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Mi sento davvero “solo” (troppe delusioni)

di Guido90

Oggi è una giornata un po’ “no”. L’ennesima delusione relativa ad una amicizia che mai avrei messo in dubbio. Pian piano mi si sta sgretolando tutta quella rete di rapporti che via via negli anni avevo costruito. Studio e lavoro fuori casa, nel senso che sto in una città molto lontana da quella di origine (dove ho parenti e amici su cui posso contare).  Anche questa volta sono qui, sul mio letto, a mettermi in discussione, a capire dove sbaglio, ad individuare le mie colpe e sinceramente non riesco a trovarne. Sono disponibile, affabile, generoso, mi faccio in quattro per gli altri…. e puntualmente mi deludono. Probabilmente la mia gentilezza e disponibilità non sono ben accette in questo mondo di “buon viso a cattivo gioco”. Sono una persona con dei forti valori, il rispetto, la solidarietà, l’educazione, le buone maniere, la lealtà… ma poi, in giornate come queste, in cui mi sento davvero solo, mi chiedo a cosa servono se poi i risultati sono questi.  Potrei fregarmene, lo so, ma ogni volta che qualcuno mi delude profondamente,quando torno a casa ho un magone che non va via… e rifletto, rifletto, rifletto! secondo voi in cosa sbaglio?  Voi come reagite? Scusate per questo sfogo… ma questo per me è un periodaccio… e non voglio trasmettere le mie ansie ai miei genitori così distanti… così mi apro con voi.  Grazie a chi vorrà scrivere qualcosa. 😉

Lettera pubblicata il 23 Aprile 2015. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 28 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Ti senti solo perché sei abituato a vivere il momento e a non concepire la tua vita come uno spazio unico in cui la persona si sente libera di muoversi superando i condizionamenti. D’altro canto questo esercizio è impraticabile per la media delle persone; la parola disuguaglianza ha un peso preponderante nelle loro vite e nel loro pensiero. Quando hanno un problema, anche di carattere economico, pensano a come fare per superarlo e facendolo aderiscono inconsapevolmente ad un ideale di vita improntato sulla lotta di classe. Il loro imperativo categorico è il seguente:- devo superare le disuguaglianze! – Peraltro oggi la lingua veicola una confidenza che destabilizza tanto il parroco di provincia quanto il ragazzo senza arte ne parte. Ad ogni modo, tralasciano i problemi della Chiesa, sono dell’avviso che non ci si afferma superando le disuguaglianze: pensare di potersi affermare in questo modo è un’utopia… può valere per un purista, per qualcuno che mette la politica al primo posto e sposa un ideale. La persona comune non riuscirà mai a realizzarsi in maniera definitiva. Quando sei un adolescente ti aiuta sapere che per una serie di motivi non puoi ospitare a casa tua nonna piuttosto che un amichetto. Quando stai con la nonna stai con la nonna e quando parli con l’amichetto sei felice di stare con lui. Di tanto in tanto potrai vivere momenti di rabbia o di tristezza ma è solo in questo modo che hai modo di maturare. Non si può essere sempre felici, non si può organizzare sempre tutto prima di una partenza… in ogni cosa che fai porterai con te un po’ di entusiasmo e un po’ di preoccupazioni. La vita è partecipazione.

  2. 2
    guido90 -

    @Rossella:Non trovo un nesso logico tra la mia lettera e il tuo intervento. Forse ti sei confusa con qualche altra lettera. Occhio!

  3. 3
    maria grazia -

    “Sono disponibile, affabile, generoso, mi faccio in quattro per gli altri…. e puntualmente mi deludono…
    … mi chiedo a cosa servono se poi i risultati sono questi. ”

    Guido
    forse il problema è proprio questo: ASPETTARSI PER FORZA QUALCOSA IN CAMBIO. se sei buono e generoso perchè sei così di indole e ti senti di farlo è un conto. se invece lo fai sperando nella gratitudine e nella “fedeltà” altrui, ho paura che andrai incontro ad altre amare delusioni, perchè la gente tendenzialmente è concentrata su se stessa e sui propri problemi, e non sempre vuole o E’ IN GRADO di contraccambiare la benevolenza altrui. Il mio consiglio quindi è quello di non fare più nulla per gli altri perchè ti aspetti qualcosa da loro. andresti incontro ad altre frustrazioni.

  4. 4
    ila/BJ -

    Ciao Guido! Non sai quanto io mi ritrovi nelle tue parole… Anche io sono sempre stata una persona solare con tutti e pronta a preoccuparsi prima del benessere degli altri ma proprio questo mio modo di essere mi ha portato a soffrire di grandi delusioni da persone che mai avrei immaginato..poi però con il passare degli anni e crescendo ho capito che è stupido avere qualunque aspettativa dagli altri…tutti cambiamo in continuazione, gli eventi ci cambiano inevitabilmente e non possiamo pretendere ed essere convinti che tutti siano come pensiamo… Se posso darti un consiglio,cerca di vivere con un poco di leggerezza in più,senza aspettarti nulla da niente e nessuno con la consapevolezza che chiunque può rivelarsi diverso da come pensavi e vedrai che ne soffrirai meno anche tu.. Spero tanto che il tuo brutto periodo possa migliorare,se hai voglia di far due chiacchiere,eccoci! 😉 😉

  5. 5
    Confusa30 -

    Rossella vatti a curare da uno buono se non sai leggere e vuoi solo esternare le cazzate che leggi o senti vanne a palare con qualcuno palloso come te!

