Ho 18 anni e sa da una parte so che questo è un periodo della mia vita nel quale è normale sentirmi un po persa non riesco comunque a fare pace con me stessa. Fra 5 mesi finirò le superiori e non so cosa fare della mia vita, pensiero che mi mette non poca ansia. Oltre a ciò faccio parte di una famiglia non proprio “sana”, i miei sono ultracredenti (pentecostali) e già so che vogliono che anche io rimanga sulla loro “stessa strada” ,cosa che io non voglio e che mai vorrò, eppure so che non potrò mai parlarne con loro. Loro sono quel tipo di genitori che considerano che se a livello materiale non mi manca nulla allora non ho motivo per star male e di conseguenza loro sono abbastanza innaffetivi, ho provato a parlare con loro una volta e la loro risposta è stata “in che senso non sai perché stai male? È impossibile, di cosa stai parlando”. Racconto tutto ciò perché non credo di star passando un buon periodo e non voglio parlarne con i miei amici stretti perché so che anche loto passano dei momenti difficili , anche più del mio.
Mi sento persa, sono estremamente critica con me stessa eppure non riesco a mettermi a studiare , non riesco ad uscire da questo stato e onestamente non saprei neanche come definirlo.
Scrivo tutto ciò Semplicemente perché ho bisogno di sfogarmi , magari sperando di sentirmi meglio dopo. Eppure mi chiedo se sono io ad esagerare, sono io troppo drammatica?
Vale65,
non mi sembri “troppo drammatica”. Con la progressiva acquisizione di consapevolezza, ti rendi conto che a questa svolta della tua vita dovresti decidere il percorso e l’obiettivo per costruirti il futuro. Cosa per niente facile, se non ci sono in te particolari interessi. Non so cosa consigliarti in merito.
Quanto alla famiglia, purtroppo non si possono scegliere né i genitori, né i figli. Accetta e valorizza quelli che hai meglio che puoi.
La religione è un nodo pesante, che forse, con genitori così motivati nel loro credo, potrai sciogliere solo quando potrai essere autonoma economicamente.
Per adesso concentrati sugli studi da proseguire o sulla ricerca di un lavoro per cui ti senti portata: il resto seguirà a tempo debito.
Diventare adulti significa innanzitutto assumersi le proprie responsabilità, di comportamento e di scelte.
Coraggio! In un modo o nell’altro, prima o poi, anche tu troverai la tua strada…
Ciao, anch’io ho 18 anni. Non stai esagerando. Questo lo so perché alcuni mesi fa mi sentivo della stessa maniera. Questa età è difficile, ti senti ancora una bambina a improvvisamente devi essere un’adulta. È normale sentirsi persa, sapere cosa devi fare con la tua vita è troppo complicato. Ma ricorda, la vita non è previdibile, a volte crediamo che quando scegliamo una carriera saremmo intrappolati tutta la vita ma non è vero. Potresti fare milioni di cose. Capisco che ti senti male con i tuoi genitori perché non condivi le loro credenze ma loro solo vogliono il meglio per te. Magari al tuo posto io cercherei di ascoltare. Quando mi sentivo male, Dio è stato il maggiore sostegno per me. Dopo un tentato suicidio, Dio mi ha salvato la vita è potrebbe ancora salvarla a te. I miei genitori pensavano lo stesso ma ho pregato Dio che capissero è mi hanno aiutato. Magari i tuoi genitori non capiscono che questo è importante. Se nessuno vuole aiutarti, ricerca aiuto da sola. Tutto andrà bene