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Mi sono perso

di Juza

Un piccolo racconto che mi è venuto fuori dalle dita e parla dei miei sentimenti del momento. Ciao a tutti , auguro una buona lettura a chi si compiacerà di leggerlo fino in fondo, se volete lasciarmi insulti invece vi prego di non disturbarvi.

E’ semplice partire, quando ci si lascia brutti ricordi alle spalle, quando si abbandona l’angoscia e il pianto, è facile cambiare situazioni dolorose.
Quel che non è semplice, è partire lasciando via un posto amato, ricordi piacevoli e pianti di gioia e non di dolore, o una persona amata.

Io non lo so cosa stai pensando, ho sempre desiderato capirlo e non ci sono mai riuscito nè tu mi hai mai aiutato. Mi guardi con un’espressione indecifrabile sul viso, tra breve andrò via, e so che questa è l’ultima volta che ti vedo. Cosa significa?
Seduti su un prato in un caldo rovente, cerco le parole per poterti far capire cosa mi ha portato qui ma è difficile spiegare, e fra tutti gli errori che ho fatto un senso di rassegnazione e di sconforto per la prima volta si fa strada dentro di me… Non ti vedrò più… Ti prendo la mano per portarla sul mio cuore martellante, un pò ti ritrai, ma sentire il vorticoso palpitare del mio cuore ti fa chinare il capo. L’onda dei tuoi capelli ti scivola davanti al viso e ti cela a me.
Forse sei un pò triste anche tu?
E’ un momento, posso guardarti di nuovo negli occhi, e in quel silenzio assordante è per primo il mio cuore a partire, e va via sotto la pioggia, preso a schiaffi nei miei sentieri dall’acqua che cade, dal freddo incessante, cercando di combattere con il gelo che gli penetra dentro e lo avvolge.. e si sente un pò perduto, senza una meta, perchè questa volta la meta mi sfugge e non arriva mai, nonostante sia così vicina a me da poterla toccare, è invece anni luce lontana.
E dov’è invece il tuo cuore?
Nascosto forse dove non posso arrivare. Forse confuso, fumoso e sfocato. Dove sta andando anche lui? Forse non lo sa, è stato mio per un pò ma mi è sembrata passata un’eternità così lunga, da lasciare un velo oscuro anche sui nostri ricordi.
Non bravo abbastanza da poterlo tenere per me, l’ho lasciato partire. Forse troppo sciocco e avventato nei modi di fare, o troppo debole per resistere ai venti che mi spingevano via, che sono forti lo sai, e mi hanno spazzato dai tuoi occhi lasciando al mio posto solo un’ombra di cui oramai non sai più il significato.
Ma ti ho inseguita lo stesso… non so, s’ero cosciente di tentare qualcosa di impossibile, che era troppo difficile, che c’erano i problemi che c’erano.. a chi me lo diceva, rispondevo con un sorriso un pò triste scuotendo il capo.. non ci posso fare niente, è così e basta…
La tua mano non voglio mollarla, e la stringo come un’appiglio, ho paura che sia tu a lasciar la mia… ma non lo fai, la stringo come ho sempre voluto, e avrei voluto tenerla per sempre, e nubi bianche mi attraversano gli occhi velati perchè il mio amore si stringe ancor di più nel suo gelo, tremante e timoroso di soffocare e morire, è accasciato e non ce la fa a rialzarsi, ma mi spinge a chinarmi un pò verso di te, perchè almeno un bacio vorrei lasciartelo, e anche se a mille baci non ho dato importanza questo è importante, questo sì, perchè tu mi hai invaso come un fiume in piena e nel tuo riflusso, nell’andar via lasci il letto pietroso del tuo scorrere indeciso, a volte impetuoso e a volte mite ma sempre dolcissimo. Che a volte ha portato con sè l’odore di innumerevoli fiori dai colori stupendi e a volte era torbido e nero d’amarezza, di rimpianti, ma sempre trovava sbocco dentro di me, io lo accoglievo sempre dentro di me.
E il tocco delle tue labbra è un sussulto, ci baciamo un pò timidi, come se non ci fossimo baciati mai. Forse per un istante capisci cosa significhi per me, perchè sento che un filo di seta sottile ci unisce di nuovo e ti sento. Ma subito si spezza.
Ti prego, non andare via.
Ti prego, non lo fare.
Le mie labbra si aprono mute, lo penso ma non lo dico, perchè so che è quello che hai deciso e sei troppo cocciuta e persuasa di ciò che fai per cambiare idea, e non cercherò più di convincerti a farlo.
Ti alzi lasciando la mia mano, delicata ma sicura. Io invece resto seduto ancora lì, ai piedi di quell’albero, non ce la faccio proprio ad andar via. Spero ancora che tu possa tornare sui tuoi passi, e voltarti verso di me con il viso rigato di lacrime, e dirmi che mi ami ancora.
Spero che ti tufferai fra le mie braccia dicendo che non andrai da nessuna parte ormai, che sono io colui da cui devi tornare. Vorrei poterti stringere e avvolgere in me, se il mio desiderio potesse esprimersi scuoterebbe il terreno tanto è violento, ma tu non lo senti, continui a camminare fino a sfuggirmi dalla vista, verso mete a me sconosciute e lontane in un sentiero diverso dal mio, che son perso.

