Poche ore fa la mia ragazza mi ha lasciato per telefono perché non riesco a trovare un lavoro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso secondo lei, è stata quando ho “rifiutato” un lavoro distante 50km da casa, da fare obbligatoriamente in macchina e io purtroppo non ho una macchina che mi permetta tanto, ho una renault clio del 92 antichissima. Mando curriculum su internet quotidinamente ma nessuno mi ha mai chiamato beanche per un colloquio. Molte persone hanno il mio numero, con la speranza che se esce qualche lavoro loro mi possano chiamare. Ma anche in questo caso nessuno l’ha fatto. Lei dice che sono immaturo e bambino, io ho 26 anni e non ho mai avuto un opportunita lavorativa, se solo ne avessi l’opportunità…Ora mi sento male doppiamente, non solo perché non trovo lavoro, ma ora anche perché non ho più il mio punto d appoggio, non ho più il mio amore… Sono una persona debolissima, e non so cosa potrei fare con il passare dei giorni… Cosa posso fare?
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Categorie: - Amore e relazioni - Lavoro - Me stesso
Ti consiglio di parlarle a cuore aperto. La comprensione dipende dalla conoscenza. Io rispetto a determinati argomenti sono abbastanza all’antica, talvolta mi rendo conto che basta parlarne per incartarsi. Peraltro ci sono consapevolezze che scaturiscono da un incontro… magari fino al giorno prima avevi le tue teorie. Teorie nate per “sentito dire” che ti fanno capire quanto ogni esperienza sia un’esperienza a sé. Però nel mondo di oggi è così… se ne deve parlare perché non esiste una sensibilità comune. Le intenzioni si manifestano a tempo debito e in più di qualche circostanza potrebbe capitare di sentirsi feriti da una parte nell’orgoglio e dall’altra nell’intimo. Essere persona significa avere delle aspirazioni che vanno ben oltre i nostri desideri. Desideriamo una vita piena e nello stesso tempo speriamo che l’altra persona riconosca la bontà delle nostre intenzioni. Io non ne faccio una questione di cavilli, perché ci sono cose che non fanno parte del proprio background di conoscenze ma quando devono emergere emergono. Io vi consiglio di chiarirvi perché nel mondo di oggi è legittimo fare affidamento sulle aspirazioni personali che si manifestano sotto forma di obiettivi. L’idea che “prima veniamo noi” ad un certo punto entra in crisi, a quel punto occorre tanto amore per dire: -io ti capisco!- Ti auguro buona serata 🙂
La tua opportunità l’hai avuta…stava a 50km distante ma tu non hai voluto vederla. La tua fidanzata ha ragione, sei un bambino irresponsabile, e lei merita un uomo.
G.
Ragazzo… Hai la patente no? E cmq anche se la tua macchina è del paleolitico cmq va avanti no? La guidi no?
Abitate già insieme..?
Cmq se mai credo che è perché era il lavoro a non piacerti..dovresti essere sincero con te stesso e la tua ragazza..e parlare apertente delle tue paure perché lo sento che ne hai ..
50 km non sono tanti. Obbligatoriamente in macchina. Non c’è la possibilità di viaggiare con i mezzi pubblici?
Una soluzione puoi anche trovarla.
Io vengo regolarmente mollato perché lavoro troppo. Quindi alla fine, come la fai la fai.. la sbagli 🙂
Pensa agli stranieri che vivono lontano 3000 km da Romania in italia a fare il muratore, la badante è altri lavori umili. È tu per 50 km hai mandato a ca.... una opportunità lavorativa !-ma vergogniati !-ha ragione la tua fidanzata ! A 26 anni, immagino che per mangiare una pizza, ancora li chiederai qualche 10 euro ai tuoi genitori. Ma vai a lavorare pigrone !!!!!!!
x sergio
50 km non sono pochi ma nemmeno tantissimi. avresti dovuto accettare in attesa di meglio. per il lavoro il difficile è cominciare.
d’altra parte non approvo del tutto la decisione un po’ troppo razionale della tua fidanzata. non è che fa parte delle donne che lasciano il compagno quando questo perde il lavoro?
due prove da superare in un sol colpo rafforzano il carattere migliorando la conoscenza di se e del prossimo.
Tu ti senti male perchè sei un ragazzino immaturo. 50 km per trovare lavoro sono un problema perchè hai la Clio del 92? Oh poverino, aspettiamo che mammina e papino facciano piovere dal cielo il lavoretto sotto casa e magari ti regalino la Mercedes nuova di zecca per andarci?
Poi ci lamentiamo dei giovani di questo paese. Per fortuna non tutti sono come te, altrimenti si che ce ne saremmo andati a rotoli da un pezzo.
Sergio89, secondo me, la Clio del 92 si guida se si decide fermamente di volerlo fare. In tal caso, la necessità di spostarsi finisce con il prevalere sulla vile meccanica. Il più delle volte, però, se questa è logora e snervata, usurata in sue particolari componenti, magari rigenerate, diventa difficilissimo invertire la rotta del degrado manutentivo. Ci vuole tempo e molto impegno, in tutti i sensi.
Inoltre, per tutti gli esseri umani rimane valida la conclusione pragmatica che si accetta una situazione lavorativa o la prospettiva di un impiego fino a quando queste ci danno più gioia che sofferenza. Se il bilancio s’inverte, ci si appella alla meccanica scadente, soffrendo per il lavoro svanito e per l’incertezza economica in cui quasi sempre si ricade, incertezza che spesso era già complice nell’indurci a prendere in considerazione l’idea di inviare curriculum qua e là.
Hai fatto bene a lasciare. Fatti animo e guarda nel cofano della tua Clio, senza rimpianti. Magari la prossima volta sentirai di poterti fidare di lei.
Parlale a cuore a “aperto”, ascolta Rossella e già che ci sei dai un’occhiata alle coronarie.