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Lettera pubblicata il 12 Giugno 2011. L'autore, edns, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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grazie per gli ulteriori commenti! per rossana: andrò a vedere e ti dico.grazie, sei molto dolce.. gia,VOLERLO DAVVERO..è il nocciolo.. per limonene: no problem, figurati. Ma sai, guarda che da un lato ciò che tu hai nel primo post scritto E’ VERO: infatti nel secondo lunghissimo post che ho scritto,dico che (ovviamente non stò dicendo che io ho capito tutto,che è come dico io,io solo espongo i risultati cui mi sembra esser approdata,nella mia ricera,fin’ora, e cmq son lavori in corso)le cose si ‘mescolano’,nn son molto chiare:io tendo a usare i miei ‘problemi’come un utero di protezione da ritrovarmi ‘viva’..questo nn significa che non li ho avuti.Li ho e li ho avuti davvero.Credo di vivere sia problemi dati da modalità di vita dure,traumatiche.Ma anche,usando parole di un tale Viktor E.Frankl,psichiatra viennese,manca in me la MOTIVAZIONE PER LA VITA,quindi questo crea anche demotivazione a ‘risolvere’gli schemi traumatici..IO HO UN PROBLEMA ANCHE PROPRIO CON LA ‘VITA’,COL SIGNIFICATO DI ‘VITA’..Nietzsche dice ‘se hai un perchè,sopporti qualsiasi come’.. io ho un problema col come,e ank col perchè.. son stata realmente vittima come ho scritto,ma contemporaneamente ho usato ciò per temporeggiare con me stessa.Anch’io non ero poi cosi amorevole con la persona che avevo accanto..ovvio che è xk era stronzo.Ma anche se non lo era,io di mio sembravo tanto affezzionata a lui dipendente etc..ma devo ammettere ero come un pò ‘falsa’..un gioco.Non ero DAVVERO PRESENTE..potevo dar di piu.poi aggiungi k lui è stronzo,e per ripicca ti indurisci ancor piu..(nn parlo del ragazzo violento,li erano altri probl ancora.ma del classico stronzo con cui son stata).La vittima,almeno come lo son stata io,è molto ambigua e contraddittoria..non è solo ‘una vittima’.. già,non è facile capire quali sono gli aiuti adatti,io li stò cercando.. per male psicologiaco e male di vivere ,mescolati..
ciao edns,
mi sei simpatica: credo che potremo avere un buon interscambio.
per me la vita è un caso e non ha un preciso significato. se la vuoi vedere dall’alto (scusa la mia terminolgia: non sono molto colta) può diventare parte di un disegno, che comunque, se ti va bene, potrai intravvedere solo al termine della tua esistenza mortale. se invece vuoi considerare il tema terra terra, avrà il significato che ogni singola persona le vuole o le può attribuire, a suo uso e consumo.
sempre secondo il mio modo di vedere, la vita si snoda su tre successive tipologie di percorso, ognuna dei quali si estende per 20-25 anni circa.
nel primo tratto (infanzia, adolescenza, gioventù) prevale l’Avere (affetto, nozioni, istruzioni – gli occhi e i desideri sono più grandi delle reali possibilità di acquisizione);
nel secondo l’Essere, e questo è il più importante, in quanto si tratta di conoscere se stessi, sapere cosa può darti benessere e cosa potrebbe portarti dolore, instaurare rapporti profondi con persone affini; è quello delle grandi scelte di vita, dalle quali talvolta è difficile tornare indietro, ma è anche quello dello scambio paritetico, sia con il/i partner che con i figli (conoscenza interiore e adattamento alla realtà, passioni);
l’ultimo dovrebbe essere connotato dal Dare: è quello della maturità, in cui si comprende che tutto è passeggero e che la sola cosa che davvero conta è il bene che si è saputo o potuto offrire. i desideri si riducono al minimo, ci si sente ricchi di esperienza da tramandare e si gode del piacere di donare senza attendersi niente in cambio (completa realizzazione del sè, riappacificazione con il mondo e superamento di tutte le delusioni subite).
tu sei nel secondo tratto, in perfetta sincronia per ri-mappare te stessa e ripartire da TE. approfittane al massimo: puoi ancora giocarti tutto, pezzo per pezzo, per giungere al massimo livello di consapevolezza e di adattamento.
tieni presente, innanzitutto, che qualcuno ha affermato (non chiedermi chi) che i danni peggiori che si può subire nella vita provengono dai genitori. metti una pietra sul tuo passato con loro e guarda avanti, pur senza volergliene, in quanto esseri umani come te, che a tua volta quasi certamente sbaglierai se ti sarà dato allevare dei figli.