Lettera pubblicata il 23 Agosto 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Cultura - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    beppe -

    juza
    era da un po’ che non leggevo simili parole
    mi hai commosso
    e spero di tutto cuore che quella persona si accorga al più presto di ciò che ha lasciato…

    sparisci per un po’ ,piangi più che puoi… e un consiglio

    cambia tattica…credimi sii felice, non stare male davanti a lei,ignorala il giusto,se la senti falla sorridere e resisti.

    ti ama e questo non lo sa ancora
    e se tu la ami veramente lasciala andare..appena si accorge tornerà indietro, ma non vivere nella speranza ti massacreresti il cervello

    pazienta ragazzo mio pazienta che tutto prima o poi si risolverà

    in bocca al lupo

  2. 2
    nerolord -

    ZZZZZ…ZZZZZ….ZZ.ZZZZ… ehm? C’era un buon vecchio adagio che diceva “quando si chiude una porta si spalanca un portone”.. e ti assicuro che non c’è niente di più vero.

  3. 3
    Juza -

    Ragazzi, è bello vedere che prendete tutto quello che ho scritto per vero, perchè vuol dire che ho ben descritto delle emozioni, ma purtroppo, questo qui sopra è tutto finto.. sono cose che vorrei provare ma non provo.

    comunque grazie beppe, sono davvero contento di aver suscitato in te qualcosa

  4. 4
    Milli -

    Ma perchè l’hai fatto, cè gente che davvero scrive cose perchè come me non hanno nessun altro a cui raccontarle, che sono sole a questo mondo sempre come me, mi dispiace ma era più bello pensare che ce’ qualcuno che ama davvero così

  5. 5
    Juza -

    Non capisco davvero, Milli, questo tipo di critica… un testo scritto cessa di diventare bello nel momento in cui non è autobiografico?
    Il vecchio e il mare non è un bel romanzo perchè Hemingway non è mai stato su una barca da pesca,veleggiando nei pressi di cuba? (E’ un esempio, lungi da me paragonarmi al mitico Ernest.)

  6. 6
    ChiaraMente -

    Avrai materiale con cui stupire le tue donne. Quando i sensi ottenebreranno la tua mente riuscirai a scrivere altrettanto? Comunque hai solo sbagliato forum amico, qui non si scoprono giovani talenti, qui si discute di qualcosa di reale. A meno che tu non stia implicitamente chiedendo come mai scrivi tanto bene (modesto)e “senti” così male. Magari non è vero che non provi nulla di ciò che hai scritto. Magari fai come Leopardi che nel pensier si finge un mucchio di cose oltre la siepe etc etc.Dai, scrivici altro. Ma non sul dramma d’amore, è troppo inflazionato. Puoi fare di meglio. Descrivici i reali paesaggi della tua anima.

  7. 7
    Juza -

    Ciao chiara 🙂
    auch.. mi hai punto davvero, ma perchè? non mi interessa “avere materiale per stupire le mie donne”, non volevo stupire nè donne nè uomini.. ho scritto questa cosa e leggendo nella sezione archivio “Poesie, Favole, Storie ” ho pensato di metterla qui, senza pretese… credendo che potesse essere comunque attinente al forum.
    Ti scriverei qualcosa sui veri paesaggi della mia anima, dico davvero, e con gran piacere. solo che prima tocca scoprirli anche a me.

  8. 8
    silvana_1980 -

    eh, gli amori impossibili!
    bella, ma spero che tu ti riprenda prima o poi perchè il romanticismo PURTROPPO non è di questo mondo (e ti parla la solita romantica senza speranza)

  9. 9
    Stellina -

    se non hai mai provato queste sensazioni allora mi dispiace da morire per te e spero tanto tu le possa provare presto.. perchè sì, l’amore distrugge, ma ti rende anche la persona più felice sulla terra.. io sono scappata da una situazione angosciante.. il mio vero amore mi aveva lasciata e avevo mille casini in famiglia.. ora vivo da sola non in Italia.. e ripenso a tutto quello che ho lasciato indietro. E giuro che se potessi tornerei indietro immediatamente. Sento e vedo ancora il mio unico vero amore.. è bello come sempre, mi fa ridere e benchè io abbia il ragazzo adesso, ne sono ancora innamorata… prima di andare via c’era stato un ultimo bacio… e ora gli ho confessato che non riesco ad amare il mio ragazzo perchè amo ancora lui e penso che lo amerò sempre.
    Cambiare città, nazione perfino, non ha aiutato.. adesso sì che è un amore impossibile, ma poteva essere possibile… purtroppo sono ancora convinta che un giorno le nostre strade si incroceranno di nuovo e torneremo felici come lo siamo stati negli ultimi tre anni..

    complimenti in ogni caso.. scrivi molto bene… soprattutto se sono sentimenti che non hai provato realmente…un bacio

  10. 10
    zeta -

    for a minute there, i lost myself.
    poco importa se vero o finto.
    poco importa.
    siamo noi che facciamo il buono e cattivo tempo.
    a cavallo fra insulse morali e inopportuni sguardi.
    la bellezza è oggettiva, forse la pazzia non lo è.
    c’è lo stolto che giudica pazzo il fare proprie emozioni mai vissute.
    c’è lo stolto che non fa proprie nemmeno le emozioni che vive davvero.
    ci sono più stolti che pazzi.

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