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Mi sento derubato

di Sandro82
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 484 commenti

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  1. 261
    Condor -

    @Sandro82 di solito ci vogliono 6/12 mesi per dimenticarla e superare il dolore, poi altri 6/12 per ritrovare un equilibrio, e quindi essere quasi felici.
    Poi molto dipende dal carattere, dalla fortuna, e dalla fi..!

  2. 262
    Sandro82 -

    X Condor: carattere, fortuna e fi... Hai detto niente! Sul mio carattere ormai ho tanti dubbi, perché mi credevo tanto forte e invece sono un co.......
    Fortuna neanche a parlarne: se ti elencassi tutte le sfighe che si stanno abbattendo su di me da circa un anno a questa parte (senza contare quelle di tutta una vita), non basterebbero i caratteri che LaD mette a disposizione.
    Sulla fi.. stenderei uno spesso velo pietoso, visto che, pur esistesse una ragazza interessata ad un fallito, disoccupato e insicuro, non credo che la relazione durerebbe più di tanto, visto che sto avendo dei problemi ormonali che hanno azzerato la libido con conseguenti altri “problemini”. Anche questa cosa ha distrutto la mia sicurezza e la mia autostima.

  3. 263
    ets -

    Sono daccordo con Condor, direi che un paio di anni ci possono stare, a me ne son serviti due e forse qualcosina di più; qualche storia andata male e la storia attuale che credo finirà abbastanza presto.

    E’ una dura vita cari 🙂

  4. 264
    Condor -

    @Sandro82 e allora sono c....!!
    Se la fortuna non è dalla tua, e di fi.. non c’è ombra, ti toccherà tirare fuori il carattere.
    Che poi di conseguenza porta anche fortuna e poi fi...
    Come ha detto Ets, è una vita dura!

  5. 265
    Sandro82 -

    Comunque non credo nei 6,12, 24, ecc. mesi. Non siamo robot fatti in serie, non penso proprio ci sia una tempistica, nemmeno orientativa. Ognuno ha i propri tempi, che non rientrano necessariamente in questa forbice temporale. Ci son quelli che dopo due mesi si son fatti un’altra storia e quelli che non hanno più trovato un partner ritenuto all’altezza (o più semplicemente non hanno più fiducia). Dipende dal carattere, dal grado di importanza della storia, dalla capacità di sostenere poi una relazione superficiale (chiodo schiaccia chiodo) tanto per stare con qualcuno e da tanti altri fattori. Non penso che uno che superi i “canonici” 24 mesi di sofferenza sia strano o cose simili. Ci son tanti che si son rifatti subito una vita ma che fino alla vecchiaia pensano al loro più grande amore. Questo amore a volte coincide con la prima storia sentimentale, a volte no (come nel mio caso). Pochi hanno avuto la fortuna (non ritenuta tale da alcuni) di rimanere tutta la vita con il loro primo amore; i molti invece si son “accontentati” per puro spirito di sopravvivenza (cosa che ritengo giusta) e per non rimanere soli, convincendosi che hanno trovato di meglio.

    La maggior parte della mia sofferenza credo derivi dal modo in cui è finita la storia. Non è stata una decisione bilaterale nata da una riflessione, ma una mossa infame, la più infame in assoluto. Non mi riferisco solo al tradimento in senso stretto, quindi al “cambio” partner, ma al tradimento di tutte le convinzioni, le promesse, le frasi pronunciate, i gesti e tutte le altre cose che tenevano in piedi la storia. Sentire rinnegare tutto quello che si è fatto per l’altro e scoprire che in realtà nulla era reciproco, fa male peggio di mille coltellate al cuore. Sapere che la donna che ami ti ha guardato con dolcezza e con lo sguardo così profondo da perdercisi dentro, quando in realtà pensava ad un altro, ti fa perdere fiducia nell’universo.

  6. 266
    Sandro82 -

    Ti fa svegliare dalla favola e ti fa vedere quanto fa schifo la realtà.
    Una delle cose che mi danno più fastidio è il fatto che la società accetti il tradimento. È talmente sdoganato che ormai viene presentato come qualcosa di “figo” (basta fare caso ai film, alle pubblicità, ecc.). Sei una persona di successo se puoi permetterti di tradire. Sei irresistibile e seducente se riesci a rubare il partner ad un’altra persona. Mi guardo intorno e vedo che ormai è una pratica normalissima, a tutti i livelli della società. La persona che soffre per un tradimento è “strana, disadattata, piena di magagne, non appetibile, scartabile, invalida, ecc.” (cose lette anche qui, su LaD), mentre il traditore è una persona normale che non ha ritenuto conveniente continuare la storia e ha deciso di trovare il rimpiazzo, continuando a prendere in giro il vecchio partner. I valori si son invertiti. Adesso chi non sopporta i traditori è un bacchettone, buonista e malato (anche questo letto pure qui su LaD).
    Solo io noto questo capovolgimento?