segue post 12
capisco molto bene la tua mancanza di motivazione per la vita e il tuo bisogno di un perchè. a mio avviso, questa è una prerogativa capestro delle persone molto intelligenti, che aspirano ad un’elevazione spirituale e non soltanto alla realizzazione di bisogni pratici. ma è anche la controparte negativa di chi ha avuto troppo in termini materiali.
quando si è scombinati e scontenti, bisognerebbe ricominciare a costruire se stessi dalle fondamenta, valorizzando innanzitutto la propria salute, le proprie capacità, la propria collocazione nel mondo (diverso è essere nati in Africa o in Europa), la propria situazione economica, la propria autonomia in tutti i sensi, e così via… mettendo l’accento sul positivo.
in seguito, potrebbe essere molto utile imparare a voler bene (e a volersi bene), adottando ad esempio un gattino, che è meno impegnativo di un cane, o anche un criceto o un coniglietto. quando i genitori non hanno saputo essere buoni maestri in questo contesto, un animale con un minimo di intelligenza può dare semplici lezioni, utilissime per tornare allo stato di natura, quello in cui si esiste e si è se stessi, senza i fronzoli e i massacri che possono derivare dall’attuale società.
personalmente, sono un’appassionata delle piccole cose, quelle accessibili a tutti, che non deludono mai. alla tua età possono non essere sufficienti ma potrebbero sempre costituire una buona base per imparare semplicemente ad ESISTERE, come fa il fiore, che si offre nella sua bellezza e nella sua caducità, senza attendersi niente da nessuno. tutto il resto, poi, dovrebbe venire da sè, come nell’evoluzione di una ghianda.
spero tu mi possa in parte capire. non serve almanaccare troppo con la mente. è come con la religione: puoi leggere montagne di libri ma, se non c’è in te quella scintilla che può diventare fuoco, a nulla ti serviranno le parole. anche per il tuo problema, se non ti riesce di ricostruire prima, con uno sforzo di volontà, il piccolo seme vitale che non ha germogliato, le parole potrebbero non trovare che una vuota risonanza. sei essenzialmente tu che devi riprendere a costruire, astenendoti innanzitutto dal continuare a distruggere e a distruggerti.
mi farebbe piacere sapere qualcosa in più delle tue relazioni amorose, se ti va di parlarne.
scusa se sono incapace di sintesi.
un abbraccio.
Insomma chi più e chi meno i problemi ce li abbiam tutti…però boh tu mi hai incuriosito e scosso un attimino.
Esiste una persona sulla faccia della terra a cui vuoi bene giovanotta di trent’anni?
Cioè qualcuno o qualcosa che ti fa star bene se ci pensi…
Una nonna…un’amica…pure il barista che ti fa la battuta quando vai a prenderti il cappuccino.
Possibile che siano tutti stronzi e che tu sia ancora più stronza di loro?
In ognuno c’è qualcosina di buono secondo me…è più facile dire e pensare “io faccio schifo e sono circondata da persone altrettanto schifose” e, per questo, continuare a sopravvivere che darsi da fare e cercare qualcosa o qualcuno in cui credere.
Io degli psich. non tanto mi fido…ci sono persone molto brave tra loro…però loro comunque certe cose le fanno per lavoro, ci son sempre di mezzo i soldi. E poi tante volte nopn sei più di un numero per loro…
Occorrerebbe una cosa senza interesse.
Fai del volontariato così ti senti meno inutile e potresti essere più felice.
Il suicidio non è banale, credimi. E’ tutto fuorchè banale…a vederlo in un film e a appendersi materialmente ad un albero, con le orbite che ti scoppiano e la faccia che ti diventa viola, ne passa un bel po’ di differenza.
La morte l’hai conosciuta direttamente? Hai pianto qualcuno a cui tenevi? Io di anni ne ho 26 e la morte non mi è mai interessata prima dell’anno scorso…in cui c’è stato un lungo periodo che quasi quasi mi appendevo da qualche parte. Poi ho fatto finta di niente e sono ancora qui. Non è detto che non mi ucciderò mai, il buon monicelli ha deciso di buttarsi giù a 94 anni…ma lui aveva vissuto tante cose e ormai veramente nulla gli stava più a cuore.
Io di anni ne ho 26. E tu 30. Forse è troppo presto per far finire tutto non credi? Sei hai soldi da buttare posso essere io il tuo psichiatra ehh…ho studiato economia ma nn cambia tanto uihuhu scherzo! Prendiamola sorridendo che è meglio!
Oppure vai a fare il bunje jumping o vai alle montagne russe…insomma di adrenalina da comprare ce ne sta un sacco!
Non hai voglia di ucciderti comunque…si sente. E non sai cosa vuoi…e forse hai voluto sfogarti un po’.
Non lo so!
Quello che ti suggerirei è di non sprecarlo il tempo…che quello non torna. Se sei felice lo sei per te non per i tuoi genitori. Se arrivi a 60 anni sola e incazzata col mondo e con te stessa è bruttino. Ora ne hai 30. Metà strada. Ancora fai tempo a far tutto.
