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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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Anch’io penso come te Golem, che l’amore vero nasca dalla volontà, niente farfalle, nè per la testa, nè nello stomaco. Mi sembra che 17 anni di rapporto ne siano la dimostrazione e ti assicuro che in tutto questo periodo non c’è stata nessuna forma di illusione, anzi. Oltre ai momenti felici, ci sono state anche molte difficoltà, prove da affrontare, ci siamo messi in discussione tante volte e niente è stato dato per scontato.
Come te, sono sempre stata convinta anche che l’amore non fosse un sentimento “esauribile”, ma per quello che è stata la mia esperienza mi sembra adesso troppo semplicistico dire che se un rapporto dura si tratta di amore, se finisce invece è stata tutta un’illusione.
I rapporti interpersonali, e in particolare quelli di coppia, sono talmente complessi che non si possono giudicare solo sulla loro durata e ripartendoli in due categorie opposte: Amore Vs Illusione.
Sei forse un sostenitore accanito del sistema binario? Solo bianco e nero, nessuna delle 256 tonalità di grigio? Figuriamoci poi gli oltre 16 milioni di colori, eh? 🙂
@Sandro82
Non ti scoraggiare, tieni duro e vai avanti per la tua strada, vedrai che la vita sa anche piacevolmente sorprendere a volte!!!
Ci saranno 16 miloni di sfumature cromatiche nei rapporti. Ma solo due danno il valore che ha un rapporto: funziona (bianco), non funziona (nero)
@Sandro82
Piano piano andrà sempre meglio. Fidati, ci sono passata anche io.
Sei giovane! È ovvio che non ti fidi di nessuno ora.
Devi riacquistare fiducia prima di tutto in te stesso. Io a suo tempo ho sbagliato perché attribuivo al mio lui qualità che non aveva. Avevo i prosciutti sugli occhi. Ora che il sentimento non c’è più lo vedo per quello che realmente é. Ti garantisco che non mi piace più e non mi dispiace di averlo perso. Anzi, se avessi aperto gli occhi prima, sarebbe stato meglio perché non avrei perso tanto tempo con quell’uomo.
LisKoop
di solito sono la prima a sostenere che in qualunque situazione difficilmente si possa semplificare tutto dividendo il mondo in bianco e nero, in buoni e cattivi, in santi da celebrare e peccatori da condannare. ma che le situazioni che muovono gli individui siano infinitamente più articolate e complesse. ma sono anche convinta che nella REALTA’ possano esistere solo DUE TIPI di amore: quello che c’è, e quello che NON c’è. non credo che da questo punto di vista possa esserci spazio per altre situazioni “intermedie” e non ben definite. che possono avere un loro “perchè” ed essere comunque vissute con appagamento e consapevolezza. stando però sempre bene attenti a non confonderle con quello che NON sono.
X Maria Grazia: rispondo alle tue domande. 1) non è così, perché c’è sempre stato una sorta di tacito accordo. Entrambi eravamo consapevoli che si trattasse di storie per divertimento (sempre nel rispetto di uno dell’altra) e che il fine fosse godere della nostra gioventù, del tempo insieme e della leggerezza di quel periodo della nostra vita. Niente progetti, niente promesse, solo una convinzione: godersela finché durava. Poi solo in un caso ho lasciato io, le altre volte l’abbiamo fatto di comune accordo dopo che le cose non andavano più bene. Sono sempre stato un tipo un po’ burbero, poco incline ad aprirmi, quindi non credo che qualcuna di loro si fosse fatta chissà quale illusione. Quando ho lasciato non ho tradito, ho parlato chiaro, senza lasciare illusioni. Eravamo entrambi giovani e lei si trovò un altro ragazzo entro poco. Continuare una cosa che non andava più avrebbe portato più sofferenza.
2) vorrei avere una rivincita, una vendetta. Vorrei che pagasse per quello che ha fatto. Come ho detto più volte, starei meglio se sapessi la sua vita rovinata. Non interpretare il mio desiderio come cattiveria, ma come profondo e naturale spirito di vendetta. Mi basterebbe sapere che si è messa con uno più traditore di lei, non parlo di vendette “fisiche”, non riuscirei neanche a sfiorarla nonostante tutto il male che mi ha fatto. So che la vendetta non porterebbe a nessun guadagno tangibile, ma il sentimento di rivalsa è troppo forte. Non tornerei con lei neanche se si mettesse in ginocchio.
3) non mi sento inutile perché non riesco a vendicarmi, ma per tante altre cose, tra cui il modo con cui mi ha cancellato dalla sua esistenza. Non sono stato nulla.
X Liskoop: finora la vita mi ha sempre sorpreso alle spalle, in negativo.