  6. 6
    guodo90 -

    @Mariagrazia: io non mi aspetto chissà cosa dagli altri. Vorrei solo essere ricambiato con lo stesso rispetto, educazione e gentilezza che io pongo alla base di ogni rapporto. Sono deluso dal fatto che nonostante io mi comporti bene con tutti, la cosa non sia reciproca. Esempio: domenica ho invitato a pranzo un amico(con tutto il cuore eh! senza doppi fini) lui mercoledì sera ha organizzato una serata al cinema e per vie traverse mi sono reso conto che ha considerato tutti tranne me! Saranno piccolezze…ma la mia vita è sempre stata piena di queste situazioni. Potrei citartene altri di eventi analoghi… e ad un certo punto, vuoi o non vuoi, inizi a chiederti in cosa sbaglio? e sinceramente una risposta non ce l’ho. Sono amareggiato del fatto che al giorno d’oggi le persone non riescono a distinguere chi è leale, sincero, ed ha tutte le buone intenzioni, da chi,invece, è all’opposto. Tutto qui.

  7. 7
    me -

    Sostanzialmente ti avrei scritto il concetto di Maria Grazia. Purtroppo l’aspettativa crea delusione. Credo sia umano aspettarsi affetto in cambio di affetto. Sfortunatamente e’ una tendenza umana disillusa quanto naturale. Tocca diventare piu’ egoisti e freddi. E’ dura, lo so. A me sta costando molto. Dispiace ma non e’ un mondo che premia l’altruismo. Buona fortuna.

  8. 8
    Alice -

    Anche io mi sento come te.. Mi sono data sempre da fare con gli altri senza mai aver preteso qualcosa . Organizzo , aiuto , ascolto , sollevò il morale di coloro che hanno bisogno ma alla fine rimango sempre delusa da quelli che reputo amici. Lo noto anche io nelle piccole cose dove magari non vengo coinvolta perché si dimenticano di chiamare . E allora ti accorgi di aver dato tanto e sprecato il tuo tempo con persone che non ti vedono nella stessa misura in cui li consideri. Rimango molto amareggiata perché sono piccole inezie , ma è’ proprio nei piccoli gesti che riconosci il valore delle persone . Il mio senso di lealtà e rispetto forse non interessa in questo mondo di frivoli e superficiali . E mi fa rabbia perché nei miei momenti di sconforto non c’è quasi mai nessuno che mi possa dare un piccolo aiuto morale . Forse sono io che scelgo le persone sbagliate ma mi capita così Sempre . È così mi ritrovo spesso a riflettere in completa solitudine , delusa da tutto e tutti mentre vedo gli altri dietro uno specchio che Nn si accorgono neanche quasi della mia presenza .

  9. 9
    Never -

    Ciao! E’ un tema che ho dibattuto mille volte anch’io. Il punto l’ha centrato secondo Mariagrazia. Non bisogna crearsi aspettative, ma agire per il gusto di farlo. E la ricompensa la dovresti ottenere nel momento in cui dai. Poi e’ vero che sono belle parole ma poi uno e’ umano e vorrebbe essere ricambiato, ma in media e’ cosi. Se fai del bene dovresti avvicinare le persone e avere più amici. A me e’ sempre successo. Nel caso specifico alle volte non ci corrispondono come vorremmo ma magari senza farlo apposta. Il bene secondo me ripaga sempre in amicizia. Se mi parli di amore invece cambia il discorso perché subentrano molti altri fattori e li paradossalmente si può invertire tutto. Ma in amicizia dovrebbe pagare quasi sempre.

  10. 10
    guodo90 -

    @Alice: Mi dispiace molto per la tua situazione che è uguale spiccicata alla mia. Non c’è niente di più brutto che il momento in cui torno a casa, dopo una giornataccia di lavoro e lezioni, mi butto sul letto a pancia in su, guardo il cellulare, e non c’è un sms, una chiamata persa, niente di niente! E mi chiedo: ma tutti quei “grandi amici” dove sono? perchè non mi coinvolgono mai? eppure sono una persona solare, mi piace scherzare, parlare, uscire, socializzare. Forse siamo troppo diversi dalla massa(fredda, insensibile, superficiale) e per questo siamo esclusi, quasi fossimo “anormali e falsati”. Probabilmente come dice me al commento n.7, dovremmo essere più freddi ed egoisti. Ma a chi per natura non lo è, come noi due, risulta molto difficile, se non impossibile, diventarlo, e sarebbe anche una cosa triste. Io voglio pensare che è meglio rimanere delle persone semplici, spontanee, leali e aspettare che prima poi gli incontri giusti arrivino; ma nel frattempo…CHE ANGOSCIA! 🙁

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