Anche a portarmi alle giostre se ti va 🙂
un saluto sorridente a te. e anche a rossana!
hasta la vista!
ciao duecalzini,
sono contenta di aver appreso qualcosa in più su di te. sei molto saggio per la tua età.
ho poca memoria e a volte ricordo soltanto il nick degli interlocutori con cui ho avuto da qualche parte qualche sintonia ma non so più ricollegarli alle loro storie, se mai ho avuto occasione di leggerle. eccezion fatta per alcuni, come andy, che è a tutti ben noto!!!
hai ragione: edns ha un punto fermo nella scarsa inclinazione al suicidio. almeno, così sembra…
un abbraccio
oh cara rossana, grazie tante!
beh saggio…diciamo che mi son successe cose di tutti i colori e ho attraversato un sacco di fasi nella mia esistenza abbastanza insulsa…fasi diverse, eppure tutte con lo stesso comun denominatore.
Cerco di fidarmi sempre delle persone…eppure mi rendo conto spesso che quelle di cui proprio non ti devi fidare sono quelle che ritengono di essere le più buone al mondo e parlano della cttiveria degli altri. E invece hanno solo merda dentro.
Chi, come la nostra amica di trent’anni, dice chiaramente quanto si faccia schifo per le cose che ha fatto mi sta simpatico.
Anche io mi faccio schifo spesso.
Ma sto cercando di fare tutto quello che si deve. e di fare sempre il bravo. E continuo a fidarmi della gente.
Ora tu ti chiederai: “ma cosa c’entra tutto ciò?”
Ah niente rossana…oggi mi è successa una cosa con una persona e ancora ci stavo pensando. E quindi il tuo complimento sulla mia saggezza mi ha stuzzicato!
Grazie tante comunque 🙂
Anche tu mi sei simpatica! un abbraccio anche a te.
duecalzini,
edns ci scuserà se approfittiamo del suo spazio per ciacolare un po’ tra noi.
nessuna esistenza è insulsa, se noi non le permettiamo di caratterizzarsi come tale. cerca di valorizzare sempre la tua splendida e assoluta unicità.
proprio schifo non mi sono fatta mai ma ho toccato abissi di inadeguatezza e di inferiorità, rendendomi conto a posteriori che non io ma altri avrebbero dovuto provarli ben più di me.
quanto alle persone, tutte quante riservano quasi sempre delle sorprese nella loro molteplicità: una buona regola è non fidarsi delle apparenze e delle parole ma bensì guardare essenzialmente ai fatti. per questo diventa importante conoscere almeno qualcosa del loro passato, che ci dice chiaramente chi sono stati e chi a grandi linee continuano ad essere.
fai bene a rinnovare la tua fiducia nel prossimo, pur mantenendo adeguate misure di difesa preventiva. significa che puoi continuare a conservare in te un minimo dell’ingenuità di un bambino, che fà sì che il tuo animo non invecchi e non assuma la rigidità della morte prima del tempo.
mi piacerebbe sapere cosa ti è successo ieri…
un abbraccio.
caspita rossana, che bella risposta che mi hai dato. Sei tu a esser saggia mi sa…continuando a conservare un minimo di ingenuità di bimbo, nonostante tutto, in modo da non invecchiare nell’anima.
Così occorre essere…se viene spontaneo ovviamente.
Ma questo dipende anche da chi hai davanti.
E guardare ai fatti. Quello sempre. Di parole se ne dicono tante, poi ti fanno sgarbi e mancanze e sembrano nemmeno rendersene conto…ma invece secondo me si che se ne accorgono.
Io ormai ho adottato una tattica abbastanza precisa: chi non mi piace lo allontano seduta stante. Prima ci litigavo. Ora non ho voglia più di dire cose brutte, gli do l’importanza che certa gente ha e li liquido anche con il sorriso.
Anche perchè è inutile a parlarci con certe persone.
Niente l’altro giorno ho incontrato per caso una persona che ho deciso di allontanare. E’ una ragazza che, a mio avviso, non si è comportata correttamente con me. Io credevo fosse mia amica, invece è soltanto una bimba stupida opportunista del ca… ti chiama ogni volta che le serve qualcosa.
Un’amica con la quale mi son confidato tempo fa e che, dopo averle aperto il mio cuore, ha pensato bene di parlare di me ad altre persone e di deridermi velatamente. Di escludermi dalle sue cose e farmi sentire uno stupido emarginato. E sapeva benissimo come stavo io quando ho deciso di parlarle. Cioè male.
La storia è abbastanza lunga per descrivertela qui in modo spersonalizzato.
Tutto bene fino a che lei non torna qui in paese ed ha bisogno di favori, compagnia e passaggi per andare dove deve andare….mi chiama anche con numeri che non ho perchè sa che se mi chiama col suo non le rispondo.
