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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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“non si rinuncia alle emozioni ma non ci si fa più mettere il cappio al collo del sesso per dovere. lo si fa solo più per piacere: meno quantità, oppure minor durata nel tempo, ma miglior qualità, magari alla ricerca del massimo “gusto” raggiungibile. si torna ai primordi, alla libertà di vita e di sessualità non più condizionate dalla cultura imposta per millenni dalla società. amare sì, ma soltanto la persona, non il tipo di vita che questa può offrire, con ruoli superati che restano comunque ben definiti.”
caro ets
credo che in questo caso rossana abbia fatto un’ analisi lucida, obiettiva e scevra di pregiudizi sulle “donne di oggi” ( che poi, altro non sono che le DONNE DI IERI LIBERATE DALLE COSTRIZIONI CULTURALI ). Io non parlerei quindi di incapacità di amare davvero, da parte delle odierne donne, ma di un mutato modo di rapportarsi all’ uomo. che è MOLTO diverso!
che poi oggi i comportamenti e i costumi delle donne stiano minando il tessuto familiare tradizionale, questo è un altro discorso.
Sandro, non so se ti aiuterà, ma puoi provare a vedere la cosa, pian piano, da un’altra ottica.. pian piano, dopo che la rabbia e la delusione e tutti i sentimenti negativi che stai provando si saranno un po’ attenuati, col tempo, puoi considerare il fatto che grazie a lei sei riuscito a vivere dei sentimenti profondi che fino a poco prima mai con nessuna avevi provato.. cioè hai portato fuori una parte di te, che prima non aveva avuto la possibilità di emergere e tu non conoscevi, perché nessuna era riuscita a fartela emergere.. l’amore è una capacità propria, che si accende oppure no in seguito a qualcuno che fa “da specchio” a ciò che abbiamo già dentro noi.. lei ti ha fatto tirar fuori tutte queste sensazioni, che non avresti mai conosciuto se non l’avessi incontrata.. in pratica come si dice: “meglio aver amato e aver perduto, che non aver mai amato”. concordo. specialmente se pensi che c’è chi vorrebbe amare ma non trova nessuno che glielo permette, e non lo può sperimentare forse per tutta la vita..
aggiungo anche che condivido la visione di thematrixx, e secondo me ti ha dato il consiglio più corretto: cioè si ama per dare, non per ricevere qualcosa in cambio.. chi ti dice il contrario a mio parere non sa cos’è l’amore perché lo interpreta come un opportunistico dare per avere qualcosa indietro.. invece come dicevo sopra, poiché l’amore secondo me è una nostra capacità di dare, avere o no qualcosa indietro non cambia proprio niente sulla nostra capacità di amare..
Andrea_The_Original,
“Per il resto credo che per costituire una famiglia di base debba esserci un amore sincero, altrimenti si è zoppi in partenza” – il punto cruciale è questo (meglio ancora se si condividono gli stessi valori): tutto il resto non sono che analisi arbitrarie sul sesso degli angeli… ognuno dei due ci deve mettere del suo, in modo onesto e sentito, anche se neppure questo è di per sé assoluta garanzia di durata.
X rossana: adesso la consapevolezza di essere state sfruttato per aumentare la sua autostima è sempre più radicata. Non capisco come si faccia ad essere così calcolatori, così meschini e ipocriti. Che fosse una ragazza insicura l’ho scoperto qualche tempo dopo ma, stupidamente, questo mi ha portato a sentire di più l’esigenza di proteggerla, di farle sparire i suoi “complessi”. Non per una sindrome da “crocerossino”, ma perché non volevo che una ragazza bella e dolce come lei si sentisse così inadeguata. Ci tenevo tantissimo a renderla felice, perché l’amavo come non avevo mai fatto, e volevo lei fosse pienamente consapevole del suo valore. Tutto questo mi è tornato contro e mi son fregato con le mie mani. Non avrei dovuto tenerla su un palmo di mano, ma neanche sarei riuscito a centellinare la mia stima per lei. Non vorrei che tutto questo fosse scambiato per zerbinaggio comunque, perché non ho mai messo da parte la mia dignità per lei.
X Andrea_The_Original: quando mi raccontava della prima volta che ci eravamo incontrati, mi diceva sempre di essere stata colpita sia dal mio aspetto esteriore, sia dall’aria schiva e distaccata che avevo (si sa, alle donne piace chi le ignora ed è un po’ stronzo). Però aggiungeva sempre che è stato da quando mi ha conosciuto meglio e ha scoperto il mio carattere che ha capito che io ero l’uomo della sua vita, perché mi ha scoperto capace di sentimenti e sensibilità che agli altri nascondevo. Non è che una volta innamoratomi di lei io sia diventato un bamboccio romanticone appiccicoso, semplicemente mi sono un po’ ammorbidito, ma sostanzialmente son sempre stato me stesso. Secondo me è più probabile la tua seconda ipotesi e sicuramente va tra le papabili, insieme a quella di essere stato solo una sorta di psicoterapeuta per lei.
X maria grazia: questo mutato rapporto consiste quindi nel saltare di relazione in relazione a piacimento, fregandosene dei sentimenti e della dignità del partner? Consiste nel mollare una persona alla minima difficoltà o semplicemente perché trovano qualcuno che le abbindola (magari solo per sesso)? È questa l’emancipazione tanto decantata?
