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Mi manca mio padre

di PATTY1982
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 350 commenti

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  1. 121
    maty7 -

    Grazie Valy, anche tu lo sei:-)

  2. 122
    Valy -

    Cara Elena,
    Ti capsico bene. Il rapporto con mia madre e le mie sorelle non è facile. Loro vivono insieme. Io ho una mia famiglia con due figli piccoli. Tutti mi dicono che sono la più fortunata perchè ho una famiglia mia, ma in realtà Loro sono insieme nel dolore, io sola. Anch’io come te ho avuto il carico delle pratiche per la successione. Non appena nomino la questione si irrigidiscono tutti, come se mancassi di sensibilità…ma certo gli obblighi di legge non li stabilisco io…
    Anch’io come te non posso mai sfogarmi…Al lavoro devo fingere di essere forte, perchè devo essere all’altezza di mio padre; in famiglia, devo essere forte, perchè ho la responsabilità di due bimbi e ormai anche di mia madre…E così tengo tutto dentro e mi sto isolando dal mondo che mi circonda…
    In realtà anche se, come tu dici, lavorare dove prima si era insieme toglie il fiato, il lavoro è la cosa che mi sta aiutando di più…E’ una delle pochissime cose che riesce a darmi qualche soddisfazione…
    Anch’io non sempre mi sento capita da mio marito, ma non è colpa Sua…Lui prova a starmi vicino e fa anche tanto per me, ma il dolore non può provarlo con la stessa inetnsità…
    Un abbraccio a tutti e scusate la risposta/sfogo

  3. 123
    margherita -

    Ciao a tutti, anch’io ho perso il papà a Luglio dopo una lunga malattia, e l’ho assistito io da sola, perchè anche la mia mamma è molto male. Ho letto alcune cose davvero molto toccanti in questi post: quella che mi ha colpito di più è stata quella che ha scritto Roberta.. anch’io sono sola e spesso mi chiudo in me stessa, perchè i miei amici che hanno più o meno 25 anni come me si spaventano di certe situazioni e cercano di sminuire.. MA IO SENTO UN GRANDE BISOGNO DI ESPRIMERE IL MIO DOLORE, DI DIRE A TUTTI QUANTO MI MANCA!!…vorrei tanto poterne parlare con qualcuno.. vorrei qualcuno che condividesse con me il mio dolore…sono immensamente triste, anche quando sembro allegra e cerco di non pensarci e distrarmi…
    Vi ringrazio per i vostri post e per la possibilità di scrivere.
    un abbraccio a tutti, soprattutto a Roberta, che sento molto vicina a me!!
    Margherita

  4. 124
    Roberta -

    Ciao Margherita, essere figli unici è un bel casino eh! ti racconto un po come mi è andata..Ho assistito mio padre e a casa..con l’ausilio di un hospice che mandava medicinali tramite infermieri e una volta al giorno un dottore. L’assistenza domiciliare è una gran cosa per chi sta male e vuole passare i suoi ultimi giorni in casa sua…ma è una vera tortura per chi deve assistere e poi vedere il proprio caro spegnersi nelle mura della stessa casa in cui dovrà poi continuare a vivere da solo. Io devo dire che sono stata fortunata perchè aiutata dal mio ragazzo e dai miei amici. Quindi sola sola non ero…ma di certo…quel dolore l’ho provato sola soletta, non ho potuto condividerlo con nessuno che soffrisse alla stessa maniera, come invece è successo quando mamma ha lasciato me e papà.
    Cmq..almeno per me..si puo dire che il momento piu brutto non è stato proprio il giorno della sua morte..xkè quando arriva a portarceli via ci trova sfiancati dalla loro malattia e li per li una parte di noi si sente quasi sollevata …sollevata xkè loro finalmente staranno meglio..e anche perchè ogni volta che posavamo gli occhi su quell’uomo che una volta era per noi un gigante e ormai solo uno scricciolo irriconoscibile, morivamo piano piano anche noi. So che non è facile per te e in effetti come potrebbe esserlo…nn lo è per nessuno..e quando la morte ti passa così vicino, ti cambia un po, ti lascia un segno nel cuore. Ma tu devi ricordare sempre che i tuoi amici ti vogliono bene e come abbiamo ripetuto tutti in questo blog, sono solo spaventati, inermi, impreparati. Vorrebbero aiutarti ma non sanno come. Allora puoi fare una cosa…spiegaglielo tu. Non hai bisogno di soluzioni da parte loro…perchè l’unica soluzione a te utile ora sarebbe far tornare tuo papà..ma lo sai, non funziona così. Quindi hai solo bisogno andare dalla persona con cui ti senti più a tuo agio..chiunque sia..e spiegarle che l’unica tua necessità ora è sfogare il tuo dolore, così potrai metabolizzare davvero quello che è accaduto e poi…rimetterti in piedi per cercare di colmare quel vuoto con qualche altra felicità che puoi essere certa la vita prima o poi ti darà. Ma per poterla vedere, dovrai aver tirato fuori tutta la rabbia che porti con te…io non l’ho fatto quando dovevo e le cose sono andate MOLTO a rilento. La solitudine è una cattiva consigliera…fai in modo di non sentirti sola..e il modo peggiore sarebbe quello di fingere di stare bene. Non farlo..fingere significa vivere in un mondo irreale che ti allontana da tutti, (ANCHE DA TE)non fisicamente ma emotivamente..quindi sii te stessa, riparti da te, lotta per trovare i tuoi spazi e il tuo percorso. Vedrai che se tu sarai te stessa sarà tutto piu semplice. Fidati di te, perchè noi siamo, per noi stessi, il primo sostegno che abbiamo, prima di tutti, persino prima dei nostri cari papà… UN ABBRACCIO e non fare le mie stesse caxxate!!!!!

