Ogni tanto ricordo con nostalgia i programmi e le inchieste di Michele Santoro.
Di parte sì, ma bravissimo e con tanta classe. Era proprio necessario mandarlo via?
barbara
Lettera pubblicata il 24 Marzo 2006. L'autore, barbara, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Attualità
Cara Barbara,
Visto l’andamento della campagna elettorale, penso che fra non molto lo vedremo di nuovo in TV.
Cari Saluti
Cara Barbara, conosci senz’altro i motivi per cui Santoro non è più in Rai. E’ stato riammesso dopo una causa, ma al momento non ha ripreso l’attività pubblica. Però Rai3 offre altri programmi-inchiesta di alto e serio livello; per esempio domenica scorsa e l’altra domenica passata c’erano due ottime inchieste sul problema dalla casa a Milano e l’altra sugli ospedali in Italia. Il programma si chiama Viva l’Italia ed è confezionato da un giornalista che lavorava con Santoro. Sono rimasta favorevolmente colpita dalla serietà dei due lavori e dalle notizie che sono state documentate, incredibile che nel nostro paese esistano situazioni da terzo mondo di cui non siamo a conoscenza e che in qualche modo ci vengono celate dai mass media, giornali e riviste inclusi. Purtroppo, col governo che ci siamo ritrovati, la libertà di informazione è andata a pallino, e così la vera inchiesta e la satira; leggo Internazionale tutte le settimane e sono riuscita a farmi un’idea di quanto i nostri giornalisti siano limitati dal clima politico e da caccia alle streghe ormai imperante: o fai parte di una lobby che ti protegge o sei in campana, sempre oggetto di possibili persecuzioni. Gli interventi dei giornalisti esteri tradotti su Internazionale brillano di libertà di espressione, si percepisce chiaramente, ed è interessante leggere anche quello che scrivono della situazione italiana.
Grazie delle risposte. Ho visto tutte le puntate di viva l’Italia, belle! Guardo sempre Ballarò, ma al programma o al conduttore Floris,anche se bravo, manca qualcosa che non ho ancora ben afferrato.
ciao.
probabilmente è che Floris è più analitico che partigiano, mentre Santoro è più partigiano che analitico.
la cosa potrebbe far apparire Floris meno “appassionato”, ma è certamente più pratica e garantisce una maggiore continuità della controinformazione.
al popolo serve meglio un giornalista meno partigiano ma vivo e acuto, piuttosto che un giornalista più partigiano ma morto.
per inciso, anche un bambino avrebbe capito che Silvio Berlusconi è molto vendicativo; fa parte del carattere di tutti i nani mentali.