
    Lasciala continuare così, se è ciò che vuole.
    Come hai detto, falle battere la testa sul problema in sé.
    Falla toccare il fondo e prima o poi si accorgerà di che razza di uomo è lui.
    Però su questo tiratene fuori. Purtroppo le conseguenze del suo nervosismo represso vengono fuori tra le 4 mura di casa vostra, ma prova a sopportare e a chiederle un po’ di rispetto senza ricollegare questi suoi atteggiamenti a lui.
    Ad esempio, evita di dirle cose tipo “vedi stai male per quel bastardo che nel frattempo ti mette corna a destra e a manca”.
    Lascia stare, pretendi rispetto, pretendi regole e ricorda che i consigli sono sempre ben accetti, soprattutto se chiesti direttamente, ma non immischiarti personalmente nelle sue faccende personali.

  3. 3
    Kid -

    L’educazione e quant’altro non c’entrano nulla con gli istinti ed appettiti o con le forme di dipendenza affettiva che sfociano sempre nella accettazione o proposizione di situazioni poco sane.
    Ho conosciuto fior di ragazze che venendo da famiglie integerrime , che di certo avran cercato di lavorare anche sull’aspetto morale dell’individuo,eppure vivevano passando da un letto all’altro .
    Moana Pozzi , veniva da una famiglia benestante e aveva studiato dalle Orsoline . L’intelligenza , in lei sempre viva , facevano di lei non la solita oca giuliva ma è anche vero che ha reclamato contro anche quel backgroud da dove proveniva la sua libertà ed estrema autodeterminazione. Quindi , non ti rammaricare , hai fatto il possibile per educarla , ma la scelta di quale strada seguire , spetta a lei.
    Quindi non puoi fare nulla , perchè il tuo ruolo di genitore dovrebbe non proibire , ad una ragazza maggiorenne , ma cercare con le parole chiave a portarla a ragionare , sfruttando i momenti in cui soffre e non quando è felice , affinchè ti vedrà come la madre che non vuole condizionarla ma tenderle la mano. Oppure con l’astuzia facendole conoscere, quando è più ferita , qualcuno che possa risultare più interessante ed adatto ad un rapporto serio.
    Quì stiamo parlando di un traditore seriale e mentitore seriale. E anche questo è un atteggiamento che nasconde una forte componente narcisistica , che è altamente deleteria per chi la subisce . Ti consiglierei di far leggere a tua figlia ,magari tramite una amica fidata , sennò se lo fai tu potrebbe sembrare eccessivo, in rete , le caratteristiche proprie del narcisismo , ma solo quando si troverà a criticare l’atteggiamento del suo uomo e non quando lo giustifichi , in ragione del suo amore . Che è solo dipendenza affettiva .
    Per questo il narcisista va a nozze col dipendente affettivo ,il quale è il solo che giustifica tutte le sue malefatte, accettandole.
    Infine , tu con lui non ci devi parlare mai più . Perchè per lui quella è una sfida . Devi ignorarlo. E’ quanto di peggio che tu possa fargli!
    Se non puoi e non devi cacciare tua figlia di casa , puoi però , nella maniera più assoluta , non piegarti al fatto che lui ci possa mettere piede .
    Speriamo rinsavisca , perchè da questo rapporto non avrà niente che guai e , non si puo’ escludere , qualche malattia venerea trasmessa da
    chi tradisce serialmente.

  4. 4
    meteora13 -

    per LostSoul
    Ti ringrazio per la risposta ma credo che debba essere libera di fare quello che vuole fuori di casa. Deve fare una scelta o lui o noi…
    perché quando è in casa non fa altro che stare attaccata al telefono con lui (le ore intere) e in web cam sul pc. E se le dico che una sera non deve uscire (perché le regole si danno anche a 20 anni, non può entrare e uscire a suo piacimento e a qualsiasi orario!) lei si ribella prende la porta e se ne va.
    Le sue amiche? Tutte dicono che si sta facendo del male da sola e che deve lasciarlo!