“Vorrei che pagasse per quello che ha fatto. Come ho detto più volte, starei meglio se sapessi la sua vita rovinata. Non interpretare il mio desiderio come cattiveria”
scusami Sandro, ma come altro dovrei interpretare un desiderio del genere, se non come cattiveria?
e guarda che io comprendo appieno lo stato d’ animo di chi viene rifiutato o lasciato perchè è un’ esperienza che mi è tutt’ altro che sconosciuta. ma tu dici cose un pò campate per aria. perdonami..
cosa cambiava, ad esempio, se come dici tu lei dopo averti comunicato la sua decisione di interrompere il rapporto, invece che sparire ti sarebbe rimasta accanto ? semplice! cambiava solo che ti saresti illuso inutilmente perchè ormai lei la sua decisione l’ aveva presa e non sarebbe più tornata indietro. per quanto sia brutto un abbandono, lei ti ha dato quasi subito la possibilità di passare ad altro e di guardare altrove, invece di farti ulteriormente perdere tempo. e comunque, come già ti dissi una volta, anche prima che vi lasciaste c’erano tutti i segnali che anticipavano la fine imminente di questo rapporto. segnali che tu, preso dal tuo coinvolgimento per lei, probabilmente ti ostinavi ad ignorare.
non te ne avere a male se sono schietta, ma cerco di analizzare le cose con obiettività invece di fermarmi al solito luogo comune: la donna stronza che fa soffrire il bravo ragazzo.
sono dell’ idea che in queste situazioni le “colpe” non stiano mai solo da una parte, e che in qualche modo ci sia da parte di ENTRAMBI una collaborazione per far proseguire una situazione di fatto già “malata” in partenza. e che invece sarebbe stato meglio interrompere subito.
“Continuare una cosa che non andava più avrebbe portato più sofferenza.”
forse la tua ex ha pensato la stessa cosa, quando ha deciso di mettere la parola FINE alla vostra storia.
sia chiaro che ti sto dicendo tutto questo non per infierire su di te, ma per aiutarti a considerare tutta la situazione da varie angolazioni, proprio perchè tu la possa elaborare più serenamente, ma sopratutto PIU’ IN FRETTA.
“non credo che qualcuna di loro si fosse fatta chissà quale illusione”
Questa è solo una tua ipotesi. ma non puoi veramente sapere cose si fosse creato nella testa di queste ragazze. proprio come ora forse la tua ex non può sapere quali pensieri , sentimenti e stati d’ animo si smuovono in te! devi prenderne coscienza, invece di dare per scontato quello che tu credi e pensi.
LisKoop,
“per quello che è stata la mia esperienza mi sembra adesso troppo semplicistico dire che se un rapporto dura si tratta di amore, se finisce invece è stata tutta un’illusione.
I rapporti interpersonali, e in particolare quelli di coppia, sono talmente complessi che non si possono giudicare solo sulla loro durata e ripartendoli in due categorie opposte: Amore Vs Illusione.” – la mia esperienza di 12 anni più altri 12 (due relazioni importanti, pur se su basi diverse) porta esattamente alle tue convinzioni. con la piccola variante che, secondo me, se esiste una scintilla d’innamoramento iniziale, questa è auspicabile per la durata dell’attrazione sensuale, che è uno dei principali collanti di un’unione di coppia, benché non indispensabile.
non sempre dalle farfalle iniziali (scelta a pelle, per inconsci imperativi riproduttivi) si può ricavare la possibilità sociale e culturale di restare insieme oltre i sette anni, scadenza fatidica della parte chimicamente più pregnante del più forte degli innamoramenti, che corrisponde a grandi linee all’acquisita autonomia di eventuali cuccioli.
per me, niente è solo bianco o solo nero, e niente resta immutato, tutto evolve o involve. un qualsiasi sentimento, in una certa quasiasi forma evolutiva o involutiva, può nella sua essenza più profonda durare per sempre o estinguersi quasi del tutto (come nel caso dell’affetto di una madre per un figlio, che l’ha profondamente delusa; altri genitori, invece, amano anche di più i figli che più hanno sbagliato – diversi temperamenti oppure maggior capacità d’amare).
grazie per la tua testimonianza, senza la minima pretesa che tu condivida la mia.
@Golem e @maria grazia
fosse tutto cosi semplice, non ci sarebbero nemmeno la metà delle lettere e dei post che trovate su questo sito.
Sono d’accordo nella distinzione fondamentale e necessaria che un rapporto o funziona o non funziona, che esiste o non esiste. Nel rapporto chiaramente ci deve essere una volontà chiara e netta da entrambe le parti di voler condividere la propria vita, niente situazioni “intermedie”, niente ambiguità, sono d’accordo con te maria grazia.