L’unica cosa che non rimpiango di questi due anni è che almeno sono stato me stesso, con tutti i pro e i contro. Certo, specialmente gli ultimi mesi avrei voluto essere un po’ più paziente. Magari le cose sarebbero andate diversamente. È anche questo dubbio che mi tormenta. Forse sto cercando tutte le colpe in lei, quando magari mi sarebbe bastato essere più paziente alle sue paranoie e discussioni (che comunque cercava di chiudere poco dopo). Resta il fatto che si è rivelata una ragazza pronta a buttarsi su un altro alla minima difficoltà o addirittura a farlo qualora l’altro fosse capace di imbambolarla con qualche parolina dolce. Forse è meglio sia successo adesso e non quando la carne al fuoco poteva essere di più. Però dentro ho ancora un gran casino. Sto cercando di non pensarla più, ma ogni cosa mi ricorda lei. Forse se avessi la conferma del suo tradimento, mettere una pietra sopra a tutta questa storia sarebbe più facile. Non lo so.
“cioè si ama per dare, non per ricevere qualcosa in cambio”.
Bellissimo concetto, proviamo a chiedere a Sandro cosa ne pensa. Questa frase retorica è tipica di chi non si trova nello stato di questo ragazzo che ha probabilmente dato, aspettandosi come ritorno ALMENO la felicità se non la lealtà della persona amata. Ma quando questa ha dimostrato che tutte quelle “perle” di Sandro le ha usate per giocare a biglie, e lui si è “impoverito” delle cose migliori di sè, le belle frasi servono ai lettori e alle lettrici delle poesie e dei romanzi rosa, non a Sandro. L’amore è dare certamente, ma quando è stato sprecato è stato sprecato. Altrimenti oggi Sandro non sarebbe qui a disperarsi e a sentirsi uno stupido. Anche Gesù Cristo si è lamentato col “Direttore Generale” mentre lo inchiodavano sulla croce. Figuriamoci i peccatori come noi. Parlare per slogan consolatori non fa passare il dolore, lo può anestetizzare, ma non serve a guarire.
Capire quando un amore ci ha arricchiti o ci ha impoverito serve a saperlo donare con “merito” in futuro, altrimenti, come ho detto a qualcun’altra, le perle si stanno dando ai porci. E i porci non sanno chè farsene delle perle.
Quello di NON VOLER RICONOSCERE la realtà è una fuga dalla stessa, che alcuni utilizzano per farsi andar bene quel poco che si è avuto dalle relazioni di questo genere, e non volersi sentire falliti se non si e avuto altro, ma se non si HA IL CORAGGIO di osservarli per quello che sono stati, è certo che prima o poi questa cecita voluta farà fare gli stessi errori di cui ci ora ci si lamenta. E a proposito di slogan, sappiamo cosa significa perseverare negli errori.
Sandro: lei è stata una merda, e meriti molto di meglio. Tu dovrai venire sempre prima di tutto e di tutti, senza egoismi narcisicistici, ma per un naturale e sano amor proprio. Vedrai che ti rispetteranno di più e ti ameranno proprio per questa tua sicurezza e AUTONOMIA. Che non è né virile né femminile ma solo delle persone che si sanno rispettare, soprattutto quando sono stati leali e in buona fede.
Camy,
“l’amore è una capacità propria, che si accende oppure no in seguito a qualcuno che fa “da specchio” a ciò che abbiamo già dentro noi..” – peccato che questi specchi siano a volte così rari, addirittura introvabili!
@Sandro82 quando si è troppo buoni con le donne esse cominciano a sentirsi “inadeguate” e vengono fuori le loro manie di “inferiorità” ed “insicurezza”.
Sentendosi inferiori per una qualche ragione ecco che scatta la molla, la ripicca, la volontà di fartela pagare per il semplice motivo che loro provano quelle sensazioni.
E così ti cornificano e vanno con un altro lasciandoti nella disperazione.
Questo è il motivo scatenante !
@MariaGrazia non credo sia solo una questione di evoluzione dei tempi. E’ una questione di inadeguatezza derivante dalle proprie frustrazioni. Secondo me ovviamente !
Sandro,
mi rendo conto di non essere nella norma: a seguito di un matrimonio, contratto a poco più di vent’anni, per essere stata scelta più che per aver scelto, e dopo aver amato per più di un decennio, senza essere stata innamorata del partner, che forse non mi ha amata, né tantomeno “resa felice”, come si era impegnato a fare, non so perché ma non ho mai avuto la sensazione di essere stata defraudata di niente. ho dato quello che mi sentivo e che potevo dare, e ho ricevuto in cambio quello che l’altro si sentiva e mi poteva dare.
è andata meglio nel secondo giro, dove in pratica sono stata io a scegliere, soprattutto di dare senza aspettarmi alcun ritorno se non una condivisione d’amore, e ricevendo invece moltissimo.
vorrei tanto capire perché non mi sento di essere stata gabbata, mentre di fatto posso esserlo stata ben più della media… la vita non è un tappeto di rose e nessuno c’impone di viverla con Tizio o con Caio… perchè prendersela con l’altro se a un certo punto si rivela inadatto a noi o alle nostre aspettative?
X camy: sono dell’opinione che a volte l’ignoranza è un bene. Se il prezzo da pagare per aver conosciuto il vero amore è questo, avrei preferito non conoscerlo. Prima di lei vivevo bene senza amore, mi andava bene quello che provavo. D’altronde poco scommetti, poco puoi perdere. Adesso mi rimane solo il dolore, i dubbi su me stesso, l’autostima sottoterra e una situazione psicofisica disastrosa.
Non l’ho mai amata per ricevere qualcosa. L’unica cosa che mi aspettavo da lei era onestà e rispetto, cose che io le ho sempre dato.