  7. 267
    ets -

    @Sandro82 hai ragione, hai raccontato più o meno come va il mondo adesso e non credo che noi possiamo farci molto.
    L’altro giorno, parlando con una mia collaboratrice, ho definito la relazione come una “comunanza di interessi”.
    Attualmente le relazioni vengono viste appunto come una situazione in cui due persone sono unite da un interesse, non appena l’interesse viene meno allora una delle parti si stacca e va a perseguire i propri obiettivi con un altro o un’altra.
    Purtroppo è così; se i due interessi collimano ok, altrimenti pace e bene.
    Ma per interesse non intendo attrazinoe o chimica, intendo volontà di perseguire un obiettivo come la scalata sociale, l’andare via di casa, costruirsi una famiglia, avere prole, dare una svolta alla propria vita.
    Le persone sono usate, c’è solo da prenderne atto.
    Non è un problema soltanto maschile eh, vedo delle splendide quarantenni, che potrebbero avere tutto nella vita, i migliori partner, eppure non si sposano. Non fanno famiglia.
    Eppure cosa manca a queste donne? Niente, ma magari, come noi, sono state ferite, tradite e da allora hanno deciso che non ne valeva la pena.
    Ci vuole pure culo, sandro 🙂

  8. 268
    LisKoop -

    No, hai perfettamente ragione. Ti consiglio di lasciar perdere tante osservazioni e consigli superficiali e ti esorto a leggere le parole e i successivi commenti di Aleheavygrinder nella sua lettera “Lasciateli perdere, lasciateli voi” pubblicata qualche tempo fa sempre su LaD. Mi hanno dato tanta forza quando mi sono trovata nella tua stessa situazione e le considero ancora oggi (+14 mesi, per me) un balsamo capace di alleviare le ferite piu profonde. Coraggio, non sei solo!!!

  9. 269
    Sandro82 -

    Ciao Liskoop, grazie. Quelle di aleheavygrinder sono belle parole, giuste, ma non riescono a consolarmi perché non sono d’accordo circa la sua convinzione che il male torni sempre al mittente. Purtroppo non è vero e ne ho la continua conferma tutti i giorni. Chi fa del male vive bene, ottiene tutto ed ha fortuna. Chi fa del male si realizza, passando sugli altri con un Caterpillar. Chi ha fatto del male al proprio (ex) partner ne esce pulito, perché non ha messo in gioco nulla, non ha dato niente di proprio all’altro, ha solo fatto finta. Ne esce integro e pronto ad un’altra “storia d’amore”. Chi rimane invece si sente derubato di una parte di sé, delle proprie confessioni, della propria intimità, non fisica, ma mentale. Solo lei è riuscita a superare la mia dura scorza e a vedere parti di me che avevo sempre tenuto nascoste per sfiducia negli altri. Le ho consegnato il mio io interiore, non in segno di sottomissione, ma di condivisione e unione per affrontare insieme questa vita. Lei cosa ne ha fatto?

    Aleheavygrinder, come tutti gli altri utenti che mi hanno dato tanti consigli e che ringrazio tantissimo, scrive una cosa giustissima: nessun contatto. Mi dispiace enormemente non esser riuscito a seguire questa Legge (la lettera maiuscola è voluta). A mente più fredda è così fottutamente palese la giustezza di questa contromisura, ma a caldo è tutto così differente, specie per un tipo sanguigno e istintivo come me. Vedevo allontanarsi la donna che incarnava tutto quello che avevo sempre desiderato, la donna che ancora, dopo due anni di storia, mi faceva finire il cuore in gola al solo vederla. L’essere più dolce mai incontrato, che amavo ogni giorno di più. L’istinto è stato quello di provare tutto il possibile per non perderla, che ha comportato messaggi, chiamate e visite sotto casa fino a tre mesi dopo la rottura. Poi ho aperto gli occhi e visto quello che in realtà era già visibilissimo: mi aveva lasciato per un altro che già frequentava da un po’. A quel punto son scomparso (a parte un sms 6 mesi dopo), ma è stato comunque tardi. In quel lasso di tempo ho fatto e detto stupidaggini tali che vorrei tornare indietro nel tempo per prendermi a pugni in bocca. Vedendo distruggersi le speranze di una vita insieme a lei, il mio cervello se n’è andato in pappa e di questo me ne vergogno. L’ho fatto solo perché l’amavo veramente e sarei passato sopra qualunque problema pur di salvare la nostra storia. Sarei passato su tutto, ma non sul tradimento.

  10. 270
    Sandro82 -

    Ets, più che questione di culo, mi sembra proprio questione di saper accettare la realtà e scendere a compromessi con essa. Io non ci riesco. Non riesco a recitare una parte pur di stare accanto ad una persona. Ormai la vita è questa, è tutto un discorso di interessi, di “vediamo cosa puoi darmi”.
    “Purtroppo” io ho solo me stesso da dare.

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