Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
Pagine: « Prec. 1 … 29 30 31 32 33 … 49 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 29 30 31 32 33 … 49 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
LisKoop, quello che succede quando finisce “un amore”, visto dalla parte di chi “ama” ancora, è chiedersi dove si è sbagliato. In realtà non si è sbagliato, si è tentato di “fare” un amore, NON avendo nessuna esperienza analoga, perché se si FOSSE incontrato l’amore VERO, per come lo intendo io, c ‘è solo una cosa che lo può interrompere: la morte.
Quello che inizia e finisce dopo uno, sette o dodici anni, è stato la “speranza” di un amore. E se anche il ricordo fosse costellato di soli bei momenti, piacevoli, sereni, allegri e quant’altro non può che annoverarsi nella categoria dell’edonismo sentimentale se ha dato l’esito di “concludersi”.
Un amore che “costruisce”, non si “consuma”, perché ogni giorno vi sarà un mattone in più che si aggiungerà a quella costruzione che si sta facendo IN DUE. È una scelta cerebrale, non esclusivamente emotiva. Quella è comandata da altri scopi che interessano la Natura, e NON dipende da noi. L’amore dipende SOLO dalla nostra mente. Il cuore ci mette la coreografia e spesso la sbaglia pure
LisKoop,
concordo con i post 298 e 299, e ammiro la forza d’animo e la lucidità che esprimono nell’ambito dell’interezza di una complessità non sempre facile da raggiungere.
secondo me, molto pertinente questa distinzione, a cui non ero pervenuta con alrettanta chiarezza: “si tratta del RAPPORTO fra due persone e non dell’AMORE che provano (o non provano più), sono due cose molto diverse, a mio parere. Come se l’amore che ha unito due persone (parlo di rapporti amorosi degni di essere chiamati tali, naturalmente) svanisse per entrambi magicamente, improvvisamente e completamente al momento della separazione.” il rapporto si costruisce sull’amore, ma l’amore deve esistere per far sì che su esso, e non su altro, si possa costruire (verbo amatissimo, da non demonizzare del tutto ma da usare soltanto negli ambiti in cui è applicabile).
interessante anche questa conclusione: “Applicando il tuo ragionamento all’esistenza umana, dovrei allora pensare che al momento della morte, la vita che ho vissuto non è stata VERA vita perchè a un certo punto è finita?”. secondo te, come definire quello che è vero da quello che non lo è?
@Rossana
Condivido a pieno la tua testimonianza e le tue idee. Le piccole differenze che ci distinguono, credo siano dovute piu’ alla forma che alla sostanza. Quando dico che “l’amore vero nasce dalla volontà, niente farfalle, nè per la testa, nè nello stomaco” intendo che dopo l’attrazione e l’innamoramento iniziale (le belle, leggere e variopinte farfalle che tutti amiamo!!), un vero amore possa essere costruito solo se ci sono volontà, sincerità e rispetto da parte di entrambi. E’ bello essere circondati da farfalle, ma è necessario ricordarsi che hanno ciclo di vita breve rispetto a quella del genere umano e se si vuole condividere una vita intera c’è bisogno anche di altro, quindi sono d’accordissimo con te : “non sempre dalle farfalle iniziali (scelta a pelle, per inconsci imperativi riproduttivi) si può ricavare la possibilità sociale e culturale di restare insieme”.
Nella sua essenza, condivido anche la tua idea di evoluzione e involuzione dei sentimenti, anche se per me l’involuzione è solo una tipologia di evoluzione; ma mi rendo conto che queste distinzioni, sono essenzialmente dei sofismi… 🙂
La tua testimoninaza, infine, mi è molto cara. Sapere che tu abbia vissuto due relazioni che reputi molto importanti (necessariamente, su basi diverse, dato che evolviamo!!!) mi da molta speranza per il futuro. Anche se per il momento non mi sento proprio pronta ad impegnarmi in un nuovo rapporto, cio’ che scrivi mi fa capire che almeno è qualcosa di possibile. Nonostante non ti conosca affatto, ti sento molto vicina, grazie.