Ma si tratta del RAPPORTO fra due persone e non dell’AMORE che provano (o non provano più), sono due cose molto diverse, a mio parere. Come se l’amore che ha unito due persone (parlo di rapporti amorosi degni di essere chiamati tali, naturalmente) svanisse per entrambi magicamente, improvvisamente e completamente al momento della separazione. Dunque l’AMORE sarebbe tale solo se legittimato da una corrispondenza?
Oppure, come sostiene Golem, se una separazione avviene, tutto quello che c’è stato prima debba allora assolutamente essere relegato nella categoria illusione.
Ma perchè dovremmo negare il rapporto d’amore che c’è stato fra due persone, solo perchè ha avuto una fine? Perchè ti dilania interiormente? Perchè dire era un illusione, e non VERO amore, ci consola e ci RASSICURA di non aver perso niente di veramente importante o persino “vitale”? E quindi possiamo tranquillizzarci e credere allora che il VERO amore deve ancora arrivare? Mi dispiace, ma sono queste per me le vere ILLUSIONI, che uno si racconta per tirare avanti e non essere distrutto dal dolore.
In questa prospettiva, non c’è spazio per l’evoluzione e niente puo’ mai cambiare. Ma credi veramente, Golem, che una persona possa rimanere sempre la stessa durante tutto il cammino della sua vita? Credi che si possa amare nello stesso modo a 20, 30 o 40 anni? Come si fa a non evolvere quando tutto è in continua trasformazione. Tutto è talmente transitorio, la vita in primis!!! Applicando il tuo ragionamento all’esistenza umana, dovrei allora pensare che al momento della morte, la vita che ho vissuto non è stata VERA vita perchè a un certo punto è finita? Dovrei negare di aver vissuto perchè sono morto?
@Sandro82
“vorrei avere una rivincita, una vendetta. Vorrei che pagasse per quello che ha fatto.” – è del tutto legittimo provare tanta rabbia e voglia di rivincita verso chi ci ha fatto del male, tuttavia, alla lunga non è salutare, credimi. Se non sbaglio sono passati più di 6 mesi dalla separazione, e credo che sia giunto il momento di distaccarti (piano ma con costanza) da tutti i sentimenti negativi che provi nei suoi confronti, per stare finalmente bene, tu con te stesso.
Credo infatti che tu sia piombato in una “spirale nagativa”. Sei talmente concentrato su quanto di spiacevole ti è successo che niente puo risollevarti o darti – non dico gioia – ma almeno un po’ di sollievo…. Se la condizione in cui ti trovi ora è, in effetti, dovuta alla sofferenza per una “perdita” reale, bisogna che tu ti renda anche conto che le tue percezioni sono alterate dal dolore, e per questo tutto appare estremamente negativo, anche quando non lo è.
Renditi conto che ti stai autodistruggendo, almeno a parole (definendoti una nullità, un debole, un co...... e via di seguito…), per delle scelte fatte dalla tua ex e sulle quali non puoi intervenire in alcun modo. Probabilmente è proprio questo che ti fa andare in tilt, la mancanza di controllo della situazione. Ti senti incapace di reagire, preda di eventi imposti da altri, ma è solo una sensazione, fidati. Ma tu puoi affrontare tutto con coraggio e forza, come hai fatto altre volte nella tua vita, ma solo cercando queste risorse dentro te stesso. Per esperienza, tutto quello che arriva dall’esterno, per quanto importante e prezioso, non sarà mai “salvifico” come cio’ che proviene da noi stessi.
Lasciando da parte le parole e passando ad un consiglio più pratico, ti esorto a cercare un aspetto positivo della tua vita attuale, almeno uno ci deve essere!! So che puo sembrare difficile all’inizio, ma col tempo e un po’ di buona volontà ci riuscirai! Una volta trovato il tuo elemento positivo concentrati su quello e ogni volta ti senti sprofondare nella negatività e nello sconforto porta l’attenzione su quell’unico elemento, finchè non sarà diventata una reazione automatica. Arrivati a questo punto cerca un secondo elemento e ripeti l’esperienza concentrandoti sui due aspetti positivi. Puoi continuare cosi di seguito con 3, 4, 5, elementi ecc… ma vedrai che a un certo punto non ce ne sarà piu bisogno e le cose positive della tua vita saranno davanti ai tuoi occhi e saranno parte di te. Coraggio!!!!
Liskoop
qualsiasi cosa ci sia tra due persone, questa cosa NON PUO’ essere amore, se anzichè unire DIVIDE.
Lo so che non è facile comprenderlo e accettarlo. e difatti io ci ho messo ben 40 anni per capirlo!