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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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@Sandro82 ti capisco, so come ti senti.
Ti senti svuotato e senza stimoli interiori. Credo sia normale, a me succede alla fine di una relazione.
Cioè fino a 30 anni non mi era mai successo 😀 ma nell’estate dei 30 anni mi sono sentito morire, sono stato così male come mai sia stato nella mia vita, nemmeno quando ho perso famigliari per lutti vari!
Non avevo obiettivi, non sapevo che farmene di me e del mio lavoro, dei miei soldi e delle mie cose. Non riuscivo a fare nulla, nè a guidare, nè a lavorare.
Poi dopo 2 o 3 mesi c’è stata una specie di rinascita, ho conosciuto un’altra che dopo qualche mese mi ha ri-gettato nel baratro. Altri due mesi di sconforto ma poi è cambiato tutto: è nato un nuovo me più sensibile ma anche più forte.
Ho avuto un’altra storia di un anno terminata qualche mese fa, e non ti nego che una flessione nelle mie attività l’ho avuta, ma direi fisiologica, è stata più un rimettersi in carreggiata dopo un mutamento nella propria vita.
Quello che ho passato, e che stai passando pure tu, credimi, lo si prova una sola volta nella vita. Poi tutto ti sarà più chiaro e sinceramente quando accadranno queste cose, ti sembreranno, purtroppo, acqua fresca.
Ora quello che faccio lo faccio solo per me. Gli stimoli sono solo miei.
Almeno io, penso, non mi abbandonerò mai 🙂
“Per quanto riguarda l’apertura mentale, che serve a capire che le relazioni sentimentali sono cose passeggere”
Sandro anche in questo caso mi hai frainteso. per “apertura mentale” io non intendo l’ accettare che le relazioni debbano essere necessariamente disimpegnate e passeggere. Intendo invece l’ essere APERTI VERSO NUOVE CONOSCENZE. Non sto parlando del consolatorio chiodo schiaccia chiodo ( non c’è niente di più triste a mio avviso ) ma della capacità di RIFARSI UNA VITA, di riprendersi, di guardare AVANTI, e di selezionare tra le varie persone quella che ci può essere più congeniale, attraverso un’ attenta e preliminare conoscenza. questo intendo per “apertura”. Non condanno chi decide di vivere storielle di solo sesso, ma a me ( e penso anche a te ) in questo momento non interessano e ho capito che preferisco starmene per conto mio finchè non troverò di nuovo una persona con cui stabilire un vero legame umano/emotivo. ma non intendo precludermi completamente alla vita e alle relazioni in via definitiva. Primo: siamo ancora troppo giovani per poterlo fare. Secondo: non sarebbe giusto verso noi stessi.
“PER GLI UOMINI: non vi mostrate da subito troppo scontati, accomodanti e arrendevoli. La donna capisce subito che siete “affamati”, e che non cercate LEI, ma una qualsiasi che vi faccia compagnia. e questo ai suoi occhi vi fa perdere valore, vi fa apparire come TANTI ALTRI.”
Maria Grazia, questo che tu descrivi non l’ho mai fatto. Prima di aprirmi a lei ce ne ho messo di tempo. Anche dal punto di vista sessuale. Senza dirlo apertamente, entrambi abbiamo aspettato per scongiurare che fosse solo attrazione fisica. Ho sentito che c’era molto più di questo e ho creduto che lo stesso valesse per lei.
Nonostante i litigi, era una bella storia. Mai mi ha risparmiato gesti di dolcezza e amore e così facevo anch’io. Non perché dovevo, ma perché mi veniva dal profondo.