  5. 125
    Elena -

    Roberta… Le tue parole sono molto sagge… E molto vere,verissime..ma non ė semplice trovare qualcuno che sappia e sia disposto ad ascoltare… Io per tutti voi ci sono… Margherita.. Ti capisco..: davvero ti sono vicina…anche io devo spesso…spessissimo “recitare” la parte della figlia che reagisce..: quando invece vorrei solo poter spaccare tutto… O semplicemente essere libera di fissare il vuoto senza dover dare spiegazioni…
    Forza noi siamo qui!
    Grazie a tutti voi. Un abbraccio Elena!
    Valy … Come ti capisco… Con il mio ragazzo è davvero difficile… E come ti capisco… Ti sono tanto tanto vicina! Davvero.. Immagino quantimè dura… Sì il lavoro inizia un po’ a darmi soddisfazione ma è davvero difficle… Ed ė altresì allucinante dover sempre essere “composti”…. Prima o poi scpierò! Vi RI abbraccio

  6. 126
    roberta -

    Ciao Elena..hai ragione non è facile soprattutto xke chi ti vuole bene e spesso non è pronto a vederti in quello stato.. io ho sempre cercato infatti x non preoccupare nessuno a minimizzare il mio dolore razionalizzando anche troppo la morte dei miei. Diverso era quando dopo la morte di mamma c era papà.. dovevo pensare a non intristirlo é vero ma sapevo che a condividere quel dolore con me c era lui.. le mie parole.. piu che sagge sono l ennesimo tentativo di vedere le cose un po meno nere e di provarle tutte.. pensa che voi tutti avete perso il papà da poco.. io da quasi 4 anni. E purtroppo i primi due anni li ho passati fingendo un po troppo e reprimendo x reagire.. odio questa parola! E col tempo ho capito che tutti ti invitano a farlo ma nessuno sa cosa significa davvero!!. Mi piace venire qui a leggervi e a parlare con voi.. l unione fa la forza! un grande abbraccio sincero a tutti e a Margherita

  7. 127
    patrizia -

    Ciao ragazze, buongiorno. Oggi è una brutta giornata per me. Non riesco a smettere di pensare agli ultimi giorni di vita di mio padre… e sono così triste!! Mi manca tanto. Sono passati 5 mesi eppure per me è come se fosse passato un giorno dalla sua morte. Mi sembra ieri che parlava con me e mi sorrideva… ed invece non c’è più!!

  8. 128
    marilena -

    Mio padre è mancato il giorno dopo il suo compleanno 28 dicembre e anche se sono passati solo cinque mesi mi sembra una vita che non lo vedo e non gli parlo e non lo abbraccio…….
    Un’infarto così veloce che non ho fatto in tempo ad arrivare!
    Una cosa mi conforta, l’essere stata per lui il suo punto di riferimento ed essere considerata una buona figlia di cui vantarsi.
    Coraggio a tutte.

