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Lettera pubblicata il 19 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore PATTY1982.
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Che la morte sia qualcosa di naturale è un dato di fatto.. quello che non riesco a accettare è il modo. une morte violenta. da solo. senza poter chiedere aiuto.. io sono viva ma disperata.mio padre è morto così da soli due mesi. sto cercando di rialzarmi ma mi sto accorgendo che sta crescendo in me la paura. paura di perdere le persone che amo. di uscire di casa e tornare e trovare la vita stravolta. non ho potuto dire addio a mio padre. non ho potuto chiedergli scusa per il litigio di qualche giorno prima dell’incidente. la mattina l’ho salutato di sfuggita. non pensi che sia l’ultima volta che lo vedi… ho potuto vedere solo una bara chiusa.. non abbiamo potuto vederlo e questo non mi da pace…nessuno può dirmi se ha sofferto.se si è accorto di quanto stava accadendo.se si poteva far qualcosa per salvarlo..è rimasto schiacciato dal suo trattore mentre doveva godersi la pensione dopo anni di lavoro.. questi è altri pensieri riempiono la mia mente e non so come allontanarli
Cara Eleonora, mio padre se ne è andato sei mesi fà…così da un momento all’altro…Che dire? non ci si rassegna e io ancora continuo a credere che Lui debba tornare…Anch’io come te ho paura che questo possa accadere di nuovo…Sono diventata ansiosa, pur non essendolo mai stata prima…Sabato mentre beveva mia figlia ha rotto un bicchiere e io stavo per svenire dalla paura…Purtroppo non credo che queste paure se ne possano andare; penso facciano parte della vera consapevolezza che la morte esista…Fino a quando non ti capita non ci credi mai fino in fondo.
Mi dicono che la vita continua…è vero…ma non è la stessa vita di prima…per me esiste la vita prima del 14 Febbraio e la vita dopo…ora c’è un’altra Valeria…quella di prima se n’è andata anche lei…
Per David…mi dispiace sentire il dolore delle tue parole e vorrei fare qualcosa per poterti aiutare…ma credo che l’aiuto lo si possa trovare solo in se stessi…Forse bisognerebbe cercare di godere di quello che altri non possono avere più…Mio padre amava la vita e ha cercato sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno anche nelle tragedie della vita…Ho una sorella che si è ammalata di una grave malattia cronica all’età di otto anni e questa è stata una tragedia nella mia famiglia, ma lui fino all’ultimo giorno è sempre riuscito a farsi intenerire dalla bellezza di un tramonto…Io cerco di vivere pensando che ho il dovere di godere delle cose belle anche per lui che non può più farlo.
Ieri mio figlio di tre anni ha detto che voleva venire al cimitero con me…avevo paura…perchè lui si aspettava di trovare il nonno, ma credo che sia giusto non dare false illusioni e l’ho portato…Quando siamo entrati mi ha detto “mamma, dove si è nascosto il nonno?” E io avrei avuto voglia di gridare che tutto è un’immensa ingiustizia, che la vita è troppo crudele, che non è giusto che un bimbo così piccolo debba avere strappata così la persona a cui più era attaccato dopo i genitori…ma devo sforzarmi di insegnare che la vita ha anche tante cose belle e dover convincere lui forse serve anche a convincere me…
Scusate x il disturbo eh.. Ma il commento di david l ha letto qualcuno??
Io ho solo 17 anni e non so cosa darei per aver potuto perdere mio padre tra 10 anni imvece che qualche mese fa… Invece sono troppo piccolo per affrontare la vita, e sono costretto a sentirmi abbastanza grande da badare a mia mamma che è distrutta… Non ce la faccio.. Non posso pensare che ogni giorno non ci sarà.. Che non mi starà vicino nei momenti belli e brutti… Che non mi dirà che è fiero di me.. La vita fa schifo.. Chi dice che merita di essere vissuta è solo il fortunato di turno che non conosce vera sofferenza..
Salve, Vi capisco benissimo. Lo scorso 23 Agosto mio padre ci ha lasciati per un brutale infarto. Siamo stati tutta la giornata a cercare di convincerlo ad andare in ospedale per quello che lui e, che stupidamente anche noi tutti, credevamo fosse solo una indigestione. Invece l’indigestione erano i sintomi di infarto e ci ha colti tutti increduli tanto che non riusciamo a darci pace e ogni secondo che passa è un moltiplicarsi di sensi di colpa per non aver capito e per non averlo potuto aiutare. Mio padre, uomo di 62 anni, amorevole con noi figli e sopratutto con i suoi nipoti; qualcosa si è lacerato dentro di noi e più passano i giorni più realizziamo che è tutto vero e la mancanza si fa sentire sempre di più. Mi da un pò di consolazione pensare al fatto che lui sicuramente si trova in un posto migliore, ma mi fa tanta rabbia pensare di non poterlo più abbracciare, baciare, litigare con lui, discutere di calcio e di mille altre cose. Mio papà, che con i suoi baffi e il suo sorriso e le sue battute portava sempre la luce dentro casa mia, adesso è come se una pietra enorme è scesa sul mio petto e ho la convizione che questo dolore mi accompagnerà per tutta la mia vita. Altra convinzione che mi da un po di sollievo è che tutto l’amore che c’è stato non può svanire così in una sera d’agosto, e sono sicuro che prima o poi ci ritroveremo nuovamente. Grazie a tutti.