Ciao Sandro82. Da quello che racconti,q uesta storia d’amore ti ha cambiato la vita e ti ha dato emozioni bellissime. Quando finisce una cosa del genere è dura, ma si sopravvive. Personalmente posso offrirti il mio punto di vista, che appunto è solo mio, ma vuole evidenziare i “doni” che ti ha dato questa relazione, sebbene sia finita. Prima di tutto ha conosciuto l’amore, ti sei messo a nudo con una persona… Ci sono uomini a cui non è mai capitata questa opportunità. Tanto più si ha più si ha paura di perderlo, eppure quella quantità enorme di amore e di affetto tu l’hai avuta già! Nulla potrà mai cancellare i giorni felici passati. Non ci sono per rimpiangerli, ma per darti calore nei momenti meno belli, tuttavia con la consapevolezza che sei stato capace di viverli e che potresti viverli ancora se solo… non ti crogiolassi nell’idea che lei è l’unica possibile con cui provare queste sensazioni. Certo, lei è unica, ma è solo uno strumento: quelle cose dentro le hai tu, lei le ha solo illuminate e risvegliate. Di sicuro, là dentro da qualche parte, ci sono altri tesori al buio, che aspettano solo altre situazioni (donne piuttosto che passioni da scoprire) per essere tirati fuori. Questo è un periodo di grande tristezza e dolore, ma son proprio questi momenti che danno l’opportunità di fermarsi e guardarsi dentro con sincerità. La tristezza spesso ha la funzione di farci piegare in due su noi stessi per trovare forze nascoste e nuovi punti di vista. Si passa per tante fasi, tutte utili al processo. Ti lascio questa bella poesia di Gibran http://www.pensieriparole.it/aforismi/saggezza/frase-36150 buona scoperta 🙂 😉
Sandro
purtroppo non esiste una “formula magica” in grado di preservarti al 100% dalle delusioni. Le mie ( come quelle di altri ) sono “direttive di base” e il mio era un discorso generalizzato, ma poi ognuno ha il suo percorso personale e devi mettere in conto che la fregatura è sempre in agguato, anche qualora ci fossero i migliori presupposti. L’ importante è imparare ad uscirne – nel caso – il meno devastati possibile. L’ esperienza serve ( o dovrebbe servire ) a questo. Ora ti senti uno straccio ed è normale. Mi sentivo anch’ io così; ci sentivamo tutti allo stesso modo a suo tempo. Ma poi rielaborerai il tutto e sarai più forte e più temprato di prima.
“Nonostante i litigi, era una bella storia.”
ma di litigi Sandro non ce ne dovrebbero essere in un rapporto davvero ottimale, nel quale si è compatibili e si prova un sentimento autentico e reciproco. Un conto sono le scaramucce o le punzecchiate di poco conto, che secondo me servono pure, danno un pò di “pepe”. Ma quando i litigi sono troppo frequenti e su cose importanti, è segno che qualcosa non va. Come ho già detto in precedenza, a volte quando ci piace una persona vediamo le cose per come vorremmo, ma non per quello che sono.
X ets: sospetto che questo dolore sia accentuato dall’età allora. Forse la soglia dei 30 anni è critica in questo senso, magari perché dopo una vita di “tentativi” nasce il desiderio di tranquillizzarsi o quantomeno uno se lo aspetta. Anche se, sinceramente, non ho mai sentito l’esigenza di “sistemarmi”. Mi andava bene così com’era. È stata lei a farmi pensare al futuro.
Non credo che frequenterò un’altra ragazza molto presto, per varie ragioni. Mi son chiuso troppo, respingo le poche occasioni di fare nuove amicizie, ho cominciato a trascurarmi tantissimo, son taciturno, sempre con la testa altrove. Non ho il minimo stimolo e non mi sento più in grado di attrarre chicchessia.
X maria grazia: ah ok! Beh, come ho scritto sopra, non mi sento più in grado di andare avanti. Sia perché non mi va, sia perché, anche se mi andasse, non penso ne sarei più all’altezza. Non mi fido più neanche di me stesso, visti i grossi errori di valutazione che ho fatto. Inoltre non mi sento più tanto giovane.
“…Nulla potrà mai cancellare i giorni felici passati…”
Che però erano finti Marinella. E se lei EVIDENTEMENTE fingeva, più o meno consapevolmente, è purtroppo anche vero che Silvio non ha amato quella donna, perché quella donna NON esisteva. Ha amato l’immagine che questa gli trasmetteva, che non era reale. Ecco perché si sente “truffato”, e ha ragione. E hai voglia di dirgli di ricordare i bei momenti, che ha conosciuto l’amore e quant’altro quando sai com’è andata a finire. È come accorgersi che ti sei fatto in mazzo così per anni in un lavoro in cui ci hai messi l’anima, ma ti hanno pagato sempre con denaro falso. Ti hanno usato. Puoi essere stato il migliore ma ti sentì un fesso. E l’amore non dá questi risultati. Come ho sostenuto in altre occasioni l’amore “fa stare bene”. Se fa stare male, sia pure NON durante, non era amore. Era il “calesse’ di cui parla Primo in un altro thread. Una “specie”, un po’ una Ferrari…cinese.