  9. 129
    roberta -

    Mio padre è morto il 22 aprile 2011. Mia figliaè nata il 19 febbraio 2011.
    Hanno fatto in tempo a vedersi, toccarsi…ma quanta tristezza in un evento così bello..e quanta disperazione repressa per nascondere a tua figlia il dolore che ancora oggi provi ed esprimi di nascosto con pianti improvvisi.
    Mio padre mi manca, era un punto di riferimento silenzioso ma fermo.
    i suoi sguardi di approvazione mi hanno sempre instradato nella giusta direzione.abbiamo scoperto la sua malattia a maggio 2009, era una di quelle senza scampo..lui ha accettato la notizia col sorriso ripetendo a me , mia sorella e a mia mamma che sapeva che ce l’avrebbe fatta.
    Ha combattuto, sempre a testa alta fino alla fine..il giorno della sua morte ancora sperava che il peggio fosse passato.
    Negli ultimi mesi però si era chiuso, ipercritico e teneva le distanze..non ha mai espresso le sue preoccupazioni solo una volta a mia mamma chiese se sapeva quanto ancora gli rimaneva da vivere. Ha girato mezza Italia, sempre guidato lui, sempre sul fronte a voler sapere il procedere della sua malattia. Poi il tracollo, in 10 giorni papà se ne è andato e ancora non mi passa questa tristezza, questo pianto che mi prende all’improvviso ovunque..mi sento morta dentro nonostante la mia vita sia andata avanti con una bimba che cresce giorno dopo giorno. Ho paura di dimenticare la sua voce, i suoi sorrisi.
    E’ mancato con noi tre che gli tenevamo la mano..una crisi respiratoria, il suo sguardo spegnersi ed un immenso sorriso comparire sul suo volto..poi più niente, solo il silenzio e il rumore del mio pianto.Mi manchi papà, non trovo tregua a questo dolore straziante. Vedo che molte esprimono gli stessi miei stati d’animo, a volte mi sembra che forse sto esagerando, ma vedo invece che la cosa è più che normale. Ho motivo di non preoccuparmi per la mia salute mentale. Capisco come questo dolore sia troppo grande per poter essere superato in poco tempo. Amici che hanno vissuto la mia stessa tragedia mi invitano ad eleaborare il dolore e renderlo una cosa “confortante” e non distruttiva. Mi dicono di cercare di sentire la sua presenza come protezione per la mia bimba, ma ancora non riesco a dare ad una perdita così grande un significato positivo. solo il tempo farà la sua parte.un abbraccio a tutte

  10. 130
    Elena -

    Ciao a tutti di nuovo! 😉
    Come state??? Vi abbraccio tutti!!!
    Torno a scrivervi per chiedervi aiuto.. Sto entrando in un circolo vizioso credo.
    Oltre alla mancanza del mio babbo.. Perenne e lacerante ora ho un altro “problema”
    Non ė un problema visto che dopo quello che abbiamo passato.. Siamo anche diventati
    Amaramente piu razionali da capire e classificare i problemi.. Diciamo che ora spesso
    Non sono lucida nell’affrontare la vita.. Mi sento alcune volte travolta.. Persa…
    Sento che l”unico vero appagamento mi deriva dall’essere utile alla mia famiglia!
    Ma il disagio è che non riesco piu a continuare la storia con il mio ragazzo.. Stiamo
    Insieme da quasi 4 anni.. Viviamo insieme.. Io sono molto giovane.. Non ho figli per cui
    Anche la convivenza tra noi era molto “libera”, nel senso che quando volevo dormivo a casa con i miei e quando voleva lui faceva lo stesso…
    Ora pero non riesco piu a dormire fuori casa.. Non riesco piu a lasciare mia madre da solaio quanto percepisco seriamente che la mia presenza le fa bene e serve a risolvere parecchie cose.. Per cui non riesco piu a dedicare del tempo al mio ragazzo, che di per se è un pochino immaturo e molto piu “leggero” di me caratterialmente.. Ma dopo la perdita di mio padre.. Bè il mio ragazzo è nettamente peggiorato.. Lo trovo sempre piu bambino e immaturo.. Per cui sono ad un bivio.. Non riesco piu a starci insieme.. Egoisticamente sò che lui non sarà mai perfetto.. Come nemmeno io.. Pero non riesco davvero a gestirlo.. Ė troppo impegnativo divisersi tra tutto e tutti e dovermi porre in relazione ad un compagno e passare sempre per la pazza pesante che ingrandisce tutto.. Non lo so.. Lo amo ma è difficile… Scusate lo sfogo… GRAZIE!

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