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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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Una vita finisce con la morte, e un amore VERO può finire solo così, per FATTORI INELUTTABILI, e quanto è avvenuto prima non si perde perchè ha dato senso a qualcosa
Un amore illusorio finisce prima perché non è mai cominciato. É come i sogni: finiscono appena ti “svegli”.
Maria Grazia io non posso far si che la mia ex moglie abbia la sofferenza adeguata. Io non le auguro mali fisici e sofferenze di altro genere ci mancherebbe altro. Anzi tanta salute e cento anni di vita.
Ma semplicemente “vorrei” che subisca lo stesso trattamento che lei ha riservato a me…pari pari. Niente di più. Giusto per capire cosa si prova.
Grazie cmq a te e Rossana per la comprensione.
Grazie anche a Condor anche se sono leggermente meno “spietato” di te. Il male fisico e la morte assolutamente no per l’amor di Dio.
LisKoop,
la duplice insistenza nel non rispettare le convinzioni altrui e nel tentativo di convincere sulla bontà/verità di pareri opposti da qualche tempo a questa parte è un classico ossessivo su LaD, soprattutto sul tema durata e corresponsione dell’amore.
teniamoci le nostre idee, senza curarci di quelle di altri, sempre e soltanto soggettive.
Ma la faccenda del “non rispettare” non vale anche al contrario mentre si critica un opinione opposta?
Se si è contenti di un amore fallito va benissimo, ma ci sarà sempre chi penserà che quello non era amore. Perché quello NON FINISCE. Quando esiste.
Anch’io sono convinto che il vero amore non finisce. Chi ama veramente fa di TUTTO, anche l’impossibile, per salvare il rapporto.
@Sandro82
dai, me la dici una cosa positiva della tua vita… la presenza di un amico su cui poter contare, un tetto sulla testa, le lasagne di mamma…. solo una, anche piccola!
Please.
@Maria Grazia
Per me l’amore è del tutto paragonabile alla vita, in quanto nasce, si sviluppa e cresce, se viene nutrito ed accudito nel tempo con gioia, rispetto, volontà ed impegno. Deperisce, invece, se viene ridotto alla fame o maltrattato, fino ad arrivare a morire per cause naturali, se ignorato e negletto, o per cause violente, in caso di tradimenti od altri violenti traumi a forte impatto emotivo negativo.
@Golem
Allora per riassumere il tuo pensiero:
L’amore VERO non ha una fine.
Quando un “amore” finisce vuol dire che non era VERO amore, ma solo una mera ILLUSIONE, un sogno.
Il VERO amore, come la vita , puo’ finire SOLO per fattori INELUTTABILI, ovverosia la morte di uno o entrambi i partner, e non prima.
ERGO, fino al momento della morte (mia o del mio partner) non posso sapere se si tratta di VERO amore, in quanto l’uno o l’altro potrebbe mettere fine al rapporto in qualsiasi momento e di conseguenza con quel fatale atto rivelare la natura illusoria di quello che solo in apparenza sembrava un amore vero? …..ma daiiii!!
Io rispetto le opinioni altrui e non voglio assolutamente convincere nessuno a pensarla come me, ma quello che sostieni non ha una logica…
@Rossana
Non ti preoccupare , non è cosi’ semplice farmi cambiare idea su certe tematiche.. 🙂
Per quanto riguarda la domanda che mi poni : “secondo te, come definire quello che è vero da quello che non lo è?” si apre un universo filosofico…
Per formulare una risposta sensata (e sintetica) ho bisogno di un po’ di tempo, ma non manchero’!
Per il resto, VADO CONTRO CORRENTE. Consideratemi per quello che volete (tranne che buonista, non è proprio il caso, visti anche i miei precedenti post sul mio amore “fallito”, come direbbe Golem), ma diversamente da Elpuma e Condor, non auguro proprio niente di male alla persona con cui ho trascorso 17 anni della mia vita. Anzi, spero che sia felice, anche se non al mio fianco, perchè a prescindere dalle motivazioni e dalle modalità con cui si è conclusa la nostra relazione, credo che le prove ed il dolore che ha dovuto affrontare finora siano piu’ che sufficienti per una sola vita.
Quindi, anche se non leggerai mai queste poche righe, che tu possa essere felice!!!
LisKoop,
grazie per la rassicurazione. mi fa piacere condividere punti di vista a mio avviso abbastanza complessi per essere ridotti a livello di impostazioni informatiche binarie.
nemmeno io ho intento di convincere, né ho mai desiderato il male di nessuno. poco o tanto, tutte le persone a cui ho deciso di affiancarmi mi hanno lasciato qualcosa, persino di più quelli che apparentemente sembravano aver dato di meno.
credo sia un’attitudine caratteriale quella di valorizzare il positivo e di non ribaltare su altri le conseguenze delle nostre scelte.
un abbraccio.
Certo che non ce l’ha, PER TE, perché ancora non hai provato quella sensazione che ti farà dire – mentre tu lo sai già di te stessa – che l’uomo che ami non ti lascerà che con la morte. Cosa che allo stesso modo sta pensando lui. È una sensazione che non ti posso spiegare, perché se non la si è provata, non ha termini di paragoni a cui rifarsi. Ho già usato questo paragone per spiegarlo, ma non ne trovo altri per non ripetermi che questo: è come parlare di colori con un cieco. Conosce solo il nero. Tu non devi aspettare che “muoia” il tuo amore per scoprirlo, perché saprai già che è solo quando lui morirà che quell’amore finirà, e quel “lui” di quell’amore pensa altrettanto. Ma attenzione, finirà solo come “costruzione” non come amore, seppure nel ricordo ovviamente.
