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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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chaponine, sono perfettamente d’ accordo con te.
Liskoop
Non sono proprio d’accordo sul fatto che anni fa non ci fosse più Amore.
Si é vero non c’era il divorzio. E i tradimenti esistevano anche allora.
Ma a differenza di oggi esistevano comunque i sentimenti. Nel senso che comunque le persone, le brave persone erano “impostate” a riconoscere il vero sentimento. Esistevano gli ubriaconi e i violenti ma, cara Liskoop, oggi ce ne sono molti di piu.
All’epoca un uomo a 25 anni era un uomo e una donna una donna.
Oggi gli uomini e le donne non ci sono neanche a 50 anni.
Una donna prima era il cardine della famiglia e sapeva come condurla.
Oggi? Ne vogliamo parlare? La maggior parte delle donne fa 10 cose insieme senza però essere capace di farne una fatta bene.
Gli uomini oggi sono quaqquaraqua incapaci di fare mariti e genitori.
Tutto questo, sono certo, é per l’80% colpa di questa Società.
Io so di donne, tante donne dell’epoca, che rimaste vedove, piangono ancora i loro mariti, perché sentimentalmente legate a loro. Così come ho conosciuto tanti uomini che, rimasti vedovi, che fanno lo stesso.
Oggi ti capita di vedere cose del genere?
Lis, le “cose” dell’amore sono molto più semplici di come vengono descritte; nascono da “richieste” fisiologiche, (come la fame, per esempio) vengono rielaborate dalla cultura (la ricetta) e vengono servite secondo la propria immaginazione e coreografia (il ristorante, la location).
L’ho detto cento volte, se tu fossi nata tra gli Inuit del Polo Nord, nelle foreste equatoriali brasiliane o nel bush australiano, tu Liskoop, bianca, caucasica e con tutto il DNA ereditato dai tuoi antenati probabilmente occidentali, vedresti “l’amore” come un Inuit, uno Yanomami o un Aborigeno. Quindi l’amore come lo descrivi tu non è immanente nell’uomo ma relativo alla cultura che lo esprime.
L’unico vero amore che accomuna questi individui è quello genitoriale, materno soprattutto, quello SÌ che non finisce mai. Hai mai visto una madre “normale” stancarsi del figlio? Ecco perché, quando accade tra partner “utili” (perché l’amore nasce come bisogno di avere, anche quando appare a senso unico) quel fenomeno che fa si che un uomo è una donna si “fondano” in una sola si entra nella dimensione di “non ritorno” appena descritto con l’esempio materno.
Anni fa venni deriso nella mia descrizione dell’amore come utilità, quando chiesi all’interlocutrice perché se l’amore non ha secondi fini normalmente ci innamoriamo di una persona di sesso opposto. Credo rise. Ma se riflettiamo, se l’amore è un sentimento “indipendente” da certe utilità dovrebbe poter avvenire che trovassi la fusione con Pasquale o Giovanni no? Pur desiderando di portare a letto Lucia o Anna.
La verità è che la nostra cultura (specie quella religiosa), ha indirizzato le “sensazioni” verso una moralità sentimentale per toglierle dalla brutalità degli istinti, ma non li ha sostituiti, li ha solo “rivestiti”.
Le super romantiche che si alternano su questo forum hanno solo bisogno di un uomo che le protegga dalla paura della solitudine, e gli dia qualche soddisfazione sessuale periodica. Il resto lo fa la fantasia, alimentata da quella cultura nella quale siamo stati allevati.
Io e Sally siamo stati fortunati essendoci incontrati al di là del sesso, che è un mezzo in più per comunicare, ma non dura per sempre.
Ma se per caso oggi lei per incanto diventasse un uomo, quell’amore non scomparirebbe, solo perché non ha più la patatina, “ho stato chiaro”. Dovrei trovarne una occasionale, ma per fortuna quel rischio non c’è. Ecco perché mi ritengo fortunato, di aver incontrato lei e scoperto “la difference”.