Comunque la incontro per caso e lei fa l’indiana…e mi chiede come sto e perchè questo e perchè quello…quando so benissimo come funziona ormai la sua testolina e il suo modo stupido di ragionare.
Ho deciso di non chiarirci nulla e di non parlarle di nulla. Perchè con ste persone più ci parli e allarghi la conversazione più sbagli.
Però mi ha fatto pensare il suo modo di approcciare con me…tutto il suo modo da fare, che lo guardo dall’alto e dovrebbe anzi farmi sorride. Invece l’altro giorno mi ha preso male…perchè proprio mi offendono certi comportamenti e certi modi delle persone.
E, se sono saggio, dovrò accorgermene prima la prossima volta.
Dobbiamo dare poca confidenza alla gente rossana. Così è. E contano i fatti, non le chiacchiere. Così!
Un grande saluto 🙂
duecalzini,
concordo su tutto: la maggior parte degli amici finiscono di essere “amici” solo quando hanno bisogno di qualcosa. se in un momento in cui sei più fragile ti apri un po’ di più con chi non merita confidenze, non è raro che ti ritrovi poi un coltello piantato nella schiena. difficilissima anche la vera amicizia!
allontanare con il sorriso chi non ci è affine è la cosa migliore, eccezion fatta qui, perchè altrimenti, quando vengono espressi concetti estremi in senso opposto al nostro modo di sentire (e sono ripetuti all’infinito), questi potrebbero convincere gli indecisi o i giovani a ragionamenti generalizzati che sarebbe preferibile non condividere.
ciao!
Ciao rossana e ciao duecalzini! mi connetto ora,ma l’altra sera vi stavo scrivendo, e il pc come ogni tanto mi capita si è spento..x fortuna son riuscita a recuperare la meil. eccola: Ciao rossana e duecalzini, grazie dei commenti. Rossana, sono andata a vedere i tuoi commenti a Suchenende.. sei davvero una gran bella persona. Quello che scrivi è molto valido. Non ho letto tutto, ma molte cose di quelle che hai scritto a quella ragazza. Grazie per quello che mi hai scritto, si, condivido appieno ciò che dici. In realtà si, il mio problema è proprio questa autodistruzione continua in ogni modo. E’ una cosa molto ‘strana’,nel senso che reca con sè molti aspetti contraddittori. Non ti preoccupare di essere prolissa, IO LO SONO, E MOLTO. E mi son rotta il c.... (scusa la parolaccia, ma rende bene) di quelli che mi spaccano le palle perchè lo sono: ci sarà sempre qualche ‘particolarità’ in ognuno.Se smetto di essere prolissa,inizio a essere qualcos’altro.Quindi che si fottano,io sono prolissa quanto voglio. Per DUECALZINI e ank rossana: sugli psicologi concordo, come forse ho scritto,ho qualche anno di esperienza con loro,e devo dire che non sono dio,i loro metodi non è scritto da nessuna parte siano perfetti.E loro,come persone,son ognuno diversa dall’altra. Beh,di persone cui voglio bene certo che ce n’è.Ma il mio modo di voler bene è molto strano,essendo io molto chiusa.No,cappuccino al bar non è x me,non sono socievole fino a tsl punto.Faticando a mostrarmi x quel che sono,fatico ad avere VERE amicizie.Qualcuna la ho,e gli voglio davvero been.Anche alla mia famiglia,moltissimo.Ma non vi è un buon rapporto,con loro non si npuo davvero DIALOGARE,sono una sorta di ‘manichini’,non sò se mi spiego.Ora stò iniziando ad entrare in un gruppo auto aiuto di persone con probl simili ai miei,forse li posso trovare.. d’altronde ci si intende coi simili. Una volta ero molto piu socievole,uscivo molto,ma a forza di prender bastonate,e di star male, mi son chiusa,ank xk vedevo k mi avvicinavo senza volerlo alle persone ‘sbagliate’,cioè false perche troppo sofferenti ma paurose di vederlo.Persone come i miei genitori. La verità è che son davvero molto sola,questo gruppo di auto aiuto,di cui sto conoscendo il conduttore,persona che da 20 anni lavora con i grandi sofferenti,mi da speranza.Finchè non trovo io una strada,mia di me con me,al di la degli altri e del mondo,credo che a fatica potro avvicinarmi alle persone ‘giuste’ e costruire con fondamenta..Già,il volontariato ci sta tutto,se trovo la strada,poi anche esprimerla con volontariato o altre forme,benissimo. Guarda, cose da adrenalina ne ho fatte.. quando dico ‘autodistruzione’ inten do anche cose ‘trasgressive’,dove ci sta anche l’adrenalina.. se dovessi usare dei termini tecnici,posso esser definita una ‘depressa bi-polare’