  5. 5
    meteora13 -

    per KID
    Grazie per la tua risposta.
    Io non so quanto c’entri in questo rapporto l’istinto o l’appetito sessuale…credo che sia quasi tutta dipendenza affettiva…mia figlia mi ha fatto capire che con lui non raggiunge nemmeno l’apice del piacere…
    E’ insicura, per certi aspetti fragile, e, pur ammettendo che lui sia un bastardo continua a dire che non riesce a staccarsi da questo rapporto e che gli vuole bene (ma come si può voler bene ad una persona che ci fa soffrire e ci tradisce regolarmente?).
    Io non voglio proibirle nulla ma mi ostino a volerle far fare una scelta: o lui o la sua famiglia. Perché lei quando è a casa è sempre insoddisfatta, inquieta. E se lui la chiama lei esce anche senza la nostra approvazione di uscire. Magari rincasa di notte e se lui non può accompagnarla non si fa scrupolo di rimanere a dormire da lui.
    Quando le chiedo perché non ci va a convivere lei risponde che non vuole e intanto crea dei dissapori in famiglia perché risponde male, perché il più delle volte è intrattabile, perchè guai parlare lontanamente di lui perché o fa finta di non sentire o comincia a fare la pazza.
    Giorni fa era a casa sua e mi ha chiamato quando lui non c’era. Era preoccupata. Aveva scoperto parecchi preservativi in casa (loro non li usano perché lei prende la pillola, sul cellulare aveva trovato delle foto della sua ex e persino una richiesta di un suo amico che gli chiedeva di trovargli su internet una escort…(ma perché rivolgersi a lui, al ragazzo di mia figlia? mi fa capire che anche lui si serve di internet per trovare questo tipo di ragazze, anche perchè in passato ci andava spesso.)
    Poi come al solito, passate un pò di ore, mia figlia parla con il padre e gli dice che io ho capito male, che le cose non stanno così ecc ecc.
    Stasera per l’ennesiva volta ci ha fatto litigare perché a me dice una cosa, al padre un’altra e viceversa…poco prima mi aveva promesso che sarebbe rimasta in casa e invece verso le 20 mi dice che si sta stufando, che era meglio che usciva con il suo ragazzo, insomma tanti discorsi strampalati per dirmi alla fine che si sentiva giu e voleva uscire con lui. Io ci sono rimasta molto male perché quando sono rientrata dal lavoro l’ho trovata in casa e mi aveva promesso che non sarebbe uscita la sera. MI ha chiesto anche dei soldini promettendo di rimanere in casa…invece…poi una parola tira l’altra e mio marito ha cominciato a perdere le staffe (è difficile crederlo ma mia figlia ha il potere di fartele perdere…) io pure gliene ho dette quattro e ho aggiunto che era il momento di scegliere se stare da lui o con noi. Insomma il padre non vuole più vederla e mi dice che se la faccio rientrare in casa sarà lui ad andarsene. E’ difficile descrivere il clima che si respira in casa quando c’è mia figlia…ma è veramente una brutta aria mentre quando lei non c’è ritorna la calma e la serenità…
    Ma in fin dei conti mi chiedo perché non se ne sta un poò di giorni da lui? Gli vuole tanto bene e poi…

  6. 6
    malachia57 -

    Certi “incontri”
    sembrano programmati dal destino, per farci prendere una piega oppure “capire” in seguito..o non capire mai, e comunque c’e ben poco da fare ; sicuramente l’opposizione determina reazione, o vs la famiglia inconsciamente o verso se stessi, a volte parrebbe efficace il “distacco”, ovviamente senza che sia una regola.

  7. 7
    Navigator e -

    Pare che i figli, o le figlie, si fidanzino con gente che crea un certo “riscatto”, di loro, nei confronti della famiglia, oppure l’estremo opposto, come una sorta di ribellione, ad esempio: “volevate il mio ragazzo così, invece l’ho scelto cosà”. Non vi è una scienza esatta, ogni figlio è a sè. Una piccola rivincita, che definiremo come “senso di giustizia”, sta nel vedere i propri figli diventare genitori per poi reclamare gli stessi problemi. È un circolo della vita, non si ascoltano mai i genitori fino a quando non si diventa genitore a propria volta.

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