Du MaxiBon
LisKoop,
m’interesso saltuariamente di psicologia e il test era un modo di verificare l’affinità che mi sembrava di percepire. il mio risultato è diverso dal tuo soltanto nella modalità di raccolta di informazioni (N) su cui basare la propria piattaforma mentale, mentre identico sembra essere uno dei due aspetti più significativi della personalità: l’attitudine decisionale (F) di orientarsi nelle scelte di vita più attraverso l’istintività del sentimento che con altre tipologie maggiormente raziocinanti. quindi, stavolta l’intuizione era corretta!
il peso che probabilmente portavi senza nemmeno rendertene del tutto conto potrebbe essere quello dell’assurda cultura romantica di fine Ottocento, che impone validità all’amore soltanto se confermato dal “per sempre”, in analogia con le archetipiche favole “e vissero felici e contenti”, mentre, secondo me, la realtà dei sentimenti amorosi è enormemente meno edulcorata e molto più sfaccettata, frutto soprattutto della personalità e della maturità di chi li esprime, in uno specifico momento della sua crescita evolutiva interiore.
benché forse in minoranza, chi pensa e agisce come noi, anche in amore, non ha meno dignità di altri che pensano e agiscono in modo diametralmente opposto.
Nessuna Verità può contraddirne un’altra,
la Luce è utile in qualsiasi lampada brilli.
Una rosa è bella in qualsiasi giardino fiorisca.
Una stella ha lo stesso splendore
sia che brilli all’oriente che all’occidente.
(Abdu’l Baha)
anche a me ha fatto molto piacere il nostro confronto, con le analogie riscontrate, in particolare in quanto segue:
– “per quanto riguarda il “fare” e il “subire” l’amore, penso che siano dei concetti riferibili più al rapporto amoroso (aspetto piu pragmatico e legato alla realtà tangibile) che non all’Amore in se’(sentimento).”
– “Il rapporto amoroso si puo “fare”, “subire”, costruire, distruggere e via di seguito, si presta a tutti i verbi di “azione”. L’Amore, invece, è legato ai verbi di “stato”, e come tali indica una percezione, un sentimento. L’Amore è o non é.”
concetti pienamente condivisi, che hai saputo esprimere con una chiarezza di gran lunga superiore alla mia e che mi hanno dato appagamento mentale.
buona settimana anche a te!
PS = mi piacerebbe che non ci perdessimo di vista. 🙂
Elpuma,
“Oggi gli uomini e le donne non ci sono neanche a 50 anni.” – secondo me, questa è una delle principali ragioni dell’attuale instabilità sentimentale di coppia, in quanto qualsiasi scelta regge nel tempo se messa in atto da persone mature.
“Io so di donne, tante donne dell’epoca, che rimaste vedove, piangono ancora i loro mariti, perché sentimentalmente legate a loro. Così come ho conosciuto tanti uomini che, rimasti vedovi, che fanno lo stesso.” – anch’io ho notato che oggi i sentimenti sono quasi del tutto inesistenti, quasi sempre soltanto rivestiti di parole nell’intento di farli apparire, senza che siano fondati su basi profonde. per rendersene conto basta far riferimento a un film come “Via col vento” rispetto a uno di Muccino. oggi si devono provare tutti i gusti, senza nemmeno sapere qual’è il preferito…
Elpuma
cosa veniva sempre detto alle ragazze di una volta ? ( ma anche a quelle della mia generazione ): ci veniva detto: “trovati un brav’ uomo che provveda per te e per i figli che avrete”. PROVVEDA, CAPISCI ? non si parlava di trovare uno con cui vivere UN VERO AMORE. questo la dice lunga su quello che era la società fino a poco tempo fa.
quello di cui parli tu era il perpetrarsi di uno schema convenzionale in auge nella società del passato. i sentimenti centravano poco. ci si sposava perchè SI DOVEVA, e si facevano ( o NON si facevano ) determinate cose altrimenti non si era accettati e ben visti ( con tutte le conseguenze che questo avrebbe comportato in un mondo come quello ). la rivoluzione dei costumi ha fatto sì che saltasse ogni ipocrisia, e che la società si mostrasse per quello che realmente è: un insieme di individui con mille pecche, insicurezze e debolezze. coloro che oggi riescono ad amarsi e rimanere uniti NONOSTANTE TUTTO, sono quelli che si sarebbero amati davvero anche in altre epoche. tutto il resto, sarebbe stato solo un fare coppia per salvare le apparenze. La modernità altro non è che la PROVA DEL NOVE dell’ amore. se un amore resiste alla “voglia di sfasciare tutto” ( tentazione oggi facilmente fruibile grazie appunto alla modernità ) vuol dire che quello è UN VERO amore, e non la sua proiezione.
Gli amori autentici sono solo quelli che nascono NELLA LIBERTA’.
Anche mia madre ( vera donna d’ altri tempi ) piange il povero marito morto ( cioè mio papà ). ma d’ altra parte lei fece di lui il perno di tutta la sua esistenza e non avendo altri metri di paragone, ma sopratutto avendo una mentalità “di paese”, è ovvio che pensa sia sconveniente rifarsi una vita accanto a un nuovo compagno.
