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Lettera pubblicata il 27 Agosto 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Luca_81.
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Ciao Christian.
A volte non capisco delle cose, ad esempio ci sentiamo soli per nostra apatia che ci ha fatto staccare dal mondo oppure ci godiamo in questo, io sto da solo perche ho rovinato un rapporto bellissimo, che avrei potuto riprendere, ma sono stato incapace, vigliacco e debole, ora prometto di aggiustare tutto per l’ennessima volta, ma e duro crederci, allora devo dimostrare a me stesso di essere forte e di essere sopratutto un UOMO, se ho perso quello che avevo, Cavolo, ne costruisco u n altro e questa volta non mi faccio fregare mi tengo tutto stretto e dimostro il mio cambiamento.
Non voglio finire a un tavolo da solo a mangiare, e brutto e poi chi ti vuole aiutare lo fa per amore verso di te, ma diciamoci la verita, poi si rompono a vedere che ci piangiamo adosso, allora sapete che vi dico ….. usciamo che anche se piove immagginiamo il sole, non possiamo morire di solitudine, la depressione????? e chi se ne frega siamo persone nuove, persone con la voglia di vivere, facciamoci vedere con un sorriso, delle nostre lacrime le persone non ne possono piu, gli unici a soffrire siamo noi e i nostri familiari piu stretti, gli altri se ci guardono l’unica cosa che possono dire e “POVERETTO, mi fa PENA” . E io della loro pieta mi sono rotto, VOGLIO VIVERE e lo faro da ora e VOGLIO TUTTI VOI finalmente VIVI, fuori ci aspetta la vita.
Un bacio a tutti voi e domani spero di raccontarvi cose belle.
Ciao amici miei vi amo tutti
E crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose.
La felicità non e’ quella che affanosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non e’ quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…,
Crescendo impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose….
…E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
ho 40 anni e mi sono resa conto che la felicità non fa parte della mia vita sono divorziata ho una splendita bimba di 10 anni.in seguito ho conosciuto un uomo che ha fatto fuoco e fiamme e poi sparito per me è stato il male minore ma ha fatto tanto male alla mia principessa che gli ha voluto molto bene
Lara, con una bimba la felicità fa già parte della tua vita.
Baci.
Lara, goditi tua figlia, a me non e stato possibile lo persa per sempre, e questo ha mandato in crisi il mio matrimonio, un bacio a te e alla tua bambina.
Passa delle giornate con la tua bimba , e alla sera quando sei a letto vicino a lei quardala, e vedrai la felicita che deriva dal vedere che sei la mamma piu felice del mondo
mille grazie a tutti siete molto cari
E’ terribile, vedo tutto questo è penso che è terribile… la solitudine. Anch’io sono arrivato qui con la combinazione Google e frase chiave “mi sento solo” e non mi aspettavo che l’avessero fatto anche altri… Ognuno lascia andare qui una piccola parte di quell’urlo silenzioso e lo vorrei fare anch’io se permettete. Lo faccio e sento che è terribile che non ci si possa far niente, per la solitudine dico, non si possano stendere le braccia ed afferrare qualcun altro, che sia dal vivo od attraverso un monitor…
Ho pochissimi amici e di questi quello con cui comunicavo meglio (che mi faceva sentire meno solo) appartiene anche lui al mio ambiente di studi, Psicologia. Ciò che studio spinge a riflettere anche sulla Solitudine che attanaglia la mia vita e i grandi psicologi mi dicono che essere soli è inevitabile per l’essere umano, poiché è unico e come tale non troverà mai nessuno come lui, che possa comprenderlo, ma solo simili ed è con questi che deve vivere e amare per essere felice… Insomma, si sta deve star soli ma in compagnia… Il risultato di tanto discutere è che anche in un ambiente come quello degli studi psicologici si finisce per non riuscire a far venire fuori il grido: “Non mi importa di tutto ciò che puoi spiegare e teorizzare, perché io mi sento solo, sono solo”. Ed è davvero come una gabbia dorata.
La Solitudine ha infinite facce: non è sempre la mancanza dell’unico Amore, quello speciale, e anche se tante volte mi ha straziato e anche adesso non ho nessuna accanto a me da amare e che mi possa amare, mi sorprendo nello scoprire che non è solo quello che mi manca, ma tutto… mi mancano gli altri.
Io non so cosa fare per non sentire questo dolore, per non sentirsi dannatamente, eternamente incompleti e come tali incapaci di sperare. Volevo solo lasciar uscire il vuoto, l’assenza di tutto che mi porto dentro, e che per essere vuoto pesa davvero tanto. Spero dopo di sentirmi almeno un po’ più leggero.
Questo perché capisci che sei veramente solo quando vorresti dirlo, quando vorresti piangere, essere consolato, capito, aiutato, amato e ti volti attorno e non c’è nessuno con cui tu possa fare ciò anche quando sei circondato dai tuoi genitori, dai tuoi fratelli, da tua moglie, dal tuo compagno o da tutti i tuoi più cari amici, e questo è perché sei solo.
Sono certo che ci sia gente che soffra o abbia sofferto molto più di me, ma ciò che sento è la Solitudine ed è questo specifico dolore che capisco e ora che leggo di tutti voi, credetemi, piango per voi e per me, e anche se dagli occhi non esce nulla, lo faccio in fondo al cuore e auguro a voi e a me, e che tutti gli psicologi e filosofi del mondo vadano a buttarsi a mare, di trovare chi state cercando e non essere mai più soli.
Salve a tutti, certo volte come ora vivo dei brutti momenti di angoscia. Il mio problema credo è una voglia di affetto paterno smisurata, mio padre purtroppo a causa di vari problemi di malattia quali depressione, ma anche debolezza in generale di carattere, non c’è mai stato tanto. Ed io sono cresciuto, ad ogni modo ascoltando anche ora cercando di seguire i consigli e gli insegnamenti di mia mamma, una persona forte e giusta. Tuttavia, nonostante so quello che devo fare e cerco di metterlo in pratica giorno dopo giorno, alcune volte sento forte questo bisogno di essere abbracciato da una persona paterna, confortato e reso per un attimo leggero come un ragazzo di 22 anni quale sono, anziche pieno solo di responsabilità e con la mente sempre a programmare le mie azioni quotidiane, quelle della mia sorellina che deve essere seguita scolasticamente e non solo e varie altre incombenze, giuste per carità, familiari.
Il Signore mi ha dato la fortuna di conoscere delle persone nella banda in cui suono che mi vogliono bene; certe volte però sento il vuoto incolmabile tra queste persone adulte, degli uomini che avendo saputo e percepito di me, mi mostrano il loro affetto, e me che non posso pretendere la loro presenza in senso paterno, ma la desidero, ne ho fortemente bisogno, e non so che cosa fare. Cerco di allontanarmi per non soffrire,ma alla fine ci ricasco e soffro di più. Se qualcuno si rivede in questa esperienza di vita, mi risponda pure potremmo esserci di aiuto reciproco. Un saluto a tutti quanti.
BRAVO VINCENZO.
Adesso pero basta di piangere, a tutti noi dico, FUORI ce chi ci aspetta allora andiamo e divertiamoci, io mi sono rotto di piangere per una che non mi vuole, e per lo piu dopo una vita passata insieme, ma che vadono a buttarsi al mare, mi faccio una nuova cerchia di amici e ricomincio, un bacio a tutti
Mia caro Marco, e brutto crescere senza la presenza dei genitori, ma fatti coraggio devi andare avanti, e per essere un buon pADRE, il quale ti aguro di diventare prendi tuo padre come esempio da non imitare, e non cercare negli altri quello che non possono darti.