Grande verità quella di maria grazia: “per quanto sia brutto un abbandono, lei ti ha dato quasi subito la possibilità di passare ad altro e di guardare altrove, invece di farti ulteriormente perdere tempo”.
Per esperienza, ti confermo che una volta che il rapporto è finito, la presenza dell’ex nella propria vita, non fa altro che bloccarti in un limbo, senza possibilità di andare avanti con la tua vita. Capisco che l’abbandono sia straziante sul momento, ma ti risparmia da una lenta agonia. Quindi, fidati, che lei non si sia piu fatta sentire ti sta permettendo di elaborare il dolore piu in fretta e piu serenamente di quanto non ti sembri.
X Alessandra: a lei non attribuisco più qualità, perché ho capito che la sua è stata tutta una recita. Però, quando non provo rabbia, sento la mancanza del “personaggio” che amavo.
X Maria Grazia: lei mi ha rovinato la vita e quindi vorrei che anche lei l’avesse rovinata. Non mi sembra cattiveria, ma giustizia. La sua è stata cattiveria, perché sapeva benissimo quanto male mi avrebbe fatto quello che ha fatto. Perdonare, dimenticare, osteggiare la vendetta fa comodo solo ai carnefici.
Non volevo mi rimanesse accanto, volevo solo evitasse la carognata che ha fatto o, visto che ormai l’aveva fatta, evitasse di prendermi in giro guardandomi negli occhi e facendo la finta innamorata. Avrei voluto mi spiegasse perché l’ha fatto. La mia unica colpa è stata quella di essere MOLTO meno paziente verso la fine. L’ho sempre rispettata e amata e ho cercato di superare come potevo le sue continue discussioni.
Le mie ex non le ho mai illuse, abbiamo scelto insieme di lasciarci. L’unica che ho lasciato di mia iniziativa ha avuto tutte le spiegazioni e il rispetto che meritava, infatti l’ha presa tanto bene che ha velocemente trovato un altro.
X Liskoop: tante cose mi fanno rimanere in questo stato negativo e molte di queste sono il risultato di quello che mi ha fatto. Non riesco a trovare sollievo in nulla, mi sta andando tutto storto. Lei nel mentre se la sta spassando. Non è giusto che le cose vadano così.
Sandro:
“2) vorrei avere una rivincita, una vendetta. Vorrei che pagasse per quello che ha fatto. Come ho detto più volte, starei meglio se sapessi la sua vita rovinata. Non interpretare il mio desiderio come cattiveria, ma come profondo e naturale spirito di vendetta. Mi basterebbe sapere che si è messa con uno più traditore di lei, non parlo di vendette “fisiche”, non riuscirei neanche a sfiorarla nonostante tutto il male che mi ha fatto. So che la vendetta non porterebbe a nessun guadagno tangibile, ma il sentimento di rivalsa è troppo forte. Non tornerei con lei neanche se si mettesse in ginocchio.
3) non mi sento inutile perché non riesco a vendicarmi, ma per tante altre cose, tra cui il modo con cui mi ha cancellato dalla sua esistenza. Non sono stato nulla.”
Ti capisco Sandro…eccome !
No neanche io vedo il tuo desiderio di vendetta come cattiveria.
Vedi Sandro, io sono stato sposato, per ben quindici anni. Quindi le promesse c’erano già state e i “ti amo” detti in maniera un po’ più chiara e consapevole di quelli che si dicono da giovani. Eravamo già grandi e non si giocava. Almeno io non lo facevo. Ed ero certo che non lo stesse facendo nemmeno lei.
Invece di punto in bianco e senza preavviso né segnali che possano definirsi tali lei se ne è andata.
Come te io non le auguro il male, ma almeno che qualcuno le causi le stesse sofferenze che lei ha causato a me.
Soprattutto per il modo in cui lei, come la tua ex, ha cancellato me dalla sua esistenza.
Come se mai fossi esistito.
Quindici anni di matrimonio sono tanti. Quindici anni in cui abbiamo condiviso tutto e ci siamo detti di tutto.
