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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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Sandro,
quasi sempre quando si annega si è soli. per la verità soli si è quasi sempre ma siamo noi a volerci illudere di non esserlo.
anche per me in determinati momenti di vita è stato difficilissimo riassestarmi e tornare al mio consueto modo di essere ma ci sono riuscita. ce la farai anche tu. temo, però, che ti ci vorrà molto tempo e la volontà di non perderne la speranza.
il mio nonno paterno, persa tragicamente la sua giovanissima compagna, non riacquistò l’equilibrio della sua identità di militare, forte e coraggioso; io, invece, piccola donnetta d’altri tempi, ce l’ho fatta! la forza sta nel non perdere mai di vista se stessi.
scusa Sandro, ma ti stai facendo seguire da uno psicologo? nello stato depressivo acuto in cui ti trovi ne avresti proprio bisogno..
X rossana: effettivamente si è sempre soli, ma in questi momenti la cosa pesa tantissimo. Ricordo una frase di un film coreano di qualche anno fa: “Ridi e il mondo riderà con te. Piangi e piangerai da solo.”.
X camy: no, non ho tanta fiducia nella categoria, non mi fido a parlare di queste cose con qualcun altro (mettendoci la faccia). Scrivere qui è il mio unico sfogo. Però è sempre più inutile, la sua funzione “terapeutica” sta scemando. Il mondo va avanti e io sono rimasto fermo.
Sandro,
i suggerimenti e le parole di conforto possono sì essere utili, eccome, ma… alla fine dei conti sei tu che dovrai ristrutturare i tuoi pensieri. volendo e non avendo menti deboli, con il tempo si può, e si deve… se non altro per amor proprio.
un buon psicologo, con cui ti senta in sintonia, potrebbe esserti d’aiuto, per lo meno per superare il momento più critico. è tenuto al segreto professionale e il suo mestiere dovrebbe essere quello di dare supporto nel comprendere se stessi, il prossimo e le difficoltà di adattamento alla realtà.
provaci. se poi non ti va, puoi sempre lasciar perdere.
@Sandro82, devi avere un po di pazienza però bello mio.. non puoi decidere di stare bene dall’oggi al domani.
Sfoga il tuo dolore come meglio credi ma sappi che ti accompagnerà per un bel po di tempo.
Vuoi sapere la mia storia in 2 parole? Così almeno vedi che c’è chi è più sfigato di te??
A parte una vita non proprio da mulino bianco mi fidanzato con una tizia, due anni, il rapporto termina per colpa di entrambi ma fondamentalmente chi scappa è lei in quanto io non avrei mai e poi mai terminato il rapporto dato che l’amavo, e credevo che se due persone si amassero non avrebbero mai potuto lascairsi. Per me era inconcepibile lasciarla.
A 30 anni mi ritrovo solo, dopo anni di duro sacrificio e con l’estate oramai avviata nella quale volevo rilassarmi con la mia lei. Lei si è rilassata si, ma con un altr che dopo un po ha sposato.
Io nel frattempo conosco una, lasciamo perdere che non ne vale manco la pena parlare.. poi un’altra e non va bene, l’anno scorso mi ri fidanzo seriamente e dopo 1 anno questa prende e mi molla perchè non c’era “legame spirituale”.
Per la prima storia ci stetti parecchio male (10 kg persi in pochi giorni, non dormivo la notte, non dormivo il pomeriggio, ansia, tachicardia e perdita di ogni stimolo), con le altre è stata più o meno una passeggiata.
Ma in cuor mio sento che solo ora, posso dire di stare psicologicamente bene, e sono passati quasi 3 anni dall’inizio della tiritera.
Per cui caro amico… fatti coraggio e porta pazienza. Ma smettila di contattarla
Non ci devi mettere la faccia, ma un grumo di soldi.