Cara amica, pensaci bene: chi abbandonerebbe il vero AMORE?
L’amore non è logico, ma nasce dalla ragione e non dalle gonadi o dalle illusioni. Che se nel maschio si manifesta in un certo modo nella femmina viene accompagnato spesso da sensazioni “affettive” che date le piacevoli sensazioni emotive si chiama impropriamente amore, quando è solo innamoramento accompagnato nella donna, nove volte su dieci, dall’illusione. Ma anche l’uomo spesso non scherza. L’amore non è AMORE quando è una cosa che NON dipende da noi. Da noi dipende l’AMORE, cioè la VOLONTÀ di amare, di volere che quella “sensazione” cresca, si costruisca quotidianamente, e cosi “fonda” (voce del verbo fondere) le due persone in una sola. Dando per scontato che un amore a senso unico non è altro che “pura” illusione, un film. Su questa mia base filosofica non si discute neppure.
Ma “quel” miracolo di cui parlo succede, raramente magari, ma è da quel momento che ti accorgi della “differenza” tra l’amore e l’AMORE.
Sono 26 anni che sto con quell’AMORE. È stato amore, ma abbiamo (plurale) VOLUTO che diventasse AMORE.
Non devo dirlo per “rispettare” le idee altrui?
Auguri perché ti possa accadere. Due abbracci.
P.S. Non voglio farti cambiare idea. Non mi interessa per niente. Cosa te lo fa pensare? Mica vendo aspirapolvere.
Un’altra cosa, amore fallito non significa “tu fallita”.
Liskoop, credimi quando ti dico che attualmente (e chissà per quanto, se non per sempre) non c’è NULLA di positivo nella mia vita. Non ho niente a cui aggrapparmi, nessun evento futuro che possa darmi un po’ di speranza, proprio niente.
La salute è in peggioramento, la vita sociale è a rotoli (ho allontanato tutti gli amici), con la mia famiglia ho un rapporto “bellico”, non riesco a trovare un lavoro e ho finito i miei risparmi. Tutti i miei progetti sono andati in fumo, insieme alle mie ambizioni e alla mia voglia di far qualunque cosa. Al momento sopravvivo, ma non capisco neanche perché. Non so che ci sto a fare qui. Qual è il senso di sopravvivere a tutti i costi? Di allungare questa agonia? La mia vita è stata una parabola discendente dopo aver perso il lavoro, con una flessione in positivo solo quando ho incontrato lei, per poi sprofondare di nuovo. Non è mai migliorato nulla, perché dovrebbe farlo adesso? Non ho talenti, non ho fortuna e non ho raccomandazioni di sorta. La mia attuale situazione è infinitamente peggiore di quando ho incontrato quella stronza. Nessuno si avvicinerebbe ad una persona del genere.
Stasera mi son fatto convincere ad uscire con dei conoscenti e ho fatto di tutto per forzarmi a tenere la mente sgombera dai brutti pensieri, perché volevo una serata di pace. Invece è stata la peggiore serata da mesi a questa parte. Ragazzi “felicemente” sposati e fidanzati che non hanno fatto altro che parlare di come e quante volte avevano tradito le compagne. Persone che a malapena riuscivano a formulare una frase di senso compiuto, insignificanti, poco intelligenti, che parlavano delle loro innumerevoli conquiste. Queste persone continuano ad avere accanto qualcuno, che li ama, che con loro ha fatto progetti e formato una famiglia, mentre io, che ho sempre rispettato, dato fiducia e messo su un palmo di mano chi amavo, sono solo come un cane.
Io che, pur essendo “piacente” (così dicono, ma non ci credo più), non riesco ad attrarre più nessuno, né ad avere il coraggio di provarci. Gli altri rimorchiano a destra e a sinistra, io sono una nullità che neanche è riuscito a tenersi una ragazza. Oltre i soldi, cosa hanno in più di me? Devo pensare che solo le merde sono appetibili? Dove sbaglio? Anche per questo avrei voluto sapere da lei le motivazioni che l’hanno portata a preferire un altro.
È a questo punto che sopraggiungono gli altri pensieri. Lei con un altro, a divertirsi in giro, a passare una bella serata scherzando e scambiandosi occhiate dolci, per poi finire a letto a consumare la passione che prima era tra noi. Immagino lei ad indossare quegli abiti che la rendono ancora più sensuale, stavolta non per me, ma per l’altro che adesso è al centro dei suoi sogni e dei suoi progetti. Il suo sguardo dolce, i sorrisi, le carezze… non sono più per me. Non faccio più parte della sua vita.
Mi guardo intorno e vedo tutte queste coppie che si divertono e vivono la loro vita e tra queste c’è anche lei e lui, con il loro futuro roseo. Nel frattempo io sono solo in mezzo a tutta questa gente che si vanta di quante ne hanno sco.... nell’ultima settimana. È davvero così che si fa? Ho sbagliato a rispettare?
È una situazione che non reggo più e che peggiora di giorno in giorno. Cosa ci guadagno a continuare a subire questo supplizio? Qual è il premio, la vita eterna? La beatitudine post mortem? Gli ultimi saranno i primi e cazzate del genere? Perché devo rinunciare all’iniziativa sulla mia vita? Quale fottuto “dovere morale” obbliga a demandare ad altri (persone e avvenimenti) il mio destino?
Mi son stancato di aspettare un miglioramento come se questo dovesse arrivare per forza. Sulla Terra siamo più di 7 miliardi di persone e tante, troppe, muoiono di stenti senza aver mai avuto la possibilità di un miglioramento. Perché per me dovrebbe essere diverso? Cosa ho in più degli altri? Nulla.