Buongiorno a tutti,
Spero di ricevere dei consigli da voi e scrivo anche perché ho bisogno di sfogarmi.
Sposata da 3 anni con un ragazzo che amo e ora mamma di un bambino piccolo. Per motivi di lavoro quando ci siamo sposati siamo venuti a vivere in una città nuova x entrambi equidistante dalle nostre sedi di lavoro quasi 100 km dall’una e dall’altra. Siamo quindi entrambi pendolari usciamo al mattino presto x tornare alla sera. Dove viviamo è anke equidistante dalle nostre famiglie di origine (sempre un centinaio di km).
Il punto è questo da quando è nato il mio bambino io (che ora sono in maternità) sento troppo la mancanza dei miei. Riusciamo a vederci una volta al mese ma a me non basta e quando ci separiamo (come oggi) io mi sento male ma proprio male male…soffro tantissimo…
Ne ho parlato con mio marito ma lui dice che 3 anni fa abbiamo fatto una scelta e che cmq nn potrebbe essere altrimenti perche se andassimo a stare dove abitano i miei ci allontaneremmo dai nostri rispettivi lavori di un’altra ora e non sarebbe fattibile. Trovare lavoro lì x entrambi è quasi impossibile.
Ma Io sto male e vedo che lui non mi capisce fino in fondo. Piango spesso ma non davanti a lui perche se no poi mi dice che non sono felice di stare qui con lui.
Insomma sto male…esagerò Io???
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Categorie: - Me stesso
Ne hai parlato con tua madre? Si potrebbe trattare di una depressione postpartum… infondo non hai avuto nemmeno la forza di maturare un punto di vista sulla superficialità di tuo marito. Al suo posto non mi sarei concentrata sul problema logistico (lavoro, trasferimento, ecc.)… in linea di massima la nostalgia subentra quando si terminano tutte le tue attività… un neonato assorbe l’89% della giornata di una donna, poi c’è la cura della casa, il marito e solo alla fine della giornata –quando ci si ferma a riflettere sulla propria vita- si diventa malinconici… la tua solitudine è più che comprendibile! In bocca al lupo 🙂
scusami ma in una precedente lettera TU hai proposto questa soluzione perchè volevi intimità’. Lui ha solo il padre e ha lasciato una casa di proprietà’ per pagare un affitto con te perchè TU hai voluto così e ora vuoi stare coi tuoi???Sei sposata, hai una tua famiglia e il fatto che solo dopo la nascita del piccolo hai sentito questa esigenza, mi fa pensare che probabilmente non ti senti abbastanza forte da affrontare la cosa da sola. Perché hai rinunciato ad una casa di proprietà’?Hai problemi con tuo suocero?Perchè sennò il tuo è un capriccio e non puoi chiedere a tuo marito un ulteriore sacrificio, se non stai bene cerca un aiuto, un po’ di depressione dopo il parto è normale ma non è normale se dura a lungo, fatti aiutare e goditi quello che hai!
Rossella grazie x le tue parole.
Sarah la lettera a cui fai riferimento tu è appunto di 3 anni fa se non erro quando dovevamo decidere dove andare a vivere una volta sposati.
Io ho rinunciato a una casa di proprietà perché andando lì:
Mi allontanerei ancora di più dai miei che anche sono soli e non vanno a ringiovanire
Mi allontanerei dal mio lavoro e impegherei 4 ore e mezza di viaggio x raggiungerlo (e con una famiglia mi sembra eccessivo)
Avrei suo padre ogni momento x casa
La casa è in un posto abbastanza isolato e bisogna uscire sempre in auto…
Queste sono le motivazioni più importanti per cui continuo a non volere andare lì.
È vero mio marito si è trasferito x me ma anche Io mi sono trasferita per lui in una città x me nuova…senza amici e senza nessuno. Quindi i sacrifici li abbiamo fatti entrambi.
Io non chiederei mai a mio marito di trasferirsi nel paese dei miei anche perche per i nostri lavori non è possibile.
Però sto male perché vorrei i miei vicino…non so se sono gli ormoni dopo il parto…o se perché mi sembra che ultimamente mio marito mi risponda spesso male e sia spesso nervoso…
E Io mi sento molto giù…
l’attaccamento morboso alla famiglia di origine ti imperdira’ di vivere la tua vita, anche suo padre invecchia mica solo i tuoi, leggendo le tue lettere a me sembra che sia stato lui ad averti accontentato, perchè non provi a cercare lavoro vicino al suo?sinceramnete potresti fare qualche sforzo in più,e se tuo marito è nervoso dovresti stargli vicino e non rompergli i maroni per andare dai tuoi. Sii più indipendente e fatti aiutare da uno psicologo se non ce la fai.