Marinella, l’amore ci cambia in meglio non in peggio, e perché faccia effetto richiede che siano messe a nudo le anime dei due protagonisti, e nel caso di Silvio almeno una era “ben coperta”.
C’è chi nei fallimenti ricorda se stesso come dici tu, ed è convinto di avere amato. Lo faccia pure, chiunque puó impostare la propria vita sull’illusione. Io non ci riuscirei e Silvio temo neppure, e mi sembra la cosa più normale. È come se una madre alleva un figlio e questo un bel giorno la accoltella al cuore, tu pensi che lei mentre sta spirando si dica ” ah, però lo amato, e chissenefrega se ora tiro le cuoia”.
Questo è romanticismo masochistico e consolatorio nello stesso tempo. La realtà è che chi si innamora vuole essere ricambiato, e chi ama vuole vedere l’altro felice di quell’amore perché ne riconosce il valore, E NON SENTIRSI PRESO PER IL CULO.
Quando una storia finisce ( peggio quando non è neppure cominciata, come con i “non ricambiati”) l’amore non c’è stato. C’è stata solo illusione. Lo dicono i fatti, se non sbaglio. Mia opinione, non indirizzata verso altro che me stesso.
Quando vedo queste storie penso che di fondo ci sia più l’innamoramento dell’amore che non la ricerca dell stesso. Come dire, che Silvio sia stato solo un pretesto per quella donna per provare “certe cose” più che per volere bene a questo ragazzo. È non è diverso da quella che dice di aver amato chi non lo ricambia. Si invertono le parti ma la “recita” è la stessa, e il copione di chiama “illusione”.
Ciao
X Marinella: al momento i ricordi con lei mi portano solo tristezza. Sono arrivato alla conclusione che sarebbe meglio rimuoverli del tutto, perché mi fanno un male indescrivibile. Preferisco l’ignoranza a questo punto, perché ricordare quello che non è più, è peggio per me. Inoltre, quanto di quello che ho vissuto è stato reale? Cioè, io ho amato e sognato, ma forse per lei non è stato così. I momenti che io credevo reali, potrebbero essere stati fittizi invece, perché lei magari ha solo recitato. Ho come la sensazione di esser stato solo in questi due anni, di aver amato un personaggio inesistente. Mi fa male pensare che la ragazza che ho amato in realtà potrebbe non essere mai esistita.
Il brano che mi hai indicato è molto bello e descrive benissimo quello che l’amore può darti, così come quello che può toglierti.
X maria grazia: Sì, si litigava tanto purtroppo ed è per questo che ho perso la pazienza e ho cominciato a fare qualche sbaglio.
Spero mi passi presto, perché non reggo più. Non mi va più di stare neanche con gli amici. Non riesco a vedere altre persone, né a uscire di casa. Spero davvero che tutto questo mi rafforzi, altrimenti sarà sofferenza fine a se stessa.
Rinnovo i ringraziamenti a tutti per il supporto. Siete le persone che sento più vicine a me.
Marinella,
“Nulla potrà mai cancellare i giorni felici passati. Non ci sono per rimpiangerli, ma per darti calore nei momenti meno belli” – nel momento della perdita, questi non possono essere apprezzati, soprattutto se si decide di annullarli, togliendo loro valore. magari, per qualcuno possono anche non averne affatto… siamo noi a decidere cosa è (o è stato) importante o meno per noi.
“quelle cose dentro le hai tu, lei le ha solo illuminate e risvegliate.” – così è, e sarà Sandro a lasciar loro di nuovo spazio di esprimersi oppure a impedire loro di affiorare.
si ama quando si ha bisogno d’amare e di essere amati. forse ci si sente derubati quando si ritiene di aver dato più di quanto si è ricevuto.
@Sandro82 non hai fatto sbagli, non colpevolizzarti.
Tra qualche tempo vedrai come in realtà era lei (che voleva rompere) a voler tirare sempre la cinghia e a stuzzicarti per portare il rapporto là dove voleva che arrivasse.
Ai miei tempi lei non era mai contenta, si inventava una stronzata, risolvevi la stronzata e se ne inventava un’altra e andava avanti così fino a quando ovviamente il tutto si è rotto. Con la mia grande pazienza però le ho dato del filo da torcere almeno 🙂
Ehhh ne sanno una più del diavolo.