Perdere un padre che ami , cosi giovane, e’ sicuramente un bruttissimo dolore, che non ho provato. Anche se ho visto morire parenti molto vicini.
Porta il lutto di tuo padre, ma sì sicuro che vive in te, hai il suo sangue, il suo cognome, gli assomigli per alcune cose.
Ed il fatto che sia stato un buon padre non te lo potra’ togliere nessuno, la vera eternita’ e’ il passato (che ormai non cambia più) non il futuro.
Porta il lutto, pensalo, rispettalo, ma poi vai avanti.
I morti non vogliono che i vivi si distruggano per loro. Noi che possiamo ancora vivere dobbiamo farlo, proprio per rispetto a loro. Se i nostri morti potessero parlarci, ci direbbero “ma vivi, tu che puoi !”.
Prendi il tempo che ti occorrera’ , purtroppo ognuno ha i suoi dolori in questa vita. Ci sono per esempio figli che non piangono quando muore uno dei genitori, per quanto il loro rapporto si e’ deteriorato.
Ciao a tutti stavo rileggendo i vostri post ed ho pensato di scrivervi per condividere con voi lo stesso dolore. Io ormai ho perso il mio dolce papà già otto mesi fa. Il tempo è volato da quel maledetto giorno!!! Ma non è passato un attimo che io non abbia pensato a lui. La mia vita non è più la stessa. Da quando l’ho perso vivo una vita parallela che non mi piace più ma che ormai è quella che mi appartiene. Il tempo cura tutte le ferite ma io penso che questo tipo di ferita rimarrà sempre un po’ aperta. Per tutti voi che avete da pochissimo perso un padre posso solo dirvi di essere forti ed andare avanti anche se non sarà facile. Io dopo 8 mesi ancora piango la sua morte e mi commuovo sentendo una semplice canzone (Quella di Tiziano Ferro “ciao”). Forse non accetteremo mai la morte dei nostri papà perchè avremmo voluto averli vicino a noi ancora per molto tempo e magari vederli morire di vecchiaia. Ma purtroppo per molti di noi non è stato così e ce la prendiamo con il mondo intero urlando che è tutta una ingiustizia. Vi abbraccio forte!!!
Ciao,ho perso il miò papà il 18 luglio.E sto male,tanto male.Sento continuamente un senso di vuoto che spesso e volentieri si trasforma in disperazione.Ci sono giorni in cui non riesco nemmeno a guardare le sue foto, quando passo in zona foto mi giro dall’altra parte.Era anziano e malato, ma era il mio papà!!Quello che dite(quasi)tutti voi, è vero,bisogna andare avanti, ma è brutto, tanto brutto. Domenica c’è il compleanno di mio figlio, compie 3 anni.Giustamente abbiamo organizzato una piccola festa, ma so già che sarà terribile, l’anno scorso c’era anche mio papà, in sedia a rotelle, ma c’era…L’unica cosa che mi fa andare avanti è mio figlio, ma a volte anche con lui sono nervosa e irritabile. Volevo anche dire una cosa a Patrizia, non so cosa si prova a perdere un genitore ancora abbastanza giovane, ma credimi, anche perderli anziani è un dolore immenso, anche se vedi che soffrono, anche se vedi che a volte loro stessi invocano la fine delle loro sofferenze. Ti dico questo, il giorno prima ho pregato Dio perchè facesse finire il suo calvario, ma quando è successo davvero… non ero pronta, nessuno di noi lo era ed è stato terribile e probabilmente adesso, a distanza di quasi 2 mesi è ancora più brutto. E’ vero, a differenza di altri, ho avuto la fortuna di avere un padre che mi ha voluto tanto bene e di averlo avuto per 45 anni, ma forse, proprio per questo la nostalgia è ancora più grande. Comunque vecchi o giovani che siano, quando muore una persona cara, il dolore è immenso.Un abbraccio a tutti voi.
il mio caro papa’ se ne è andato improvvisamente il 7 agosto. lo penso ogni secondo, spero di sentire la porta di casa aprirsi, e di vederlo entrare, spero di vederlo la sera sul divano a guardare la tv, e di potergli dare la buonanotte, spero di addormentarmi e di sognarlo per parlare ancora con lui. è difficile accettare la verita’, pensare che nei momenti belli o in quelli brutti della vita non potrai piu avere la sua compagnia, il suo sostegno. l’unico pensiero che mi fa forza è quello che un giorno ci rivedremo, che lui sta certamente bene perche in vita ha fatto solo del bene a tutti quelli che lo hanno conosciuto, voglio sperare di sentirlo vicino lo stesso in quei momenti in cui non potra’ esserci, lo spero tanto papa’.
Ciao Orietta mi dispiace tanto che anche tu debba condividere lo stesso nostro dolore. Nel mio precedente post non volevo assolutamente dire che perdere un genitore anziano non ti porta sofferenza, anzi!! La morte di un genitore è sempre tanto tanto sofferta però forse se morissero di vecchiaia sarebbe un po’ meno doloroso. E io per vecchiaia intendo una persona arrivata almeno a 90 anni (magari anche 100)e bene portati senza sofferenze nè altro che magari si addormenta la sera e la mattina non si sveglia più. Perdere invece un genitore perchè sta male e soffre non va mai bene. Questo noi figli non possiamo accettarlo. E questo vale per qualsiasi età. Posso capire come ti senti perchè dopo due mesi è veramente tosta!! Ti abbraccio forte