Mi chiamo Pietro, lavoro in un ufficio e ho 31 anni. A gennaio arriva Megan, una ragazza nuova che inizia a lavorare con noi, lei ha 20 anni.
Passa un po’ di tempo e cominciamo a salutarci, a parlare.
È simpatica, sorride sempre.
Un giorno al lavoro, durante la pausa, mi invita ad andare al Bar con lei per prendere un caffè. Ci stiamo per una mezz’ora (una pausa lunga…), lei si apre, mi racconta alcune cose della sua vita privata, io le racconto della mia, scherziamo, stiamo bene….
Lei mi piace!
La voglio conoscere meglio.
Ma ora che faccio?
È una mia collega di lavoro… qualcuno mi dia qualche consiglio, per favore…. grazie!
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Categorie: - Amore e relazioni - Lavoro
Occhio che le storie sul lavoro possono avere dei risvolti molto spiacevoli,in piu qui c’è anche una certa differenza di età.il consiglio che ti do è di non farti troppi viaggi mentali e comportarti con molta naturalezza,puo anche darsi che essendo nuova stia solo cercando di ingraziarsi un po i colleghi
Io non riuscirei a vivere una storia sul posto di lavoro perché se è vero che non sono mai stata una persona anonima, tutto si può dire fuorché che potrei essere l’archetipo del leader (tipo il rappresentante d’istituto). Oltre il consenso ci sono altre strade di affermazione sociale. Una su tutte l’intelligenza, dalla quale scaturisce la volontà di stare al proprio posto. A scuola (ti dico la verità) questa volontà è debole. Innamorarsi al college o all’università è diverso, almeno per quanto mi riguarda. Se sei il principe William d’Inghilterra il discorso è diverso perché essere secondi in linea di successione fa la differenza. Ma non è sempre detto. Certo è che la stampa ha rappresentato il principe come l’archetipo del leder e si è creata la trama per il film, anche se il personaggio ha attraversato un periodo di decadenza perché è stato al di sotto delle aspettative. Ma la cosa era abbastanza prevedibile. Stefania di Monaco non ha mai avuto la pretesa di essere Grace Kelly. A scuola l’anti- divo ha un suo perché. Potresti provare. L’equilibrio non è scontato. Ti devi sentire nel ruolo. Nella vita questa è la cosa più importanti. Gli altri si devono abituare alla tua presenza senza che tu faccia niente per compiacerli.
PS Sei sereno… hai un motivo in più per vivere e l’inquietudine della gente, non dico che ti dovrebbe lasciare indifferente, ma dovrebbe motivarti… perché sei un signore? La motivazione ti viene dall’esterno. Tanta gente si potrà elevare insieme a te.
Adesso, ditemi il povero Trapani come si sentirà dopo questa replica. A questi disgraziati nessuno ci pensa? Se la cava solo se per caso si trova secondo in linea di successione rispetto ai pretendenti di Megan e conosce il significato di allegoria
A ma proposito, ma la principessa è trapanese o australiana? Spero la seconda specis se ha la faccia da Rrosalia. Io ho una Megane SW 2000 ma è francese e va a gasolio.
Va bene l’incomunicabilità ragazzi ma qui siamo oltre. Oltre anche la poesia.
Comunque Trap, quando alla tua età si sono presentate in quel modo le mie nuove colleghe non ho chiesto consigli. Le ho accontentate, e mi scrivono ancora. Non deluderla e soprattutto non deludere te stesso se ti piace davvero. Lascia perdere Grace Kelly e il principe William. Si tratta d’altro. Tu e il tuo caso non c’entrate.
Non andare oltre. È una collega se vi mettete insieme e poi vi lasciate? Come potresti continuare a lavorare? Magari insieme?
Vivitela, ma tieni conto che e’ giovane e potrebbe essere instabile da un punto di vista sentimentale (per l’eta’), quindi potrebbe nascere una storia e poi anche finire. Pensa dunque a come poi ti troveresti al lavoro con lei. Preparati a questo insomma.
Capisco, grazie a tutti.
Ma la domanda era un’altra: come fare a conoscerla meglio? Non voglio mettermi insieme (questo lo avete dato per scontato voi), non necessariamente almeno, ma solo diventarle amico.
Cosa posso proporle di pratico per approfondire la conoscenza?
Grazie a tutti!
Tieni presente i pro e i contro, essendoci anche di mezzo il lavoro. Ragiona con calma ed equilibrio: take your time! Non esiste un codice rosso ormonale tra esseri pensanti. E poi, con ragionata consapevolezza del possibile “dopo”, assumiti la responsabilità, con te stesso, di ciò che deciderai di fare, anche e soprattutto nel caso in cui dovesse andare male, una volta passata la fase di irrazionalità iniziale. Sarebbe meglio che certe passioni, più o meno platoniche, le consumassi al di fuori del posto di lavoro, anche per compensare questa nascente, che ti procurerebbe più danni che benefici psicologici in futuro. Infatti, il lavoro si spera che sia per la vita, l’amore passionale non lo è mai.
Ma c’è bisogno di consigli? Invitala a bere qualcosa fuori. “Ma sai che sei davvero simpatica? Ti andrebbe di bere qualcosa con me dopo il lavoro?”, stop. Che cce vo’. Capisci subito se è interessata o meno. Se non lo fosse desisti, e non insistere chiù.
Ciavo.
Io riterrei opportuno di restare al tuo posto, se dovesse finire e lei passasse al prossimo collega, non so quanto, il che c è vo, ti cioverebbe!