Ciao Ely80, ho la tua età ma non ho figli per cui almeno Una cosa vorrei chiedertela: ma tu quando stavi nella stessa città dei tuoi, quanto li vedevi?
Ovvero…nella tua età adulta, ti sei davvero affrancata dai tuoi? HAi considerato che la tua famiglia ora è tuo figlio e tuo marito?
Io penso che al di là delle scelte fatte in precedenza, sia normale, con un bambino piccolo avere bisogno di un appiglio o di una persona cara che in qualche modo ti aiuti e ti stia vicino.
Concordo con l’autrice della lettera quando afferma che il sacrificio lo hanno fatto in due, perche’ anche lei si e’ buttata in una situazione nuova, senza conoscenze e famiglia vicino.
L’attaccamento alla famiglia d’origine ben venga che ci sia, sono loro (e lo saranno sempre) il nostro punto di riferimento, sia da sposati che da singoli quindi capisco il disagio di Ely80.
Come detto in precedenza potrebbe trattarsi di un po di depressione, anche io mi sento di consigliarti magari di appoggiarti ad uno psicologo della zona, magari non serve a nulla ma nel frattempo tentar non nuoce!
Auguri…
Sarah Io invece sn dell’idea che i sacrifici li abbiamo fatti entrambi. Entrambi abbiamo lasciato le nostre famiglie di origine…le nostre città…i nostri amici…Nn capisco perché tu veda solo i suoi di sacrifici..lui in più di me ha lasciato una casa di proprietà e basta…Certo anche suo padre va ad invecchiare ma per sua fortuna ha l’altro figlio che vive nella porta accanto…e se avesse bisogno all’improvviso sa a chi appoggiarsi…
Paolo Io ho vissuto 4 anni fuori casa prima di sposarmi…da sola…nella città in cui lavoro…i miei li vedevo ogni 15 giorni e poi 3 anni fa mi sn sposata e ho cambiato di nuovo città…
Il fatto è che i miei mi sono sempre mancati…ma ora che sono mamma mi mancano molto di più…Sara’ perché come dice Anonima con un bambino piccolo è diverso…e quando ci sono i miei mi aiutano davvero tanto…sarà perché sono da sola tutto il giorno e forse non ero abituata perché ho sempre lavorato…sarà perché è cambiato qualcosa dentro di me con il parto…so che la mia famiglia sono marito e il mio bambino…ma spesso penso perché io sola qui e loro soli lì…
Ely secondo me è lui che ha fatto più di te e poi come tu stessa avevi scritto, tu hai optato per la situazione in cui vi trovate ora. Sicuramente ti senti molto sola e questo aumenta la tua depressione ma devi staccarti dai tuoi psicologicamente, sei tu la madre e la moglie non puoi pensare che ci saranno sempre i tuoi ad aiutarti, da sola non sai cosa fare?non ti sai arrangiare?Non può esserci sempre qualcuno, devi essere forte per il tuo piccolo e non lasciarti andare. Secondo me è una cosa superabilissima, fatti aiutare e magari non so, non hai delle amiche da chiamare ogni tanto, pigliarci un caffè, parlare un po’???
Quante madri/nonne aiutano le figlie o i figli con i loro piccoli? Chi ad esempio non può permettersi il nido e deve lavorare, opta giustamente per l’aiuto dei nonni. Che discorso e’ : “staccati dai tuoi, devi farcela da sola e bla bla bla”?
Questa ragazza sta chiedendo semplicemente un aiuto, non e’ legittimo farlo?
Bha’… Sono basita!
Mamma mia Sarah hai la delicatezza e l’empatia di uno schiacciasassi..per fortuna che al mondo non sono tutti come te!
ELY ciao, capisco il tuo disagio..se ti mancano i tuoi prova a sentirli più spesso e magari se hai la possibilità puoi ospitare tua madre a casa tua per un breve periodo così ti aiuta anche col bambino.
Ma cosa importante non chiuderti in te stessa! parla con le amiche del tuo disagio e magari anche a tuo marito se te la senti..oppure anche uno psicologo può esserti di aiuto. Stai tranquilla quando si diventa madri e si affrontano tanti cambiamenti capitano questi momenti di crisi..
Tanti auguri a te e alla tua famiglia!