Quindi vendetta si e non fisica ma morale. Devono semplicemente provare le stesse cose che loro stesse hanno causato.
Nulla di più !
@Sandro82 hai tutta la mia solidarietà per la tua voglia di rivincita.
Io la penso esattamente come te. e come @Elpuma.
Non credo ai buonisti, chi ci ha fatto del male, e ci ha tradito, e umiliato, e reso consapevolmente la nostra vita peggiore, per me merita il male.
Se la mia ex meretrice soffre o soffrirà come una ..., io godrò, anche fra 100 anni.
Queste persone sono merde che non meritano nulla!
Se soffrirà perché il nuovo montone l’ha sfanculata, o perché ha perso il lavoro, o perché gli è venuto un tumore….sono c.... suoi!! non provo pietà. Per me ha avuto quello che si merita!
Chi vuole perdonare, faccia pure, io no!
Questo non toglie, che bisogna ricostruirsi una vita, senza rosicare ogni giorno pensando all’ex.
Ma anche quando tornerò felice (se mai succederà), il suo male, mi darà ancora piacere.
LisKoop
la vita prima o poi finisce per cause naturali ( vecchiaia o malattia ) oppure per cause violente o accidentali ( un incidente o un’ aggressione ). un amore invece finisce perchè si vede che NON si basava su un sentimento autentico ma sopratutto REALE. se così fosse stato, quell’ amore non sarebbe finito.
Sandro, se una persona ti rovina volutamente la vita, facendolo di proposito, è un conto. ma se invece stai male per qualcuno perchè questo qualcuno ti ha lasciato, non credo si possa parlare di COLPE. si può forse parlare di sfortuna, di valutazione sbagliata dell’ altra persona, di speranze riposte male. ma in questi casi è assurdo parlare di “vendetta”. se proprio proprio, fai come ho fatto io: sputi addosso a questa persona tutta la rabbia che senti in quel momento e la fai “secca” con le parole, e poi la chiudi lì. i propositi di vendetta e di rivalsa servono solo a logorare chi li prova. e poi se davvero ti ha fatto una carognata e te l’ ha fatta di proposito, è assurdo che ti aspetti delle scuse e delle spiegazioni. chi ha la coscienza sporca evita qualsiasi confronto, ovvio.
Elpuma
scusa ma come fai a far sì che la persona in questione provi la sofferenza che tu ritieni adeguata ? le fai un rito vodoo ? la maledici ? che fai ??.. francamente, pur comprendendo il vostro stato d’ animo, mi sembrano discorsi che possono ingenerare pensieri pericolosi. sono inoltre convinta che se davvero l’ altra persona si è comportata male e ha dimostrato mancanza di amore, di umanità e di correttezze, sarà la vita stessa a punirla. questo tipo di persone finiscono sempre male.
Elpuma,
mi dispiace per te: quindici anni di matrimonio sono tantissimi, e molto difficili da accantonare, soprattutto se TU l’hai amata.
per me è la fine di un rapporto amoroso (non dell’amore da parte di entrambi o di uno dei due) che fa la differenza. quasi tutte le relazioni di coppia iniziano alla grande, dando poi il meglio per poco o per molto tempo, ma è la modalità della fine a far sì che questa possa essere compresa/accettata oppure che susciti il risentimento che tu e Sandro provate.
forse è anche un modo di essere a rendere più o meno reattivi, più o meno vendicativi, a desiderare un equilibrio di giustizia, come sarebbe equo che fosse. voglio sperare che per tutti e due si tratti di una fase di transizione: il carattere e la carenza di maturità già non mancano di produrre frutti positivi o conseguenze negative (purtroppo non solo per i diretti interessati). a volte il conto emotivo complessivo arriva alla fine, quando meno ci sono possibilità di ripresa…
un abbraccio.
@Sandro82
Capisco tutto, ma è importante adesso riprendersi in mano la propria Vita. Certo ci vuole tanto tempo, ma un po’ alla volta si arriva alla fine anche di questa brutta esperienza di abbandono.