Golem, hai perfettamente ragione. l’ Amore ( se di VERO amore si tratta ) dovrebbe essere scisso da aspetti dell’ altro/a come l’ età, la bellezza, il genere sessuale di appartenenza, lo status sociale, ecc…E’ chiaro che tante persone vogliono dare a ciò che vivono o hanno vissuto una connotazione che non gli appartiene. senza voler togliere dignità e riconoscimento a queste situazioni, e senza voler negare che hanno o hanno avuto COMUNQUE una loro valenza nella vita di quell’ individuo, bisogna però ammettere una volta per tutte che il definire “amore” certe dinamiche relazionali, è una cosa che ci viene “imposta” da una certa cultura religiosa, romantica e moralista di cui siamo ancora molto intrisi.
@ets @LisKoop
Il mio post era per far capire che l’amore è puro interesse. Ognuno ha dei bisogni, che non sono sempre economici. Ora che tira un aria di crisi per le donne il fattore economico va per la maggiore, ma può essere benissimo un bisogno di essere ascoltate, un bisogno di essere un po’ sottomesse senza che se ne accorgano, accettazione sociale etc …..
Se tu dai alla persona ciò di cui ha bisogno sarai sempre il partner perfetto: non vieni calcolato in base a ciò che sei, ma rispetto a ciò che porti a loro. Ecco quindi risolto il grande dilemma.
Le delusioni arrivano quando ti illudi che una persona ti apprezzi perché sei speciale, ma in realtà potrebbe esserci benissimo un altro al posto tuo e sarebbe la stessa cosa.
Se tu sai che una persona ti sta vicino per i soldi ma potrebbe lasciarti se trova uno più ricco oppure se tu perdessi valore di mercato vivresti molto meglio. Lei ti dona la sua bellezza, tu i soldi: entrambi vincete e siete entrambi contenti.
Molti uomini idioti pensano che le partner siano angelicate, ma se inventassero un apparecchio che permettesse di leggere il pensiero non oso neanche immaginare cosa verrebbe fuori. La donna si chiede continuamente: “Che vantaggio ci traggo a fare questo?”… cosi come l’uomo si chiede continuamente “Quando me la dà/Quanto dovrò sorbirmi ancora le sue stronzate prima che me la dà?”..
“oggi si devono provare tutti i gusti, senza nemmeno sapere qual’è il preferito…”
e quanto je rode a chi invece ha potuto provarne solo un paio, E PURE SCADENTI.
“Molti uomini idioti pensano che le partner siano angelicate”
Vero. così come molta gente si illude che dietro alle buone maniere e ai modi “gentili”, debba esserci necessariamente una persona equilibrata. in entrambi i casi, si tratta di un errore di fondo.
Maria Grazia, anche a me è stato detto di trovarmi una brava ragazza, ma questo cosa vuol dire ?
Sta nell’ottica di qualsiasi genitore dire una cosa del genere per i propri figli. Ovvio che si consiglia una “brava persona”. Ma è altrettanto ovvio che questa brava persona ci debba piacere e ci si debba star bene con lei/lui.
Ci si sposava perché si doveva, si senz’altro. Ma so di gente, e molta, sia uomini che donne, dell’epoca ante prima guerra che si sposavano si, ma chi volevano loro. I miei bisnonni sono fuggiti perché le loro famiglie non volevano. Ma le loro famiglie hanno poi dovuto cedere di fronte alla ferma convinzione di entrambi. E te ne potrei citare a decine di questi casi tra gente che conosco o che ho conosciuto.
I sentimenti c’entravano eccome cara Maria Grazia. Perché esistevano !
Non è tanto questione di libertà, ma di sentimenti reali, che oggi non ci sono più, perché si affronta tutto con leggerezza.
Non credo che tua madre ritenga sconveniente rifarsi una vita con un altro compagno. Io penso semplicemente che non se la senta.
Mia madre è lo stesso, non si vedrebbe MAI accanto ad un altro uomo. E non per sconvenienza credimi.
Elpuma, tutto corretto e tutto giusto quello che sostieni. però mi resta da farti una domanda. cosa faresti in caso ti innamorassi di una che non piace ai tuoi familiari, ai tuoi parenti, ai tuoi conoscenti e ai tuoi amici ? Lotteresti contro il “mondo intero” per far vincere il vostro amore o ti arrenderesti alla “ragion di Stato” in nome del quieto vivere, pur sapendo che – a dispetto di quanto tutti dicono – quella è una persona apprezzabile ? se accetti di rispondermi, ti chiedo di dirmi quello che REALMENTE pensi. grazie.