X rossana e Yog: oltre a non fidarmi e ad avere dubbi sulla capacità di certi psicologi, è anche una questione di soldi (come dice Yog) che scarseggiano. Sui professionisti del CSM stendiamo un velo pietoso.
X ets: non le scriverò più, questo è poco ma sicuro. Quello che avevo da dirle gliel’ho detto. Sto provando a sfogare in tutti i modi, ma sto sempre peggio. Ammiro la tua forza nell’aver ricominciato altre storie, ma io proprio non ci riesco. Prima era una questione di fiducia persa negli esseri umani, adesso c’entra anche il fatto che sono in uno stato pietoso, davvero impresentabile. Ho perso la sicurezza in me stesso. Nessuno si avvicina ad un relitto. A parte questo, trovo che tutte le ragazze siano insignificanti. Non provo più niente.
Magari con il tempo starò meglio, ma gli anni passano inesorabili e questa cosa comincia a pesarmi troppo.
Sono passati più di 6 mesi da quando è finito tutto, eppure non sto meglio. Anzi, è sempre peggio, tanto che non vedo l’ora che ogni giorno finisca. Mi sento in una sorta di attesa, ma di cosa non lo so. Ho cominciato un lavoro che mi tiene tutto il giorno a contatto con gente nuova e ho fatto tante nuove conoscenze, ma niente di tutto questo mi aiuta. Invece l’effetto è contrario. Vorrei solo stare a casa, in pace, senza dover fare finta di stare bene. Vorrei addormentarmi fino alla fine di questo brutto periodo, se mai finirà. Qui al lavoro son costretto a tenere una maschera che non sopporto più: devo essere sempre sorridente, fare l’interessato, essere attivo. Io vorrei soltanto stare solo. Sono tentato di mollare tutto e passare il resto dell’estate in casa, ma ho bisogno di questi soldi. Solo che non ci riesco, sto male. Non riesco più a tenere dentro tutto questo dolore. Non riesco più a legare con nessuno. Mi danno tutti fastidio. Vedo gli altri che si godono la vita, felici, magari con la propria ragazza, e io sto ancora più male. Non è invidia, è solo che avrei voluto essere con lei e poter sorridere di nuovo. Mi sento vecchio. Vedere gli altri ragazzi che si affacciano adesso alla vita e che hanno ancora tante possibilità, mi fa sentire ancora più vecchio.
Il lavoro mi tiene molto attivo, ma non riesce a distrarmi del tutto. Basta qualche secondo di inattività per tornare a lei con il pensiero. Ogni cosa nuova che vedo o faccio penso “chissà come sarebbe stato con lei, chissà cosa avrebbe pensato”. Non riesco ad uscire da questa spirale. Vorrei tornare indietro nel tempo.
@Sandro82
Ci vuole tempo e ogni uno ha il suo per stare meglio: non ci sono regole.
Ti assicuro però che tutto passerà e uscirai anche tu dal tunnel che ti sei infilato.
Io ci ho messo poco più di un anno.
Ogni tanto (molto raramente ormai) la penso anch’io, ma non è più un pensiero che mi fa stare male come prima.
Tutto è diventato lieve e sereno.
“Per la prima volta nella mia vita, ho paura di restare da solo.”
Paura? Dovresti esserne contento invece.
Abituarti a star bene da solo ti vaccinerà dai rischi di sentirti perduto come in questi momenti, e ti renderà più realista di fronte alle esperienze come quella che ti è accaduta. Che poteva arrivare anche per un evento tragico per esempio. E bisognava accettarlo comunque.
Inoltre una nuova sicurezza di te stesso ti farà trovare più facilmente l’amore. Quello di prima era innamoramento, passato il quale…puf.
E’ passato prima a lei.
Coraggio, e cura la depressione, ci sono ottimi farmaci. Lascia stare gli “pissicologi”, che hanno più problemi dei loro clienti. E’ meglio se scrivi qui o parli col barbiere, se ha tempo. E costa meno.
Ciao.