Salve Direttore,
da ieri il mio ex, l’ho raggiunto nella sua località, l’ho voluto vedere di persona prima di lasciarlol’ho insultato con offese irritanti mentre lo stavo raggiungendo, ma lui non è sceso a tanto come me. il suo silenzio mi ha fatto perdere la testa.
Ho fatto ciò in quanto non ho più sopportato che sparisse senza rispondere alle mie telefonate ne dare spiegazioni. Il silenzio. Non ho sopportato di dover aspettare ancora e l’ho lasciato.
Mi sento in colpa per essermi sminuita, ma volevo ferirlo a mia volta come lui ha ferito il mio orgoglio, facendomi sentire volta su volta inutile ed ignorata.
Da tempo la storia è cambiata in peggio, prima lui era l’innamorato che perdona sempre, anche io ho avuto tanta pazienza nel capire,saper aspettare, tra noi c’è un grosso problema, lui è impotente, non prova piacere nel rapporto completo, ma solo nei rapporti orali. Il rapporto è andato logorandosi in quanto sentirmi incapace di attrarre la sua attenzione sessuale, è stato inaccettabile. Ho cercato di aiutarlo proponendo un terapeuta a mie spese. Ma niente. E nonostante tutto la storia andava avanti. Riconosco di esser stata io l’artefice della rottura in quanto, lui era innamorato ma io litigavo per i nostri problemi anche piccoli e non ho apprezzato ciò che ora mi manca e non ho più. La sua presenza ed il suo Amore Ad oggi dopo 1anno e 8 mesi, sentirmi ancora meno desiderata sessualmente, ed ignorata con i suoi silenzi, ho deciso di darci un taglio, anche se prima di ierie ci siamo lasciati mille volte. Ancora non crede a ciò che gli dico, in quanto ricevo un messaggio la lui oggi “ieri sono stato malissimo.perdonami” MI chiedo : quando inizierà a darmi considerazione? se potrà mai ritornare ad amarmi come prima? O desiderarmi come prima? E mi chiedo “quando un uomo si stanca dei litigi, smette di amare la propia donna ?” come ha dimostrato lui.
Ci sarebbero problemi da risolvere comunque al di là di un ritorno.
Ma dubito se si limita solo a messaggi di questo tipo.
Grazie.
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Categorie: - Amore e relazioni
Secondo me l’uomo in questione dipende fermamente da te, tu sei stata
la personalita’ attiva della relazione; da quello che scrivi si nota
molto come il vero problema te lo sia costruito da sola: hai voluto
imputare a te un suo handicap compromettendo la tua autostima.
Per quanto riguarda le ultime domande:
-si sa che “L’amore è “sano” se litigarello”. Questi litigi che
pongono i punti sulle i nella vostra relazione non possono che fare
bene (ovviamente se non sono l’unica cosa che fate);
-per riconquistarlo devi in parte dimostrare di essere cambiata, di
non essere la stessa persona di prima ma allo stesso tempo devi
ricostruire relazione mantenendo l’atteggiamento dominante e sfuggente
che hai tenuto nella prima parte della relazione. I miei migliori
auguri,
Francois
grazie Francois
apprezzo il tuo commento,molto esaudiente. Mi permetti di guardare la storia con occhi diversi.
Hai colto in pieno che nella prima parte della relazione ero meno coinvolta,presa da me stessa percio più sfuggente.Hai colto che sono la parte attiva della relazione e penso che la mia autostima l’ho persa nel momento in cui ho perso la testa e non ci ho visto pù dalla rabbia.
Mi vergogno quasi , è uscita la parte peggiore di me ed io non sono così.
Non approvo però il tuo pensiero hai raggruppato troppo.Non sono io l’artefice del suo problema, come invece pensi tu e se l’ho pensato qualche volta assumendomi l’handicap del suo problema, ora so che sbagliavo, perchè è solo un suo problema. Naturalmente è nocivo per il rapporto se dimostra di non volersene occupare.
Intanto la cosa da fare adesso è riprendermi la mia vita .Anche se il dolore e la mancanza si fanno sentire.
Viola29