Mi sono innamorata del figlio della cugina di mio padre. In tutto ci siamo visti 3 volte perché abitiamo a 600km di distanza, però adesso ogni estate andiamo in vacanza dove abita lui. Ieri mi sono dichiarata e lui mi ha risposto che si era accorto di qualcosa ma che non gli sembra una cosa fattibile riguardo alla distanza e alla parentela. Non mi ha detto che non gli interesso e questo mi fa pensare che ci potrebbe essere una possibilità. Però vorrei un consiglio da voi. Cosa devo fare??
Lettera pubblicata il 1 Settembre 2017. L'autore, Rosa2000, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia
Ciao,
non saprei cosa consigliarti perché non ho mai avuto un rapporto di tipo fraterno con i figli dei cugini dei miei genitori. La nonna è due volte madre. Quando mi ritrovavo a casa sua con i miei cugini –figli delle sorelle di mia madre- si ricreava un rapporto di tipo fraterno perché avevamo un senso delle gerarchie che ci consentiva di ricomporre un solo nucleo che partiva dal primo nipote maschio e dalla prima nipote femmina, che poi sarei stata io, e si sviluppava come una spirale, lasciano a chi stava più in basso la gioia di godere delle piccole cose. Mio fratello, il secondogenito, ma comunque primo figlio maschio, nella sua postazione faticava un po’ di più perché è sempre stato molto intuitivo… quando ricerchi l’armonia in tutte le opere non hai una grande voglia di metterti in discussione interpretando con convinzione lo spirito del mondo. Questa rigida divisione dipendeva dal fatto che io praticavo la casa dei nonni con maggiore assiduità e mi piaceva portare avanti l’entusiasmo della nonna per il primo nipote e la prima nipote. Era legata a tutti, ma non ha mai nascosto quest’ammirazione. In caso contrario avrei lasciato ben volentieri la leadership a mio cugino e con la mia partecipazione avrei dato a mio fratello lo stimolo per evadere. Si tratta di cose che si sentono a pelle. Non c’era nessuna gerarchia. Ad ogni modo essere più legata non significa volere più bene.
E’ la natura che procede in questo modo… anche le piante vivono i cosiddetti “innamoramenti”. Ti dà gioia essere un’immagine della beatitudine di qualche d’un altro (in questo caso si trattava della nonna). Ma non si trattava di una vanità. Anche questo suo desiderio era la proiezione di un pensiero sulla famiglia. Tra di noi si può dire che non ci sono differenze sociali. La gerarchia resta quella anche se i miei cugini si sono laureati. Ci sono state le premesse per poterlo fare, quando non è possibile non fa niente. Si tratta di cose che non dipendono solo dalla nostra volontà. Non ti posso dare una risposta perché i miei nonni, da una parte e dall’altra, si trovavano ad essere un punto di riferimento per il parentado. Anche se non ci conosciamo (i se ci siamo praticati pochissimo) per loro sono la nipote di zio… che poi sarebbe il nonno. Anche quando m’identificano con i miei genitori lo fanno con un tono che evidenzia il senso d’autorità e mi porta alla fine del mondo. Le ideologie portano a dare una chiave di lettura negativa ad un comportamento che fa parte della natura delle persone. Certamente il confronto con il mondo (unito alle fatiche della vita) rendono pesante il fardello, ma tu ti accorgi che questa pesantezza ti mette in condizione di vivere un momento di convivialità che altrimenti ti peserebbe. Anche se gli fa eco una bassa considerazione hai la forza di darti un tono. Non ti pesa fermarti a parlare del più e del meno o sottrarti all’incontro.
Io ho dei parenti in alta Italia, ma non mi pesa il fatto che non ci conosciamo perché sono la nipote di un fratello del padre o del nonno. In America, ovunque. Questa concezione della famiglia ti solleva dalla responsabilità di dover essere qualcuno… che in alcuni casi è un tabù. Anche la cattiva fama viene vissuta come un’alternativa all’ordinazione. La possibilità di potersi permettere di essere o non essere qualcuno davanti all’Altissimo. La religione risponde a tante domande sull’uomo. Che dire? Per me si tratta di una cosa improbabile, per non dire impossibile… ma capita, può capitare. Almeno io ne ho sentito parlare. Per sicurezza rivolgiti al tuo padre spirituale. Come ti ho spiegato esiste questa spirale che rende formali rapporti che esteriormente sembrano stretti. La verità è che non ti so dare una risposta. Non sento di potermi assumere questa responsabilità.
Un saluto affettuoso!
Cugino di secondo grado non fa problema manco se tu fossi islamica o cattolicaromana. Perciò trattalo come se non avessi parentela. O ti vuole, o non ti vuole. Al limite, se siete maggiorenni, provate un colpo e vedete come va, se usate le precauzioni che valgono per i non parenti mica succede niente e vi divertite pure parecchio.
Non credo ci sia alcun incesto. Chiedi conferma anche ad un legale esperto in diritto di famiglia.
Il parere lo ho già dato io, Piccola. Con la cugina si può. Anche di primo grado, figurati quanto puoi sollazzarti con quella di secondo. Secondo me, c’è più gusto con i cugini: primo, perchè c’è la vaga idea che sia peccaminoso (ma non lo è). Secondo, perchè è più difficile che la cosa finisca in matrimonio. Per ovvie questioni patrimoniali. Quindi è sollazzo vero.
È chiaro che se mi metto con lui è perché spero nel matrimonio,non mi interessa divertirmi qua!che volta
Tranquilla: nel nostro paese sono vietati relazioni e matrimoni con “parenti fino al terzo grado” (Genitori, nonni, bisnonni, fratelli e zii). Quindi, anche se fosse stato tuo cugino di primo grado (figlio di un fratello [o sorella] di un tuo genitore), per la legge, non ci sarebbero stati problemi, in quanto i cugini, sono parenti di quarto grado. Nel tuo caso, invece, dato che si tratta di un cugino di terzo grado (figlio di un cugino dei tuoi genitori) tu e questo ragazzo, siete parenti di sesto grado. Per quanto riguarda la parentela, quindi, spiegali questo a tuo cugino di terzo grado. Poi ovviamente ci sarà qualche parente (tra te e lui) che si opporrà moralmente, ma alla fine capirà: “L’amore è ceco”. Nel caso in cui voleste costituire una famiglia, rassicuro, dicendo che si, probabilmente un 3% (è l’approssimazione fatta dalla genetica per le parentele di sesto grado) di geni comuni li avete, ma esistono test precisi per valutare una possibile malformazione del feto…
Matteo, l’amore potrebbe essere ceco ma anche slovacco.
Oggi sì, l’amore è ceco. Fino al ’93, prima della scissione delle due repubbliche, era cecoslovacco.